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Pittella sul riordino del sistema sanitario regionale

Il presidente della Regione Basilicata intervenendo oggi in Consiglio regionale ha messo in evidenza i tratti caratteristici del disegno di legge che cambierà la Sanità lucana, ribadendo la necessità di “fare rete”

Emergenza, territorio, acuzie. Per il governatore lucano, Marcello Pittella, sono questi i tre punti fondamentali ed aggreganti del lavoro svolto in vista del riordino del sistema sanitario regionale. Il presidente lo ha ribadito anche oggi, aprendo la discussione in Consiglio regionale prima del voto sul disegno di legge che cambierà non poco la sanità lucana.

“Il lavoro che abbiamo svolto sul disegno di legge e che non ci siamo sottratti dal condividere con i territori – ha detto il presidente – si poggia su alcuni punti fondamentali, come l’esigenza di migliorare la qualità delle prestazioni sanitarie e della risposta alla domanda di salute, la riduzione delle liste di attesa e il riconoscimento di vocazione e di funzione di ogni struttura. Tra i presupposti – ha aggiunto Pittella – c’è anche l’idea di non dover assolutamente mettere in discussione la presenza, la sopravvivenza e la qualificazione di tutti gli ospedali in Basilicata. Non ci saranno chiusure o soppressioni. Tutte le strutture – ha garantito – concorreranno per vocazione ad una riorganizzazione della sistema sanitario regionale. I fondamenti della nostra riorganizzazione sono l’emergenza e il territorio: i Pronto soccorso attivi, che manterranno la funzione propria di ospedale che risponde alle acuzie, e le nuove forme di cura e assistenza, che ci consentiranno di andare sempre di più verso la deospedalizzazione.

Questo – ha specificato Pittella – avverrà nelle forme più innovative che la medicina mette in campo: non solo quelle dedicate alle patologie cronico-degenerative, ma anche le buone pratiche riconducibili all’assistenza domiciliare integrata, nella quale siamo terzi in Italia come scala di qualità dopo Emilia Romagna e Lombardia. In Basilicata – ha proseguito – già siamo stati capaci di promuovere e sviluppare innovative forme di deospedalizzazione e di assistenza al cittadino. Lo saremo ancora di più con il nuovo sistema sanitario. La terza parte importante di questo riordino è l’emergenza urgenza. La giunta regionale ha approvato non solo l’acquisto di ulteriori 15 ambulanze, ma ha messo sul tavolo una migliore articolazione della presenza delle stesse sul territorio, in modo da compiere il percorso fino al punto dell’incidente in non più di 21 minuti. Ma stiamo anche aderendo – ha detto ancora – all’idea che si possa, da qui ad alcuni mesi, consentire il volo h24 in tutti i comuni, approfittando dei cambiamenti della normativa sugli atterraggi che permette di utilizzare allo scopo anche piazzali attrezzati e illuminati”.

Il governatore si è poi soffermato sulla legge 161 e sui cambiamenti nella organizzazione del personale ospedaliero (che deve osservare undici ore di risposo dopo le otto di lavoro) determinati proprio da una normativa nazionale “che ci ha messi – ha sottolineato il governatore – in forte difficoltà, così come il limite di spesa sul tetto del personale sanitario che deve rifarsi a quello raggiunto nel 2004, meno l’1.4 per cento”. Pittella, ha poi ricordato “l’importanza di un sistema sanitario che metta in rete il territorio”, ribadendo che “non ci saranno soppressioni di ospedali, come avvenuto in altre regioni italiane” e garantendo che “mai verrà meno il dialogo con i diversi territori per capirne le esigenze e per trovare soluzioni alle criticità”.

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Conferma per Bubbico e De Filippo, gli auguri di Pittella

“Saluto con piacere la conferma di Filippo Bubbico e di Vito De Filippo nella squadra di governo del premier, Paolo Gentiloni.

