La Basilicata alla Bit: puntare sul turismo, ce lo chiedono i numeri

I numeri dei visitatori parlano chiaro: c’è voglia di scoprire la Basilicata oltre i confini lucani. Il nostro impegno andrà proprio in questa direzione, per mettere a sistema le singole offerte così da creare una rete del turismo lucano che parta dalla città di Matera e abbracci tutto il territorio lucano”.
Lo ha detto il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, visitando lo stand della Regione alla Borsa internazionale del Turismo in corso a Milano. Il presidente ha salutato gli espositori e ha colloquiato con alcuni dei numerosi visitatori in cerca di informazioni sulle possibilità turistiche della Basilicata.
“Puntiamo alla Basilicata turistica del 2020, passando anche dalla Bit 2014 dall’Expo 2015- ha detto Pittella – perché c’è un interesse crescente intorno al nostro territorio, soprattutto verso quegli itinerari che esulano dalle classiche mete turistiche. Mi riferisco ai percorsi religiosi delle chiese rupestri e dell’arte sacra, agli itinerari federiciani, alle possibilità di turismo naturalistico e agli itinerari del buongusto. Senza dimenticare il mare prezioso della Basilicata, di Maratea e del Metapontino e concentrando sforzi corali intorno alla promozione di Matera 2019”.
“I visitatori – ha detto Pittella – sono mossi da un desiderio di bellezza, svago, relax e divertimento, che sarà nostro compito intercettare e soddisfare ed è per questo che già dalla prossima finanziaria la Regione Basilicata investirà maggiori risorse sui turismi. Se ad oggi – ha concluso il presidente della Regione – con le limitate risorse che sono state destinate alla promozione del territorio abbiamo tuttavia recuperato numeri significativi, sono certo che con uno sforzo finanziario superiore riusciremo a raggiungere obiettivi ancora più entusiasmanti”.

Costituita la Task force per l’Agenda Digitale in Basilicata

E’ stata istituita la Task force “Agenda Digitale in Basilicata – Visione strategica 2020”.
E’ presieduta dal presidente della Giunta regionale Marcello Pittella in collaborazione con l’assessore alle Politiche per lo sviluppo, Lavoro, Formazione e Ricerca, Raffaele Liberali
Ne fanno parte dirigenti interni ed esperti esterni. I dirigenti interni sono Nicola Antonio Coluzzi (ufficio Società dell’Informazione), Vincenzo Fiore (Ufficio Sistema Informativo Regionale e Statistica), Giovanni De Costanzo (Protezione Civile), mentre gli esperti esterni sono Francesco Sacco (docente dell’area strategica della Bocconi di Milano), Ernesto Belisario (esperto di informatica giuridica e diritto delle nuove tecnologie), Marco Meneguzzo (docente di Economia delle aziende e delle amministrazioni pubbliche dell’università Tor Vergata di Roma) e Francesco Piero Michele Paolicelli (dirigente di società di servizi in telecomunicazioni).
“L’obiettivo – afferma l’assessore Liberali – è quello di fare della Basilicata una delle regioni più all’avanguardia in tema di digitalizzazione, non partendo da zero perché le esperienze passate sono di buon livello, ma mettendo a sistema una serie di iniziative dirette alla sburocratizzazione, all’anagrafe dei cittadini, alla fatturazione elettronica per le imprese, al fascicolo sanitario e a tutta una serie di nuovi servizi. Oggi la Basilicata vanta molti esempi di iniziative e realizzazioni estremamente avanzati nel panorama italiano ed ha raggiunto un ottimo livello nella diffusione della banda larga. Tutto si muove intorno all’interesse che ha Regione nel coinvolgimento attivo dei giovani, che sono i più digitalizzati e perciò in grado di promuovere iniziative di autoimprenditorialità”.
Compito preminente della TaskForce sarà quello di rilanciare la programmazione in un’ottica strategica in materia di società dell’informazione che possa costituire la base dell’Agenda digitale. Agenda che è orientata a rendere possibile la definizione di un nuovo piano regionale per l’eGovernment e lo sviluppo dell’Ict in Basilicata; ad inquadrare a sistema tutti i principali progetti, infrastrutture assets ed azioni localmente già realizzate o in corso di realizzazione, oltre che a stimolare l’avvio di nuove progettualità fortemente innovative ed in linea con i nuovi obiettivi europei dell’economia digitale, attraverso la progettazione di nuovi servizi regionali avanzati in tema di cloud computing, social network, web semantico, open data.
L’assessore Liberali ha fatto inoltre notare che occorre anche riorganizzare il processo di procurement-to-pay per rendere la gestione della spesa dell’amministrazione regionale trasparente e funzionale e consentire la riduzione dei tempi di pagamento. Ovviamente occorre una mobilitazione di tutti gli attori locali coinvolti (pubblica amministrazione, imprese, mondo della ricerca) in modo da ricreare condizioni favorevoli di accesso al finanziamento comunitario e nazionale e abilitare forme di partecipazione pubblico-private allo sviluppo dei progetti.

