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In Regione un tavolo sulla diga del Pertusillo

Nel corso dell’incontro è emerso che dalle ultime analisi effettuate dall’Arpab non è stata riscontrata presenza di idrocarburi, ma soltanto di alghe. Resta da chiarire la vicenda di uno sversamento di greggio da un serbatoio: la Regione sta predisponendo una diffida all’Eni

Nelle acque della diga del Pertusillo, secondo le ultime analisi effettuate, non è stata riscontrata la presenza di idrocarburi, nonostante un episodio di sversamento da una cisterna avvenuto nei giorni scorsi e per il quale l’Asi aveva invitato l’Eni a intervenire. Proprio per questo gli uffici regionali, su richiesta del presidente Pittella, stanno preparando una diffida nei confronti del colosso petrolifero. La Regione Basilicata e l’Arpab – con il coordinamento e la supervisione dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) – avvieranno comunque un piano straordinario per il controllo dell’invaso: saranno poste in essere una serie di attività, fra cui il campionamento della qualità dell’acqua ed il riconoscimento della specie delle alghe, ma saranno anche anticipati i tempi per le analisi sulla potabilizzazione, così come per il censimento di tutti gli scarichi, a partire da quelli delle aziende agricole.

E’ quanto emerso questa mattina a Potenza, dal tavolo di lavoro presieduto dal presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella e dall’assessore regionale all’Ambiente, Francesco Pietrantuono, per fare il punto sulle attività di monitoraggio e controllo eseguite in queste settimane da Arpab sulle acque della diga del Pertusillo. Alla riunione hanno partecipato funzionari e dirigenti del Dipartimento Ambiente e della Presidenza della giunta regionale, rappresentanti dell’Arpab – fra cui il direttore generale Edmondo Iannicelli – ed anche il coordinatore dell’Ispra, Fabio Pascarelli, uno dei maggiori esperti in Italia di siti contaminati.

Dopo che il direttore generale dell’Arpab ha chiarito che “da tutti i controlli fatti finora, su impulso delle forze dell’ordine o dei sindaci dell’area, non è risultato che nel laghetto o nella diga del Pertusillo ci fosse inquinamento da idrocarburi”, la Regione Basilicata ha chiesto all’Ispra “di avviare comunque uno studio sul funzionamento dell’impianto petrolifero del Cova”, così come “sulla situazione dei pozzi dismessi presenti nel territorio, per capire , con chiarezza scientifica se esista realmente un collegamento tra l’attività complessiva e la presenza di materiali inquinanti o delle macchie di colore scuro che stanno creando allarme tra la popolazione”.

Allo stesso tempo, però, viene considerata con maggiore convinzione l’ipotesi – avvalorata dalle analisi già effettuate negli anni dall’Arpab – che la presenza di sostanze come azoto o fosforo sia determinata da fattori legati all’attività antropica (da quella agricola a quella di depurazione) e non quindi ad attività estrattive. Lo hanno ribadito, nel corso della riunione, gli stessi tecnici dell’Arpab, spiegando che “il fenomeno si è verificato in altre situazioni già nel 2010: in quel caso, dopo le analisi, non erano state riscontrate evidenze di contaminazione di tipo chimico correlabili ad attività industriali, ma era stato registrato, invece, uno sviluppo abnorme di materiale algale, determinato da fattori legati all’attività antropica, ma anche al repentino cambio di temperature e quindi alle condizioni climatiche.

Tra il 2014 e il 2015, nell’ambito del progetto Ecosistemi della val d’Agri, che prevedeva una definizione di tipo qualitativo dei corpi idrici lago e fiume Agri a monte del Pertusillo – ha aggiunto l’Arpab – è stata riscontrata presenza di fosforo, che proviene da attività agricole o da depurazione. La colorazione scura – ha evidenziato l’Agenzia- deriva da una proliferazione abnorme di alghe, che nella fattispecie può essere stata innescata dalla presenza di nutrienti, così come da bruschi cambi di temperature. E’ un fenomeno che ciclicamente si ripeterà, perché del tutto naturale”.