La nomina a sottosegretario al ministero dell’Interno per Filippo Bubbico, che mantiene anche l’incarico di viceministro, e la nomina per Vito De Filippo a sottosegretario al ministero dell’Istruzione rappresentano il riconoscimento delle loro capacità politico-amministrative.
I miei migliori auguri di buon lavoro, sicuro che non faranno mancare impegno e sforzi tanto per il governo del Paese quanto per quello della Basilicata”.

Lo ha dichiarato il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella.

Il presidente Pittella riceve il premio “In Caritate Servire”

In un clima di cordialità e di ufficialità si è svolta nei giorni scorsi presso gli Uffici della presidenza della Regione Basilicata la consegna del Premio Internazionale ‘’In Caritate Servire” al Presidente Pittella da parte del Dott. Antonio Azzato Presidente Vicario per la Basilicata dell’Associazione di Volontariato Missionario “E ti Porto in Africa” fondata oltre venti anni fa dal Medico Missionario Dott. Prof. Vincenzo Mallamaci. Nel corso dell’incontro il presidente Pittella ha ricordato quelli che sono stati i punti salienti del suo impegno nel sociale dall’inizio del suo mandato. Lo afferma, in un comunicato stampa, Antonio Azzato, Presidente Vicario Basilicata Ass. Volontariato Missionario Onlus “E ti porto in Africa”.

Conclude Azzato: “Sono queste le motivazioni che hanno determinato l’attribuzione del prestigioso Premio da parte del consiglio dell’Associazione al Presidente Pittella, esempio di grande solidarietà tra popoli”.

GLI INTERVENTI ATTUATI DAL GOVERNO REGIONALE:

-l’approvazione della Legge regionale n.13 del 6 luglio 2016 “Norme per l’accoglienza, la tutela e l’integrazione dei cittadini stranieri migranti e dei rifugiati, degli apolidi”, che traccia il quadro normativo generale per la gestione dei fenomeni migratori nella nostra regione nei prossimi anni e di cui si auspica una rapida approvazione da parte del Consiglio regionale;

-l’istituzione della Task force per il lavoro stagionale, con DGR n. 627 del 2014, che ha permesso di affrontare per la prima volta a livello regionale le problematiche dei lavoratori stagionali favorendo l’emersione del lavoro nero da un lato e consentendo dall’altro migliori condizioni di vita ai lavoratori stagionali che annualmente raggiungono il nostro territorio;

-l’Istituzione dell’Organismo di coordinamento della Regione Basilicata in materia di immigrati e rifugiati istituito con DGR n. 182 del 2015 che sta svolgendo in modo efficace un ruolo di regia dei vari soggetti istituzionali che concorrono alle politiche sui migranti ed i rifugiati in Basilicata;

-in data 29 settembre 2015 di un accordo tra le Prefetture di Potenza e Matera, la RegioneBasilicata, ANCI e UPI per la realizzazione di un sistema di accoglienza diffusa, con il coinvolgimento di tutte le Amministrazioni comunali e degli operatori terzo settore specializzati nell’accoglienza. L’ accordo è servito come base per l’emanazione del nuovo bando della Prefettura che, contrariamente al passato, prevede un attivo coinvolgimento delle istituzioni e delle comunità locali e fissa le seguenti dimensioni massime per l’accoglienza:

-comuni fino a 5.000 abitanti – accoglienza massima di 20 posti

-comuni fino a 15.000 abitanti – accoglienza massima di 30 posti

-comuni oltre 15.000 abitanti – accoglienza massima di 100 posti

Nel settembre 2015 l’attrice ed attivista per i diritti umani Sharon Stone ha visitato la Città della Pace e, nel corso della sua visita è riuscita a mobilitare due imprenditori di successo quali Pasquale Natuzzi e Nicola Benedetto che hanno deciso di finanziare integralmente con propri fondi la realizzazione dell’ “Abitazione per la Pace” una casa innovativa a basso costo, progettata dall’Arch. Mario Cucinella , che applica le più avanzate tecniche della bioediliza per ospitare tre famiglie di rifugiati e per divenire il possibile modello insediativo da utilizzare in aree di crisi per l’accoglienza dignitosa e sostenibile dal punto di vista ambientale.

