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70 anni di emigrazione, Centro “Calice”: mostra e convegni in Belgio

Per iniziativa e su invito della Federazione dei Lucani in Belgio, sono stati celebrati i 70 anni di Emigrazione italiana e Lucana nel Limburgo. Lo rende noto il Centro Lucani nel Mondo “Nino Calice” della Regione Basilicata.

“Una serie di manifestazioni  – spiega una nota –  promosse con l’intento di ricordare e raccontare le esperienze vissute sin dai primi arrivi, dai nostri corregionali, attraverso gli occhi e gli sguardi di chi lo ha vissuto in prima persona (su tutti Rocco Berterame, 92 anni originario di Abriola, oggi guida dei visitatori alla miniera di Beringen) che ha avuto il sostegno della Commissione Regionale dei Lucani nel Mondo presieduta da Franco Mollica e dal Centro Lucani del Mondo della Regione Basilicata.

Negli incontri istituzionali la delegazione lucana, che ha portato i saluti ufficiali del Presidente della Regione Marcello Pittella e del Presidente della CRLM Franco Mollica ed i relatori del convegno, guidati dal Consultore dei Lucani in Belgio, Antonio Friggione e dal Presidente della federazione dei Lucani Mario Famularo, hanno potuto verificare il grado di condivisione alla vita sociale ed economica di questa area del nord del Belgio, caratterizzata dalla presenza di comunità lucane ben organizzate e strutturate, come quelle provenenti da Genzano, Acerenza, Palazzo e quelle di Ruoti e del Marmo, che nelle aree di Beringen, Genk, Maasmechelen hanno stabilito la loro residenza e dato un futuro ai propri figli ed alle generazioni seguenti.

E proprio le nuove generazioni sono state protagoniste degli incontri tenuti nelle due sedi comunali e nei convegni che hanno fatto registrare gli interventi e le testimonianze di chi in miniera ci ha lavorato e di chi, pur in presenza di un lavoro duro e massacrante e di un accordo (carbone in cambio di braccia umane) mai rispettato, ha ringraziato chi gli ha dato la possibilità e l’opportunità di guardare al proprio futuro con maggiori certezza.

Negli interventi dei Sindaci dei due comuni, dal racconto sulla storia dell’emigrazione lucana del Coordinatore del Centro Lucani nel Mondo, Luigi Scaglione, che ha anche illustrato il Museo dell”Emigrazione e le sue storie guida e di Franco Sabia e dalle testimonianze con i servizi televisivi presentati da Renato Cantore, sono emerse la forza di volontà ed il rispetto per il Paese che li ospitava e li accoglieva, dei nostri corregionali. Una caratteristica riconosciuta anche dal Consigliere Commerciale dell’Ambasciata in Belgio, Andrea Samà, intervenuto alla giornata conclusiva delle celebrazioni.

Nessuna nostalgia, nessuna retorica, ma figure come quelle di Pietro Cristiano, Francesco Scatorchia, Francesco Lauria e Michele Di Benedetto, prese in prestito dai nostri corregionali come esempi di laboriosità e capacità di aggregazione delle comunità emigrate, sono il sale di una rinnovata intesa e di un forte riconoscimento solidale tra la Regione di nascita ed il Belgio in questo caso. E anche qui, la conferma, che esistono emigrazioni diverse, storie diverse, esperienze diverse, ma un unico filo conduttore: l’amore per la terra natìa.
Da registrare – conclude il Centro Lucani nel Mondo “Nino Calice” –  numeri record nelle prime tre giornate di visita alla Mostra sull’Emigrazione Lucana in Belgio e nel Mondo”.

Pittella a #Narrazioni19

Il presidente della Regione Basilicata ha toccato diversi temi: visione futura delle politiche regionali e nazionali, coesione regionale; Matera 2019, Valbasento, migranti e progetto “We are the people”, infrastrutture

Il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, ha chiuso ieri, a Matera, l’edizione 2016 di #Narrazioni19, il secondo dei cinque appuntamenti annuali di riflessione sulla comunicazione e lo storytelling, promosso dal CISST (Centro Internazionale per gli Studi Storici Sociali e dei Territori) di Potenza, facente capo al CGIAM. Intervistato dal giornalista Mario De Pizzo, il governatore lucano ha toccato diversi temi: visione futura delle politiche regionali e nazionali, coesione regionale; Matera 2019, Valbasento, migranti e progetto “We are the people”, infrastrutture.