Il governatore Pittella a conclusione della riunione ha detto: “Esistono due questioni: una riguarda lo sversamento da una delle quattro cisterne all’interno del Cova, l’altra le macchie colorate sulle acque della diga del Pertusillo. Sul primo punto vogliamo capire se c’è stata l’inosservanza da parte di Eni delle prescrizioni del Comitato tecnico regionale (Ctr), che prevedevano la realizzazione di sottofondi nei quattro serbatoi entro il 2017 e stiamo già predisponendo una diffida, affinché si attivi immediatamente a farlo. L’altra vicenda – ha evidenziato il presidente – riguarda la diga del Pertusillo. Dalle analisi possiamo escludere la presenza di idrocarburi, nonostante l’episodio dello sversamento da una delle cisterne, nel frattempo l’Arpab con Ispra sta continuando le indagini per comprendere fino in fondo le cause dei cambiamenti cromatici, che si verificano in generale su tutti i grandi invasi del mondo e non solo della Basilicata. E’ stata riscontrata, invece, la presenza di un’alga, di cui cercheremo la nature e l’origine, che potrebbe essere addebitata agli sversamenti impropri che provengono dall’agricoltura. Sono state fatte tra l’altro ulteriori indagini che ci dicono che l’acqua è assolutamente potabile. Una volta ottenuti tutti i risultati saremo in grado di agire. Lo faremo in fretta, perché esiste un problema di credibilità nel rapporto tra noi e i cittadini. Non faremo sconti a nessuno ed andremo avanti”.

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Riparto del fondo sanitario, 5 milioni in più alla Basilicata

L’assessore Franconi ha partecipato alla commissione salute della Conferenza delle Regioni. Da quando si è insediato il governo regionale la dotazione finanziaria è aumentata di 42 milioni di euro.

La Regione Basilicata per l’anno 2017 potrà contare su una dotazione finanziaria di un miliardo e 52 milioni di euro per il sistema sanitario lucano. Lo rende noto l’assessore regionale alle Politiche per la Persona, Flavia Franconi, che tra ieri e oggi ha partecipato alla Commissione salute della conferenza delle Regioni e successivamente alla Conferenza dei presidenti convocata per decidere il riparto del fondo sanitario regionale.

“Dopo una difficile e lunga trattativa portata avanti con il presidente Marcello Pittella, la Basilicata – aggiunge Franconi – ha ottenuto un altro positivo risultato. Infatti, nonostante la diminuzione della popolazione lucana, è aumenta di ulteriori 5 milioni di euro il fondo destinato alla nostra regione .

Si tratta di un risultato positivo che si aggiunge agli altri traguardi raggiunti. Infatti, da quando si è insediato il governo regionale, e cioè dal 2014 ad oggi, la Basilicata ha visto aumentare la dotazione finanziaria per il sistema sanitario regionale di oltre 42 milioni di euro.
“Risorse – aggiunge Franconi – che serviranno a potenziare i servizi posti a disposizione dei cittadini nel quadro di una riforma generale finalizzata a mettere in sicurezza il quadro finanziario e a rendere ancora più efficienti le strutture sanitarie lucane”.

Pittella ha incontrato il generale della GF Ricozzi

“Un incontro cordiale che sottolinea l’importanza della concertazione, del rapporto proficuo e proattivo che devono avere le Amministrazioni tra di loro, sempre nel pieno rispetto dei rispettivi ruoli”. Lo ha detto il presidente della Giunta regionale della Basilicata, Marcello Pittella, che questa mattina ha ricevuto il Comandante Interregionale dell’Italia Meridionale della Guardia di Finanza, Generale di Divisione Carlo Ricozzi, insieme con il Generale di Brigata Salvatore De Benedetto, comandante regionale Basilicata. 