Buon lavoro a Polito, nuovo direttore del Corriere del Mezzogiorno

Gentile direttore Polito,

nel manifestare il mio personale compiacimento per la Sua nomina a direttore responsabile del Corriere del Mezzogiorno, che premia il Suo impegno professionale, da me particolarmente apprezzato, di editorialista del Corriere della Sera, Le invio da lettore del Suo giornale, prima ancora che da Presidente della Regione Basilicata, un forte, fortissimo “in bocca al lupo” a fronte di una sfida che, come Lei stesso ha scritto ieri, presenta caratteri di forte complessità.
La stessa complessità con la quale, ai diversi livelli di responsabilità, un po’ tutti, nel Mezzogiorno, siamo chiamati a confrontarci, come peraltro, per una casuale coincidenza, ho avuto modo di evidenziare proprio ieri, in Consiglio regionale, illustrando la relazione programmatica del nuovo governo lucano da me presieduto, a seguito delle elezioni anticipate del 17 e 18 novembre scorsi.
Condivido pienamente, essendomene fatto portavoce a mia volta nella massima assise di Basilicata, i toni preoccupati dell’editoriale con il quale s’è presentato ai lettori del CorrMezz, per il crescente divario tra Sud e Nord del Paese, a causa di una crisi economica che è stata affrontata in questi anni con una sbagliata “ricetta nordista”, figlia di “un federalismo pasticcione e confuso”.
Proprio sulla base di queste considerazioni, da me esplicitate anche nel corso della campagna elettorale, nei giorni scorsi, ho scritto una lettera ai miei colleghi Presidenti di Campania, Puglia e Calabria, Caldoro, Vendola e Scopelliti, nella quale ho proposto di mettere a punto una strategia comune per il rilancio del Mezzogiorno, cogliendo le opportunità offerte dalla nuova programmazione comunitaria 2014/2020 soprattutto sul fronte delle grandi opere infrastrutturali, in grado di rilanciare l’economia delle nostre Regioni e di fare del Mezzogiorno d’Italia un vero e proprio “ponte” economico e culturale tra il Nord Africa e il Nord Europa.
Sono certo che anche il Corriere del Mezzogiorno, sotto la Sua direzione, si farà promotore, alla pari degli altri giornali del Sud, di un dibattito a più voci in Basilicata, Calabria, Campania e Puglia che possa far compiere alla classe dirigente meridionale quel salto di qualità che spesso è mancato negli ultimi decenni e del quale, mai come oggi, vi è assoluto bisogno se vorremo salvare le nostre Regioni e, con esse, l’intero Paese.
Con gli auguri di buon lavoro e con i sensi della mia stima, La prego, gentile Direttore, di accettare i saluti più cordiali.

