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Pittella sull’intervento di chirurgia ricostruttiva all’ospedale San Carlo

Il governatore: “Conferma l’altissimo livello di competenze dell’equipe di chirurgia senologica”. “Il merito va ai suoi medici e, in particolare, a Enrico Mazzeo Cicchetti che in questi anni, con i suoi colleghi, è riuscito a costruire un servizio all’avanguardia””

“Il recente intervento chirurgico di ricostruzione mammaria avvenuto al San Carlo di Potenza secondo le più avanzate tecnologie per mano del chirurgo plastico Carlo Maurizio Saturno, conferma l’altissimo livello di competenze mediche del sistema sanitario lucano in grado di garantire qualità delle prestazioni e fiducia fra i cittadini.

In particolare, questo risultato positivo raggiunto dall’equipe di chirurgia senologica guidata autorevolmente da Enrico Mazzeo Cicchetti, direttore Dipartimento materno-infantile, va collegato alle iniziative messe in campo dalla Regione Basilicata per rafforzare sia l’aspetto terapeutico che la prevenzione del tumore al seno attraverso la diagnosi precoce. Voglio ricordare infatti che come governo regionale, su proposta dell’assessore alle Politiche della Persona, Flavia Franconi, abbiamo esteso alle donne dai 45 fino ai 74 anni di età lo screening mammario.

Non è la prima volta che l’equipe di chirurgia senologica raggiunge risultati di alto livello. Il merito va ai suoi medici e, in particolare, a Enrico Mazzeo Cicchetti che in questi anni, con i suoi colleghi, è riuscito a costruire un servizio all’avanguardia e adeguato alle esigenze sempre più complesse dei nostri pazienti mettendo insieme competenze e ricerca.

Voglio ringraziare personalmente e a nome di tutti i lucani Enrico Mazzeo Cicchetti per il grande impegno profuso sempre con grande dedizione e attaccamento al lavoro. Interpretando un sentimento comune, credo che le sue competenze debbano continuare ad essere messe al servizio della comunità per il maggiore tempo possibile anche per consentire alle nuove generazioni che si affacciano a questo mestiere difficile di costruire un percorso professionale all’altezza delle proprie aspirazioni, rafforzando sempre più la sanità lucana sul piano culturale e su quello più strettamente tecnico”.

Lo ha dichiarato il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella.

Regione Basilicata, intitolazione dell’Aula Consiliare a Dinardo (video)

L’intervento del governatore della Regione Basilicata, Marcello Pittella, alla cerimonia di intitolazione dell’Aula Consiliare all’ex presidente Angelo Raffaele Dinardo, in carica dal 1995 al 2000.

“Agri-cultura è futuro”, intervento di Pittella a Matera

Presenti all’iniziativa organizzata dal Dipartimento Politiche agricole e Forestali della Regione, i 183 giovani beneficiari della misura 6.1.1. sul Primo insediamento

“Ci sono fattori diversi da gelo e neve che possono incidere sul raccolto. L’autostima é uno di questi”. Lo ha detto oggi pomeriggio a Matera, il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, intervenendo nel corso di “Agri-cultura è futuro”, un incontro tenutosi presso l’Hilton Garden Inn, organizzato dal Dipartimento Politiche agricole e forestali/Psr Basilicata 2014-2020.

“Serve un forte sentimento di autostima – ha aggiunto Pittella – la nostra regione per le qualità che ha, va difesa e sostenuta, non bastonata. Per quanto ci riguarda mettiamo in campo iniziative importanti come questa. Stiamo inoltre creando un ponte con il ministro Martina. Proviamo a mettere in campo una classe dirigente che ha le carte in regola per costruire un futuro migliore.

Se partiamo dai giovani é perché vogliamo simbolicamente dimostrare che possiamo, investendo su di loro, diventare competitivi a livello europeo. Oltre alle risorse Feasr ce ne sono altre. Abbiamo deciso di investire fortemente in agricoltura. Serve fare rete tra di noi per potercela fare. Occorre unità e concertazione. Il conto per chi é impegnato nelle istituzioni é salatissimo se non si ottengono i risultati come abbiamo fatto noi. Ricordo che abbiamo aumentato il Pil del 5,5 per cento. E questo é merito di ognuno di voi – ha detto rivolgendosi ai giovani imprenditori agricoli – se la Svimez ha detto che la cenerentola Basilicata é la prima al Sud per crescita. Vinceremo la sfida – ha continuato – se riusciremo a recuperare la memoria. E per fare questo dovremo fissare gli obiettivi senza dimenticare da dove siamo partiti, provando a investire su ricerca e innovazione”.

Avviandosi alla conclusione, il presidente Pittella ha auspicato che dal ministro Martina arrivino risposte sulle criticità che frenano il settore, perché – ha spiegato – da soli non ce la potremo fare a superare il cortocircuito. Facendo poi riferimento alle opportunità che pure vi sono in questo settore, il presidente della Regione ha sottolineato la necessità di puntare su una piattaforma logistica nel Metapontino a patto però che anche il Governo investa su Taranto.