Nell’esprimere parole di apprezzamento per l’impegno quotidiano e la professionalità che caratterizza l’operato delle Fiamme Gialle a salvaguardia della legalità, Pittella si è detto certo che i lucani potranno continuare a contare anche in futuro sul prezioso servizio svolto dal Corpo a beneficio dell’intera collettività.

“Mi piace evidenziare – ha spiegato – che prima ancora che sulla repressione, gli uomini della Guardia di Finanza sono impegnati in un’opera di prevenzione e di concertazione con le Istituzioni in grado di creare empatia con il territorio. E la Regione Basilicata – ha ricordato il Presidente – è stata ben lieta di fare la propria parte, mettendo a disposizione significative risorse finanziarie per sostenere la ‘cittadella della sicurezza’, che è poi il grande Comando regionale della Guardia di Finanza”.

Il Generale Ricozzi, alla sua prima visita ufficiale in Basilicata, avendo assunto il comando Interregionale dell’Italia Meridionale della Guardia di Finanza lo scorso 12 gennaio, ha sottolineato “gratitudine nei confronti dell’Amministrazione regionale per questa sensibilità”, subito dopo aver evidenziato che “ in un territorio sicuro si muovono finanziamenti e anche investimenti”.

“La sicurezza economica e finanziaria è un po’ come l’aria: non la vediamo, ma ove manca ce ne accorgiamo subito. E il servizio che svolge prioritariamente la Guardia di Finanza mira a non far venire mai meno questa sicurezza”.

Nella sala della Presidenza della Giunta, al termine dell’incontro riservato, il tradizionale scambio di doni e alcune righe di saluto sul Libro d’Onore lasciate dal Generale Ricozzi in ricordo di “un incontro significativo umanamente e professionalmente”.

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La Basilicata al primo posto per imprese giovanili

E’ la regione con il più alto saldo positivo fra nuove aziende e cessazioni. Pittella: “Ci stiamo muovendo nella giusta direzione mettendo a disposizione degli under 40 strumenti idonei per fare impresa in tempi rapidi e finanziamenti certi”.

“La recente fotografia scattata da Unioncamere e Infocamere e che vede la Basilicata al primo posto per crescita di imprese giovanili (nel 2016 +16,7% il saldo tra iscrizioni e cessazioni e +1.078 le imprese) significa che ci stiamo muovendo nella giusta direzione”.

Lo afferma il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, commentando la ricerca resa nota ieri. A livello nazionale oltre 600mila imprese in Italia sono guidate da giovani che hanno meno di 35 anni e, nel 2016, il saldo tra aperture e chiusure di queste aziende è stato positivo per oltre 63mila unità (+10%).Il settore maggiormente ‘presidiato’ dai giovani è quello delle tlc: su 100 nuove imprese che si occupano di telecomunicazioni e servizi di accesso a Internet, infatti, ben 52,4 fanno capo a un under 35. Ma lo zoccolo duro delle imprese under 35 registrate è ancora fatto dei quattro settori tradizionali: commercio (174mila imprese registrate), costruzioni (85mila), turismo (62mila) ma anche agricoltura (52mila, con quasi 10mila iscrizioni effettuate nel solo 2016, oltre un terzo del totale).

“La Basilicata – aggiunge Pittella – sta cambiando verso sul fronte dei dati economici. Ma quello che consente di guardare al futuro con maggiore fiducia è il grande interesse delle nuove generazioni per l’autoimpresa grazie ai diversi strumenti messi in campo dalla Regione nei vari comparti produttivi, dall’agricoltura, come abbiamo visto nei giorni scorsi, all’Itc. Stiamo offrendo ai giovani, anche grazie all’apporto strategico di Sviluppo Basilicata, cassette per gli attrezzi utili a costruire il proprio percorso lavorativo senza abbandonare questa terra”.