In data 23 ottobre 2015 di un accordo tra le Prefetture di Potenza e Matera, la Regione Basilicata, ANCI e UPI con l’obiettivo di favorire percorsi educativi di accoglienza e di integrazione dei migranti ospitati sul territorio regionale per superare la condizione di “inattività”, anche attraverso attività di volontariato a favore delle collettività ospitanti.

In data 17 novembre 2016 è stato sottoscritto, l’accordo quadro attuativo del protocollo sperimentale nazionale contro il caporalato e lo sfruttamento lavorativo in agricoltura “Cura,legalità, uscita dal ghetto” con i prefetti di Potenza e Matera, i rappresentanti della Direzione Territoriale del Lavoro e della Direzione generale dell’ASP di Potenza oltre ai segretari regionali delle sigle sindacali di categoria, ai responsabili delle associazioni datoriali del comparto agricolo e delle associazioni di volontariato e del terzo settore impegnate in materia di assistenza sanitaria ed umanitaria.

Ancora nel maggio 2016 la FAO, attraverso l’Alleanza dei premi Nobel per la sicurezza alimentare la Pace, ha deciso di intervenire in Basilicata, grazie a Betty Williams, per realizzare un progetto innovativo di Social Business insieme al premio Nobel Muhammad Yunus ed alla Fondazione Città della Pace per rendere possibile la creazione di nuove imprese costituite sia da giovani lucani che da migranti.

Ed infine, ma non per ultimo, il magnate egiziano Nagiub Sawiris ha deciso di investire in Basilicata per realizzare il progetto “We are the People” che rappresenta un vero e proprio piano innovativo per garantire una reale integrazione per i migranti in un progetto che coniuga la solidarietà con lo sviluppo economico del territorio regionale sfruttando le risorse oggi sottoutilizzate presenti in regione.

Fondi per la Basilicata: l’intervista di Pittella al TGR

L’intervista al TGR del governatore della Basilicata, Marcello Pittella, a proposito dello sblocco delle risorse della ex “card carburante” per finanziare interventi di sviluppo economico (Industria 4.0) e coesione sociale (il reddito minimo a 4mila famiglie)

Sanità, visita del presidente Pittella al San Carlo

Il governatore, che ha poi partecipato all’incontro sul tema della trasparenza, ha effettuato un sopralluogo del nuovo padiglione di prossima apertura, dei locali che ospiteranno la Radioterapia e di vari reparti del nosocomio potentino

Il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, ha fatto, questa mattina, una visita a sorpresa nei reparti dell’A.O.R. “San Carlo” di Potenza, accompagnato dal direttore generale, Rocco Maglietta, e dal direttore sanitario, Antonio Picerno. Il governatore, che ha poi partecipato all’incontro sul tema della trasparenza, ha avuto modo di fare un sopralluogo del nuovo padiglione di prossima apertura, dei locali che ospiteranno la Radioterapia e di vari reparti del nosocomio potentino.

“Un visita a sorpresa, che inizia oggi al San Carlo, per verificare la vita di tutti i giorni che si svolge nei reparti, nelle corsie e nelle stanze di degenza”, ha esordito il presidente Pittella. “Nella nostra programmazione c’è bisogno necessariamente di verificare e toccare con mano le realtà e di viverle. Anche qui, alla luce di un padiglione A che è stato completamente sgomberato dopo anni perché a rischio di vulnerabilità sismica, abbiamo recuperato spazi virtuosi per quei reparti precedentemente lì ubicati. Primo importante passo in previsione di una riorganizzazione strutturale con finanziamenti che meglio possa organizzare la domanda alla risposta di salute degli utenti del San Carlo”.

