REGIONE E UNIONE CUOCHI LUCANI, SOTTOSCRITTO PROTOCOLLO

Il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, ha sottoscritto oggi a Potenza, nella sala Verrastro del palazzo della giunta, un Protocollo d’intesa con l’Unione regionale cuochi lucani (Urcl) della Federazione italiana cuochi (Fic). Obiettivo del documento “sviluppare una reciproca collaborazione con riferimento ad azioni di sistema nel settore turistico, ristorativo e culturale, promuovendo il binomio prodotto-territorio e valorizzando le giovani professionalità attraverso attività formative e seminariali, in quanto la gastronomia può rappresentare un importante veicolo di promozione delle produzioni agroalimentari tipiche e di diffusione delle consuetudini alimentari locali e della cultura rurale”.

Presenti all’incontro, tra gli altri, anche gli assessori alle Politiche agricole, Luca Braia e alle Politiche per la persona, Flavia Franconi, il capo di gabinetto della Presidenza della giunta, Gerardo Travaglio ed il dirigente generale del Dipartimento alle Politiche agricole, Giovanni Oliva. Sono intervenuti, inoltre, il presidente nazionale della Federazione italiana cuochi, Rocco Pozzulo ed il consigliere nazionale, Giuseppe Casale, il presidente dell’Unione regionale cuochi, Rocco Giubileo, il team manager Battista Guastamacchia ed i componenti della squadra, Giuseppe De Rosa e Antonio Farella, il membro della nazionale italiana cuochi, Vito Amato.

“Questa intesa – ha detto l’assessore Braia – rientra in un percorso di valorizzazione dei cibi, del territorio e delle tradizioni. Il cibo meglio rappresenta l’Italia nel mondo e sottoscriviamo questa intesa proprio a ridosso del 2018, l’anno internazionale del cibo, e in avvicinamento a Matera 2019”.

“Un grande merito – ha sottolineato il presidente Pittella – va alle categorie professionali e all’attività istituzionale che l’assessore Braia ed il Dipartimento hanno messo in campo. In questi ultimi anni c’è stata una campagna di promozione della Basilicata a 360 gradi, mai vista nella storia della nostra regione. Un segmento straordinario del nostro interesse è quello dell’agroalimentare, per il quale abbiamo messo in campo risorse importanti. Il protocollo con l’Unione dei cuochi ci consente di coniugare ambiente, salute, sicurezza alimentare valorizzazione dell’agroalimentare, ma anche di recuperare la storia della Basilicata, fatta di sobrietà e di umiltà. Vogliamo anche invogliare i giovani – ha detto ancora il governatore – a sperimentare profili professionali inediti. Potremmo immaginare, nell’ambito delle iniziative del protocollo, un’ulteriore forma di intervento, anche attraverso il mondo della scuola”.

TRASPORTI, PITTELLA: “DAL GOVERNO RISPOSTA A NOSTRA RICHIESTA”

“Esprimo soddisfazione per l’emendamento approvato dal governo su nostra proposta che ci consente di porre rimedio ad un capitolo gravoso sui Trasporti in Basilicata”. E’ quanto dichiara il Presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, in merito all’approvazione nell’ambito dei lavori della commissione V della Camera sul DDL Bilancio dello Stato per l’anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020 di un emendamento riguardante i trasporti.

“Abbiamo ottenuto dal Governo la possibilità di utilizzare 80 milioni di euro come anticipazione sulle risorse FSC 2014-2020, per fronteggiare la situazione debitoria nei confronti delle aziende concessionarie del Trasporto Pubblico Locale. E’ un segnale di forte attenzione del governo nei confronti delle richieste da noi avanzate per il quale ringrazio in particolare l’onorevole Maria Antezza per il forte lavoro in Commissione, l’onorevole Salvatore Margiotta ed il gruppo parlamentare che ci ha lavorato. Con l’accoglimento della nostra proposta passa – conclude il Presidente – il principio avanzato di attenzione al territorio”.

“COSTA MOLINA 2”, LA GIUNTA REVOCA SOSPENSIONE DELLA REINIEZIONE

La Giunta regionale, con delibera approvata oggi, ha revocato la sospensione della reiniezione in unità geologiche profonde delle acque di strato mediante il pozzo “Costa Molina 2”, disposta il 6 ottobre scorso a seguito dei risultati delle analisi svolte da Arpab su campioni prelevati il 4 settembre 2017.

