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Credito e imprese, Pittella al convegno di Confindustria Basilicata

“Mettiamo in campo un approccio costruttivo e responsabile facendo diventare questa terra forte e coesa in grado di traghettare il futuro verso traguardi importanti”

“Anche gli istituti di credito devono guadagnarsi il consenso. Bisogna chiedersi perché si manifesta una mancanza di fiducia ed empatia tra cittadini e imprese verso le banche. Il pubblico è l’unico interlocutore o concorrono per raggiungere questo obiettivo più soggetti?”

Lo ha detto il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, intervenendo questa mattina a Matera al convegno “Diamo credito alle Imprese”, organizzato da Confindustria Basilicata, tenutosi presso il Cinema comunale. L’iniziativa ha rappresentato un momento di confronto circa il rapporto tra imprese e banche, alla quale hanno preso parte, tra l’altro, aziende e Istituti di credito, presente anche l’amministratore unico di Sviluppo Basilicata, Giampiero Maruggi.

“Come Regione – ha detto Pittella – stiamo compiendo tanti sforzi per determinare direttrici di sviluppo importanti. Non so quanti abbiano consapevolezza della crisi di rappresentanza dei vari  attori del  sistema Italia. É una crisi di sistema che non coglie la velocità con la quale si è costretti ad operare. Vale per tutti: banche scuole, Chiesa, famiglie e politica. Quest’ultima però è l’unica che si sottopone ad un giudizio vero. Noi abbiamo il compito difficile di andare avanti nel segno del cambiamento, che il contesto ci consegna. Non possiamo vivere l’oggi con la stessa tecnalità del ieri. Il Sud è stato l’emblema di tutto questo per anni. Oggi però c’è maggiore consapevolezza di quello che il Mezzogiorno rappresenta. Il valore aggiunto dell’Europa è il Mediterraneo. La Basilicata sta provando a quintuplicare questa crescita. Serve lavoro e fatica da parte nostra e maggiore coesione da parte di tutti.  Abbiamo spinto sulla  cooperazione internazionale. Abbiamo saputo spendere i fondi europei. Pur essendo partiti in ritardo- ha spiegato il governatore lucano – abbiamo saputo recuperare. Infatti siamo al 41 per cento di spesa in agricoltura ad un anno dalla partenza. Questa Regione prova a spingere mettendo in campo la cassetta degli attrezzi dei fondi europei, in favore dei giovani e delle piccole e medie imprese. Proviamo a chiamare alle responsabilità i gestori delle risorse messe in campo, ossia i Comuni. Fino a poco tempo fa avevamo avuto problemi con il patto di stabilità. Mettiamo in campo con fatica le risorse che sono state destinate alla realizzazione delle grandi infrastrutture. Chi è in ritardo si facesse un esame di coscienza. Siamo nel tempo in cui noi possiamo fare insieme qualcosa per questo territorio e per l’intero Paese”.

Pittella rivolgendosi alla platea ha inoltre detto che “Va inoculata una nuova cultura di impresa. Fino ad oggi, si è più pensato al “postificio” e alle partecipazioni statali. Oggi proviamo ad essere i primi della classe sulle start up innovative, ad esempio. La Basilicata da sola non va da nessuna parte. O il Mezzogiorno collabora, altrimenti diventa complicato e quegli sforzi finirebbero per non essere duraturi e strutturali. Servono più fattori. Serve spendere e programmare in maniera corrente e indirizzare le risorse sugli obiettivi europei. Responsabilizzare gli attori datoriali”.

Il presidente della Regione Basilicata ha  detto ai presenti “Io credo che siamo nel tempo della post verità. Nel tempo in cui vince più chi la spara grossa anziché chi opera quotidianamente per creare sviluppo reale. Molte volte – ha concluso – viene premiato più chi sta sui titoli rispetto a chi sta invece sulle questioni. Dobbiamo affrontare la sfida vera del cambiamento di questo Paese. Molti non hanno il coraggio di fare le riforme pur di salvare il consenso. Noi proveremo ad andare avanti con la nuova programmazione in maniera spedita dal sociale, al welfare alla industria 4.0 e alle pmi. Mettiamo in campo un approccio costruttivo e responsabile facendo diventare questa terra forte e coesa in grado di traghettare il futuro verso traguardi importanti”.