“Ho avuto il piacere di visitare il bunker con la Radioterapia e con l’acceleratore lineare che inaugureremo entro marzo; un reparto di Neonatologia iper attrezzato; di Ginecologia e Ostetricia altamente specializzato con sale parto dotate di tecnologia straordinariamente innovativa. Tutte queste cose ci mettono nella condizione di dire che il solco tracciato, che è quello delle riforme, della riorganizzazione, dell’efficientamento dei servizi, è quello giusto”, ha asserito il governatore. “Dobbiamo andare avanti con grande umiltà e responsabilità – ha poi aggiunto Pittella – ascoltando sempre il grido di disagio e di dolore che viene da una società molto ampia e cercare di risolvere e migliorare le nostre prestazioni”.

“L’augurio che posso formulare in questa circostanza – ha detto – è che la Basilicata ritrovi sempre più unità, spirito di squadra e di famiglia e che possa diventare un grande territorio unito che fa quadrato e che possa guardare al futuro con maggiore speranza e fiducia. Dobbiamo mettercela tutta perché ognuno di noi è artefice di questo futuro, provando ad arginare un pensiero anarchico che non serve e non aiuta la qualità delle istituzioni ma anche la vita di una intera società. I segnali che siamo riusciti a dare devono essere vissuti come lo sforzo che con amore e con passione per la nostra terra qualcuno fa e lo fa nell’interesse complessivo. Uniamoci affinché la Basilicata sia sempre più all’avanguardia per traguardare frontiere di unità e di sviluppo”.

Il presidente ha poi rivolto un augurio ai malati. “Il mio primo augurio va ai tanti pazienti che ho avuto la possibilità di salutare stamane, personalmente, e ai tanti che non sono riuscito a raggiungere. A chi vivrà queste feste in ospedale va il nostro pensiero, il nostro abbraccio e la nostra vicinanza – ha affermato Pittella – da uomini di istituzioni dobbiamo dimostrare loro non solo la nostra affettuosa vicinanza ma soprattutto che il nostro ruolo è in primis quello di migliorare la loro e la nostra qualità nella risposta alla domanda di salute. Più qualità ed efficienza, dunque – ha concluso il governatore – credo siano gli ingredienti necessari che accompagnino in questo augurio i pazienti che in questo momento ne hanno bisogno”.

La giornata al “San Carlo” del presidente Pittella si è conclusa nel salone posto al primo piano della palazzina della Direzione strategica del nosocomio, dove il governatore lucano ha incontrato medici, volontari, personale dello staff di direzione, riuniti per la giornata della trasparenza. Spiegando le ragioni della sua presenza, Pittella ha detto che “è stata una visita guidata a sorpresa ma il presidente deve sapere quello che succede al San Carlo. E, certo, capisco tutti i disagi vissuti nei reparti trasferiti per liberare il padiglione A, ma di fronte alla sicurezza non si scherza. Ci sono responsabilità serie che dobbiamo assumerci, sapendo anche che il consenso non sarà immediato. Perché la gente è abituata a ragionare in termini di tutto e subito. E allora tocca fare uno sforzo ulteriore ma  la capacità di ascolto va aumentata. Chi non fa non sbaglia. E io sono sempre pronto a riconoscere gli errori commessi. Per andare avanti, per crescere insieme.

“Se sono qui a salutarvi al termine dell’incontro per la giornata della trasparenza è anche grazie all’eccellente servizio che in un momento difficile, insieme ai vostri colleghi di Lagonegro, avete saputo assicurarmi. Ed esprimo il mio apprezzamento per la vostra capacità di tenuta nonostante le criticità esistenti. E sono quindi convinto che il San Carlo debba essere sempre più un Dea di secondo livello e  per rendere sempre migliore e più efficace questo compito e il ruolo centrale per l’alta intensità di cura nel sistema sanitario regionale a cui siete chiamati,  vi do carta bianca. Chiedetemi quello che vi serve e io sono pronto a darvelo.

Io sono convinto – ha concluso –  che questa fase vada affrontata con piglio decisionista, ma avendo la Basilicata nel cuore  come stella polare del nostro movimento. La gente non conosce i vincoli imposti dal DM 70, dalla legge 161 e quindi dovremo aumentare gli sforzi per migliorare la capacità di stare assieme, di condividere, di ricercare quello che unisce e non quello che divide”.