Un esempio è l’Avviso Pubblico denominato “Start and go”, uno dei 3 strumenti finanziari del Pacchetto “CreOpportunità“. Il bando, che può contare su una dotazione finanziaria di 7 milioni di euro rinvenienti dal Po Fesr 2014-2020, assegna priorità alle imprese giovanili in cui il titolare abbia un’età compresa tra i 18 e i 40 anni (non superati) alla data di inoltro della candidatura telematica. Oppure pensiamo alle idee imprenditoriali dei 183 nuovi giovani beneficiari della prima finestra del bando misura 6.1.1, ‘Incentivi per la costituzione di nuove aziende agricole da parte di giovani agricoltori’ del Psr Basilicata 2014-2020 (Primo Insediamento). Le domande presentate sono state 749, mentre la somma stanziata ammonta in totale a 24 milioni di euro, a testimonianza della voglia dei giovani di fare impresa.

“I dati positivi di Unioncamere e Infocamere si aggiungono all’aumento del Pil del 5,5 percento e alla speciale graduatoria che vede la Basilicata come prima regione del Sud in termini di sviluppo. Dobbiamo continuare su questa strada – conclude Pittella – rafforzando gli investimenti su ricerca e innovazione che rappresentano i punti cardine di una Basilicata che ce la sta facendo e che vuole continuare ad affrontare con consapevolezza le sfide future”.

Venerdì le Maschere Lucane su Rai Uno nella “Vita in diretta”

In collegamento da Satriano di Lucania si parlerà dei riti e dei miti legati alla Basilicata, dove nei piccoli borghi è evidente il legame tra il Carnevale e mondo rurale

Venerdì 24 febbraio le Maschere aderenti alla Rete dei Carnevali lucani saranno protagoniste nel programma “La vita in diretta”, in onda su Rai Uno dalle 15,30 alle  18,45 circa. In collegamento da Satriano di Lucania, nella trasmissione si parlerà della cultura, dei riti e dei miti legati alla Basilicata, dove nei piccoli borghi è evidente il legame tra il Carnevale e mondo rurale lucano. Una rete in cui le tradizioni di diversi paesi raccontano di un passato lontano che non manca ancora di affascinare, facendo riemergere ricordi ancestrali mai completamente sopiti.

A Satriano “La foresta che cammina”  è popolata da persone vestite da alberi. La maschera tipica è denominata Rumita (da “eremita”) ed è un uomo completamente ricoperto di edera, tanto da essere irriconoscibile. Tiene tra le mani un bastone con all’apice un ramo di pungitopo.
Ad Aliano nel Carnevale singolari figure si aggirano per le stradine: sono le “Maschere cornute” che rievocano creature demoniache e goffe, il cui carattere minaccioso è mitigato dai coloratissimi cappelloni che ne decorano il capo.

A Lavello è  protagonista il Domino, vestito con cappuccio, tunica e mantella color rosso, dotato di un sacchetto per invitare a ballare la fanciulla di turno. Secondo la tradizione, le sue movenze ben racchiudono lo spirito goliardico che si animerà di balli e canti nei cosiddetti “festini”.

A Tricarico il Carnevale è caratterizzato dalle maschere delle mucche e dei tori (L’ màsh-k-r, nel dialetto tricaricese) che rappresentano una mandria in transumanza.  Il paese viene, così, svegliato dal suono cupo dei campanacci.

A  Montescaglioso è rinnovata la tradizione dei Cucibocca, personaggi inquietanti vestiti con un lungo mantello o cappotto nero, con una lunga barba di canapa, grandi occhiali realizzati con le bucce di arance e un enorme cappello realizzato coi dischi di canapa dei frantoi.

A San Mauro Forte si festeggia il Carnevale con una sfilata spontanea di suonatori di campanacci. Diverse squadre di portatori di campanacci percorrono le vie del paese al suono rumoroso dei campanacci.

A Cirigliano nel Carnevale sfila un colorito e variegato corteo nel quale ogni maschera rappresenta una coltura tipica di ognuna delle stagioni o dei mesi dell’anno. Il corteo si fa strada al suono assordante dei campanacci.

A Teana, infine, Improvvisazione, istinto, curiosità caratterizzano il Carnevale di Teana, i cui protagonisti principali sono l’Orso e il Carnevale “Quaremma”.

