Convegno di Cardiologia a Matera, l’intervento di Pittella
“La recente delibera della istituzione del Dipartimento interaziendale di Cardiologia permette, in Basilicata, di dare avvio a una rete che consente a ciascuno di assolvere a una sua propria funzione, in scala”
Una presenza istituzionale doverosa e, soprattutto, un attestato di stima verso la Cardiologia lucana. Ha esordito così il presidente Marcello Pittella intervenendo, oggi nella città dei Sassi, ai lavori del congresso “Matera cardiologia 2016-Il cuore nei Sassi”. Per tre giorni, dal 24 al 26 novembre, i maggiori esperti di questa branca della medicina, iscritti all’Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri (Anmco) ed alla Società italiana di cardiologia (Sic), con il patrocinio di Comune, Asm, Regione ed altri enti, discutono di prevenzione e cura delle patologie cardiache. Il presidente Pittella ha colto l’occasione per affrontare anche il tema legato al Riordino del Sistema sanitario regionale, alla costituzione delle reti integrate e alla costituzione dei dipartimenti interaziendali.
“Penso che questo sia un momento importante per l’intera Basilicata – ha detto Pittella – che si raccoglie qui a Matera per dire che gli standard di qualità nella Sanità e nell’erogazione dei servizi, in risposta alla domanda di salute, sono abbastanza alti. La Cardiologia fra Matera e Potenza, con i due Dipartimenti d’emergenza e accettazione (Dea) di primo a secondo livello, consegnano a tutti noi sicurezza e perfomance molto significative. Adesso è il momento di irrobustire ciò che sinora ci ha distinto. La recente delibera della istituzione del Dipartimento interaziendale di Cardiologia – ha proseguito Pittella – permette, in Basilicata, di dare avvio a una rete che consente a ciascuno di assolvere a una sua propria funzione, in scala. Nello stesso tempo, proviamo a lanciare con le vicine regioni, a partire dalla Puglia, una sorta di accordo di confine che eviti di duplicare i servizi, riducendo magari la qualità dell’erogazione. Proviamo a combinare gli sforzi e gli investimenti, puntando vicendevolmente a una sorta di azione di razionalizzazione. Se la Basilicata, con Matera, punta sull’emodinamica, allora non c’è necessità che si replichi tale servizio ad Altamura o a Bari. Cerchiamo invece di creare una responsabile collaborazione”.
Sui risultati della ricerca del Censis «Gli italiani e la salute», diffusi ieri, a proposito della percezione che i cittadini hanno nella propria regione sulla riduzione della qualità dell’assistenza sanitaria, con una percentuale che al Sud arriva al 72,2% il presidente Pittella ha così commentato: “Nemo profeta in patria. Per chi ci abita, nella propria regione c’è sempre qualcosa che manca. Poi magari, la stessa regione viene vantata in tutto il resto d’Italia. Questo accade in Basilicata, come in tutte le regione italiane. Ritengo che oggettivamente negli standard nazionali, la nostra Sanità regionale – sia per conti che per erogazione di servi – sia tenuta in grande considerazione perché ritenuta una delle regioni benchmark, una regione “banco di prova” per efficacia e rendimento. Tutto è perfettibile e migliorabile – ha concluso Pittella – si tratta solo di comprendere qual è l’approccio migliore fra il bicchiere mezzo vuoto e quello mezzo pieno. Noi proviamo a guardarlo mezzo pieno, perché il sentimento e il valore dell’autostima ci incoraggiano ad andare avanti e a fare cose positive”.