“Non ci interessa – ha detto – il facile consenso. Ma dobbiamo avere la consapevolezza delle cose che facciamo, come ben sanno i giovani che iniziano una nuova avventura, al pari degli altri 180 per i quali abbiamo messo a disposizione 12 milioni di euro nell’ambito della seconda finestra del bando. Basta liti e divisioni in ogni ambito – ha concluso – continuiamo ad investire nei tratti distintivi di questa nostra terra, a partire dall’agricoltura”.

Con “Agri-cultura è futuro” si è dato ufficialmente avvio alle idee imprenditoriali dei 183 nuovi giovani beneficiari della prima finestra del bando misura 6.1.1, ‘Incentivi per la costituzione di nuove aziende agricole da parte di giovani agricoltori’ del Psr Basilicata 2014-2020 (Primo Insediamento). Le domande presentate sono state 749, mentre la somma stanziata ammonta in totale a 24 milioni di euro. Sono state raccontate alcune storie di giovani lucani che hanno deciso di investire in Basilicata.

All’incontro ha preso parte in videoconferenza il ministro per le Politiche Agricole, Maurizio Martina. “Si può fare impresa agricola nel Mezzogiorno – ha detto l’esponente del governo Gentiloni che ha elogiato la Basilicata per il lavoro che sta svolgendo – se si incrociano progetti di impresa, organizzazioni, innovazioni e giovani generazioni. La capacità di fare squadra – ha concluso – farà la differenza”.
Il presidente Pittella rivolgendosi al ministro ed ha detto che “la Basilicata é una Regione che ti segue nella buona amministrazione e nella capacità di creare virtuosismi. I numeri ci lasciano ben sperare. Non abbiamo risolto tutti i problemi – ha aggiunto – però ci sono nei che possono essere scrutati e con meticolosità risolti. Il tema dei pagamenti di Agea, ad esempio, va risolto e non possiamo nasconderlo”.

L’assessore alle Politiche Agricole e Forestali, Luca Braia nel suo intervento ha detto che ci sono “messaggi di speranza, ma anche di indirizzo su come i giovani debbono costruire il futuro di questo comparto”. “I giovani – ha aggiunto – hanno colto la sfida che ho voluto mettere in campo. Abbiamo voluto dare un segnale di discontinuità per cambiare fase. Con i giovani abbiamo fatto un patto semplice e leale. Ora dobbiamo misurarci per vedere se le soluzioni individuate produrranno effetti. Nei prossimi giorni con il Tavolo Basilicata a Roma, insieme al presidente Pittella cercheremo di trovare altre soluzioni. L’agricoltura in Basilicata non è residuale. Siamo una realtà in tanti campi. Abbiamo numeri importanti rispetto alla nazione. Siamo al terzo posto per la cerealicoltura. Nell’ambito dell’ortofrutta siamo eccellenti, con la fragola che ha superato la Spagna. Serve corresponsabilità tra istituzioni, agricoltori, ricerca, associazioni e professionisti. Guai se gli agricoltori abbandonassero il nostro territorio. Ci sarebbe spazio per il dissesto e per le frane. Dobbiamo innovare – ha continuato Braia – si vince il mercato mettendo benzina nel sistema. Abbiamo provato a scrivere qualcosa di più serio rispetto al passato. Speriamo che arrivino i risultati sperati. Ora bisogna monitorare affinché gli investimenti vadano in porto. Ai giovani bisogna far capire che è necessario stare insieme attraverso una filiera. Vanno condivisi gli aspetti commerciali e della ricerca. Dobbiamo andare sul mercato con l’identità Basilicata. Le cose che faremo nei prossimi giorni saranno importanti. Vanno anche sostenute forme di difesa degli agricoltori, abbassando la percentuale di rischio. La nuova Pac prevede che vada dal 30 al 20 per cento. Serve un contributo per le polizze antigrandine”.

In conclusione Braia ha detto che “il Dipartimento Agricoltura si fa carico delle criticità del comparto supportando gli agricoltori con attività di consulenza. Con centomila persone e 56000 aziende la Basilicata può essere l’effetto sorpresa perché ha grandi margini di miglioramento. Guai a perdere le opportunità – ha ammonito l’assessore – ed una di queste è Matera 2019 che é la più grande fiera internazionale a cui possiamo partecipare 365 giorni all’anno. In questa città ci deve essere la vetrina permanente dell’agroalimentare in Basilicata. Tutti dobbiamo sentirci parte di questa sfida”.

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#BasilicataInComune, l’intervento di Pittella a Tursi

Il presidente, “La Basilicata si è rimessa in moto grazie ad una classe dirigente che ha cuore e passione: ma bisogna andare avanti, insieme, per raggiungere altri traguardi”

“Abbiamo provato a recuperare economie, a rimettere in moto la macchina dello sviluppo, della produttività, dell’occupazione nella nostra regione: crediamo, in questi primi tre anni di attività amministrativa, di esserci riusciti pienamente”. Ad affermarlo, questa sera a Tursi, il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, nell’ambito della seconda tappa di #BasilicataInComune

In un centro polifunzionale gremito, alla presenza di amministratori locali, rappresentanti istituzionali e di tanti cittadini ed esponenti del mondo dell’associazionismo, il governatore ha ripercorso le tante iniziative messe in campo a favore del territorio regionale e delle diverse comunità.