Nuovo ruolo e mission per la futura Arbea

Nuovo ruolo e mission per la futura Arbea che da semplice Organismo istruttore delegato da Agea ai pagamenti degli aiuti comunitari in agricoltura diventerà ente pagatore certificato dall’Unione Europea.
La Giunta regionale, infatti, su proposta dell’assessore all’Agricoltura, Michele Ottati, ha approvato il disegno di legge di “Riorganizzazione delle funzioni regionali in materia di erogazioni comunitarie in agricoltura”. Con il ddl prende avvio il complesso ed impegnativo processo di riforma della governance nel settore agricolo. L’obiettivo è quello di riconfigurare e riorganizzare il sistema regionale che presiede all’istruttoria delle domande di aiuto da parte delle aziende agricole lucane e alle conseguenti erogazioni.
Duplice il risultato che si vuole raggiungere: da una parte l’accorpamento delle funzioni amministrative, la semplificazione organizzativa degli operatori pubblici, una maggiore efficienza gestionale, oltre che una sia pure limitata riduzione dei costi e, dall’altra parte, la ricostruzione delle premesse e delle condizioni per poter disporre nuovamente di un organismo pagatore regionale (OPR), sia pure internalizzato nella struttura regionale. Il costituendo ufficio regionale dovrà essere strutturato ed adeguato secondo le prescrizioni che saranno emanate come atti delegati dalla Commissione dell’Ue ai sensi dell’art. 7 del Regolamento (CE) n. 1306/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio.
La riorganizzazione consentirà di accorciare i tempi di erogazione degli aiuti comunitari che attualmente prevede il passaggio della domanda del beneficiario in quattro enti: Regione, Arbea, Agea e istituto di credito. In questo modo, invece, si semplificherà il tutto con due enti: Regione ed Istituto di credito. Con il provvedimento di Giunta si stabilisce che l’Arbea cesserà la sua operatività il 31 luglio 2014 e le sue funzioni saranno assunte dalla Regione e poste in capo ad un ufficio regionale appositamente istituito con caratteristiche di indipendenza dall’ufficio regionale avente funzione di Autorità di gestione del Feasr.
Il direttore dell’Arbea con decreto del presidente della Regione è nominato commissario dell’Agenzia con il compito di portare a termine alcune funzioni: il trasferimento delle funzioni di Arbea in capo al nuovo ufficio regionale, il trasferimento del personale in servizio nei tempi e secondo i criteri stabiliti dal Comitato Interdipartimentale di coordinamento Organizzativo (Cico), la gestione delle funzioni ad esaurimento e liquidazione dell’Agenzia e delle sue pendenze attive e passive.
La Regione, in tale processo di riorganizzazione, ha già predisposto con un’apposita delibera di Giunta l’indizione della gara per la realizzazione del sistema informativo agricolo della Regione Basilicata (Sia-Rb) riguardante l’informatizzazione di tutti i processi amministrativi del settore agricolo.

Accordo Comune Spinoso-Accademia Brera: un’intuizione felice

Il presidente della Regione, Marcello Pittella, ha incontrato il sindaco di Spinoso, Pasquale De Luise, per approfondire i contenuti della convenzione sottoscritta tra quel Comune e l’Accademia di Belle Arti di Brera, che ogni anno accoglie a Milano circa tremila studenti con un elevato tasso di internazionalizzazione.
A seguito dell’intesa sottoscritta con il direttore dell’Accademia, prof. Franco Marrocco, già da quest’anno, nella suggestiva cornice di Palazzo Ranone, a Spinoso, saranno attivati quattro soggiorni della durata di un mese ciascuno, che consentiranno a gruppi di 20-25 studenti di Brera per ciascun corso di confrontarsi con una realtà diversa da quella di provenienza e di conoscere e apprezzare i paesaggi e i tesori artistici dell’intera regione.
A marzo, giugno, settembre e dicembre di ogni anno, è stato infatti spiegato nel corso dell’incontro, gruppi di ragazzi di altre regioni d’Italia, partendo da Spinoso, visiteranno gli scavi archeologici di Grumentum, il parco letterario “Carlo Levi” di Aliano, la città di Matera, la casa museo di Leonardo Sinisgalli di Montemurro, il percorso dell’energia a Tramutola e il museo del lupo e dell’arpa a Viggiano, oltre ad altre località turistiche della Basilicata e non solo, con il risultato di farne dei “testimonial” di eccezione della nostra regione.
Il presidente Pittella, nel complimentarsi con il sindaco De Luise per l’intuizione avuta e soprattutto per la determinazione con la quale ha prima perseguito e poi formalizzato il gemellaggio culturale con uno degli atenei pubblici più prestigiosi nel settore dell’alta formazione artistica e musicale del Paese, ha sottolineato come l’accordo tra il Comune di Spinoso e l’Accademia di Brera si inserisca in un virtuoso processo di recupero e di messa a valore di alcuni palazzi storici della Basilicata che, una volta ristrutturati, devono diventare – ha detto – motori della crescita economica e culturale delle nostre comunità.
La Regione – ha annunciato il presidente Pittella – anche attraverso il programma operativo Val d’Agri gestito dai propri uffici, non farà mancare, nelle compatibilità di bilancio, il sostegno nelle attività di accoglienza dei docenti dell’Accademia di Brera oltre che nell’organizzazione di visite guidate di studenti e insegnanti e, se possibile, anche delle loro famiglie, su tutto il territorio lucano, all’insegna di una promozione turistico-culturale a 360 gradi.