“Abbiamo bisogno di parlare con sincerità ai cittadini per costruire, su questo rapporto, un orizzonte più stabile e duraturo anche rischiando di perdere consenso”, ha detto Pittella. “E’ facile cadere nell’arrendevolezza – ha aggiunto – ma oggi abbiamo il compito di affrontare i problemi di petto con tenacia, passione e umiltà. Quando si prova ad apportare nuove riforme e a scardinare vecchi paradigmi, inevitabilmente si rischia di confliggere con un pezzo consolidato di vita. Oggi siamo chiamati ad un colpo di reni. Proviamo ad abbandonare la professione di demolitori e a diventare muratori specializzati. Se così fosse stato, oggi, la Basilicata, poteva affermarsi al + 8,5% anzicché al +5,5%”.

Sul tema della perdita della fiducia nelle istituzioni e su come rimettere in marcia la Basilicata partendo dall’idea di una maggiore unità, Pittella ha dichiarato: “Possiamo rimettere in moto la comunità attraverso una maggiore capacità di coesione istituzionale, a tutti i livelli, partendo dal rapporto con i sindaci”. “Abbiamo bisogno poi di ritornare nelle case delle persone, tra la gente, nei luoghi di aggregazione – ha aggiunto – Dobbiamo tornare ad ascoltare i cittadini e provare a persuaderli che solo l’impegno e l’assunzione di responsabilità da parte di ognuno di noi, può contribuire a creare un senso di comunità e a  riconoscere le specificità dei vari territori: non tutti possono fare tutto. Ma possiamo costruire una rete che può diventare uno splendido mosaico che svolge funzioni di sistema”, ha sottolineato Pittella.

“Dobbiamo mettere l’orecchio a terra per capire come stanno le cose. Per anni la politica ha smesso di ascoltare. Abbiamo il compito di infondere coraggio e fiducia e soprattutto realizzare cose concrete”. “Quando da Roma riceviamo i complimenti per i dati Svimez, la medaglia d’oro per Matera, io sento un sentimento di orgoglio per la nostra regione – ha detto il presidente – Non mi va di far naufragare questi traguardi solo per il gusto di autofustigarci. Proviamo a costruire un sentimento di maggiore autostima e di fiducia nelle nostre capacità. Non dobbiamo demordere. Ecco cosa ci tocca fare: buone pratiche amministrative, fusione, dialogo con i cittadini, anche con chi preferisce usare il fischietto più delle parole”.

Su Matera 2019 Pittella ha detto: “Stiamo andando avanti sul dossier. C’è stato un periodo in cui si è dato sfogo più al litigio che alla sinergia e al lavoro produttivo e costruttivo. Il dossier va avanti. Stiamo creando occasioni propizie sul piano della dotazione finanziaria. Matera assurge ad un ruolo mondiale e va avanti di suo. Abbiamo bisogno solo proseguire sugli investimenti e sulle infrastrutture”. “Ho consigliato all’amministrazione di Matera di rivolgersi ad un soggetto terzo per la gestione delle copiose risorse che sono giunte – ha detto – La Fondazione sta flettendosi verso una governance più partecipata. Non c’è una seconda Matera2019 ragione per cui dobbiamo, per responsabilità, utilizzare questa occasione fino in fondo”. “Se oggi registriamo 2,3 milioni di cittadini temporanei, +16% di arrivi, +7% di presenze nel 2016, vuole dire che questa cosa funziona e che, la crescita del pil di Matera, farà lievitare quello dell’intera Basilicata”.