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La valutazione del personale nelle aziende sanitarie

Il presidente della Regione, Marcello Pittella: “Stiamo provando a delineare una sanità che risponde per qualità ad una domanda diversa di salute. Un sanità che sta provando a rispettare le dotazioni territoriali e a recuperare una sinergia tra aziende in un’ottica di rete”

Si è svolta questa mattina, nella Sala Verrastro della Regione Basilicata, una conferenza stampa per presentare il progetto formativo della Bocconi: “La valutazione del personale nelle Aziende Sanitarie”.

Presenti all’incontro con la stampa il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, il consigliere regionale e presidente della V Commissione, Michele Napoli, il direttore generale dell’A.O.R. “San Carlo” di Potenza, Rocco Maglietta, il direttore generale dell’Asp, Giovanni Battista Bochicchio, il direttore generale dell’Asm Piero Quinto, il direttore generale dell’Ircss-Crob di Rionero in Vulture, Giuseppe Cugno, il direttore sanitario e il direttore scientifico dell’Istituto lucano, i dottori Sergio Maria Molinari e Pellegrino Musto, il responsabile del progetto, Federico Lega, docente della Bocconi, la promotrice del progetto, la ricercatrice lucana Angela Leone,

“Obiettivo del progetto – ha spiegato il direttore generale dell’Asp, Bochicchio – è quello di uniformare i quattro modelli esistenti sulla valutazione del personale, aggiornarli, cancellare le diseguaglianze tra aziende e valutare le best pratice consolidate. Perfezionare dunque l’esistente con il supporto degli esperti della Bocconi”. “Partire dall’omogenizzazione di alcuni percorsi – ha aggiunto Bochicchio – credo sia un ottimo viatico in un momento in cui il nostro sistema regionale si avvia verso la riforma”.

Il progetto, che avrà un costo di 40 mila euro che sarà ripartito tra le quattro Aziende coinvolte (San Carlo, Irccs-Crob, Asp e Asm) durerà 25 giorni e sarà tenuto dagli esperti della Bocconi che formeranno i dipendenti scelti da ciascuna Azienda.

“Siamo felici e onorati di iniziare questo percorso con la Regione Basilicata e le quattro Aziende sanitarie lucane – ha dichiarato il responsabile del progetto, Federico Lega – obiettivo di questo progetto sarà quello di affinare il sistema di valutazione del personale partendo dal presupposto che le Aziende sono in primis formate da professionisti. Possiamo dunque continuare ad investire in sanità e fornire ai professionisti che vi operano tutto quanto loro necessario ma se non aumenta più complessivamente il livello qualitativo tutto resta vano”.

Promotrice del progetto è stata la ricercatrice “bocconiana” di origini lucane, Angela Leone, che ha proposto tale iniziativa al consigliere Michele Napoli. “Quando si hanno a cuore le sorti di una comunità non ci sono steccati politici divisori – ha dichiarato Napoli – quando si tratta di guardare le cose dalla parte migliore, la politica sa stare insieme nell’interesse dei lucani”.

“Stiamo provando a delineare una sanità che risponde per qualità ad una domanda diversa di salute – ha dichiarato il presidente Pittella – Un sanità che sta provando a rispettare le dotazioni territoriali e a recuperare una sinergia tra aziende in un’ottica di rete”. “Proviamo a farlo attraverso un’ipotesi che è in discussione da mesi, discussione che ne sta apportando ulteriori miglioramenti”, ha sottolineato il governatore riferendosi alla riforma del sistema sanitario che, come ha detto, “prova anche a mettere in campo collaborazioni strette, procedure e relazioni efficaci”. “Questa che viene presentata oggi – ha aggiunto – è una di quelle sinergie che prova a ottimizzare, nel merito, nelle competenze e nell’adeguatezza l’operato delle quattro aziende. Proviamo a farlo con chi ha un’esperienza e un know how apprezzato e riconosciuto a livello internazionale”. “E’ un lavoro ‘in progress’ che deve seguire l’evoluzione dei profili e dei ruoli che cambiano nel tempo”.