Su Centrale del Mercure prevalga calma e senso di responsabilità

Sulla vicenda della Centrale del Mercure, alla luce delle proteste di questi ultimi giorni, ma soprattutto in presenza di strumentalizzazioni che proliferano sulla rete, nel tentativo, nemmeno tanto occulto, di creare un clima di tensione che potrebbe sfociare in atti inconsulti da una parte, come dall’altra delle diverse ‘barricate’ che oggi si fronteggiano sulla questione, è quanto mai necessario far prevalere la calma e il senso di responsabilità da parte di tutti”.
Lo dichiara il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella.
“Le Istituzioni locali, da un lato, e gli organi della Magistratura, dall’altro, debbono poter operare, nell’ambito della autonomia garantita loro dalle leggi vigenti, senza indebite ‘pressioni’ da parte di chicchessia. Come Regione – aggiunge il presidente – abbiamo da tempo espresso una posizione chiara, tesa a non sacrificare né la tutela dell’ambiente e la salute dei cittadini e né tantomeno la tutela dell’occupazione e delle opportunità di sviluppo garantite dalla Centrale del Mercure. Ritengo si tratti di una scelta coerente, responsabile, condivisa sicuramente dalla stragrande maggioranza delle popolazioni del Parco del Pollino. Contemporaneamente – conclude Pittella – manifestiamo sin d’ora assoluta fiducia nell’operato della Magistratura, in vista della decisione che di qui a qualche settimana, in piena autonomia, assumerà il Consiglio di Stato, nei cui confronti abbiamo sempre manifestato, e continuiamo a manifestare, pur nella diversità dei ruoli, totale rispetto”.

I fondi dello schema Basento-Bradano restano alla Basilicata

Grazie al buon lavoro fatto dai deputati lucani, ed in particolare dagli onorevoli Antezza, Folino e Latronico, decisi nel sostenere, con propri emendamenti, le ragioni della Basilicata, anche a seguito della ferma posizione assunta dalla Regione, prima, e dalle organizzazioni sindacali e dalle rappresentanze del mondo agricolo, poi, i fondi destinati al completamento della schema idrico Basento-Bradano non finiranno nelle casse di Expo 2015. Ciò dimostra che quando il sistema Basilicata si muove all’unisono,avendo di mira il bene dei lucani, riusciamo a non soccombere anche dinanzi a manovre, piu’ o meno subdole, di matrice neo-centralista, che soprattutto in questi ultimi mesi hanno preso di mira la nostra regione.
Non mi sfugge che a fronte di una partita che rischiava di finire con una dura sconfitta per la Basilicata, siamo ora in grado, grazie ai tempi supplementari conquistati in Parlamento, di portare a termine un’opera vitale per il mondo agricolo lucano, recuperando i ritardi del passato e ponendo fine ad una stagione poco esaltante per le Istituzioni lucane, di cui non possiamo sicuramente andare fieri. Per quanto ci riguarda, nelle prossime ore, la Giunta regionale, a seguito delle dimissioni rassegnate da Nino Falotico, procederà alla nomina del nuovo commissario unico dei tre Consorzi di Bonifica della Basilicata, cui sarà affidato, tra l’altro, proprio il compito di presiedere a tutti gli adempimenti amministrativi legati al completamento dello schema idrico Basento-Bradano.