“La Regione ha fatto il suo dovere e noi veniamo qui, nei comuni, a raccontarlo”, ha esordito Pittella, per poi aggiungere: “I cambiamenti li vogliamo veramente o si preferisce tirare a campare? Credo – ha aggiunto – che la strada che abbiamo intrapreso sia la prima. Siamo stati capaci di fare tanto, basti pensare ad una riforma sanitaria che non chiude alcun ospedale, come è accaduto per esempio in Puglia, ma che mette in rete territorio, distrettualità e acuzie”. Il governatore ha poi ricordato i dati di crescita del Pil pro capite in Basilicata, parlando dell’incremento dell’occupazione ( dal 46, 1 al 49, 1 per cento nell’ultimo triennio ), ma anche di turismo e agricoltura. “Abbiamo creato – ha evidenziato – le condizioni per rendere la nostra regione un’eccellenza nel turismo, capace di fare della cultura una fonte di guadagno e di crescita. La Basilicata era considerata una Cenerentola, mentre ora tutto il Mezzogiorno tenta di agganciarsi a noi”.

Pittella ha in seguito posto l’accento su una serie di riforme messe in campo in vari settori e su iniziative importanti come l’attivazione in Basilicata del servizio Frecciarossa o l’investimento sulla digitalizzazione. “La Basilicata – ha detto ancora – è molto avanti, è stata capace di pensare e trovare risorse per un Piano della disabilità. Per non parlare dei fondi della Card benzina. Tra poche settimane – ha annunciato – si potrà partire con il reddito minimo: un’iniziale risposta ad un mondo che ha una grande difficoltà e che non vogliamo lasciare a piedi, che ha bisogno di essere preso per mano e di essere accompagnato. Questa regione – ha ammesso il governatore – non ha risolto tutti i problemi, ma ha ripreso a camminare, anche perché ha una classe dirigente che ha cuore, passione e una forte volontà di cambiare, di mettercela tutta per agganciare l’Europa. Oggi a Tursi, ieri a Bella, e poi attraverso altre tappe gireremo questa nostra terra per parlare ai cittadini. Dobbiamo metterci insieme e lavorare uniti, avendo un unico obiettivo: fare grande questa nostra regione. Non voglio conquistare voti o consensi, mi preme solo continuare ad alimentare il mio amore che è grande per questo popolo. Rimango uomo innamorato della mia terra. E vorrei che i cittadini tutti –- ha concluso – coltivassero le proprie idee, con un senso di forte attaccamento a valori condivisi. Non possiamo stracciare come carta questa regione solo per misere beghe politiche. Ma, al contrario, dobbiamo fare squadra e lavorare per un progetto comune”.

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#BasilicataInComune, Pittella inizia da Bella il tour nel territorio

Il presidente della Regione – dopo aver ascoltato alcuni interventi degli amministratori dell’area del Marmo Platano e Melandro per ricevere suggerimenti e conoscere le criticità del territorio – ha preso la parola per ripercorrere le azioni messe in campo in tre anni dal governo regionale

“Sono contento di essere qui e di iniziare questo tour da Bella e dal suo territorio. E’ nostro dovere provare in tutti i modi a dare conto della nostra azione ai cittadini: dobbiamo accorciare quelle distanze che purtroppo negli ultimi anni sono aumentate tra le istituzioni e le comunità”.

Lo ha detto questa sera a Bella, il governatore Marcello Pittella, nel corso della prima tappa del tour #BasilicataInComune, organizzato “per illustrare il lavoro compiuto dal governo regionale in questi tre anni, ma soprattutto per ascoltare le istanze e i bisogni della comunità”. Nella sala del cine teatro Periz, alla presenza di numerosi cittadini, di rappresentanti di associazioni e delle istituzioni regionali e locali – a partire dal sindaco di Bella, Michele Celentano e dai primi cittadini di altri centri dell’area – il presidente, aiutato dalla proiezione di alcune slides ha ripercorso i risultati raggiunti dall’amministrazione regionale.

“Vogliamo far conoscere, anche ai primi cittadini – ha aggiunto Pittella – quanto, anche con grande sforzo, è stato compiuto dalla Regione. Ma intendiamo anche raccogliere suggerimenti e diversità di opinioni che possano arricchire la programmazione regionale. C’è necessità di unione, di concertazione, perché la frammentazione e l’individualismo non premiano. Viceversa, la segmentazione dei nostri territori apre la strada al populismo, al qualunquismo, non alla costruzione di una possibilità di farcela. C’è bisogno quindi di irrobustire questo nostro sentirci vicini”.

Il governatore, partendo dai dati sul Pil pro capite in Basilicata, cresciuto del 6,3 per cento nel triennio 2012-2015, si è poi soffermato sul tema dell’occupazione – che è cresciuta nello stesso periodo dal 46, 1 al 49, 1 per cento – ricordando, di converso, che la disoccupazione è invece scesa dal 15,2 al 13,6 per cento. Pittella ha poi posto l’accento su fenomeni importanti come la crescita del turismo (+ 23 per cento e + 33 per cento delle presenze straniere), per poi ripercorrere una serie di riforme messe in campo in vari settori, dalla Sanità alla Formazione, dalle Infrastrutture all’Industria, dal Welfare all’Ambiente e alla protezione del territorio. Tra le iniziative realizzate, Pittella ha ricordato anche “l’unificazione dei Consorzi di bonifica, l’istituzione della Stazione unica appaltante, la legge sull’artigianato e l’importante riforma del sistema sanitario: in Basilicata – ha messo in chiaro il governatore – i 17 ospedali non sono stati toccati, ma riconvertiti e riportati in rete. In Puglia, invece, la Regione ha chiuso diverse strutture ospedaliere”.