La decisione del governo regionale tiene conto dei risultati comunicati dall’Agenzia regionale di protezione ambiente che, anche con il supporto di Ispra, ha effettuato nelle scorse settimane una serie di puntuali accertamenti. In particolare, dopo un sopralluogo presso il Centro Olio di Viggiano in data 16 e 17 novembre scorsi, a seguito dei quali è stata accertata la corretta segregazione dei flussi autorizzati alla reiniezione, sono stati eseguiti vari campionamenti in corrispondenza dei quattro punti di monitoraggio, di cui due esterni e due interni al Cova.

A seguito degli accertamenti eseguiti da Arpab, si è tenuto un tavolo tecnico per acquisire le valutazioni in merito ai risultati degli accertamenti, che hanno attestato il mutamento delle situazioni di fatto che avevano indotto la Regione a ricorrere al provvedimento di sospensione.

Con la delibera approvata oggi, la Giunta regionale ha quindi autorizzato il riavvio dell’attività di reiniezione, con il rispetto di ulteriori prescrizioni, che prevedono, per i prossimi 18 mesi, campionamenti con cadenza settimanale da parte dell’Eni sulle sostanze rinvenute: Mdea, Tea, Dea e Ea.

A sua volta, l’Arpab effettuerà con cadenza mensile per i primi due mesi e semestrale per il prosieguo ulteriori campionamenti presso le aree pozzo campionabili.

Le metodiche da impiegare nelle analisi sui campioni, anche da parte della Società, dovranno essere quelle sviluppate dall’Agenzia regionale di protezione ambientale.

E’ stato inoltre deciso di istituire un tavolo tecnico-scientifico composta da Regione, Arpab ed Eni e da eventuali altri enti o istituzioni scientifiche da individuare in relazione alle problematiche da trattare, con il compito di valutare le risultanze delle analisi, determinandone le concentrazioni caratteristiche, i valori soglia di attenzione a cui far corrispondere azioni di controllo e/o di intervento e meglio dettagliare la caratterizzazione delle acque di strato e di processo anche con il fine di impegnare la Società Eni Spa a mettere in campo azioni tese a sostituire gradualmente taluni additivi con prodotti meno impattanti dal punto di vista ambientale.

STIGLIANO, DICHIARAZIONE STATO DI EMERGENZA SI FA PIÙ CONCRETA

E’ in atto un’interlocuzione positiva tra Regione Basilicata e Dipartimento nazionale di Protezione Civile per il riconoscimento dello stato di emergenza a Stigliano, a seguito dell’aggravamento del movimento franoso che a suo tempo ha creato serissimi problemi al paese della Collina Materana.

Pur dovendo fare i conti con i limiti stringenti delle norme che regolano la materia, si stanno verificando le condizioni per ottenere risorse straordinarie in tempi brevi per aiutare un territorio in forte difficoltà. Quelle ordinarie, finanziate nel piano Rendis (in totale 7 milioni di euro) non bastano per ripristinare i danni subiti e ridurre al minimo i rischi in quell’area.

Ecco perché nel tardo pomeriggio di ieri il presidente della Regione Marcello Pittella e il Commissario straordinario per la mitigazione del rischio idrogeologico Donato Viggiano hanno ricevuto, a Potenza, in sala Verrastro, il sindaco di Stigliano, Francesco Micucci, per fare il punto della situazione in un confronto in videoconferenza con il capo del Dipartimento di Protezione Civile Angelo Borrelli.

Prima di entrare nel merito della discussione, il governatore lucanosi è complimentato con l’interlocutore romano e i suoi collaboratori presenti in video conferenza per l’alto riconoscimento recentemente ottenuto dal Capo dello Stato, attraverso il conferimento della medaglia d’oro assegnata all’intero Dipartimento nazionale di Protezione civile per il quotidiano servizio reso al Paese.

Il commissario Donato Viggiano, nel ricordare le attività sin qui poste in essere dalla Regione, ha poi sintetizzato gli elementi principali del dossier Stigliano, partendo dagli eventi alluvionali del 2013sino alla recenti ordinanze di sgombero fatte notificare dall’Amministrazione municipale a famiglie ed operatori economici, sottolineando il comportamento virtuoso del Comune nell’aggiornare il proprio piano di protezione civile.

