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“Agri-cultura è futuro”, intervento di Pittella a Matera

Presenti all’iniziativa organizzata dal Dipartimento Politiche agricole e Forestali della Regione, i 183 giovani beneficiari della misura 6.1.1. sul Primo insediamento

“Ci sono fattori diversi da gelo e neve che possono incidere sul raccolto. L’autostima é uno di questi”. Lo ha detto oggi pomeriggio a Matera, il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, intervenendo nel corso di “Agri-cultura è futuro”, un incontro tenutosi presso l’Hilton Garden Inn, organizzato dal Dipartimento Politiche agricole e forestali/Psr Basilicata 2014-2020.

“Serve un forte sentimento di autostima – ha aggiunto Pittella – la nostra regione per le qualità che ha, va difesa e sostenuta, non bastonata. Per quanto ci riguarda mettiamo in campo iniziative importanti come questa. Stiamo inoltre creando un ponte con il ministro Martina. Proviamo a mettere in campo una classe dirigente che ha le carte in regola per costruire un futuro migliore.

Se partiamo dai giovani é perché vogliamo simbolicamente dimostrare che possiamo, investendo su di loro, diventare competitivi a livello europeo. Oltre alle risorse Feasr ce ne sono altre. Abbiamo deciso di investire fortemente in agricoltura. Serve fare rete tra di noi per potercela fare. Occorre unità e concertazione. Il conto per chi é impegnato nelle istituzioni é salatissimo se non si ottengono i risultati come abbiamo fatto noi. Ricordo che abbiamo aumentato il Pil del 5,5 per cento. E questo é merito di ognuno di voi – ha detto rivolgendosi ai giovani imprenditori agricoli – se la Svimez ha detto che la cenerentola Basilicata é la prima al Sud per crescita. Vinceremo la sfida – ha continuato – se riusciremo a recuperare la memoria. E per fare questo dovremo fissare gli obiettivi senza dimenticare da dove siamo partiti, provando a investire su ricerca e innovazione”.

Avviandosi alla conclusione, il presidente Pittella ha auspicato che dal ministro Martina arrivino risposte sulle criticità che frenano il settore, perché – ha spiegato – da soli non ce la potremo fare a superare il cortocircuito. Facendo poi riferimento alle opportunità che pure vi sono in questo settore, il presidente della Regione ha sottolineato la necessità di puntare su una piattaforma logistica nel Metapontino a patto però che anche il Governo investa su Taranto.

“Non ci interessa – ha detto – il facile consenso. Ma dobbiamo avere la consapevolezza delle cose che facciamo, come ben sanno i giovani che iniziano una nuova avventura, al pari degli altri 180 per i quali abbiamo messo a disposizione 12 milioni di euro nell’ambito della seconda finestra del bando. Basta liti e divisioni in ogni ambito – ha concluso – continuiamo ad investire nei tratti distintivi di questa nostra terra, a partire dall’agricoltura”.

Con “Agri-cultura è futuro” si è dato ufficialmente avvio alle idee imprenditoriali dei 183 nuovi giovani beneficiari della prima finestra del bando misura 6.1.1, ‘Incentivi per la costituzione di nuove aziende agricole da parte di giovani agricoltori’ del Psr Basilicata 2014-2020 (Primo Insediamento). Le domande presentate sono state 749, mentre la somma stanziata ammonta in totale a 24 milioni di euro. Sono state raccontate alcune storie di giovani lucani che hanno deciso di investire in Basilicata.

All’incontro ha preso parte in videoconferenza il ministro per le Politiche Agricole, Maurizio Martina. “Si può fare impresa agricola nel Mezzogiorno – ha detto l’esponente del governo Gentiloni che ha elogiato la Basilicata per il lavoro che sta svolgendo – se si incrociano progetti di impresa, organizzazioni, innovazioni e giovani generazioni. La capacità di fare squadra – ha concluso – farà la differenza”.
Il presidente Pittella rivolgendosi al ministro ed ha detto che “la Basilicata é una Regione che ti segue nella buona amministrazione e nella capacità di creare virtuosismi. I numeri ci lasciano ben sperare. Non abbiamo risolto tutti i problemi – ha aggiunto – però ci sono nei che possono essere scrutati e con meticolosità risolti. Il tema dei pagamenti di Agea, ad esempio, va risolto e non possiamo nasconderlo”.

