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L’Autorità di Gestione del Po Fse 2014-2020 riceve il parere di conformità

L’Autorità di Gestione del Po Fse Basilicata 2014/2020, con funzione di Certificazione, riceve il parere di conformità ai criteri di designazione di cui al Regolamento Ue n. 1303/2013. Si realizza la piena operatività del Programma

L’Autorità di Audit dei Fondi europei, Maria Grazia Delleani, in qualità di organismo funzionalmente indipendente, ha comunicato, in data 15 dicembre 2016, che l’esame del Sigeco (Sistema di gestione e controllo) proposta dall’Autorità di Gestione del Po Fse Basilicata 2014/2020 si è concluso.

Ne deriva il parere di conformità della medesima Autorità di Gestione Fse con funzione di Certificazione ai criteri di designazione relativi all’ambiente di controllo interno, alla gestione del rischio, alle attività di gestione e controllo e alla sorveglianza di cui all’allegato XIII del Regolamento Ue n. 1303/2013. Il parere sarà sottoposto all’attenzione della Giunta Regionale. L’Autorità di Gestione Fse 2014/2020 evidenzia l’importanza del parere e del risultato conseguito che consente la completa funzionalità del Programma in un ambito di regole e procedure approvate e condivise.

Oggi in Sala Inguscio la “Giornata della Trasparenza 2016”

Trasparenza e anticorruzione tra nuovi interventi normativi e linee guida dell’Anac. Le relazioni di Talamo del FormezPa e Buonauro del Tar Campania

Accesso agli atti e partecipazione civica all’interno di una Pa che sia il più possibile ‘casa di vetro’; open data e attenzione alla qualità, piuttosto che alla quantità, del dato pubblicato sul sito di un’Istituzione pubblica; cittadinanza digitale quale condizione imprescindibile attraverso cui il cittadino comprende senza indugi qualunque informazione ed è pienamente consapevole di ogni sua scelta. E ancora: valutazione delle performances, rivalutazione dell’importanza dei Codici di comportamento e delle Carte dei servizi, attestazione e verifica del grado complessivo di trasparenza dell’azione amministrativa quale preludio per un’efficace azione di contrasto alla corruzione. Sono i temi emersi nel corso della “Giornata della Trasparenza 2016 del Sistema Basilicata” che si è svolta in mattinata nella sala Inguscio, a cura dell’Ufficio Valutazione, Merito e Semplificazione della Regione Basilicata.

Una giornata dal taglio informativo e formativo utile ad approfondire, con l’ausilio di autorevoli esperti, lo stato di attuazione del principio della trasparenza alla luce dei nuovi scenari normativi intervenuti con la più recente riforma della Pa e delle linee guida fornite dall’Anac in tema di contrasto alla corruzione nelle pubbliche amministrazioni. “Tali incontri non sono solo un adempimento di legge, ma una reale necessità sollecitata proprio dalle stesse comunità: il tema della trasparenza è nevralgico se intendiamo puntare a riconquistare la fiducia tra cittadini e istituzioni”: lo ha detto, in apertura, il presidente del Consiglio regionale, Francesco Mollica, che ha portato alla platea dei convenuti il saluto del presidente della Giunta Marcello Pittella.

Nel corso degli interventi introduttivi, a cura del Responsabile per la trasparenza e per l’anticorruzione della Regione Basilicata, Donato Del Corso, e della funzionaria regionale dell’Ufficio Valutazione della Regione Basilicata, Katia Mancusi, è stato evidenziato che “all’incontro odierno, ne seguiranno altri due nel corso del nuovo anno, uno a Potenza e uno a Matera, che allargheranno il coinvolgimento anche ai dipendenti e dei funzionari degli enti strumentali della Regione e all’intera cittadinanza”. Nell’evidenziare la necessità di una nuova dimensione della trasparenza nella Regione Basilicata hanno sottolineato che “la vera sfida oggi non sia tanto nel superare la differenza tra paesi ricchi e in via di sviluppo, quanto piuttosto tra paesi aperti e paesi chiusi, proprio in termini di trasparenza, accessibilità e cautele anticorruttive”.