Non è mancato, da parte del presidente, un passaggio sull’attivazione in Basilicata del servizio Frecciarossa “che ci connette con il resto dell’Italia – ha sottolineato – in tempi reali e certi” e sulla “scommessa vinta del Capodanno Rai”. Pittella ha poi ricordato “i piani di sviluppo industriale, le infrastrutture materiali e immateriali, il fondo di micro-credito in favore delle imprese, i prossimi bandi per l’agricoltura e per l’industria 4.0, i cambiamenti in positivo registrati da Arpab, il miglioramento delle percentuali di raccolta differenziata, il piano regionale dei trasporti, le potenzialità di Matera 2019 con tutto il pacchetto infrastrutturale”.

Il governatore Pittella, naturalmente, non ha rinunciato a sottolineare l’importanza del Patto per il Sud e per la Basilicata, con investimenti già avviati pari ad 85 milioni di euro ed altri 77 milioni da far partire nel 2017. “Abbiamo riservato – ha detto ancora il governatore – 40 milioni di euro per la viabilità provinciale e 97 milioni di euro per le aree interne, come Bella: credo sia una dimostrazione, da parte nostra, di grande attenzione. Ma c’è bisogno che istituzioni e sindaci procedano in maniera unita”. “Il 2017? Non scriviamo il libro dei sogni, ma tra le priorità c’è il nostro impegno a far diventare la scuola lucana – ha assicurato il governatore – completamente digitale: i nostri ragazzi devono avere la possibilità di acquisire saperi e di confrontarsi con chiunque, in tutta italia, da Bella a Milano. Dobbiamo garantire ai giovani gli strumenti per essere in futuro competitivi. Ma investiremo alcune decine di milioni di euro, anche per fronteggiare il dissesto del territorio”.

Il presidente ha concluso il suo intervento con un appello “all’unità e alla condivisione, per conquistare quei traguardi che sono necessari per garantire il bene comune”.

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Cinquanta anni della Parrocchia San Giuseppe, l’intervento di Pittella

Ieri a Potenza la presentazione de “Il libro e la Tenda” e inaugurazione mostra

“Il libro e la Tenda” è la storia della Parrocchia di San Giuseppe di Potenza, in un volume. L’idea del Parroco, don Peppino Nolè,  per i 50 anni di apertura al culto è realtà, dopo un lungo lavoro che ha impegnato tante persone per celebrare il Giubileo della Parrocchia dell’8 dicembre, che coincideva nella stessa data, con il Giubileo voluto da Papa Francesco. Il volume è stato presentato ieri, nel tardo pomeriggio,  nella Parrocchia di San Giuseppe, dove per l’occasione è stata inaugurata anche la mostra multimediale con le opere di Padre Tarcisio Manta.

Due lavori molto significativi per la comunità del rione Lucania. Il libro, scritto a più mani, ne racconta la storia, così come la mostra multimediale, che propone 45 pannelli originali e 865 fotografie dalla più vecchia, con l’inaugurazione della chiesa con il precedente parroco Augusto Bertazzoni, fino all’ultima del 2016, con la visita di don Peppino a Papa Francesco. Un lavoro collettivo, durato circa un anno e mezzo. In tanti hanno rovistato nei propri archivi familiari e con la supervisione del parroco don Peppino hanno realizzato una testimonianza su ogni passaggio della storia della Parrocchia e del rione.  Oggi è una chiesa bellissima dagli affreschi meravigliosi – è stato ricordato con commozione da Pinuccio Messina –  un tempo era solo una capanna”.

Un lavoro collettivo e un itinerario per il futuro – ha sottolineato Donato Verrastro ricercatore di storia contemporanea – che insieme a molti altri ha partecipato alla stesura del volume.  E’ il racconto di uno spaccato di una comunità sotto la guida di don Peppino, dalla realizzazione della mensa della carità al centro Giovanni XXIII, dalla scuola musica e di teatro, al parco giochi Robinson primo nel sud Italia. Verrastro ha ringraziato anche la Regione Basilicata che ha sostenuto l’iniziativa, così come la farmacia del quartiere i dirigenti scolastici, l’amministrazione comunale e tutti gli amici e i colleghi che hanno contribuito a scrivere il volume. “Un libro realizzato a più mani, nel quale ciascuno di noi ha ricostruito propria storia, reperito fonti in un serrato confronto con don Peppino che ogni giorno aggiungeva tasselli”.