L’assessore alle Politiche Agricole e Forestali, Luca Braia nel suo intervento ha detto che ci sono “messaggi di speranza, ma anche di indirizzo su come i giovani debbono costruire il futuro di questo comparto”. “I giovani – ha aggiunto – hanno colto la sfida che ho voluto mettere in campo. Abbiamo voluto dare un segnale di discontinuità per cambiare fase. Con i giovani abbiamo fatto un patto semplice e leale. Ora dobbiamo misurarci per vedere se le soluzioni individuate produrranno effetti. Nei prossimi giorni con il Tavolo Basilicata a Roma, insieme al presidente Pittella cercheremo di trovare altre soluzioni. L’agricoltura in Basilicata non è residuale. Siamo una realtà in tanti campi. Abbiamo numeri importanti rispetto alla nazione. Siamo al terzo posto per la cerealicoltura. Nell’ambito dell’ortofrutta siamo eccellenti, con la fragola che ha superato la Spagna. Serve corresponsabilità tra istituzioni, agricoltori, ricerca, associazioni e professionisti. Guai se gli agricoltori abbandonassero il nostro territorio. Ci sarebbe spazio per il dissesto e per le frane. Dobbiamo innovare – ha continuato Braia – si vince il mercato mettendo benzina nel sistema. Abbiamo provato a scrivere qualcosa di più serio rispetto al passato. Speriamo che arrivino i risultati sperati. Ora bisogna monitorare affinché gli investimenti vadano in porto. Ai giovani bisogna far capire che è necessario stare insieme attraverso una filiera. Vanno condivisi gli aspetti commerciali e della ricerca. Dobbiamo andare sul mercato con l’identità Basilicata. Le cose che faremo nei prossimi giorni saranno importanti. Vanno anche sostenute forme di difesa degli agricoltori, abbassando la percentuale di rischio. La nuova Pac prevede che vada dal 30 al 20 per cento. Serve un contributo per le polizze antigrandine”.

In conclusione Braia ha detto che “il Dipartimento Agricoltura si fa carico delle criticità del comparto supportando gli agricoltori con attività di consulenza. Con centomila persone e 56000 aziende la Basilicata può essere l’effetto sorpresa perché ha grandi margini di miglioramento. Guai a perdere le opportunità – ha ammonito l’assessore – ed una di queste è Matera 2019 che é la più grande fiera internazionale a cui possiamo partecipare 365 giorni all’anno. In questa città ci deve essere la vetrina permanente dell’agroalimentare in Basilicata. Tutti dobbiamo sentirci parte di questa sfida”.

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“Agri-cultura è futuro”: a Matera il 20/2 con il Ministro Martina

All’incontro parteciperanno i 183 nuovi beneficiari della prima finestra del bando. Alcuni giovani imprenditori agricoli lucani racconteranno la loro esperienza di beneficiari delle risorse europee

“Agri-cultura è futuro” è il titolo dell’incontro organizzato dal Dipartimento Politiche agricole e forestali/Psr Basilicata 2014-2020 in programma lunedì 20 febbraio 2017 dalle 15.30 alle 18.30 presso l’Hilton Garden Inn di Matera, con la presenza del ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Maurizio Martina.
“Con ‘Agri-cultura è futuro’ – dichiara l’assessore Luca Braia – daremo ufficialmente avvio alle idee imprenditoriali, che sono la scommessa per il rinnovamento del comparto in Basilicata, dei 183 nuovi giovani beneficiari della prima finestra del bando misura 6.1.1, ‘Incentivi per la costituzione di nuove aziende agricole da parte di giovani agricoltori’ del Psr Basilicata 2014-2020 (Primo Insediamento), attraverso un importante momento formativo/informativo/motivazionale”.

Dopo i saluti istituzionali, sono previsti gli interventi dell’assessore Luca Braia, del dirigente generale Giovanni Oliva e dell’Autorità di gestione del Psr Basilicata 2014-2020 Rocco Vittorio Restaino che illustrerà nei dettagli quali sono stati i risultati del primo bando dedicato ai giovani agricoltori in Basilicata per la costituzione di nuove aziende agricole che ha previsto un investimento di 24 milioni di euro.
L’onorevole Maria Antezza, Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, relazionerà sulle politiche nazionali per i giovani in agricoltura.