Un interessante excursus giuridico tra norme, modelli di riferimento e prospettive interpretative, quello tracciato nella relazione di Sergio Talamo dirigente FormezPa, giornalista e docente in trasparenza e comunicazione pubblica, dal titolo “La Trasparenza totale e il nuovo accesso civico. Accountability e qualità dei servizi”. “Un percorso lungo 25 anni partito con la L.241/90 – ha detto Talamo – che ha inciso profondamento sull’identità e sulla percezione del cittadino-utente. La trasparenza non è un adempimento, né un voyeurismo, ma un processo che dobbiamo attuare trasformando mentalità culturale e strutture organizzative per meglio tutelare il cittadino chiamato a giudicare la prestazione pubblica, quale soggetto principale di una partecipazione condivisa. Manager digitali-difensori civici, social media manager, responsabili della trasparenza, Urp e Uffici Stampa sono chiamati alla costituzione di un team building in grado di rilanciare la dimensione principale, quella della trasparenza”.

Incentrato sul tema de “Il procedimento amministrativo e le cautele anti-corruttive”, l’intervento di Carlo Buonauro magistrato amministrativo del Tar Campania ha posto l’attenzione sul come incida la nuova normativa anticorruzione L190/2012 sulla trasparenza amministrativa sancita, per la prima volta, con la L.241/90. “Al di là delle responsabilità giuridiche, delle sanzioni che possono essere applicate a livello amministrativo, disciplinare o penale – ha detto Buonauro – occorre praticare la via della prevenzione di ogni fenomeno di malfunzionamento o di abuso nell’esercizio della funzione pubblica. Nel passaggio tra i due modelli normativi, la priorità è rafforzare il ruolo di cittadino fautore di una giudicabilità costante dell’azione amministrativa nonchè le cautele amministrative per elevare gli standard di legalità che connotano l’azione di un’amministrazione, attraverso l’implementazione di un contrasto preventivo all’illegalità”.

Sanità: Pittella in consiglio comunale a Lagonegro

Consiglio comunale aperto, presso il centro sociale di Lagonegro, per discutere delle sorti della sanità dell’area Sud. Duplice l’argomento della discussione: da un lato il destino dell’attuale presidio ospedaliero di Lagonegro, che quest’anno compie 50 anni, all’interno del progetto di  riordino sanitario regionale; dall’altro i tempi di realizzazione dell’ospedale unico per acuti e la richiesta di trovare una soluzione politica per accelerare i tempi già di per sé lunghi.

Ai lavori dell’assise municipale, presente il Presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella, hanno partecipato i vertici dell’azienda sanitaria di Potenza, numerosi sindaci e amministratori comunali, funzionari e dirigenti regionali, oltre a numerosi cittadini, da tempo costituiti in comitato. “Occorre ragionare sui due temi in maniera distinta”, ha esordito Pittella.

“Per quanto riguarda la realizzazione dell’ospedale unico per acuti siamo nella fase in cui è necessario risolvere una controversia con la ditta. È un dovere sociale e politico non rinunciare a questo progetto. Ma, da parte mia, è doveroso valutare tutti i risvolti tecnici ed economici. Abbiamo in cassa 75 milioni di euro e per realizzare il progetto (per quanto rivisto e ridimensionato) occorre far fronte ad una spesa complessiva di circa 120 milioni di euro. Il primo tema, quindi, è quello di  trovare, tutti insieme, Stato, Regione, Comuni,  i restanti fondi per coprire la spesa. Una cosa è certa: per quanto ci riguarda è rimasta immutata la volontà di dare centralità al presidio sanitario del Lagonegrese”. Pittella ha proposto la costituzione di una task force regionale, alla quale far partecipare una delegazione di sindaci e di cittadini, per monitorare l’iter tecnico-amministrativo dell’intera procedura.

Per quanto riguarda il riordino sanitario – ha sottolineato il presidente Pittella – c’è una richiesta di approfondimento e di discussione per certi versi anche di stop all’iter della riforma da parte del territorio. Noi stiamo provando a spiegare le motivazioni che sottendono questo percorso di riforma, evidenziando che sarebbe pericoloso non avere una legge regionale che riorganizzi a rete il sistema sanitario, dal momento che alcune norme nazionali sull’orario di lavoro, sui tetti di spesa e sul pareggio di bilancio delle singole strutture sanitarie rischiano di metterci in difficoltà sul piano della tenuta dei servizi. Per salvare tutti gli ospedali lucani abbiamo bisogno di un progetto di riordino,  che può essere migliorato ed emendato, sapendo però che è nostra volontà non toccare i servizi e le funzioni dei singoli nosocomi, a partire da quello di Lagonegro.  Abbiamo bisogno di  fare economia di scala e migliorare la qualità delle prestazioni, mettendo in rete le professionalità operanti nei singoli presidi.  Questo stiamo tentando di fare. In caso contrario, così come è accaduto in altre regioni, affideremmo ad una sorta di scure ragioneristica soluzioni che a mio giudizio possono essere evitate. Non ci sono alternative: o proviamo ad accelerare l’ipotesi di riforma, oppure dovremo assumerci in Consiglio regionale la responsabilità di non fare la norma. E non farla, a mio giudizio, significherebbe mettere a repentaglio i servizi che gli ospedali erogano sul territorio”.