Il sindaco Micucci, dopo aver ringraziato a sua volta tanto il dott. Borrelli quanto in particolare il presidente Pittella per la sensibilità manifestata dalla Regione Basilicata, ha lanciato un nuovo, preoccupato grido di allarme, evidenziando la estrema urgenza di intervenire nelle operazioni di messa in sicurezza dell’area franosa, anche attraverso risorse straordinarie dettate dalla eccezionalità della situazione.

Non sono mancate, da parte del Capo del Dipartimento della Protezione civile,parole di grande attenzione alle istanze rappresentate, con l’impegno ad accelerare i tempi di istruttoria della pratica di riconoscimento dello stato di emergenza.

Di qui il sentito ringraziamento al dott. Borrelli da parte del presidente Pittella, il quale, concludendo i lavori, ha voluto ancora una volta tranquillizzare, per il tramite del sindaco Micucci, l’intera comunità di Stigliano, assicurando che la Regione, grazie anche al finanziamento stipulato con la Bei, farà quanto possibile per mettere in sicurezza il territorio.

SANITÀ, PITTELLA SU OSPEDALE VENOSA E SANITÀ LUCANA

“E’ stato un incontro molto positivo: più occasioni di confronto e di merito ci sono e più riusciamo ad avere la verità delle informazioni. Siamo riusciti, questa sera, anche a recuperare stimoli, proposte ed idee che oggettivamente un dibattito a più voci può consegnare”. Lo ha detto il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, partecipando a Venosa ad una seduta aperta del Consiglio comunale per discutere delle prospettive future dell’ospedale cittadino, alla luce del piano di riordino del sistema sanitario lucano. Presenti all’incontro, tra gli altri, anche il presidente del Consiglio regionale, Francesco Mollica, i consiglieri regionali Carmine Miranda Castelgrande e Gianni Leggieri, sindaci ed amministratori dell’area, esponenti dell’associazionismo. In sala, anche i direttori generali dell’Asp, Giovanni Bochicchio e dell’ospedale San Carlo di Potenza, Rocco Maglietta. L’assemblea è stata convocata su iniziativa del sindaco di Venosa, Tommaso Gammone, per fare chiarezza sulla situazione dell’ospedale venosino e per via dei timori di ridimensionamento dell’Unità operativa di Oculistica. “Ci presentiamo ai cittadini – ha aggiunto il governatore – con sobrietà, con quella giusta umiltà e con la sincerità propria, di chi vuole interpretare politicamente quel ruolo di cambiamento, di proposizione e di azione che negli ambiti di intervento di un governo non sempre incrociano consenso. Ringrazio il Consiglio comunale di Venosa per l’opportunità che mi ha dato. La sanità – ha ricordato Pittella – non è solo acuzie: è territorio, prevenzione, prossimità. Nella nostra regione abbiamo puntato sulla costruzione di reti, come ad esempio quella delle acuzie o quella delle emergenze. La sanità – ha messo in chiaro – la si fa accrescendo la qualità dei servizi che si erogano: ma non la si può fare ovunque. Non si può avere la stessa tipologia di prestazione dappertutto, in ogni ospedale. Nessuno ci riconosce, tra l’altro – ha sottolineato il presidente – che la Basilicata è riuscita a realizzare l’elisoccorso notturno. Dopo le acuzie e l’emergenza, l’altro settore fondamentale, nella macro-organizzazione che abbiamo immaginato, è la distrettualità, che ha tra i protagonisti l’ospedale di Venosa, come quello di Lauria. Abbiamo comunque elaborato – ha detto ancora il presidente – un Piano di riordino della sanità a maglie molto larghe. Questa sera ci sono giunte alcune proposte. Si chiede l’urologia qui a Venosa? Si vuole il rinnovo del parco tecnologico? Si chiede l’unità semplice dipartimentale di oculistica? Siamo pronti dare una mano, ad irrobustire la struttura, cercando di capire quali sono gli investimenti necessari. Si potrebbe istituire – ha suggerito il governatore – un tavolo tecnico e di merito, per provare a mettere insieme le richieste, le norme e le esigenze reali. Si potrebbe in questo modo raggiungere un’intesa, da tradurre in un impegno formale e quindi in sostenibilità finanziaria. Alla città di Venosa – ha concluso – consegno la mia gratitudine per la capacità di affiancarsi alle istituzioni e per la volontà di compiere, insieme, un percorso costruttivo”.