Le conclusioni saranno affidate al presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella e al Ministro delle Politiche agricole e forestali, Maurizio Martina. All’incontro parteciperanno i 183 nuovi beneficiari della prima finestra del bando. Alcuni giovani imprenditori agricoli lucani racconteranno la loro esperienza di beneficiari delle risorse europee.

Braia: “La biodiversità come modello di sviluppo”

Istituita la “Comunità del cibo e della biodiversità di interesse agricolo e alimentare dell’area Sud della Basilicata” (Pollino-Lagonegrese)

“Dobbiamo vincere la sfida alla omologazione perché la biodiversità può avere un ruolo primario per il rilancio della nostra regione. Oggi, con la firma di questo accordo diciamo “Si” a un modello nuovo di comunità nel quale ognuno degli attori, dalle istituzioni alle scuole coinvolte, dai produttori ai consorzi di tutela, deve fare la propria parte per generare nuovi modelli di sviluppo. Biodiversità significa tipicità e identità territoriale: può e deve diventare unicità, su cui creare proprio quel valore che ci rende distintivi, attrattivi e che ci permette di proporre un territorio e degli alimenti ricercati da turisti e visitatori.”

Lo ha dichiarato l’Assessore alle Politiche Agricole e Forestali Luca Braia intervenendo a Rotonda, dove, con la firma di un accordo, si è istituita la “Comunità del cibo e della biodiversità di interesse agricolo e alimentare dell’area Sud della Basilicata” (Pollino-Lagonegrese) “I processi di cambiamento hanno effetti se una comunità nel suo insieme ne prende coscienza. Dietro la costituzione della comunità del cibo e della biodiversità c’è un patto territoriale che deve vedere tutti protagonisti attivi. La Basilicata, è oramai evidente, è uno straordinario territorio con grandissime potenzialità naturali. Una regione che conserva la sua biodiversità e che deve oggi fare un salto di qualità fondamentale, prendendo coscienza delle enormi potenzialità e passando dall’esclusiva azione di tutela e conservazione, che è stata decisiva per il mantenimento del contesto ottimale, a un processo di consapevole valorizzazione.

Abbiamo le regole che tutelano la biodiversità ed ora dobbiamo far diventare tutto questo valore economico, soprattutto per contrastare lo spopolamento proprio dei luoghi in cui è esattamente la principale caratteristica, anche grazie alla nuova generazione di agricoltori che con i primi insediamenti è chiamata ad affrontare la sfida. In queste aree in cui non si può fare agricoltura intensiva, dobbiamo essere capaci di essere complementari nelle azioni e costruire un sistema virtuoso in cui i territori diventano caratterizzati proprio dalla loro tipicità, che è esattamente la diversità che va comunicata, promossa e venduta. L’istituenda comunità del cibo e della biodiversità dovrà far crescere la consapevolezza e al contempo trasformare l’attività agricola mettendo in campo anche modelli di produzione e commercializzazione che rispettano l’ambiente e sono sostenibili dal punto di vista della biodiversità, rappresentando modelli comportamentali e di produzione che vengono scelti sia dalla comunità che mangia e sia dalla comunità che vuole visitare luoghi unici.

La Basilicata diventa quindi un brand perché è un luogo nuovo, elemento di scoperta e di grande novità anche grazie alla grande vetrina di Matera Capitale Europea della Cultura 2019. E’ arrivato tempo nuovo di vivere la biodiversità della Basilicata come unicità di un popolo che vive nella sua dimensione territoriale e la porta a valore. Ci promuoviamo come territorio, con una capacità di attrazione differente, un modello collettivo, una comunità, anche nelle fiere specializzate. Diverse sono le misure del PSR Basilicata 2014-2020 messe a disposizione di chi intorno alla biodiversità vuole creare un investimento economico e sviluppo. Dalla misura 10 (allevatori custodi, agricoltura integrata, semina su sodo) alla misura 11 sul biologico su cui abbiamo fatto l’importante scelta politica di mettere a disposizione 87 milioni di euro e circa il 40% in più dei premi, proprio perché le caratteristiche di poca antropizzazione ci consentono di essere credibili per la pratica del biologico e aggredire un mercato enorme di persone che oggigiorno vogliono mangiare bene e mangiare sano. Oltre 2400 aziende si occuperanno di biologico nei prossimi anni per un totale di circa 74 mila ettari. Non possiamo perdere l’occasione. La misura 16 relativa alle filiere e la misura 3.2 di imminente uscita per la promozione e valorizzazione delle produzioni di qualità, saranno altri strumenti economici per i territori.