Per quanto riguarda il tema Valbasento e la possibilità di far diventare l’area industriale un hub per l’industria 4.0, Pittella ha dichiarato: “Sta andando avanti la bonifica dell’intera area. Abbiamo raggiunto l’accordo con Syndial che si farà carico dell’80% dei costi mentre il 20% resterà alla Regione. E’ una storia lunga più di 20 anni che oggi portiamo a casa”. “Grazie ai 120 milioni dell’ultimo fondo Pia, che con il co-investimento privato diventano 400 – ha aggiunto il governatore – riusciremo auspicabilmente a creare 1800 nuove assunzioni, di cui una parte provenienti dalle liste di mobilità. Questo per dire che c’è la volontà di investire nelle aree di maggiore appeal per le aziende, e proponiamo di fare della Valbasento il luogo ideale per lo sviluppo di tutte quelle attività presentate dal nascente cluster sulla bioeconomia”. “C’è una visione ma non c’è molto tempo – ha sottolineato poi Pittella – oggi, dopo oltre 20 anni di immobilismo, siamo chiamati a decidere in tre secondi, a pensare in due, a socializzare in uno. Non sempre le scelte che prendi in tre secondi sono quelle giuste. Però se ne impieghi quattro di secondi, succede la catastrofe sul piano mediatico”.

Sul progetto “We are the people” e sulla gestione migranti Pittella ha dichiarato: “Sono stato uno dei pochissimi presidenti in Italia a dire che siamo pronti a raddoppiare il numero dei migranti. Un’affermazione che è frutto di una profonda riflessione e di poco consenso. Chi sostiene, però che questa mia scelta sia mirata ad un’azione di sostituzione etnica, fa solo del terrorismo psicologico”. “Parto dalla premessa che il fenomeno della migrazione, oggi, interessa 60 milioni di cittadini e che il 3% di questi giunge in Italia. Nei prossimi 20 anni si immaginano ulteriori 100 milioni di persone in cammino. Non possiamo pensare, dunque, di fermare questo flusso semplicemente con le mani. Non possiamo trovarci, domani, senza regole. Proviamo quindi a regolamentare e a trasformare in opportunità quella che, oggettivamente, oggi, rappresenta una criticità”. “Questo è proprio l’obiettivo dello studio We are the people – ha poi aggiunto Pittella – costruire attraverso l’investimento del magnate egiziano, Naguib Sawiris, un progetto di accoglienza e integrazione che possa creare sia occupazione per i lucani sia, per tipologia di manzioni, per i migranti, provando a modulare un fenomeno che altrimenti impazzirà anche in Basilicata”. “Proviamo quindi a non subire il fenomeno ma a guidarlo – ha detto il presidente – possiamo scrivere una cifra avanzata di civiltà senza fare terrorismo psicologico. Anche io penso alla sicurezza dei miei e dei nostri figli, ma mi persuade l’idea che non saranno sicuri se non ci impegniamo ad affrontare il problema senza provare a correggere il tiro”.

“Sono assolutamente favorevole alla Matera-Ferrandina”, ha detto poi Pittella parlando del tema delle infrastrutture. “Quando abbiamo scelto le quattro priorità al tavolo con il Governo, ci è stato dato un budget oltre il quale non potevamo andare. Abbiamo quindi deciso la Potenza-Ferrandina-Matera, strada; i lavori di manutenzione della Basentana, che non vengono fatti da oltre 40 anni; la Potenza-Melfi; la Murgia-Pollino. Per la Ferrandina -Matera servirebbero ulteriori 250 milioni di euro più le risorse per la gestione che in questo momento il Governo ha dichiarato di non poter sostenere sul piano economico anche se, l’investimento, rientra immediatamente dopo le quattro priorità”, ha concluso Pittella.

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Vertenza Ronda, decisivo l’intervento di Pittella

Una telefonata nella tarda mattinata di ieri tra il governatore lucano e il presidente della Cosmopol Carlo Matarazzo ha consentito di sbloccare la trattativa

La firma in calce al verbale di accordo che ha consentito di salvare i 274 posti di lavoro de “La Ronda” è stata apposta ieri sera nella sede del Ministero del Lavoro a Roma. Ma la vertenza era stata sbloccata di fatto qualche ore prima a seguito di una decisiva telefonata tra il presidente della Regione, Marcello Pittella, e il presidente della Cosmopol, Carlo Matarazzo.