La partecipazione delle maschere lucane del Carnevale alla popolare trasmissione rientra nella convenzione sottoscritta tra Rai e Regione, con l’obiettivo di promuovere le risorse culturali, sociali, artistiche e monumentali della Basilicata.

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“Agri-cultura è futuro”, intervento di Pittella a Matera

Presenti all’iniziativa organizzata dal Dipartimento Politiche agricole e Forestali della Regione, i 183 giovani beneficiari della misura 6.1.1. sul Primo insediamento

“Ci sono fattori diversi da gelo e neve che possono incidere sul raccolto. L’autostima é uno di questi”. Lo ha detto oggi pomeriggio a Matera, il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, intervenendo nel corso di “Agri-cultura è futuro”, un incontro tenutosi presso l’Hilton Garden Inn, organizzato dal Dipartimento Politiche agricole e forestali/Psr Basilicata 2014-2020.

“Serve un forte sentimento di autostima – ha aggiunto Pittella – la nostra regione per le qualità che ha, va difesa e sostenuta, non bastonata. Per quanto ci riguarda mettiamo in campo iniziative importanti come questa. Stiamo inoltre creando un ponte con il ministro Martina. Proviamo a mettere in campo una classe dirigente che ha le carte in regola per costruire un futuro migliore.

Se partiamo dai giovani é perché vogliamo simbolicamente dimostrare che possiamo, investendo su di loro, diventare competitivi a livello europeo. Oltre alle risorse Feasr ce ne sono altre. Abbiamo deciso di investire fortemente in agricoltura. Serve fare rete tra di noi per potercela fare. Occorre unità e concertazione. Il conto per chi é impegnato nelle istituzioni é salatissimo se non si ottengono i risultati come abbiamo fatto noi. Ricordo che abbiamo aumentato il Pil del 5,5 per cento. E questo é merito di ognuno di voi – ha detto rivolgendosi ai giovani imprenditori agricoli – se la Svimez ha detto che la cenerentola Basilicata é la prima al Sud per crescita. Vinceremo la sfida – ha continuato – se riusciremo a recuperare la memoria. E per fare questo dovremo fissare gli obiettivi senza dimenticare da dove siamo partiti, provando a investire su ricerca e innovazione”.

Avviandosi alla conclusione, il presidente Pittella ha auspicato che dal ministro Martina arrivino risposte sulle criticità che frenano il settore, perché – ha spiegato – da soli non ce la potremo fare a superare il cortocircuito. Facendo poi riferimento alle opportunità che pure vi sono in questo settore, il presidente della Regione ha sottolineato la necessità di puntare su una piattaforma logistica nel Metapontino a patto però che anche il Governo investa su Taranto.

“Non ci interessa – ha detto – il facile consenso. Ma dobbiamo avere la consapevolezza delle cose che facciamo, come ben sanno i giovani che iniziano una nuova avventura, al pari degli altri 180 per i quali abbiamo messo a disposizione 12 milioni di euro nell’ambito della seconda finestra del bando. Basta liti e divisioni in ogni ambito – ha concluso – continuiamo ad investire nei tratti distintivi di questa nostra terra, a partire dall’agricoltura”.

Con “Agri-cultura è futuro” si è dato ufficialmente avvio alle idee imprenditoriali dei 183 nuovi giovani beneficiari della prima finestra del bando misura 6.1.1, ‘Incentivi per la costituzione di nuove aziende agricole da parte di giovani agricoltori’ del Psr Basilicata 2014-2020 (Primo Insediamento). Le domande presentate sono state 749, mentre la somma stanziata ammonta in totale a 24 milioni di euro. Sono state raccontate alcune storie di giovani lucani che hanno deciso di investire in Basilicata.

