Caro Aldo,
il concetto di visione allargata, aperta, di cui la Basilicata ha così tanto bisogno e a cui ho fatto spesso riferimento nei miei interventi e nelle chiacchierate che pure ho intrapreso con te, presuppone il superamento di un isolamento, di una carenza infrastrutturale che continua a penalizzare il nostro territorio e il suo sviluppo. E’ per colmare questo gap che ti chiedo di intervenire, perché abbiamo bisogno di una Basilicata veloce, raggiungibile, mobile, moderna. Capace di connettersi al resto d’Italia e all’Europa, capace di creare e utilizzare reti.
Bisogna agire con decisione sulle scelte che riguardano la qualità dei servizi del trasporto ferroviario, tema non più rinviabile che proprio in questi giorni ha trovato ampio spazio nelle colonne della stampa locale e nazionale. E che giustamente l’accorto giornalista del Corriere della Sera descrive come “lo sfascio dei trasporti” nel Sud quale volto stesso della “questione meridionale”.
Bene, occorre disfarsi per sempre di una concezione che ci ha relegati da tempo ai margini delle dinamiche di sviluppo e crescita più importanti. Occorre disfarsi per sempre anche solo dell’idea di una “questione meridionale”. Occorre disfarsi di politiche infeconde, miopi, ormai passate.
Va restituita dignità ai viaggiatori e per farlo occorrerà mettere mano a contratti di servizio in essere e riguardare scelte che pure ci vedono dispensatori di lauti compensi.
C’è un piano della viabilità da realizzare, ci sono aree artigiane e industriali da collegare ai più importanti nodi ferroviari e autostradali. Un programma straordinario di opere pubbliche e interventi sulle principali arterie viarie della regione. Ci sono piccole piste aeroportuali già disponibili – la pista Mattei di Pisticci e l’aviosuperficie di Grumento Nova – che devono entrare in servizio.
Ma criticità enormi riguardano, caro Aldo, anche il sistema del Trasporto pubblico locale extraurbano e urbano che già sfavorito dai tagli dei trasferimenti nazionali, necessita di una urgente razionalizzazione.
Ti ho affidato un dipartimento che ne racchiude due, infrastrutture e ambiente, settori compositi e strettamente interconnessi che devono riuscire a comunicare tra loro, come tu pure hai spiegato durante la conferenza stampa di presentazione della giunta.
Ti ho affidato un settore, quello all’ambiente, che ha scosso, sfiduciato, preoccupato in questi anni buona parte dell’opinione pubblica lucana. Per questo il compito, quello innanzitutto di riconquistare la fiducia dei cittadini, rispondere alle loro richieste di tutela e di informazione, sarà non semplice ma prioritario. Per questo andrà riformata l’Agenzia regionale di protezione ambientale che dovrà diventare un organismo affidabile, super partes. E la trasmissione rapida e puntuale dei dati del monitoraggio ambientale da parte delle agenzie competenti, insieme alla loro pubblicazione, dovranno diventare strumenti e prassi consolidate e garantite. Sarà avviata una stagione nuova di interlocuzione istituzionale con le società estrattive che metterà al primo posto dell’agenda di governo dei prossimi anni la salute dei cittadini e la tutela dell’ambiente.
Inoltre, anche alla luce dei più recenti fatti di cronaca che hanno visto un’ampia area come quella del metapontino, colpita duramente da alluvioni e frane sarà prioritario preoccuparsi della tutela del paesaggio. Perché il territorio ha bisogno di prevenzione e assistenza.
Sono ancora vive nella memoria le immagini del crollo della palazzina a Matera, costata la vita ad una giovane donna di 31 anni, per questo, e lo dico a gran voce, bisognerà intervenire riqualificando e consolidando l’intero patrimonio edilizio dei centri storici e non solo e bisognerà approfondire la normativa regionale in vigore, per migliorare la sicurezza e osservare regole più stringenti sui controlli.
Quella che hai davanti è una regione ricca di risorse naturali ed energetiche ma fanalino di coda dei maggiori indicatori di sviluppo e crescita. Una contraddizione difficile da spiegare.
Difficile spiegare e impossibile tollerare ancora che sul petrolio, questione che ne racchiude molte altre, la Basilicata continui a dare al paese un contributo di gran lunga superiore ai benefici che da questo riceve. Il memorandum petrolifero andrà quindi rinegoziato. E’ una grande sfida che avrai il compito di accettare.
E orientando la nuova programmazione secondo la politica europea 20-20-20 andrà ripensato uno sviluppo energetico e ambientale in chiave sostenibile.
Coniugare la tutela dell’ambiente e della salute umana con lo sviluppo del territorio. E’ possibile e noi, con il tuo contributo, dobbiamo farcela.
Con stima
Buon lavoro
Presidente Regione Basilicata – Marcello Pittella