FRANA MONTESCAGLIOSO, INCONTRO IN REGIONE

La frana di Montescaglioso del 2013 e il dissesto idrogeologico nella sua interezza sono stati al centro di un tavolo tecnico oggi a Potenza, nella Sala Verrastro della Presidenza della Giunta regionale.

Alla riunione hanno partecipato l’intero Consiglio comunale di Montescaglioso, il comitato cittadino Cottam, che si sono confrontati con il presidente della Regione, Marcello Pittella, e l’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità, Nicola Benedetto. Presenti anche la dirigente generale del Dipartimento Infrastrutture, Liliana Santoro, e il dirigente dell’Ufficio di Protezione Civile, Donato Viggiano, nella sua specifica veste di commissario delegato alla mitigazione del rischio idrogeologico.

In particolare, al centro della discussione la delibera regionale del 6 novembre scorso che definisce le priorità di finanziamento del Piano Rendis per il dissesto idrogeologico e i progetti esecutivi pubblicati sull’Albo Pretorio Comunale per il primo intervento di ripristino del reticolo idrografico dell’area interessata dal movimento franoso del 3 dicembre del 2013,.

Tutte le parti hanno ripercorso gli ultimi quattro anni e le problematiche da superare. Il sindaco di Montescaglioso, Vincenzo Zito, ha fatto chiarezza su tutte le fasi: dall’emergenza alla messa in sicurezza fino consolidamento, auspicando la risoluzione dell’empasse tecnica sul progetto da 2,6 milioni, al quale si aggiunge il finanziamento di 1,7 milioni per il definitivo consolidamento dell’area colpita. A seguire le voci degli esponenti dell’opposizione in Consiglio comunale e quelle del Comitato dei cittadini che hanno posto l’accento sulle soluzioni per consentire ai soggetti interessati di poter delocalizzare le attività produttive coinvolte dall’evento franoso.

“La Regione – ha sottolineato l’assessore Benedetto – ha a cuore tutti i 131 paesi della Basilicata alla stessa maniera”, spiegando i criteri adottati dal Dipartimento con riferimento alla delibera che detta le priorità del Piano Rendis. “Bisogna far diventare esecutivi i progetti, e poi guardare al posizionamento in graduatoria che può essere superato con lo scorrimento” – ha detto l’assessore invitando “ognuno a fare la propria parte nella massima collaborazione e nel rispetto delle norme”.

Sul tema della sicurezza, il dirigente della Protezione Civile, Donato Viggiano, e la dirigente generale, Liliana Santoro, nel sottolineare il costante monitoraggio della frana, e della nuova dotazione da parte della Regione di strumenti di misurazione, hanno ribadito come la sistemazione del reticolo sia l’elemento cardine e la precondizione tecnica per ogni tipo di intervento. “Il perimetro in cui si muove il commissario – ha spiegato in particolare Viggiano – è frutto di un accordo, gli interventi della piattaforma Rebis che sono 570 circa vanno considerati alla luce delle nuove priorità e del dissesto che avanza”. Viggiano ha dato suggerimenti sulla riformulazione della graduatoria. C’è la necessità di una revisione dell’attuale terzo atto integrativo per trasferire la nuova graduatoria nel progetto da 1,7 milioni che è al 23esimo posto tra quelli “scrutiabili” e che ha bisogno di essere inserito nell’accordo tra Ministero dell’Ambiente e Regione.

Il presidente della Regione Marcello Pittella, nel concludere i lavori, ha auspicato di continuare a condividere il percorso intrapreso. “C’è stato un approccio positivo con la collaborazione a livello istituzionale necessaria per andare avanti”. Pittella ha poi suggerito il metodo e ha dato qualche rassicurazione all’amministrazione circa i prossimi passaggi.

Il 20 dicembre prossimo il presidente incontrerà il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, Gian Luca Galletti, proprio per discutere di dissesto idrogeologico. Con l’obiettivo di attivare il fondo di rotazione si cercheranno nuove modalità per recuperare i 7 milioni per gli altri progetti che riguardano il Comune di Montescaglioso, ha fatto sapere il presidente.