All’incontro ha preso parte in videoconferenza il ministro per le Politiche Agricole, Maurizio Martina. “Si può fare impresa agricola nel Mezzogiorno – ha detto l’esponente del governo Gentiloni che ha elogiato la Basilicata per il lavoro che sta svolgendo – se si incrociano progetti di impresa, organizzazioni, innovazioni e giovani generazioni. La capacità di fare squadra – ha concluso – farà la differenza”.
Il presidente Pittella rivolgendosi al ministro ed ha detto che “la Basilicata é una Regione che ti segue nella buona amministrazione e nella capacità di creare virtuosismi. I numeri ci lasciano ben sperare. Non abbiamo risolto tutti i problemi – ha aggiunto – però ci sono nei che possono essere scrutati e con meticolosità risolti. Il tema dei pagamenti di Agea, ad esempio, va risolto e non possiamo nasconderlo”.

L’assessore alle Politiche Agricole e Forestali, Luca Braia nel suo intervento ha detto che ci sono “messaggi di speranza, ma anche di indirizzo su come i giovani debbono costruire il futuro di questo comparto”. “I giovani – ha aggiunto – hanno colto la sfida che ho voluto mettere in campo. Abbiamo voluto dare un segnale di discontinuità per cambiare fase. Con i giovani abbiamo fatto un patto semplice e leale. Ora dobbiamo misurarci per vedere se le soluzioni individuate produrranno effetti. Nei prossimi giorni con il Tavolo Basilicata a Roma, insieme al presidente Pittella cercheremo di trovare altre soluzioni. L’agricoltura in Basilicata non è residuale. Siamo una realtà in tanti campi. Abbiamo numeri importanti rispetto alla nazione. Siamo al terzo posto per la cerealicoltura. Nell’ambito dell’ortofrutta siamo eccellenti, con la fragola che ha superato la Spagna. Serve corresponsabilità tra istituzioni, agricoltori, ricerca, associazioni e professionisti. Guai se gli agricoltori abbandonassero il nostro territorio. Ci sarebbe spazio per il dissesto e per le frane. Dobbiamo innovare – ha continuato Braia – si vince il mercato mettendo benzina nel sistema. Abbiamo provato a scrivere qualcosa di più serio rispetto al passato. Speriamo che arrivino i risultati sperati. Ora bisogna monitorare affinché gli investimenti vadano in porto. Ai giovani bisogna far capire che è necessario stare insieme attraverso una filiera. Vanno condivisi gli aspetti commerciali e della ricerca. Dobbiamo andare sul mercato con l’identità Basilicata. Le cose che faremo nei prossimi giorni saranno importanti. Vanno anche sostenute forme di difesa degli agricoltori, abbassando la percentuale di rischio. La nuova Pac prevede che vada dal 30 al 20 per cento. Serve un contributo per le polizze antigrandine”.

In conclusione Braia ha detto che “il Dipartimento Agricoltura si fa carico delle criticità del comparto supportando gli agricoltori con attività di consulenza. Con centomila persone e 56000 aziende la Basilicata può essere l’effetto sorpresa perché ha grandi margini di miglioramento. Guai a perdere le opportunità – ha ammonito l’assessore – ed una di queste è Matera 2019 che é la più grande fiera internazionale a cui possiamo partecipare 365 giorni all’anno. In questa città ci deve essere la vetrina permanente dell’agroalimentare in Basilicata. Tutti dobbiamo sentirci parte di questa sfida”.

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“Agri-cultura è futuro”: a Matera il 20/2 con il Ministro Martina

All’incontro parteciperanno i 183 nuovi beneficiari della prima finestra del bando. Alcuni giovani imprenditori agricoli lucani racconteranno la loro esperienza di beneficiari delle risorse europee

“Agri-cultura è futuro” è il titolo dell’incontro organizzato dal Dipartimento Politiche agricole e forestali/Psr Basilicata 2014-2020 in programma lunedì 20 febbraio 2017 dalle 15.30 alle 18.30 presso l’Hilton Garden Inn di Matera, con la presenza del ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Maurizio Martina.
“Con ‘Agri-cultura è futuro’ – dichiara l’assessore Luca Braia – daremo ufficialmente avvio alle idee imprenditoriali, che sono la scommessa per il rinnovamento del comparto in Basilicata, dei 183 nuovi giovani beneficiari della prima finestra del bando misura 6.1.1, ‘Incentivi per la costituzione di nuove aziende agricole da parte di giovani agricoltori’ del Psr Basilicata 2014-2020 (Primo Insediamento), attraverso un importante momento formativo/informativo/motivazionale”.