Per quanto preso da mille impegni, avendo in agenda prima l’appuntamento in Prefettura per la sottoscrizione dell’accordo quadro per il contrasto al caporalato e, a seguire, l’incontro a Palazzo di Giustizia con il sottosegretario Gennaro Migliore che ha poi consentito, come si sa, di ottenere la rassicurazione da parte del Governo sul futuro della Corte di Appello del capoluogo, il presidente Pittella aveva esplicitamente chiesto al direttore generale Vito Marsico di essere costantemente informato sull’esito della trattativa  portata avanti da sindacati e Cosmopol, con la mediazione  della Regione.

In tarda mattinata la telefonata decisiva tra Pittella e Matarazzo. L’intervento del capo del governo regionale è stato determinante per superare gli ultimi due scogli che avevano impedito sino a quel momento la sottoscrizione dell’accordo. Vale a dire: applicazione integrale dell’articolo 18 e corresponsione di una premialità, pari a uno scatto di anzianità a tutti i lavoratori.

La “moral suasion” posta in essere dal governatore lucano ha consentito di tirare un forte sospiro di sollievo, in un momento nel quale la Basilicata non si può consentire di perdere anche un solo posto di lavoro.  E in questo caso a rischio ve ne erano tantissimi. Al presidente Pittella non è ovviamente sfuggito il ruolo determinante svolto dalle segreterie regionali dei tre sindacati confederali, oltre che dal management della Cosmopol,  che il governatore lucano ha voluto questa mattina ringraziare di persona.
ni.gra.

Enti locali, seminario sull’armonizzazione contabile

L’attività formativa, riservata agli amministratori, ai funzionari e ai revisori dei conti degli Enti pubblici, si terrà il 22 e 23 novembre

Si terrà il 22 e 23 novembre nella sala A del Consiglio regionale, dalle ore 9 alle 14, un’attività formativa riservata agli amministratori, ai funzionari e ai revisori dei conti degli Enti pubblici. Il seminario verterà sull’armonizzazione contabile negli Enti locali e avrà come tema la “Pianificazione strategica ed operativa” con riferimento agli “Adempimento e obblighi relativi al bilancio di previsione 2017”.

Introdurrà i lavori Emilio Libutti, dirigente dell’Ufficio Autonomie locali e Decentramento amministrativo, che ha organizzato l’iniziativa. Le relazioni saranno affidate a Daniela Morgante, magistrato della Corte dei Conti, e a Andrea Zirzuolo, docente universitario di Economia delle aziende pubbliche.

Lotta al caporalato, firmata intesa attuativa

Pittella: “La Basilicata regione virtuosa in materia di accoglienza dei migranti e di lotta al caporalato”

È stato firmato questa mattina, nella Prefettura di Potenza, l’accordo quadro attuativo del protocollo sperimentale nazionale contro il caporalato e lo sfruttamento lavorativo in agricoltura “Cura, legalità, uscita dal ghetto”. A sottoscriverlo il presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella, i prefetti di Potenza e Matera, i rappresentanti della Direzione Territoriale del Lavoro e della Direzione generale dell’ASP di Potenza oltre ai segretari regionali delle sigle sindacali di categoria, ai responsabili delle associazioni datoriali del comparto agricolo e delle associazioni di volontariato e del terzo settore impegnate in materia di assistenza sanitaria ed umanitaria.

L’accordo, proposto dalla Regione Basilicata e ad approvato dal Ministero dell’Interno, è finalizzato alla piena integrazione dei lavoratori stranieri stagionali e alla repressione dei fenomeni di illegalità nell’intermediazione della manodopera e nella gestione dei rapporti di lavoro. Inoltre, è finalizzato a promuovere la legalità e la sicurezza nel settore agricolo e a diffondere pratiche per la valorizzazione delle aziende impegnate nella lotta al caporalato.
“Proviamo a far diventare questa terra ‘laboratorio’ . Spesso non è facile perché le emergenze sui migranti sovrastano Italia, Europa e a maggior ragione la Basilicata, ma, sulla lotta al caporalato, abbiamo svolto un ottimo lavoro grazie alla nostra task force e all’azione straordinaria delle Forze dell’Ordine insieme alle prefetture . Basti pensare a come negli ultimi due anni siano state superate le forti criticità legate al caso Boreano”. Lo ha detto il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, aprendo i lavori del tavolo di coordinamento.