“Il popolo e la tenda”:  la tenda è il luogo in cui Dio incontra il suo popolo. Come gli sfollati post sisma che dal centro storico si spostano nel rione, all’epoca scollegato sul piano della viabilità, quartiere malfamato dove la disoccupazione è molto forte. Don Peppino Nolè ha sottolineato come la Parrocchia non debba essere intesa come un’associazione. Ma un luogo dove fratelli e sorelle si aggregano intorno a Gesù. Una comunità di fede, come una pianta che cresce, ramifica e da tanti frutti attingendo dalla linfa. “In questi 50 anni noi abbiamo sempre attinto da questa linfa di misericordia Dio e l’azione sociale che ne è scaturita è stata l’espressione naturale”. Nolè ha voluto ringraziare le moltissime persone conosciute in questi 50 anni di sacerdozio. Così come alcuni amministratori che hanno permesso la realizzazione della mensa e di tante altre cose. Nolè rivolgendosi a Mons. Ligorio, ha rivolto un appello per la prossima guida della comunità affinché non dimentichi mai il passato, dia sempre priorità alla misericordia, alle cooperative, e all’accoglienza degli immigrati, che questa parrocchia ha accolto sin dagli anni ’90.

Anche il presidente della Regione Marcello Pittella, ha voluto ringraziare il Parroco, ricordando la loro antica amicizia.
“Volli conoscere Don Peppino – ha spiegato –  perché dopo poco il suo arrivo a Potenza, si andava radicando l’idea di questo parroco molto vicino alla gente, diverso, e a volte rivoluzionario. Una persona che ha sempre amato le azioni concrete affinché la forbice della diseguaglianza si accorciasse e che ha vissuto la sua missione improntandola a favore di chi ha meno, abbracciando sfide inedite. Ho letto il libro e lo sforzo per accrescere la vivibilità in un rione che spesso aveva meno degli altri. Ho provato a ricostruire la storia, non essendo cittadino di questa città ma di questa regione, i passi da gigante realizzati. Un uomo, don Peppino, che ha creato molto, sostenendo battaglie inedite, anticipando l’approccio di Papa Francesco, con sobrietà e concretezza. Protagonista eccellente come Mons. Ligorio – ha rimarcato Pittella – in una missione difficile. Come oggi lo è l’immigrazione che non possiamo trascurare nella sua drammaticità e che proviamo a guidare perché non si può vivere di emergenza. Quando la Regione ha ricevuto l’istanza per la realizzazione della Mensa sulla carità lo abbiamo ritenuto un atto dovuto. Non potevamo tirarci indietro. Lo stesso vale per l’immigrazione. E come ha fatto la Chiesa, anche noi ogni giorno dobbiamo guadagnarci la fiducia delle persone. Se mettiamo insieme iniziative inedite, l’ultima qui a Potenza, con la vetrina del Capodanno Rai di 9milioni di telespettatori divenuta realtà, possiamo raggiungere nuovi traguardi. La regione può farcela.
Siamo convinti – ha concluso Pittella – che accoglienza è civiltà. Sono un presidente con le braccia aperte,  prendo esempio da don Peppino, ma tutto ha una sua sostenibilità. Non è pensabile mettere insieme 200 migranti in un paesino di 2mila anime senza un progetto, questa non è integrazione.  Lo sforzo di Don Peppino, sulla formazione e il sistema scolastico del rione, ci sia da esempio per far diventare la Basilicata una delle regioni più accoglienti d’Europa”.

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Conferenza stampa #DatiDiFatti, l’intervento di Pittella

Il governatore lucano – dopo aver ricordato nel suo discorso gli obiettivi raggiunti dall’esecutivo nei vari settori – ha detto che “la Regione proverà a tagliare traguardi ancora più importanti” ed ha annunciato che “a febbraio ripartirà il giro per i territori per accogliere suggerimenti”

“Il Pil è uno dei risultati più importanti e che non mi stancherò di sottolineare: l’averlo riportato al +5 per cento nel 2016, ci mette nelle condizioni di affermare che c’è un’inversione di rotta”. Con queste parole, il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, è entrato nel vivo del suo intervento nel corso dell’incontro con i giornalisti di fine anno.“Tra il terzo trimestre del 2015 e lo stesso periodo del 2016 – ha continuato il governatore – ci sono state 1700 unità lavorative in più. La disoccupazione nel primo trimestre del 2016 era al 12 per cento, mentre nel Mezzogiorno al 18,6 per cento. Ricordiamo che nel 2014 eravamo al 14,7 per cento. Mi sembra che questo sia un risultato significativo. Ma non è tutto. Abbiamo 300 start-up, l’8,5 per cento in più di imprese attive, circa il 10 per cento in più di nuove società, in specie giovanili. Questo – ha messo in evidenza Pittella – per dire che la Basilicata sta vivendo un nuovo fermento. Ci sono state una serie di intuizioni e di iniziative che hanno permesso tutto ciò. Basti pensare agli affidamenti della Stazione unica appaltante, che hanno fatto registrare il 135 per cento in più, con 663 milioni di euro di gare indette”.