“C’è un tema, che è quello del merito, che ha sempre scontato un certo occultamento da parte della politica – ha concluso Pittella – Andiamo avanti nel solco tracciato. Sono convinto che il tempo ci consegnerà i risultati degli sforzi che stiamo mettendo in campo. Per noi questa esperienza rappresenta un momento di crescita”.

Sanità, un progetto per la valutazione del personale

Il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, e il Direttore generale dell’Azienda sanitaria di Potenza, Giovanni Bochicchio hanno convocato per martedì 20 dicembre, alle ore 11.30, nella sala Verrastro del Palazzo della Giunta regionale una conferenza stampa per presentare il progetto formativo della Sda Bocconi “La valutazione del personale nelle Aziende Sanitarie”.

L’iniziativa è finalizzata a organizzare una migliore performance del personale sanitario attraverso percorsi di valutazione coerenti con le aspettative sempre più complesse dei pazienti.

Il corso in tutorship durerà 25 giorni e sarà tenuto da docenti della Bocconi a personale indicato dalle aziende sanitarie.

Convenzione Asp/Ant, consegnate a Pittella 30mila firme

Il presidente della Giunta garantisce l’impegno a trovare una soluzione pur in un quadro normativo particolarmente complesso.

Un ulteriore incontro messo in agenda già nella giornata di lunedì prossimo. La possibilità di immaginare un percorso sperimentale sulla città di Potenza dove si registra un radicamento storico dell’Ant. La conferma dell’impegno  di trovare una soluzione alla vicenda perché resta innegabile il valore straordinario del lavoro svolto, in tutti questi anni, nel fornire assistenza gratuita, specialistica e domiciliare agli ammalati di tumore in Basilicata.

E’ quanto ha annunciato il presidente della Giunta regionale, Marcello Pittella, che ha ricevuto, questa mattina, in sala Verrastro, una folta delegazione della Fondazione Ant  Italia Onlus. Da una quarantina di delegati, tra cui la stessa presidente nazionale, Raffaella Pannuti, e i delegati di Ant Potenza e Ant Val d’Agri, sono state consegnate le 30mila firme raccolte, tra marzo e maggio scorsi, per chiedere alla Regione Basilicata di ripristinare la convenzione con l’Asp, sospesa ad aprile di quest’anno. All’incontro erano presenti, oltre all’assessore alla Politiche per la Persona, Flavia Franconi, il capo di gabinetto della Presidenza Gerardo Travaglio,  i direttori generali dell’ Asp, Giovanni Bochicchio, e del  San Carlo, Rocco Maglietta, accompagnati dal direttore amministrativo dell’Azienda sanitaria del Potentino Maurizio De Fino, e dai dirigenti medici Ricciuti, Bilancia e Corona.

“Siamo determinati   – ha detto il presidente Pittella – ad approfondire le delicate questioni giuridiche che sono emerse in questi mesi, individuando una soluzione che, all’insegna della massima trasparenza e correttezza amministrativa, possa superare i problemi innescati dal mancato rinnovo (non per nostra volontà) della convenzione con Ant. Certamente – ha sottolineato, rivolgendosi ai giornalisti presenti – non siamo ancora giunti alla conclusione di questo complicato percorso, ma per il momento abbiamo quanto meno allargato la cruna dell’ago: continueremo a lavorare perché questa cruna diventi la finestra attraverso cui far passare la soluzione. C’è piena vicinanza e sintonia di intenti con la Presidente della Fondazione Ant Italia Onlus, così come c’è piena condivisione con tutte le articolazioni della sanità regionale. Stiamo remando tutti nella stessa direzione.  E grazie al senso di responsabilità e alla collaborazione di tutti gli attori in campo, faremo in modo che l’Ant – ha concluso Pittella – resti all’interno della rete delle cure palliative”.