Dopo i saluti istituzionali, sono previsti gli interventi dell’assessore Luca Braia, del dirigente generale Giovanni Oliva e dell’Autorità di gestione del Psr Basilicata 2014-2020 Rocco Vittorio Restaino che illustrerà nei dettagli quali sono stati i risultati del primo bando dedicato ai giovani agricoltori in Basilicata per la costituzione di nuove aziende agricole che ha previsto un investimento di 24 milioni di euro.
L’onorevole Maria Antezza, Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, relazionerà sulle politiche nazionali per i giovani in agricoltura.

Le conclusioni saranno affidate al presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella e al Ministro delle Politiche agricole e forestali, Maurizio Martina. All’incontro parteciperanno i 183 nuovi beneficiari della prima finestra del bando. Alcuni giovani imprenditori agricoli lucani racconteranno la loro esperienza di beneficiari delle risorse europee.

Tirocini formativi (Tec e Tis) prorogati di due mesi

Pittella: “Un ulteriore investimento di un milione e mezzo di euro per non lasciare nessuno solo. Un monito ai comuni ad essere pronti entro il primo maggio”

E’ stato prorogato di due mesi il programma dei tirocini extracurriculari (Tec) e di Inserimento sociale (Tis) rivolto ai beneficiari del programma Copes e ai lavoratori fuoriusciti dalla platea della mobilità in deroga.
Lo ha stabilito, con apposita delibera, la Giunta regionale, riunitasi come da programma su convocazione del presidente Marcello Pittella.

L’investimento complessivo per i due mesi di proroga sarà di circa un milione e mezzo di euro. Il provvedimento, che interessa circa 1525 persone (dei quali 825 appartenenti ai beneficiari del Programma Co.P.E.S. Categoria B e 700 relativi alla platea della mobilità in deroga Categoria A), è stato adottato in attesa che si completino gli ulteriori adempimenti finalizzati a consentire ai Comuni interessati di dare il via entro il primo maggio ai progetti legati all’introduzione del reddito minimo d’inserimento che coinvolgeranno una vasta platea.
La proroga dei due mesi verrà gestita secondo i termini e le modalità di attuazione previste dalla convenzione tra la Regione Basilicata e le province di Potenza e di Matera attraverso le rispettive agenzie di formazione, Apofil e Ageforma.

“I tirocini formativi – ha ricordato il presidente Pittella – sono riservati a persone particolarmente svantaggiate sotto il profilo economico e sociale e che quindi presentano caratteristiche di fragilità e vulnerabilità. È pertanto necessario, nelle more dell’avvio del reddito minimo di inserimento, non lasciarle sole. Rivolgo un invito ai comuni a predisporre i progetti entro il primo maggio per non generare ritardi e problemi per l’avvio del reddito, allorchè la Regione avrà ultimato gli adempimenti necessari. Noi saremo pronti per quella data, lo siano anche i comuni”. Nelle prossime ore verrà sottoscritto, da parte dei soggetti coinvolti, uno specifico accordo, utilizzando esclusivamente il modello predisposto dalla Regione che richiama termini e modalità dell’originaria convenzione e del correlato progetto formativo.

#BasilicataInComune, la visita di Pittella a Tursi (video)

Nella visita dello scorso 15 febbraio, il Presidente Marcello Pittella ha spiegato che la Basilicata si è rimessa in moto grazie ad una classe dirigente che ha cuore e passione: “Ma bisogna andare avanti, insieme, per raggiungere altri traguardi”.

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