“Le risorse non sono più le stesse di 15 anni fa – ha concluso Pittella – e così abbiamo provato a fare una cosa inedita in Basilicata, finanziando attraverso la Bei interventi per il dissesto idrogeologico”. Dopo aver auspicato che possa aprirsi a Roma un ulteriore spiraglio dall’incontro al Ministero, il governatore lucano si è reso disponibile a partecipare a un Consiglio Comunale aperto, rassicurando il tavolo circa la volontà della Regione di considerare una priorità la questione Montescaglioso e considerando l’incontro del 20 dicembre al Ministero come la prima tappa per la risoluzione dei problemi.

PIANO STRAORDINARIO DISABILITÀ E FONDO POLITICHE SOCIALI

Assistenza specialistica scolastica agli alunni con disabilità, centri diurni, vita indipendente oltre al grande tema del dopo di noi. Attenzione a minori, disabili e anziani: priorità delle Politiche sociali su cui la Regione interviene in un’ottica di sistema coinvolgendo i territori chiamati a collaborare (Comuni capofila degli Ambiti Socio Territoriali e le due Province di Potenza e Matera).

Il Presidente Pittella, insieme al Presidente della IV CCP ‘Politica Sociale’ Giuzio, ha ascoltato amministratori locali, operatori e associazioni del sistema socioassistenziale regionale per un momento di confronto sullo stato di avanzamento dei Piani sociali di Zona (annuali) e del Programma straordinario per la disabilità (triennale).

“Ci aggiorniamo alla prima metà del mese di gennaio del nuovo anno per un ulteriore incontro, nel quadro di una costante sinergia perché l’ascolto è fondamentale per riempire di contenuti l’impegno assunto sul fronte delle politiche sociali. Ora – ha detto il Presidente Marcello Pittella – dobbiamo accelerare su tutti gli interventi che coinvolgono il sistema sociale lucano dando ascolto a tutti i soggetti direttamente interessati a tali tematiche quale segno di straordinaria civiltà. Fino all’ultimo giorno della legislatura il governo regionale sarà pienamente impegnato sugli argomenti del settore sociale senza abbassare mai la guardia. L’incontro odierno testimonia la bontà del metodo che abbiamo scelto, pienamente condiviso: il metodo del confronto tra tecnici, amministratori, operatori del terzo settore e del coordinamento regionale contribuisce a fornire una visione d’insieme ed uniforme sull’intero territorio regionale che è condizione indispensabile per poter definire il bisogno reale presente in Basilicata. Una rinnovata strategia costituirà il giusto volano anche per favorire nuovi inserimenti lavorativi nel settore”. Nel sottolineare che “Il tema dell’assistenza alle fasce deboli tiene dentro, in particolare, anche quello dell’autismo e della ludopatia” Pittella ha dovuto però prendere atto dell’assenza di alcuni referenti delle Amministrazioni locali all’incontro odierno.

Nell’auspicio che negli ulteriori incontri si possa registrare la massima partecipazione sia dei referenti istituzionali che della società civile il Presidente Pittella ha concluso evidenziando che “Non siamo qui per mettere i voti ma semplicemente per capire a che punto è il processo di riordino del sistema e come intendiamo proseguire su un tema che è costantemente all’attenzione della Giunta, del Dipartimento e della Quarta Commissione consiliare”.

Donato Pafundi, Direttore Generale del Dipartimento Politiche per la Persona ha evidenziato che la Regione Basilicata nel solo mese di dicembre ha trasferito per il sociale ingentissime risorse pari a oltre 12 milioni di euro, cosa che in passato non si era mai verificata in tale misura. In particolare sono stati erogati più di cinque milioni di euro ai 15 agli Ambiti Sociali di Zona, oltre 4 milioni di euro ai 9 nuovi Ambiti Socio Territoriali, circa 900.000 alle sezioni primavera e un milione e quattrocentomila euro all’Azienda Sanitaria ASP per il trasposto, a livello regionale, di disabili fruenti di prestazioni di riabilitazione ex art.26 della L n.833/78 (AIAS di Potenza e di Matera e Padri trinitari)

“Fare l’amministratore è un lavoro complicatissimo. A fronte di nuove esigenze dobbiamo evitare cortocircuiti, procedendo per passi concreti, così come concreto si è rivelato l’incontro di oggi”. Lo ha detto Vito Giuzio, Presidente della IV Commissione consiliare sottolineando che “Già da inizio 2018 proseguirà il confronto soprattutto con i Comuni Capofila per approfondire fabbisogno e necessità e per risolvere, in particolare, la questione relativa all’affidamento dei servizi”.