Dopo aver ricordato “il + 5 per cento di presenze turistiche registrato in Basilicata”, il governatore si è soffermato sui risultati raggiunti nell’ambito del sistema produttivo “con i Piani di sviluppo industriali, il Fondo di Microcredito (con 733 iniziative finanziate in 85 comuni per oltre 16,5 milioni di euro), il Bando di sostegno alla competitività delle piccole e medie imprese, con 12 milioni di risorse per 419 aziende finanziate”. Per le imprese si sono rivelate importanti “le linee di credito, a partire dai fondi di garanzia per il capitale circolante e per il PoFesr Basilicata”. Il presidente ha poi ricordato “le azioni per l’accompagnamento all’occupazione nei confronti dei beneficiari Copes, dei lavoratori fuoriusciti dalla platea degli ammortizzatori sociali in deroga o dei socialmente utili”.Il governatore ha quindi annunciato “il completamente del Campus Manufacturing di Melfi, che presto – ha assicurato – sarà inaugurato”. Il Piano triennale per lo spettacolo, la creazione del Circuito musicale regionale, del Circuito teatrale lucano ed il bando Apq “Cinema per digitalizzazione” sono stati “i punti di forza dell’azione amministrativa nei settori della cultura e dello spettacolo”. Ma da sottolineare, secondo il presidente, sono gli accordi in materia ambientale (con Asso Arpa, Ispra, Iss, Apq) e le opere a livello di infrastrutture ferroviarie e stradali. Sulla Sanità, Pittella ha illustrato i risultati raggiunti con interventi sui presidi ospedalieri (con investimenti pari a 80 milioni di euro), Card celiaci (la Basilicata è stata la prima in Italia ad attivarla), Screening mammografico), ma anche redazione dei piani intercomunali per i servizi socio-assistenziali e del contrasto alla violenza di genere, progetto istituto reumatologico lucano, attivazione del progetto autismi, accordo quadro attuativo contro il caporalato, e studio “We are the people”.

Pittella ha poi parlato “delle ricadute economiche ed occupazionali significative” determinate dai 281 milioni di euro del Psr (pari al 41,4 per cento delle risorse) già utilizzati, e dell’importanza, in agricoltura, degli accordi regionali Abi, e del marchio collettivo lucano. Il presidente ha ricordato inoltre l’accordo con l’Arma dei Carabinieri, per finanziare la riqualificazione della Caserma Lucania e della Caserma Scanzano e l’apertura della Scuola di Alta formazione per il restauro a Matera.

“Ho intenzione di rilanciare – ha affermato a seguire il presidente – l’idea della condivisione con i territori, per rafforzare ed integrare la nostra programmazione: inizierò a febbraio”. In chiusura, una parentesi di natura prettamente politica. “Si apre oggi – ha spiegato – una nuova fase, anche all’insegna di un ulteriore approfondimento, dal momento che mi farebbe piacere accompagnare questa maggioranza verso traguardi positivi utili alla regione e sul piano politico. Vorrei inoltre, che questa maggioranza – ha detto ancora – giungesse con me alla fine della legislatura, riproponendo però una programmazione. Riteniamo infatti che il lavoro svolto fin qui e quello che faremo possa essere un presupposto sul quale si possa costruire anche un secondo tempo di questa avventura”.

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Pittella illustra le soluzioni della Regione sulla mancata parifica

Il governatore lucano, intervenendo in Consiglio regionale ha presentato una relazione dettagliata sul documento da presentare alla Corte dei Conti per superare i rilievi

“Abbiamo preso atto delle motivazioni della Corte dei Conti, che non ha ritenuto procedere con la parifica di bilancio, e ci siamo messi al lavoro per ricostruire il documento, riportandolo in equilibrio, utilizzando anche l’avanzo di amministrazione e riproponendo un consuntivo epurato dai rilievi che ci sono stati mossi. Adesso, siamo nella condizione di approvare un nuovo documento in attesa di una ulteriore verifica della Corte dei Conti rispetto alle azioni che abbiamo messo in campo”. Con queste parole, il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, ha concluso la sua relazione sulla mancata parifica della Corte dei Conti, illustrata oggi, in apertura dei lavori della seduta del Consiglio regionale. Il governatore, ha ripercorso in maniera sintetica e chiara le soluzioni individuate dagli uffici (contenute in una relazione dettagliata consegnata ai consiglieri) per far fronte ai rilievi mossi dalla Corte dei Conti, rivendicando “il confronto franco, sincero, costruttivo, improntato nel rispetto dei ruoli iniziato da diversi mesi con la Corte dei conti”.

“Avevo preso l’impegno – ha detto il governatore – di venire in Consiglio per provare a dare, con una relazione scritta, le motivazioni che hanno sostenuto le azioni della Regione. La relazione l’avete ricevuta tutti, allegata al conto consuntivo, ma provo a riepilogarla, anche perché si tratta di un documento tutto tecnico e fatto di numeri”.

Il presidente ha ricordato le “anomalie messe in evidenza dalla Corte dei Conti”, partendo in primis “dalle modalità di rappresentazione del fondo pluriennale vincolato, con l’insussistenza rilevata di residui attivi, che ci portiamo dietro da molti anni, pari ad undici milioni e 800 mila euro di proventi derivanti da vendita beni immobili ex Esab. Il secondo residuo attivo, di due milioni e 341 mila euro – ha aggiunto – è relativo ad accertamenti di fondi statali a valere sulla legge 64. Il terzo rilievo riguarda i residui attivi conservati sulle partite di giro dei servizi conto terzi relativi ad anticipazioni a beneficiari di misura assistenza tecnica e di anticipazione a gruppi locali Gal per complessivi 27 milioni di euro. La Regione al fine di adeguarsi alla decisione di non parifica – ha evidenziato – ha provveduto a cancellare i residui attivi di cui ai precedenti punti”.