“Con questo accordo – ha aggiunto Pittella – mettiamo in campo un ulteriore tassello sul tema della lotta al caporalato e intorno al grande dibattito sull’immigrazione. Il protocollo è attuativo di un’intesa più ampia che noi continueremo ad irrobustire con la nostra attività. C’è una responsabilità che la Regione Basilicata, come istituzione, ha inteso fortemente assumere attraverso la task force. La lotta al caporalato rappresenta la cifra più avanzata della nostra civiltà politica ed istituzionale. È una battaglia che abbiamo inteso assumere – ha aggiunto – provando a recuperare una centralità scomoda nel panorama nazionale e che dobbiamo sostenere con la concertazione e la sinergia di tutti gli attori coinvolti. Ognuno di noi è indispensabile per conseguire buoni risultati”.

“Abbiamo stanziato 300mila euro – ha aggiunto il presidente – e saremo pronti, nell’avanzamento della progettualità, a stanziare e a recuperare altre risorse sul PON sicurezza, oltre ai due milioni di euro che avevamo già previsto a copertura di questo programma. Il tavolo di coordinamento arriva dal protocollo nazionale perché la manodopera agricola deve essere sotto l’egida della legalità e della sicurezza”, ha sottolineato il prefetto di Potenza Marilisa Magno, soffermandosi sulle linee di accoglienza contemplate dall’accordo quadro: assistenza sanitaria, trasporti, lavoro e integrazione. L’accordo prevede, inoltre, la realizzazione, in entrambi i territori delle province di Potenza e di Matera, di aree di ospitalità temporanea dei braccianti stranieri stagionali all’interno di moduli abitativi prefabbricati, l’attivazione di presidi sanitari ambulatoriali per interventi di prevenzione, l’attuazione di servizi di trasporto gratuito da e verso i luoghi di lavoro, nonché di progetti di integrazione socio-culturale.

Le azioni, tese a garantire ai lavoratori condizioni di vita e di lavoro dignitose, che possano contribuire a contrastare il fenomeno del caporalato, saranno sostenute in parte con risorse regionali e in parte con fondi statali a valere sul fondo FAMI, nel rispetto delle procedure e della normativa di riferimento. Il presidente Pittella ha, infine, ricordato che il prossimo primo dicembre al Senato della Repubblica sarà chiamato a relazionare, in qualità di regione virtuosa e avanguardista, sul tema migranti dove coglierà l’occasione per evidenziare le frontiere da raggiungere in termini di grande qualità e civiltà: salute, lavoro, percorsi di informazione, diritti e doveri dei lavoratori, lotta al caporalato e accoglienza su cui la Basilicata ha già iniziato a lavorare.

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Pittella: “La biblioteca provinciale di Matera non chiuderà”

La regione Basilicata pronta a fare la sua parte.

“La biblioteca provinciale di Matera non può e non deve rischiare la chiusura non solo perché si trova nella capitale europea della cultura, ma anche e soprattutto perché rappresenta un importante presidio culturale di cui ogni comunità non può fare a meno”. Lo afferma il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, commentando le recenti notizia di stampa circa la paventata chiusura della biblioteca. “La Regione Basilicata – aggiunge Pittella – nelle prossime ore metterà in campo ogni utile azione, sia finanziaria che organizzativa, per rilanciare la centralità delle biblioteche in ogni comune lucano a partire da quella di Matera che, nel corso di tanti anni, pur fra mille incertezze economiche, ha saputo guadagnarsi un ruolo centrale per tutta la comunità”.

Nuova sede per il Distretto Sanitario di Lauria (video)

E’ stata inaugurata a Lauria la nuova sede amministrativa del Distretto della Salute. All’evento erano presenti, tra gli altri, il Presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, il sindaco di Lauria, Angelo Lamboglia, e i vertici dell’azienda Sanitaria di Potenza. Ecco una video-sintesi dell’incontro.