Braia: “Incontri e condivisione della strategia nella programmazione Alsia”

Razionalizzazione della spesa, riorganizzazione del comparto agricolo lucano in coincidenza con l’avvio della nuova programmazione e rilancio dell’Agenzia lucana di Sviluppo e di innovazione in agricoltura, di concerto con il Dipartimento Politiche agricole e forestali.

Sono questi gli obiettivi di un ciclo di incontri territoriali programmati nella prossima settimana con i portatori di interessi collettivi (stakeholder) e presentati questa mattina a Matera presso la sede dell’Alsia. “Un cambio di passo – dichiara l’assessore alle Politiche agricole e forestali Luca Braia – anche per l’Alsia che, dopo 10 anni di commissariamento, secondo le indicazioni inserite nella legge n. 9 del 2015, deve tornare ad essere complementare e funzionale all’agricoltura di Basilicata, accompagnandone i processi di sviluppo, agli agricoltori ed alle filiere, diventando il collettore delle conoscenze e punto di riferimento, nella logica della perfetta integrazione delle attività previste nella mission con quelle del Dipartimento Agricoltura.

L’Agenzia ritorna a svolgere il ruolo assegnatole dalla legge regionale n. 38 del 1996 che la istituiva e ad essere protagonista insieme agli agricoltori, alle filiere ed alle associazioni di categoria nell’erogazione di servizi e nell’assistenza, nell’accompagnamento e nella consulenza, in un progetto strategico di rilancio dell’agricoltura in Basilicata. Il programma annuale 2017 sarà declinato attraverso la condivisione della strategia attraverso incontri sul territorio che segnano il cambio di passo e la volontà di agire insieme ed in maniera sinergica. Silvicoltura e acquacoltura si aggiungono come nuovi ambiti rispetto ai quali organizzare specifiche attività di supporto alle imprese nell’ottica della produttività.Una battaglia che ho personalmente portato avanti sin dalla precedente legislatura, quando da consigliere mi sono battuto contro la chiusura dell’Alsia e per la sua riorganizzazione che oggi, guidando il Dipartimento Agricoltura, voglio portare fino in fondo, valorizzando il ruolo dell’Agenzia che, finalmente, con un direttore come Domenico Romaniello, può tornare a definire ed attuare traiettorie di sviluppo e strategie in linea con le funzioni a cui è vocata e preposta.”

Le Aziende agricole sperimentali dimostrative dell’Agenzia svolgeranno un ruolo centrale sia nell’identificazione dei bisogni che nell’erogazione dei servizi anche di prossimità.“L’individuazione dei risultati attesi – dichiara il direttore dell’Alsia Domenico Romaniello – per ciascuna delle attività da inserire nel Programma, la progettazione della azioni da realizzare con l’indicazione del ruolo di ciascun soggetto attuatore e la definizione degli indicatori sulla base dei quali misurare il conseguimento dei risultati programmati sono gli elementi di maggiore novità della programmazione dell’Agenzia. Laddove possibile si sperimenteranno esperienze di co-progettazione con i soggetti interessati. L’obiettivo generale dell’Alsia è di costruire un programma condiviso con gli stakeholder che possa contribuire a migliorare la diffusione della conoscenza in agricoltura e nell’agroalimentare.”

Gli incontri si svolgeranno nelle sedi periferiche e nelle aziende sperimentali nel corso della prossima settimana secondo il seguente calendario:

– 12 dicembre 2016, ore 10 – Tema Cerealicoltura, presso Cooperativa “La Riconquista” Contrada San Felice – Lavello (Pz)

– 12 dicembre 2016, ore 15.30 – tema Vitivinicoltura, presso A.A.S.D. Incoronata SS. Monticchio laghi Km 2,1 – Melfi

– 13 dicembre 2016, ore 15.30 – tema Ortofrutta, presso A.A.S.D. Pantanello SS. Jonica Km 448.2

– 14 dicembre 2016, ore 10.30 – tema Latte e derivati, presso A.A.S.D. Bosco Galdo Via Grumentina, 118 – Villa d’Agri (PZ)