Il presidente, nel continuare la sua relazione, ha aggiunto che “sono state evidenziate anomalie da parte della Corte dei Conti in ordine alle contabilità speciali, con riferimento al rilievo relativo alle registrazioni di versamenti sul conto corrente della tesoreria statale, in partita di giro: si precisa che le stesse sono state effettuate sulla base dell’allegato del Mef. In relazione al rilievo riguardante i residui pari a 16 milioni di euro e registrati sulle anticipazioni si evidenzia che nel corso del 2016 l’Ente per superare le osservazioni ha avviato il recupero, sulle competenze stipendiali, delle anticipazioni concesse ai dipendenti non ancora restituite dai lavoratori all’ente”.

Proseguendo in merito all’anomalia rilevata dalla Corte dei conti circa i fondi accantonati e vincolati, Pittella ha evidenziato che “in relazione alla determinazione dell’ammontare dei fondi di crediti di dubbia esigibilità, giudicati incapienti e pari a circa 69 milioni, si precisa che l’Ente ha inizialmente iscritto nel fondo crediti la somma di 4,5 milioni di euro, basandosi sul presupposto che Acquedotto pugliese e i Consorzi di bonifica pugliesi, verso i quali si vantano i crediti suddetti, potessero essere riconducibili all’aggregato della pa. Tuttavia, poiché la Corte dei Conti non ha riconosciuto la natura essenzialmente pubblica dei richiamati enti, la Regione Basilicata ha ritenuto di adeguarsi al decisum di parifica, portando il fondo ad un totale di 20 milioni di euro, con l’incremento di 15 milioni di euro, garantendo così la copertura del 25,1 per cento di residui attivi. Le interlocuzioni avute con le amministrazioni pugliesi fanno ritenere che i richiamati residui potranno essere incassati per la quasi totalità”.

Per quanto riguarda l’omessa costituzione del Fondo per lo sviluppo delle attività economiche della Val d’Agri “si è ritenuto – ha evidenziato il presidente – di adeguarsi iscrivendo l’importo di 13 milioni e 863 mila euro in un apposito fondo nei trasferimenti per vincoli formalmente attribuiti dall’ente. L’importo accantonato coincide con la dotazione finanziaria approvata con la d.g.r. 428 del 2012 al netto delle risorse complessivamente già impegnate. La mancata costituzione di tale fondo è riconducibile al fatto che la Regione, ha comunque garantito il finanziamento del Po Val d’Agri di anno in anno con risorse di bilancio, e che pertanto non si è ritenuto necessario accantonarle in apposito fondo, nonostante l’esistenza però di una norma che imponesse di fatto di farlo”.

Consiglio su parifica bilancio, l’intervento di Pittella

Il presidente della Regione Basilicata ha detto che “i rilievi della Corte dei Conti saranno tutti superati dopo un lavoro di approfondimento già iniziato dagli uffici” ed ha presentato un cronoprogramma degli atti da porre in essere e che riguardano gli esercizi finanziari compresi tra il 2015 e il 2019

“Il corredo di documentazione tecnica dei numeri e anche delle spiegazioni di dettaglio relative alla parte finanziaria oggetto di rilievo della Corte dei Conti necessita di un lavoro di approfondimento da parte degli uffici della Regione Basilicata, che hanno il dovere di spiegare e di motivare quelle scelte”. Lo ha detto oggi il governatore lucano, Marcello Pittella, intervenendo alla seduta del consiglio regionale richiesta da alcune componenti politiche per una discussione sulla mancata parifica di bilancio.

“La minoranza – ha continuato il presidente – ha chiesto questo consiglio straordinario per una discussione sull’argomento. Ma in un tempo diverso da oggi, dal momento che c’è bisogno di un lungo, meticoloso e complesso lavoro – ha assicurato il governatore – lo avrebbe fatto anche la maggioranza. C’è la necessità di prestare una grande attenzione ai particolari, nell’approfondire voci, argomenti, cifre che risalgono anche a molti anni fa. Riteniamo che per la metà del prossimo mese il tutto confluirà in una proposta che terrà conto e risolverà tutti i rilievi mossi dalla Corte dei Conti: quell’atto – ha sottolineato – permetterà al consiglio, al governo regionale ed al presidente di avere tutti i dettagli utili a sostenere un dibattito, e consentirà alla Corte dei Conti un ulteriore approfondimento sin dall’inizio di gennaio, senza dover attendere la nuova parifica”.