Oggi in Sala Inguscio la “Giornata della Trasparenza 2016”

Trasparenza e anticorruzione tra nuovi interventi normativi e linee guida dell’Anac. Le relazioni di Talamo del FormezPa e Buonauro del Tar Campania

Accesso agli atti e partecipazione civica all’interno di una Pa che sia il più possibile ‘casa di vetro’; open data e attenzione alla qualità, piuttosto che alla quantità, del dato pubblicato sul sito di un’Istituzione pubblica; cittadinanza digitale quale condizione imprescindibile attraverso cui il cittadino comprende senza indugi qualunque informazione ed è pienamente consapevole di ogni sua scelta. E ancora: valutazione delle performances, rivalutazione dell’importanza dei Codici di comportamento e delle Carte dei servizi, attestazione e verifica del grado complessivo di trasparenza dell’azione amministrativa quale preludio per un’efficace azione di contrasto alla corruzione. Sono i temi emersi nel corso della “Giornata della Trasparenza 2016 del Sistema Basilicata” che si è svolta in mattinata nella sala Inguscio, a cura dell’Ufficio Valutazione, Merito e Semplificazione della Regione Basilicata.

Una giornata dal taglio informativo e formativo utile ad approfondire, con l’ausilio di autorevoli esperti, lo stato di attuazione del principio della trasparenza alla luce dei nuovi scenari normativi intervenuti con la più recente riforma della Pa e delle linee guida fornite dall’Anac in tema di contrasto alla corruzione nelle pubbliche amministrazioni. “Tali incontri non sono solo un adempimento di legge, ma una reale necessità sollecitata proprio dalle stesse comunità: il tema della trasparenza è nevralgico se intendiamo puntare a riconquistare la fiducia tra cittadini e istituzioni”: lo ha detto, in apertura, il presidente del Consiglio regionale, Francesco Mollica, che ha portato alla platea dei convenuti il saluto del presidente della Giunta Marcello Pittella.

Nel corso degli interventi introduttivi, a cura del Responsabile per la trasparenza e per l’anticorruzione della Regione Basilicata, Donato Del Corso, e della funzionaria regionale dell’Ufficio Valutazione della Regione Basilicata, Katia Mancusi, è stato evidenziato che “all’incontro odierno, ne seguiranno altri due nel corso del nuovo anno, uno a Potenza e uno a Matera, che allargheranno il coinvolgimento anche ai dipendenti e dei funzionari degli enti strumentali della Regione e all’intera cittadinanza”. Nell’evidenziare la necessità di una nuova dimensione della trasparenza nella Regione Basilicata hanno sottolineato che “la vera sfida oggi non sia tanto nel superare la differenza tra paesi ricchi e in via di sviluppo, quanto piuttosto tra paesi aperti e paesi chiusi, proprio in termini di trasparenza, accessibilità e cautele anticorruttive”.

Un interessante excursus giuridico tra norme, modelli di riferimento e prospettive interpretative, quello tracciato nella relazione di Sergio Talamo dirigente FormezPa, giornalista e docente in trasparenza e comunicazione pubblica, dal titolo “La Trasparenza totale e il nuovo accesso civico. Accountability e qualità dei servizi”. “Un percorso lungo 25 anni partito con la L.241/90 – ha detto Talamo – che ha inciso profondamento sull’identità e sulla percezione del cittadino-utente. La trasparenza non è un adempimento, né un voyeurismo, ma un processo che dobbiamo attuare trasformando mentalità culturale e strutture organizzative per meglio tutelare il cittadino chiamato a giudicare la prestazione pubblica, quale soggetto principale di una partecipazione condivisa. Manager digitali-difensori civici, social media manager, responsabili della trasparenza, Urp e Uffici Stampa sono chiamati alla costituzione di un team building in grado di rilanciare la dimensione principale, quella della trasparenza”.