– 15 dicembre 2016, ore 10.00 – tema Zootecnia, presso Biblioteca Provinciale di Potenza Viale dei Maestri n.13 – Potenza

– 15 dicembre 2016, ore 15.30 – tema Agriturismi, fattorie didattiche e sociali, presso Biblioteca provinciale di Potenza Viale dei Maestri n.13 – Potenza

Tali appuntamenti sono finalizzati a identificare i bisogni dei sistemi territoriali regionali in termini di servizi di supporto alle imprese agricole, agroalimentari e agroindustriali regionali su cui organizzare la programmazione delle attività da inserire nel Programma annuale 2017 dell’Alsia.

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Pista “Mattei”, Benedetto: “Tra 4 mesi sarà un aeroporto di III livello”

“La Pista Mattei da aviosuperficie diventerà aeroporto nazionale con tanto di biglietteria e controllo passeggeri. Io credo che in pochi mesi, tre o quattro al massimo, dopo aver ottemperato alle prescrizioni dell’Enac, avremo qui a Pisticci un aeroporto di terzo livello in cui si potrà raccogliere l’utenza non solo lucana anche quella del tarantino e dell’alto Jonio calabrese”.

Lo ha detto l’assessore alle Infrastrutture e Trasporti della Regione Basilicata, Nicola Benedetto, intervenendo questa mattina a Pisticci scalo nel corso dei lavori terminati con la sottoscrizione di un protocollo d’intesa tra la Provincia di Matera e quella di Salerno.

“Sono fiero e contento – ha aggiunto Benedetto – di questo protocollo che aprirà alla collaborazione non solo tra l’aeroporto di Pontecagnano e quello di Pisticci, ma anche su altri orizzonti. Fare rete con Salerno é un grande risultato. Inoltre non é da sottovalutare il fatto che Salerno abbia anche il porto”. L’esponente della giunta Pittella é ritornato anche sull’argomento Frecciarossa Taranto-Milano, il cui servizio inizierà da domenica prossima. Il convoglio si fermerà sia alla stazione di Metaponto che a quella di Ferrandina, oltre che nel capoluogo di regione.
“Aver definito la vicenda del Frecciarossa – ha continuato Benedetto – rappresenta un grande successo per la Basilicata. Si tratta di un vero investimento che apre il territorio agli investitori ed a chi si reca da noi per turismo. Abbiamo ottenuto da Trenitalia, inoltre, la proiezione di un video, della durata di tre minuti, nei monitor delle carrozze, che metterà in evidenza la bontà e qualità dei prodotti enogastronomici, nonché le bellezze paesaggistiche e naturalistiche della nostra regione. Ho creduto molto in questa iniziativa – ha concluso – che sarà fruibile ai tanti passeggeri del treno. Anche la fermata di Metaponto da me fortemente voluta, darà la possibilità all’alto Jonio calabrese di poter usufruire del treno”.

FrecciaRossa Milano-Roma-Taranto, presentato il servizio

L’assessore regionale ai Trasporti, Nicola Benedetto, nel corso di un incontro con i giornalisti che si è tenuto questa mattina a Potenza ha presentato – insieme ai rappresentanti della Divisione nazionale Long Haul di Trenitalia – il nuovo servizio Frecciarossa che partirà in Basilicata dall’11 dicembre

Il servizio Frecciarossa in Basilicata partirà domenica 11 dicembre, grazie al contratto di servizio tra Regione e Trenitalia: per un anno, in via sperimentale, sarà garantita una corsa giornaliera di andata e ritorno, attraverso una coppia di treni di ultima generazione denominata Frecciamille. Allo stesso tempo sarà mantenuto il servizio bus Freccialink, per il collegamento all’alta Velocità da Matera e Potenza verso Salerno. E’ quanto emerso questa mattina, nella sala “Verrastro” del palazzo della giunta regionale, nel corso di un incontro con i giornalisti convocato dall’assessore regionale ad Infrastrutture e trasporti, Nicola Benedetto, per presentare i dettagli del collegamento Frecciarossa Milano-Roma-Taranto, con le fermate a Potenza, Ferrandina e Metaponto. Alla conferenza stampa erano presenti anche Donato Arcieri, dirigente del Dipartimento Infrastrutture e mobilità, Sabrina De Filippis, responsabile commerciale servizio universale Trenitalia e Serafino Lo Piano, responsabile vendite corporate e trade per il Centro Sud di Trenitalia.