Abbiamo cominciato – conclude l’Assessore Luca Braia – il percorso di unificazione del testo unico sulla multifunzionalità in agricoltura che comprenderà agriturismo, turismo rurale e agricoltura sociale. Con la sfida aperta di arrivare ad utilizzare il 100% dei prodotti lucani nei nostri agriturismi che sono la vera porta dell’accoglienza in Basilicata, come già fanno ad esempio già in Toscana. E’ il tempo del coraggio e di scelte di cambiamento. La Biodiversità diventa quindi l’elemento per difenderci dall’omologazione, per differenziarci e farci apprezzare e riconoscere per quello che è la nostra unicità. E’ il tempo della biodiversità culturale per la Basilicata e come comunità dobbiamo saper cogliere ogni opportunità, insieme.”

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Braia: “Rispetto degli impegni sulla forestazione per l’annualità 2016”

Ancora una volta, la Regione Basilicata interviene per assicurare la chiusura del piano operativo annuale 2016, arginando il rischio di mancato completamento delle giornate per l’intera platea degli addetti forestali, compresi i progetti speciali, nonostante i numerosi problemi gestionali ed amministrativi connessi al frazionamento delle competenze e delle responsabilità del comparto, ai ritardi con cui, ci auguriamo, si approverà l’assestamento di bilancio 2016 previsto entro il 30 novembre, nel rispetto degli impegni assunti dal Dipartimento Politiche agricole e forestali nei confronti dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali”. Lo comunica l’assessore alle Politiche agricole e forestali Luca Braia.

La Giunta Regionale ha approvato la seconda variante suppletiva del Piano annuale 2016 in attuazione delle linee programmatiche del settore forestale che prevede un investimento complessivo a valere su fondi regionali e autorizzando l’utilizzo delle somme disponibili in cassa, presso le amministrazioni comunali capofila, dai trasferimenti derivanti dalla gestione commissariale delle ex Comunità montane alle Aree Programma, a parziale o totale copertura delle necessità finanziarie.

“Abbiamo recuperato – dichiara l’assessore Braia – quota parte dei fondi necessari dai trasferimenti effettuati in passato alle ex Comunità montane ed ora esistenti nelle aree programma, verificando con le amministrazioni comunali capofila interessate una disponibilità nelle casse degli Enti delegati di una somma di circa 5,3 milioni di euro, in attesa dell’assestamento di bilancio. Abbiamo recuperato ulteriori fondi residui, per circa 1,3 milioni di euro, tra i capitoli del corrente bilancio regionale.

Tali somme, di fatto, – sottolinea l’esponente del Governo regionale – sono da ritenersi disponibili per concorrere al fabbisogno finanziario occorrente per il conseguimento dei livelli occupazionali stabiliti dal piano operativo annuale 2016. Garantiamo così anche le 130 giornate contributive per ciascun operaio, e le 151 giornate per gli addetti impegnati nelle aree delle estrazioni, in tutti i cantieri e chiudiamo il 2016 con la consapevolezza che una nuova annualità per il settore forestazione, da vivere nelle stesse condizioni di emergenza organizzativa e finanziaria, senza neanche una diversa prospettiva, ritengo sia sostanzialmente insostenibile ed inaccettabile.

La strada da intraprendere, come già ripetuto più volte, è stata delineata nella proposta di riforma e riorganizzazione del comparto forestale regionale che punta sul lancio delle filiere produttive, utili per dare futuro e sostenibilità economica al comparto, proposta che si apre a modifiche a patto che non si snaturi negli obiettivi legati alla produttività ed alla riorganizzazione totale, nel segno della discontinuità con lo stato attuale di governance.

Una riforma che richiede coraggio e lungimiranza – conclude l’assessore Luca Braia – per cambiare modelli che hanno, a detta di tutti gli attori, sostanzialmente fino ad oggi fallito, alla luce anche delle ultime aggiuntive difficoltà attestate da tutte le aree programma che, attraverso i comuni capofila, in questi giorni hanno dovuto rivedere vecchie contabilità e rendicontazioni per ritrovare e recuperare fondi inutilizzati e da utilizzare esclusivamente per il comparto, indagando su responsabilità decisionali pregresse, prese spesso in maniera autonoma.”