SOTTOSCRITTO IL PROTOCOLLO DI INTESA PER LEGALITÀ E SICUREZZA

“Legalità, trasparenza, sicurezza sono fattori fondamentali per assicurare lo sviluppo economico ed occupazionale del territorio. Con la sottoscrizione di questa intesa la Basilicata aggiunge un altro fondamentale tassello allo straordinario mosaico che stiamo realizzando sul tema della legalità per migliorare ulteriormente la qualità della vita nella nostra regione”. Lo ha detto il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, nel corso dell’incontro, svoltosi stamane nella sede della Prefettura di Potenza, per sottoscrivere il “Protocollo d’Intesa per la realizzazione di azioni nei settori della legalità e sicurezza da finanziare con le risorse attribuite alla Regione Basilicata per il ciclo di programmazione 2014-2020 e le risorse del PON “Legalità” 2014-2020”.

A fare gli onori di casa il Prefetto di Potenza Giovanna Cagliostro che ha richiamato “il percorso di collaborazione istituzionale che ha consentito la realizzazione di questo atto d’intesa e che ne dovrà in futuro caratterizzare l’esecuzione. La sicurezza è componente fondamentale dello sviluppo e del benessere di una comunità”.

Ha presenziato all’incontro il vicecapo della Polizia Prefetto Alessandra Guidi che ha affermato “l’importanza della lotta alla criminalità, fatta attraverso lo sviluppo e la ripresa economica del territorio, cui quest’atto, siglato oggi, darà senza dubbio una decisa spinta”.

Il Prefetto Guidi si è poi soffermata sui tre principali obiettivi strategici dell’intesa: “rafforzare gli standard di sicurezza in particolari aree della Basilicata considerate strategiche per lo sviluppo; favorire l’inclusione sociale attraverso il recupero di beni immobili pubblici, anche confiscati alla criminalità organizzata; favorire l’inclusione sociale e la diffusione della legalità”.

E ’intervenuta all’incontro anche il Prefetto di Matera Antonella Bellomo, che ha sottolineato “la profonda comunione di intenti e di azione tra le varie componenti istituzionali del territorio, manifestatasi anche in questa occasione”, nonché la dott.ssa Sabrina Blasco in rappresentanza dell’Agenzia per la Coesione Territoriale che si è soffermata sulla collaborazione sinergica promossa dall’Agenzia tra il PON Legalità ed i POR della Regione Basilicata 2014/2020.

Il Protocollo prevede lo stanziamento di circa 12,8 milioni di euro, a cui si aggiungono nel corso del 2018, ulteriori 6 milioni di euro a seguito dell’approvazione della proposta di modifica del PON legalità da parte della Commissione Europea.

A chiudere l’incontro è stato il presidente Marcello Pittella che ha voluto esprimere il sentimento di piena soddisfazione per “quello che non è un traguardo, ma un’importante tappa di uno straordinario ed esaltante cammino”.

“E’ il risultato – ha aggiunto il Governatore – di un lavoro di squadra che ha visto fianco a fianco il Governo, le Prefetture, la Regione. L’atto odierno testimonia che in Basilicata lo Stato c’è ed è rappresentato da presenze di qualità, di grande sensibilità e con un’etica della responsabilità. La Regione sta provando a fare la propria parte per migliorare le sue performance con un sentimento di responsabilità sui temi della trasparenza, della legalità, della sicurezza perché è da qui che parte il motore dello sviluppo. Su questo cammino stiamo aiutando le forze dell’ordine a migliorare il loro contesto operativo a partire dal supporto logistico alla Guardia di Finanza e proseguendo con il nuovo comando regionale dell’Arma dei carabinieri per il quale abbiamo messo in campo un investimento di 8 milioni di euro, solo per citare alcuni esempi. Io credo – ha concluso Pittella – che l’esperienza di oggi vada valorizzata e mi spinge a incoraggiare il Governo a continuare in questa direzione come ci dimostrano i positivi risultati che si stanno registrando anche in tema di gestione dei flussi migratori”.