Incentrato sul tema de “Il procedimento amministrativo e le cautele anti-corruttive”, l’intervento di Carlo Buonauro magistrato amministrativo del Tar Campania ha posto l’attenzione sul come incida la nuova normativa anticorruzione L190/2012 sulla trasparenza amministrativa sancita, per la prima volta, con la L.241/90. “Al di là delle responsabilità giuridiche, delle sanzioni che possono essere applicate a livello amministrativo, disciplinare o penale – ha detto Buonauro – occorre praticare la via della prevenzione di ogni fenomeno di malfunzionamento o di abuso nell’esercizio della funzione pubblica. Nel passaggio tra i due modelli normativi, la priorità è rafforzare il ruolo di cittadino fautore di una giudicabilità costante dell’azione amministrativa nonchè le cautele amministrative per elevare gli standard di legalità che connotano l’azione di un’amministrazione, attraverso l’implementazione di un contrasto preventivo all’illegalità”.

Sanità: Pittella in consiglio comunale a Lagonegro

Consiglio comunale aperto, presso il centro sociale di Lagonegro, per discutere delle sorti della sanità dell’area Sud. Duplice l’argomento della discussione: da un lato il destino dell’attuale presidio ospedaliero di Lagonegro, che quest’anno compie 50 anni, all’interno del progetto di  riordino sanitario regionale; dall’altro i tempi di realizzazione dell’ospedale unico per acuti e la richiesta di trovare una soluzione politica per accelerare i tempi già di per sé lunghi.

Ai lavori dell’assise municipale, presente il Presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella, hanno partecipato i vertici dell’azienda sanitaria di Potenza, numerosi sindaci e amministratori comunali, funzionari e dirigenti regionali, oltre a numerosi cittadini, da tempo costituiti in comitato. “Occorre ragionare sui due temi in maniera distinta”, ha esordito Pittella.

“Per quanto riguarda la realizzazione dell’ospedale unico per acuti siamo nella fase in cui è necessario risolvere una controversia con la ditta. È un dovere sociale e politico non rinunciare a questo progetto. Ma, da parte mia, è doveroso valutare tutti i risvolti tecnici ed economici. Abbiamo in cassa 75 milioni di euro e per realizzare il progetto (per quanto rivisto e ridimensionato) occorre far fronte ad una spesa complessiva di circa 120 milioni di euro. Il primo tema, quindi, è quello di  trovare, tutti insieme, Stato, Regione, Comuni,  i restanti fondi per coprire la spesa. Una cosa è certa: per quanto ci riguarda è rimasta immutata la volontà di dare centralità al presidio sanitario del Lagonegrese”. Pittella ha proposto la costituzione di una task force regionale, alla quale far partecipare una delegazione di sindaci e di cittadini, per monitorare l’iter tecnico-amministrativo dell’intera procedura.

Per quanto riguarda il riordino sanitario – ha sottolineato il presidente Pittella – c’è una richiesta di approfondimento e di discussione per certi versi anche di stop all’iter della riforma da parte del territorio. Noi stiamo provando a spiegare le motivazioni che sottendono questo percorso di riforma, evidenziando che sarebbe pericoloso non avere una legge regionale che riorganizzi a rete il sistema sanitario, dal momento che alcune norme nazionali sull’orario di lavoro, sui tetti di spesa e sul pareggio di bilancio delle singole strutture sanitarie rischiano di metterci in difficoltà sul piano della tenuta dei servizi. Per salvare tutti gli ospedali lucani abbiamo bisogno di un progetto di riordino,  che può essere migliorato ed emendato, sapendo però che è nostra volontà non toccare i servizi e le funzioni dei singoli nosocomi, a partire da quello di Lagonegro.  Abbiamo bisogno di  fare economia di scala e migliorare la qualità delle prestazioni, mettendo in rete le professionalità operanti nei singoli presidi.  Questo stiamo tentando di fare. In caso contrario, così come è accaduto in altre regioni, affideremmo ad una sorta di scure ragioneristica soluzioni che a mio giudizio possono essere evitate. Non ci sono alternative: o proviamo ad accelerare l’ipotesi di riforma, oppure dovremo assumerci in Consiglio regionale la responsabilità di non fare la norma. E non farla, a mio giudizio, significherebbe mettere a repentaglio i servizi che gli ospedali erogano sul territorio”.