Pittella ha poi sottoposto all’aula un preciso calendario dei lavori. “Questa richiesta – ha spiegato non nasce dalla volontà di sottrarsi al dibattito o di rifuggire da responsabilità, ma dalla esigenza di un doveroso approfondimento, alla luce della copiosa documentazione che la Sezione di Controllo della Corte dei Conti ci ha fatto pervenire nei giorni scorsi, e che investe le leggi approvate dal Consiglio regionale nel corso degli anni 2014 e 2015, la mancata parifica del disegno di legge relativo al Rendiconto 2015, la relazione concernente l’attività dell’Ente nel corso dello scorso anno. Il primo necessario atto di approfondimento concerne il disegno di legge di variazione al Bilancio di previsione 2016-2018, proposto nei giorni scorsi dalla giunta, che deve essere approvato entro domani, 30 novembre: disegno di legge che si è reso necessario in particolare per fare fronte alle minore entrate derivanti delle royalties del petrolio per circa 34 milioni di euro e a maggiori spese per personale e per manutenzione da sostenere nei primi giorni di dicembre. Immediatamente a valle e auspicabilmente in un lasso di tempo compreso tra il 10 e il 15 dicembre prossimi dovremo approvare il Rendiconto del 2015 e l’Assestamento del 2016 sulla base dei disegno di legge che la giunta si appresta a varare nei prossimi giorni alla luce degli approfondimenti che il caso impone. L’ultimo step dal punto di vista finanziario è rappresentato dalla manovra 2017-2019 che anche raccogliendo l’invito rivolto dalla Corte dei Conti, dovremmo approvare non oltre il 15 di gennaio del prossimo anno. Come si vede – ha detto ancora Pittella – con questa richiesta non intendo né rinviare, né sottrarmi al confronto. Ma spostare di qualche giorno il dibattito sulla Parifica risponde anche ad un doveroso bon ton istituzionale, atteso che il rapporto con la Corte dei Conti deve avvenire sulla base di atti formali che la giunta prima e il Consiglio poi saranno chiamati a varare”.

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Convegno di Cardiologia a Matera, l’intervento di Pittella

“La recente delibera della istituzione del Dipartimento interaziendale di Cardiologia permette, in Basilicata, di dare avvio a una rete che consente a ciascuno di assolvere a una sua propria funzione, in scala”

Una presenza istituzionale doverosa e, soprattutto, un attestato di stima verso la Cardiologia lucana. Ha esordito così il presidente Marcello Pittella intervenendo, oggi nella città dei Sassi, ai lavori del congresso “Matera cardiologia 2016-Il cuore nei Sassi”. Per tre giorni, dal 24 al 26 novembre, i maggiori esperti di questa branca della medicina, iscritti all’Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri (Anmco) ed alla Società italiana di cardiologia (Sic), con il patrocinio di Comune, Asm, Regione ed altri enti, discutono di prevenzione e  cura delle patologie cardiache. Il presidente Pittella ha colto l’occasione per affrontare anche il tema legato al Riordino del Sistema sanitario regionale, alla costituzione delle reti integrate e alla costituzione dei dipartimenti interaziendali.

“Penso che questo sia un momento importante per l’intera Basilicata  – ha detto Pittella – che si raccoglie qui a Matera per dire che gli standard di qualità nella Sanità e nell’erogazione dei servizi, in risposta alla domanda di salute, sono abbastanza alti. La Cardiologia fra Matera e Potenza, con i due Dipartimenti d’emergenza e accettazione (Dea) di primo a secondo livello, consegnano a tutti noi sicurezza e perfomance molto significative. Adesso è il momento di irrobustire ciò che sinora ci ha distinto. La recente delibera della istituzione del Dipartimento interaziendale di Cardiologia – ha proseguito Pittella – permette, in Basilicata, di dare avvio a una rete che consente a ciascuno di assolvere a una sua propria funzione, in scala. Nello stesso tempo, proviamo a lanciare con le vicine regioni, a partire dalla Puglia, una sorta di accordo di confine che eviti di duplicare i servizi, riducendo magari la qualità dell’erogazione. Proviamo a combinare gli sforzi e gli investimenti, puntando vicendevolmente a una sorta di azione di razionalizzazione. Se la Basilicata,  con Matera, punta sull’emodinamica, allora non c’è necessità che si replichi tale servizio ad Altamura o a Bari. Cerchiamo  invece di creare una responsabile collaborazione”.

Sui risultati della ricerca del Censis «Gli italiani e la salute», diffusi ieri, a proposito della percezione che i cittadini hanno  nella propria regione sulla riduzione della qualità dell’assistenza sanitaria, con una percentuale che al Sud arriva al 72,2%  il presidente Pittella ha così commentato: “Nemo profeta in patria. Per chi ci abita, nella propria regione c’è sempre qualcosa che manca. Poi magari, la stessa regione viene vantata in tutto il resto d’Italia. Questo accade in Basilicata, come in tutte le regione italiane. Ritengo che oggettivamente negli standard nazionali, la nostra Sanità regionale – sia per conti che per erogazione di servi – sia tenuta in grande considerazione perché ritenuta una delle regioni benchmark, una regione “banco di prova” per efficacia e rendimento. Tutto è perfettibile e migliorabile – ha concluso Pittella – si tratta solo di comprendere qual è l’approccio migliore fra il bicchiere mezzo vuoto e quello mezzo pieno. Noi proviamo a guardarlo mezzo pieno, perché il sentimento e il valore dell’autostima ci incoraggiano ad andare avanti e a fare cose positive”.

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