Giustizia, Pittella: “La Corte d’Appello è un presidio intoccabile”

“Siamo il Mezzogiorno d’Italia che vuole più Stato. Per fare ciò individuo due assi: i percorsi formativi e l’irrobustimento della scuola a cui far seguire il rafforzamento dei luoghi della giustizia e della sicurezza in un Sud che è stato sempre oggetto di attenzione da parte della criminalità organizzata”

“La Corte d’Appello è un presidio importante e intoccabile e non si toccherà”. Lo ha detto il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, intervenendo questa mattina presso il Palazzo di giustizia di Potenza all’iniziativa sul tema “Prospettive di riforma organizzative e il futuro assetto del Distretto della Corte di Appello di Potenza”, a cui ha preso parte il sottosegretario alla Giustizia, Gennaro Migliore.

“La Basilicata – ha detto Pittella – non è più la stessa di tre anni fa, prevalgono gli aspetti positivi, ma com’è inevitabile che sia si accompagnano anche alcune criticità. Nel timore dei grandi cambiamenti la Basilicata non può sottrarsi dall’accogliere la grande sfida del futuro, trincerandosi, se mai, antistorici muri perimetrali. La Regione in questo tempo recupera una certa positività dopo anni di non crescita del Pil. Sia Bankitalia che la Svimez ci promuovono quale  migliore regione del Sud. Avere 5,5 punti percentuali di Pil rispetto al passato ci conforta, ma non possiamo ancora ritenerci soddisfatti. I cambiamenti provocano ritrosie e freni, ma siamo consapevoli che la strada tracciata sia quella giusta. Vogliamo essere la regione baricentro del Sud Italia. Siamo consapevoli che il Mezzogiorno vince la sfida del futuro se la vince l’Italia. La quale a sua volta deve recuperare centralità in Europa”.

Il governatore lucano rivolgendosi ancora all’esponente del governo Renzi ha voluto evidenziare che a suo avviso la Basilicata “deve essere in grado di chiedere rispetto e considerazione, al di là del sostegno finanziario. Non siamo più il Sud della mano tesa e del piagnisteo.  Siamo – ha continuato Pittella – il Mezzogiorno d’Italia che vuole più Stato. Per fare ciò individuo due assi: i percorsi formativi e l’irrobustimento della scuola a cui far seguire il rafforzamento dei luoghi della giustizia e della sicurezza in un Sud che è stato sempre oggetto di attenzione da parte della criminalità organizzata”.

La Regione ha immaginato nel rapporto inter-istituzionale con le Procure, relazioni tese a creare collaborazione recuperando esempi virtuosi come quello per esempio messo in campo dalla Regione Lazio. Abbiamo contribuito al rafforzamento logistico dei Carabinieri e della Guardia di finanza investendo quasi 20 milioni di euro. Circa la Corte d’Appello di Potenza – ha concluso Pittella – ritengo che abbia un senso che questo presidio venga irrobustito. In tal senso ho avuto garanzie dal sottosegretario Migliore che non farà mancare l’attenzione al nostro territorio”.

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Presentato a Nova Siri il progetto regionale MateraMare

Prevista, nell’immediato, la individuazione di alcuni itinerari immediatamente fruibili ed accessibili per tutti, la loro divulgazione e messa a disposizione nel Portale interregionale “OPENTOURISM”, oltre ad un censimento delle azioni possibili per il miglioramento dell’accessibilità in termini strutturali e gestionali

Presentato a Nova Siri, nell’ambito dell’evento  All Routes lead to Rome – Tutti gli Itinerari portano a Roma “ – Sezione “Ideazione itinerari turistico-religiosi interculturali e accessibili”,  il progetto regionale “MateraMare”, finalizzato ad ampliare le possibilità di viaggio nel territorio regionale per turisti con disabilità e bisogni speciali di individuazione di itinerari accessibili per tutti. Il progetto rientra tra le  attività concordate tra le Regioni partner aderenti al Progetto interregionale “Turismo per Tutti  – OPENTOURISM” cofinanziato dal Mibact.

La Dirigente regionale dell’Ufficio Sistemi Culturali e Turistici. Cooperazione internazionale, Patrizia Minardi,  ne ha illustrato la strategia che vedrà, nell’arco di alcuni mesi, la messa in campo di una comunicazione trasparente delle possibilità e delle condizioni di viaggio che la Basilicata offre, sviluppando un patrimonio di informazioni relative al grado di accessibilità delle strutture, delle esperienze turistiche e delle destinazioni. Il progetto prevede, nell’immediato,  la individuazione di alcuni itinerari immediatamente fruibili ed accessibili per tutti, la loro divulgazione e messa a disposizione nel Portale interregionale “OPENTOURISM”, oltre ad  un censimento delle azioni possibili per il miglioramento dell’accessibilità in termini strutturali e gestionali.