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#Industria4.0 in Basilicata: l’incontro con il ministro Carlo Calenda

Si è tenuto lo scorso 14 novembre a Tito (Potenza), presso il Centro Cecilia, il convegno dal titolo “Industria 4.0 per lo sviluppo della Basilicata”, organizzato da Confindustria Basilicata e Pensiamo Basilicata e a cui hanno partecipato il ministro per lo Sviluppo Economico, Carlo Calenda, e il governatore della Regione Basilicata, Marcello Pittella.

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Legalità e sviluppo: intervento del presidente Pittella

“La regione, tutto sommato considerata ‘sana’ per quanto riguarda infiltrazioni criminali, non deve comunque abbassare la guardia”

Il territorio lucano tra legalità e sviluppo al centro del dibattito nel seminario organizzato da Confindustria Basilicata e Pensiamo Basilicata, che si è svolto questa mattina nella città di Matera. Presenti ai lavori anche il Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, Franco Roberti, e il Presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella. Un’occasione per ribadire quanto la regione, tutto sommata considerata “sana” per quanto riguarda infiltrazioni criminali, non debba comunque abbassare la guardia. Soprattutto in vista della crescita socio economica che comporterà l’investitura della città dei Sassi a Capitale europea della cultura per il 2019.

“Non sempre c’è sincronia tra l’evoluzione della società e l’adeguamento legislativo che necessità invece di maggiore celerità. E per questo – ha detto il presidente Pittella – serve accorciare le distanze e tenere insieme le due velocità”. “Lo sforzo delle istituzioni – ha proseguito – non deve essere solo quello di ossequiare la norma, ma di provare a flettersi, cercando di tenere insieme legalità e bisogno, senza sconfinare in derive. Per far ciò sicuramente servono le intese e le buone pratiche amministrative che stiamo mettendo in campo, come l’aver accelerato sulla costituzione della Stazione Unica Appaltante, e l’aver creato regolamenti che diano a tutti la possibilità di competere. Azioni possibili solo attraverso un cambiamento radicale di metodo, ma la verità è che in molti soffrono della sindrome “nimby”: tutti vogliono il cambiamento, ma nel giardino altrui”.

“Ho pieno rispetto del lavoro della magistratura e confermo anche io l’ottimo lavoro della Procura della Repubblica di Potenza”, ha continuato il governatore in rifermento alle parole del Procuratore  distrettuale antimafia, Luigi Gay, tra i relatori del seminario. “È il tritacarne mediatico che demolisce una società ed alimenta lo scollamento tra cittadini e istituzioni, impedendo alla società di potersi reggersi”.

Il Governatore lucano è poi tornato sul tema ambientale, rimarcando la necessità per gli attori economici presenti sul territorio di sentirsi garantiti da regole certe e parlando di “distrazioni evidenti nel passato”. “Se Arpa Basilicata non ha funzionato bene per 15 anni – ha aggiunto Pittella – non possiamo nascondercelo, ma stiamo provando a recuperare e tutti i nostri sforzi sono rivolti a questo, a recuperare terreno sul fronte della credibilità”.

“Poi ci sono povertà, disagio e ed emigrazione. Abbiamo provato ad accorciare la forbice delle disuguaglianze con bilanci molto orientati al sociale e lanciando un’importante sfida sui temi dell’inclusione e dell’accoglienza. La Basilicata si candida, infatti, a promuovere un modello innovativo di economia sociale volto a trasformare una emergenza umanitaria in una opportunità di sviluppo per il territorio regionale.

Infine un riferimento a Matera 2019: “Bene il contratto di sito ma facciamolo con il coinvolgimento dei livelli nazionali, per evitare le mire di chi non ha la schiena dritta” e un appello “non bisogna abbandonarsi alla facile protesta, per costringere la politica a fare buone cose, occorre affiancarla e viverla, anche redarguendola. Bisogna imboccare convinti la strada della competizione e premere sull’accelerazione, perché il Paese o si ammoderna o non ce la fa”.

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