L’incontro si è concluso con la firma del protocollo d’intesa.

Presenti alla firma l’Assessore regionale alle Politiche di Sviluppo Roberto Cifarelli, i massimi rappresentanti delle Forze dell’Ordine della Regione, i rappresentati delle parti sindacali e datoriali, il Presidente dell’Anci, il Sindaco di Potenza, il vice Sindaco di Matera, i sindaci di Melfi e Tito, i rappresentanti dei Consorzi per lo Sviluppo industriale di Potenza e di Matera.

SI RAFFORZA LA COOPERAZIONE TRA BASILICATA E ROMANIA

Sanità, ambiente e gestione dei fondi strutturali: c’è già un primo nucleo di temi su cui si può immaginare di rilanciare l’accordo di partenariato transnazionale, sottoscritto nel 2012 tra Regione Basilicata e Provincia di Gorj, un accordo previsto nell’ambito della cooperazione internazionale fra Italia e Romania, funzionale alla partecipazione ai bandi dei Programmi europei per incentivare lo sviluppo delle piccole e medie imprese innovative. Per l’ulteriore definizione di ambiti e interventi si dovranno aspettare le ulteriori sezioni di confronto tematico e, soprattutto, la fine di gennaio e l’inizio di febbraio quando arriverà in Romania la delegazione lucana che ricambierà, dunque, la visita di oggi della delegazione romena a Potenza per l’incontro organizzato in Sala Inguscio con il supporto del Distretto Tecnologico TeRN.

Finalizzato ad illustrare opportunità e sinergie possibili fra i tessuti economici delle due regioni, l’incontro ha visto la partecipazione del Consigliere di Gabinetto del Presidente della Provincia di Gorj, Ovidiu Popescu e il Consigliere dell’Ambasciatore Italiano a Bucarest, Florin Popescu che non hanno mancato di evidenziare i vantaggi della nuova normativa fiscale rumena e di sottolineare che: “Siamo l’interlocutore valido e qualificato per recepire ogni genere di proposta e fornire consulenza alla messa in campo di idee nell’ambito di questo partenariato”. Sono intervenuti anche la dottoressa Georgia Nardozza del San Carlo e Michele Greco dell’Unibas che hanno portato testimonianza delle missioni a Gorj nel 2014 tese a comprendere la realtà relativamente alle condizione degli ospedali e del sistema sanitario, della formazione e dell’alta formazione. In platea ampia rappresentanza del sistema Basilicata con i referenti, tra gli altri, di Sviluppo Basilicata, Cnr, Confapi Matera, Confindustria. A coordinare i lavori il Presidente TeRN Antonio Colangelo che, nella tarda mattinata, è stato ricevuto in Presidenza dal Presidente Pittella insieme alla delegazione romena e a Lauramaria Figundio di Geocart.

“Non siamo tuttologi. Però ci sono alcune cose che sappiamo fare meglio di altri. Con l’incontro di oggi rafforziamo il legame di amicizia con la Romania consapevoli che nell’elenco delle cose che si possono fare dobbiamo concentrarci su quanto facciamo meglio. Penso alla nostra sanità, ai temi dell’ambiente e delle energie rinnovabili, alla nostra consolidata e apprezzata capacità di gestione e di spesa dei fondi strutturali. E’ a partire da qui, che diamo la nostra disponibilità al rilancio di questo protocollo d’intesa che ha dato avvio ad un confronto virtuoso tra la Basilicata e il distretto di Gorj”. Lo ha detto il Presidente Marcello Pittella alla delegazione romena ricevuta nel suo ufficio. “Ricambiamo volentieri l’invito della delegazione romena: saremo presenti con una nostra delegazione, qualificata e specializzata in quei tre o quattro ambiti prioritari che si andranno a definire e che daranno luogo a iniziative concrete di cooperazione. Ma ci può essere anche tanto altro, a partire – ha concluso Pittella – da innovazione e trasferimento tecnologico, osservazione della terra, riduzione dei rischi naturali”.