“Il momento tanto atteso dai lucani – ha detto l’assessore Benedetto – è finalmente arrivato. Abbiamo voluto fare il punto su quello che sarà il servizio che partirà da domenica prossima 11 dicembre attraverso il Frecciamille, treno di ultima generazione. Molto importante, per raggiungere questo traguardo, è stato il lavoro svolto degli uffici del Dipartimento Mobilità, che sono riusciti a dimostrare tecnicamente a Trenitalia che il Frecciarossa può transitare nel nostro territorio da Potenza fino a Taranto”.

“Non potendo avere l’Alta Velocità, per caratteristiche strutturali della nostra rete ferroviaria – ha evidenziato il dirigente Arcieri – abbiamo approcciato il problema diversamente, lavorando sul servizio e sulla sua sostenibilità”. Il servizio, in continuità con l’Alta Velocità già esistente fino a Milano, collegherà Taranto a Potenza, passando anche per le stazioni di Ferrandina e di Metaponto. Il contratto di servizio con Trenitalia avrà la durata di un anno. «Sarà un anno di sperimentazione – ha evidenziato Arcieri – per capire la sostenibilità economica e finanziaria dell’intervento”.

Gli orari previsti sono sicuramente agevoli per i passeggeri. Per fare qualche esempio, il Frecciamille partirà ogni mattina alle ore 5.48 da Taranto, ci saranno poi le fermate di Metaponto alle 6.16, di Ferrandina alle 6,41, di Potenza Centrale alle 7.35. Per il ritorno, la partenza è prevista da Milano alle 15.20, con arrivo a Roma Termini alle 18.50, alle 22.19 a Potenza centrale, a Taranto a mezzanotte.

“Sappiamo bene quanto avete combattuto come territorio – ha commentato Sabrina De Filippis, di Trenitalia – per arrivare a questo importante traguardo. Per la Basilicata si tratta di un vero e proprio investimento, che permetterà un collegamento giornaliero a partire da domenica. Le caratteristiche orarie – ha aggiunto – fanno sì che sia un servizio importante dalla parte del vostro territorio. Abbiamo deciso, inoltre, di mantenere il servizio integrativo del Freccialink, che si andrà ad integrare con il Frecciarossa. Questo è un aspetto fondamentale, per garantire un’offerta completa per articolazione e cadenza oraria. Per quanto riguarda il Frecciamille – ha detto ancora – siamo di fronte ad un treno innovativo, speciale, ecosostenibile e tutto italiano, che è un po’ il nostro orgoglio. Il livello dei prezzi, che abbiamo costruito con il contratto di servizio con la Regione, che interviene economicamente per la compensazione, nel tratto lucano è equivalente a quello di un Intercity. Il viaggio Salerno-Potenza centrale, ad esempio, costerà 14,50 euro”.

A conclusione dell’incontro con i giornalisti è stato pubblicato un documentario-spot di tre minuti sulle bellezze della Regione Basilicata che sarà trasmesso ogni giorno sui teleschermi posizionati nei Frecciarossa. “In questo modo – ha evidenziato l’assessore Benedetto – ogni giorno 55 milioni di persone che viaggiano con l’Alta Velocità potranno ammirare le bellezze e le ricchezze della nostra regione. Si tratta di un ottimo strumento per fare marketing territoriale”. L’assessore infine ha annunciato che è in corso una interlocuzione con Trenitalia per tariffe agevolate riservate ai funzionari regionali che si recano a Roma per servizio.

Referendum: il commento del presidente Pittella

“Cambiare è una sfida difficile, ed impegnativa. Richiede coraggio, ma soprattutto tempo. Quello necessario per trasferire la bontà e il buon senso di un’azione o di una riforma. L’esito del voto mi consegna questa consapevolezza oltre all’amarezza per un’occasione di cambiamento sprecata. Il verdetto delle urne è netto e duro. Va rispettato e compreso. Dobbiamo continuare a guardare al futuro accentuando scelte e comportamenti nel senso della sobrietà e del confronto aperto con la società.

Dal mio canto, per quello che mi compete, rifletterò con grande attenzione e responsabilità sulle prossime azioni programmatiche, organizzative e politiche da mettere in campo. Il lavoro per consegnare alla Basilicata le opportunità che merita continuerà con forza e determinazione, ancor di più nel senso della innovazione, del cambiamento e dell’ascolto dei segnali che i nostri cittadini ci consegnano”.

Lo dichiara il presidente della Regione Marcello Pittella.

