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Da oggi è esecutiva la nuova normativa anticaporalato

Simonetti (Coordinamento politiche migranti Regione Basilicata): “Adesso si tratta di applicarla”.

“La nuova normativa anticaporalato approvata dal Parlamento è esecutiva da oggi. Adesso si tratta di applicarla. In Italia oltre 400 mila operai agricoli, in grande parte migranti, sono stretti nella morsa dei mercanti delle braccia che vede insieme italiani, capi neri e dell’Est Europa. Una inedita compagine che negli ultimi anni, con la partecipazione di coop fantasma, consulenti e la zona grigia della rappresentanza delle imprese, si spartisce il bottino dello sfruttamento del lavoro e condiziona la vita di persone che non sono sbarcate ieri e che vivono in Italia da molti anni. Il caporalato di etnia o di nazionalità (specialmente del Burkina Faso e di altre nazioni dell’Africa e dell’Est) ha assunto proporzioni rilevanti dal Nord al Sud, centro compreso. Dalle valli del Barolo, al Chianti, all’ortofrutta romagnola, al pomodoro ed alla filiera agro alimentare del Sud è quasi tutto e nero. Poche giornate assicurate ai migranti, salari in nero e premio ai caporali anche previdenziali, 100, 151 giornate anche per godere degli ammortizzatori sociali con contratti fittizi. Si tratta adesso di utilizzare i protocolli e le nuove norme. In Basilicata sono stati reclutati nel 2015 oltre 25 mila migranti in agricoltura e nel ciclo delle costruzioni con poche giornate denunciate, sotto la soglia delle 50. Oltre 22 mila badanti prestano servizio per assistere gli anziani. Si tratta di lavoratrici e lavoratori che vanno tutelati e sostenuti. Da oggi un nuovo giorno”.

Lo dichiara Pietro Simonetti (Coordinamento politiche migranti Regione Basilicata).

Simonetti (Cmrb) sui contributi ai Comuni che ospitano rifugiati

“Il governo ha accolto le proposte delle Regioni, anche quelle avanzate dalla Basilicata, per l’erogazione di contributi e incentivi ai Comuni che ospitano rifugiati e richiedenti nella misura di cinquecento euro a persona. In Basilicata dovrebbe arrivare oltre un milione di euro per il 2016”. Lo rende noto Pietro Simonetti, Coordinamento Migranti della Regione Basilicata.
“Il riparto – prosegue – sarà attuato entro 20 giorni dai Ministeri competenti. I Comuni dovranno decidere come utilizzare queste risorse anche per i non richiedenti. In questo quadro si potrebbero sostenere iniziative di inclusione sociale dei cittadini o interventi urgenti. Altri incentivi sono previsti per i Comuni per i nuovi progetti Sprar. Nel contempo sono in fase di predisposizione ulteriori interventi di lavoro utile, tirocini formativi e corsi di lingua.
Il governo – sottolinea Simonetti – ha provveduto anche alle misure per erogare i finanziamenti per l’accoglienza ai gestori per tutto il 2016. Per la Basilicata l’investimento, prevalentemente riveniente da fondi Ue, per l’anno in corso sarà di oltre 23 milioni di euro. L’occupazione creata per la gestione degli oltre 130 centri in 56 comuni è di circa 500 unità”.