“A distanza di tempo – ha detto l’Assessore regionale alle Attività produttive Roberto Cifarelli presente all’incontro in sala Inguscio – oggi rilanciamo la valenza di questo accordo puntando sulle esperienze positive maturate in Basilicata, camminando sugli obiettivi che sono realmente praticabili se davvero vogliamo dare il nostro contributo concreto a questa intesa. La Basilicata è sempre stata particolarmente virtuosa nella programmazione dei fondi europei: è proprio da questa esperienza, esportabile all’interno di percorsi di cooperazione, che vogliamo avviare il rilancio di questo protocollo da cui sicuramente potranno nascere contaminazioni importanti. Confermiamo la volontà di proseguire su questa percorso focalizzandoci sui settori in cui la Basilicata può dare un contributo tangibile in termini di know-how: non solo il tema dell’assistenza tecnica ai fondi strutturali e di coesione, della rendicontazione di progetti e misure, ma anche dei servizi innovativi alle imprese, della promozione di iniziative di internalizzazione, della formazione professionale per l’inserimento lavorativo e l’autoimprenditorialità”.

UN BANDO PER DUE ITS: EFFICIENZA ENERGETICA E MADE IN ITALY

La Giunta regionale ha approvato un bando per istituire in Basilicata due istituti tecnici superiori (Its), uno per l’efficienza energetica e l’altro per le tecnologie del Made in Italy.

“Continua – afferma il Presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella – l’impegno del governo regionale per rafforzare la diffusione della cultura scientifica e tecnologica e per sostenere, la competitività e l’innovazione del sistema produttivo lucano con una particolare attenzione all’occupazione giovanile. La scelta dei due indirizzi prova ad intercettare infatti la potenziale domanda in settori ritenuti strategici della nostra programmazione regionale. Pur registrando un ritardo, abbiamo approvato la delibera di giunta che va nella direzione di un ampliamento dell’offerta formativa”.

L’investimento è di circa un milione e mezzo di euro derivante dal Po Fse 2014/2020.

Sulla base del quadro normativo vigente, le Regioni deliberano la costituzione degli Its nell’ambito dei propri piani territoriali di intervento in materia di programmazione dell’offerta formativa. Sotto il profilo giuridico, gli Its sono configurati come fondazioni di partecipazione. Ne sono soci fondatori istituti tecnici e professionali, enti di formazione accreditati per la formazione superiore, imprese, enti locali, università e centri di ricerca. Le Fondazioni Its, costituite su base regionale, possono operare anche in ambito interregionale, nazionale e internazionale, secondo gli indirizzi della programmazione della Regione e nel rispetto della normativa dello Stato.

Gli Its si collocano nell’ambito dell’istruzione terziaria con caratteristiche che li configurano come “Scuole superiori per le tecnologie applicate”, per rispondere ai fabbisogni di tecnici superiori con una specializzazione approfondita e mirata rispetto alle specifiche esigenze di quadri intermedi delle imprese, soprattutto piccole e medie. A conclusione dei relativi percorsi, gli studenti conseguono diplomi di tecnico superiore con una qualificazione corrispondente al V livello dell’European Qualification Framework (EQF).

L’Its per l’Efficienza Energetica concentrerà la propria offerta formativa su produzione e gestione dell’energia e relativi impianti, energie rinnovabili, efficientamento energetico. Mentre l’Its sarà dedicato alle Tecnologie del Made in Italy – Sistema Meccanica, alla “fabbrica intelligente” nel settore automotive.

Con questo avviso pubblico la Regione Basilicata intende procedere alla raccolta delle manifestazioni d’interesse per la costituzione delle due Fondazioni ITS, ciascuna riferita ad una delle aree tecnologiche individuate.

Fra gli obiettivi: soddisfare i fabbisogni del sistema produttivo territoriale, chiaramente identificato e che evidenzi una significativa richiesta di profili professionali ad alto contenuto tecnologico; sostenere il passaggio dei giovani dall’istruzione al mondo del lavoro, garantendo l’acquisizione di competenze che forniscano elevate opportunità occupazionali, anche attraverso l’istituto dell’apprendistato in alta formazione; rafforzare la collaborazione con il territorio, il mondo del lavoro, le sedi della ricerca scientifica e tecnologica, il sistema delle Università e il sistema della formazione professionale, per assicurare i collegamenti dei percorsi Its con i processi di innovazione e di trasferimento tecnologico; promuovere l’orientamento permanente dei giovani verso le professioni tecniche e le iniziative di informazione delle loro famiglie; garantire le pari opportunità di accesso ai percorsi Its.