Incontro De Vincenti-Pittella: confermata intesa su Matera2019

In programma un vertice fra Governo, Regione e Comune di Matera per definire un ulteriore programma di interventi oltre a quelli già previsti nel Patto per la Basilicata

Nell’ambito dell’incontro fra il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Claudio De Vincenti e il presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella, un’attenzione particolare è stata rivolta ai temi connessi con Matera, Capitale europea della cultura per il 2019.

“Oltre alle misure previste dal Patto per la Basilicata, soprattutto in termini di maggiore infrastrutturazione del territorio – ha detto il rappresentante del Governo – con la Regione e con il Comune di Matera metteremo a punto una strategia per definire ulteriori interventi coerenti con la sfida che la città e la Basilicata hanno davanti fino al 2019”.

Nel condividere nel merito e nel metodo l’approccio del governo, il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella ha espresso “soddisfazione per questo rinnovato impegno del Governo verso Matera 2019 e verso la Basilicata. Matera 2019 rappresenta l’orizzonte che abbiamo davanti e non a caso anche nel patto per la Basilicata abbiamo individuato misure che vanno incontro a questa straordinaria opportunità che la nostra regione metterà al servizio del Mezzogiorno, del Paese e dell’Europa. In questa logica abbiamo anche individuato un metodo. Con De Vincenti abbiamo definito con chiarezza chi deve fare cosa al fine di velocizzare gli interventi in vista de 2019”.

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Patto per la Basilicata, De Vincenti incontra Pittella

Il governatore lucano: “Esempio tangibile del lavoro che il Governo nazionale ha da tempo messo in piedi per questa regione e rappresenta una grande opportunità di crescita e sviluppo”

Tempi di attuazione del “Patto per Basilicata” ed emendamenti alla legge di bilancio sono i principali temi affrontati questa mattina, nel corso di un incontro operativo, che si è svolto nella sala Verrastro della Giunta regionale, tra il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Claudio De Vincenti, il presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella, gli assessori Luca Braia e Francesco Pietrantuono, i direttori generali e le autorità di gestione dei Fondi europei.

“Il Patto per la Basilicata è già operativo e nelle prossime settimane – ha spiegato il sottosegretario De Vincenti – partiranno i primi investimenti che riguarderanno cinque linee, quali infrastrutture, ambiente, sviluppo economico e produttivo, turismo e cultura, welfare e legalità. Un Patto molto corposo ed efficace che consentirà di collegare la Basilicata alle regioni limitrofe e quindi al resto d’Italia e che ha come orizzonte temporale il 2019, anno di Matera Capitale europea della Cultura”.

“Il Patto per la Basilicata è un esempio tangibile del lavoro che il Governo nazionale ha da tempo messo in piedi per questa terra – ha affermato il governatore Pittella – e rappresenta una grande opportunità di crescita e sviluppo, perché ci consente di mettere a sistema le risorse già a disposizione dell’Ente, con ulteriori fondi destinati alle regioni del Sud”.

In particolare, Pittella si è soffermato sul finanziamento di alcune opere strategiche, come la linea ferroviaria Matera-Ferrandina e il collegamento Salerno-Potenza-Taranto che “rappresentano un grande e positivo risultato – ha aggiunto il presidente – frutto di un impegnativo lavoro dei parlamentari lucani, i quali hanno saputo mettere da parte ogni divisione politica per raggiungere insieme questo straordinario risultato”.

Pittella ha inoltre posto all’attenzione del sottosegretario De Vincenti tre emendamenti alla legge di bilancio – presentati dagli onorevoli lucani alla Camera e che a breve dovranno essere riproposti al Senato – riguardanti una eventuale deroga al tetto di spesa sul personale nella sanità che nel 2004 (anno di riferimento della norma) non teneva conto del sistema di emergenza-urgenza e del Crob di Rionero in Vulture diventati operativi successivamente; la deroga all’assunzione di dipendenti nell’Arpab da finanziare con risorse regionali e la possibilità di eliminare la sanzione che ha colpito il Comune di Potenza, in seguito allo sforamento del Patto di stabilità nell’anno in cui è stato decretato il dissesto finanziario.

Il sottosegretario De Vincenti si è dichiarato disponibile ad interessarsi alle tre questioni, aprendo in particolare uno spiraglio sia per le assunzioni in Arpab (a patto che le risorse siano esclusivamente regionali), sia per un alleggerimento della sanzione al Comune di Potenza, essendo già attivo un tavolo nazionale con l’Anci.

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