MateraMare – ha continuato Patrizia Minardi – svilupperà un programma di azioni fattibili che metteranno a disposizione dei portatori d’interesse un patrimonio di best practices e potranno stimolare interventi di adeguamento verso le moderne esigenze nell’ambito dell’ospitalità, della vivibilità, della fruibilità degli spazi e della cultura: dell’esperienza di viaggio in Basilicata.
La Regione ha individuato nel  metodo di ricerca sviluppato da C-FARA (Associazione Culturale materana che opera in partenariato con Isitt, Viaggio Italia, Zero Barriere, SassieMurgia e OpenCity) la concreta possibilità di fornire  a tutti uno strumento di viaggio attendibile e dettagliato, un aiuto determinante per turisti con bisogni speciali (disabili motori, senso-percettivi e persone con esigenze specifiche).
I professionisti coinvolti sono architetti specializzati in progettazione inclusiva, esperti in comunicazione e Open Source, sociologi, designer e ricercatori. I risultati saranno successivamente divulgati attraverso una piattaforma Web con dati su Itinerari relativi ad Accomodation/Stabilimenti balneari, Attività e Luoghi d’interesse cultural-naturalistico.

Il territorio sarà quindi mappato utilizzando la tecnologia Open Source di OpenStreetMap (piattaforma editabile e implementabile direttamente dagli utenti) e sarà data ampia rilevanza al racconto delle esperienze singolari. I dati raccolti e le segnalazioni degli utenti saranno verificate e convogliate di volta in volta su mappe scaricabili e stampabili. Il sistema consentirà sempre di avere il dato più aggiornato – come ha affermato Cristina Amenta, architetto materano impegnata nel progetto – OpenStreetMap è uno strumento di analisi e mappatura innovativo che colloca la nostra Regione nel novero dei contesti più “smart” d’Europa.

I professionisti mapperanno, con consapevolezza progettuale, dal 17 al 20 novembre tre itinerari (due negli antichi rioni Sassi e uno sull’altipiano murgico), specificando caratteristiche morfologiche dei luoghi, raccontandone al contempo l’esperienza e il punto di vista delle persone con disabilità. Saranno anche mappati i servizi accessibili a tutti fruibili negli stabilimenti balneari lungo la costa jonica e tirrenica lucana.

Inaugurazione della nuova sede amministrativa del Distretto della Salute di Lauria

Su tutto il territorio provinciale e regionale molte opere di ristrutturazione dei distretti sono già in cantiere. Pittella: “In programma un accordo quadro che, tra infrastrutture e tecnologie, prevede un investimento di 80 milioni di euro”

E’ stato inaugurata a Lauria presso il Distretto Sanitario la nuova sede amministrativa del Distretto della Salute, presenti, tra gli altri, il Presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella, il sindaco di Lauria Angelo Lamboglia e i vertici dell’azienda Sanitaria di Potenza.

“Si tratta- ha detto Pittella – di lavori necessari che stanno interessando tutto il territorio regionale. Questi interventi stanno seguendo una programmazione che agisce in parallelo con l’ipotesi di riforma che abbiamo messo in campo. L’erogazione di servizi avanzati, in particolare quelli che riguardano la prossimità nei confronti del cittadino, vanno valorizzati all’interno del segmento della distrettualità. Le strutture partecipate e vissute devono, anche visibilmente, cambiar faccia mostrando quella dignità necessaria al corretto funzionamento del sistema sanitario”.

Quello di Lauria non è l’unico intervento messo in campo: su tutto il territorio provinciale e regionale molte opere di ristrutturazione dei distretti sono già in cantiere. “Vi è  in programma – ha aggiunto  Pittella – un accordo quadro che, tra infrastrutture e tecnologie,  prevede un investimento di 80 milioni di euro che, sommati ad altre risorse regionali, consegna alla sanità e anche alle strutture della sanità maggiori efficienza”.

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