Risanamento dei Consorzi di bonifica e dell’Arpab: primi atti concreti

La nomina del commissario straordinario unico per i tre Consorzi di Bonifica di Basilicata rappresenta il primo atto di un più articolato programma di risanamento che interesserà anche Arbea e Alsia. Un’azione forte per i Consorzi di Bonifica era tra i punti del presidente Pittella per i primi cento giorni del suo governo e con tale atto abbiamo onorato tale impegno, per incamminarci verso la nascita di un solo Consorzio.
Cosi l’assessore all’Agricoltura, Michele Ottati, nel corso di una conferenza stampa, convocata questa mattina in Regione, per illustrare i dettagli del provvedimento approvato ieri dalla Giunta regionale.
“Con questa delibera – ha detto ancora Ottati – la Giunta regionale intende garantire agli agricoltori, nel più breve tempo possibile, servizi più efficienti. Per questo motivo abbiamo anche previsto che, nel corso dell’attività di analisi che il commissario straordinario dovrà attuare per formalizzare la proposta di riorganizzazione, lo stesso potrà scegliere, a costo zero e pescando tra gli esperti dell’Amministrazione regionale o dei Consorzi stessi, un suo delegato per ogni Consorzio. Terremo conto – ha detto ancora Ottati – delle specificità territoriali e delle funzioni particolari svolte da ogni singola struttura e auspichiamo che, dopo questa azione, possa nascere un’organizzazione ancor più radicata in ogni ambito territoriale e in grado di offrire agli agricoltori servizi efficienti”.
“La scelta di Nino Falotico- ha detto il Portavoce del presidente Pittella Nino Grasso – rappresenta un segnale di forte discontinuità che la Regione ha voluto imprimere nei processi di governance. Falotico – ha aggiunto Grasso – è stato più volte voce critica nei confronti delle politiche agricole regionali e sicuramente la sua attività sarà connotata da qualità ed esperienza”.
A margine della conferenza stampa il Portavoce del Presidente Pittella Nino Grasso ha anche anticipato i sette punti di riforma dell’Arpab. Tali azioni riguardano in particolare: l’innalzamento dell’efficacia dell’Agenzia, la definizione di obiettivi di qualità dei servizi, il rafforzamento delle interrelazione con la Regione, i modelli di programmazione strategica, la codifica delle attività e dei servizi, la capacità di autofinanziamento, l’orientamento del personale sulle attività di “core business” dell’Agenzia.
Questi invece sono i dati economici e strutturali attuali dei tre Consorzi di Bonifica resi noti dall’assessore Ottati. Consorzio di bonifica Alta Val d’Agri: 110 dipendenti, 40 lavoratori avventizi (maggio-ottobre). Costo annuo complessivo per gli stipendi di 3,45 milioni di euro. Fabbisogno economico medio per assicurare la stagione irrigua 1,1 milioni di euro. Consorzio di Bonifica di Bradano e Metaponto: 70 dipendenti, 120 lavoratori avventizi (maggio-ottobre). Costo annuo complessivo per gli stipendi di 6,41 milioni di euro. Fabbisogno economico medio per assicurare la stagione irrigua 2,2 milioni di euro. Consorzio di Bonifica del Vulture Alto Bradano: 35 dipendenti, costo annuo complessivo per gli stipendi di 2,2 milioni di euro. Fabbisogno economico medio per assicurare la stagione irrigua 2,5 milioni di euro.
Questi invece i costi lordi annui complessivi degli organi amministrativi dei tre Consorzi che, in caso di accorpamento, potrebbero ridursi ad un terzo. Presidenti 78 mila euro, vice presidenti 39 mila euro, comitati coordinamento (12 unità) per complessivi 102 mila euro, presidenti collegi revisori dei conti 39 mila euro. collegio revisori dei conti (6 unità) complessivi 51 mila euro. Il tutto per un totale di 309 mila euro. Per i 60 consiglieri è invece previsto un gettone di presenza a seduta di 50 euro.

Le azioni concrete della nostra rivoluzione democratica

Risolutezza, operatività, decisionismo. Gli impegni si onorano, e in fretta.
La Giunta ha deciso la nomina del Commissario unico per tutti e tre i Consorzi di bonifica di Basilicata. Nino Falotico avrà un anno di tempo per accertare lo stato patrimoniale e del personale di ciascun Consorzio e al massimo entro sei mesi dovrà presentare una proposta di riorganizzazione nell’ottica di governance del comparto agricolo. Lo avevo detto in campagna elettorale e l’ho ribadito in più occasioni nelle ultime settimane. Andava fatto senza attendere un giorno di più e così è stato. Perché la rivoluzione democratica è tale solo se accompagnata da fatti e concretezza.
La strada intrapresa è quella giusta e non arretreremo di un passo. #rivoluzioneconcreta

Disonorevoli, altro che onorevoli

Disonorevoli, altro che onorevoli.
Non ci sono attenuanti né ragioni, mai, per giustificare e accettare comportamenti e parole come quelle di cui si sono resi colpevolmente protagonisti alcuni parlamentari. Dando pessima prova di se e allontanando di fatto i cittadini dalla massima istituzione. Sono gesti lontani ed estranei alla nostra cultura istituzionale e democratica. Il confronto, anche serrato e duro se necessario, non dovrebbe mai lasciare spazio alla violenza verbale e fisica, all’offesa e al dileggio.

E poi, voglio esprimere la mia solidarietà al Presidente della Repubblica dopo la decisione indecente e scellerata di avviare a suo carico la procedura della messa in stato di accusa.

C’è bisogno di buoni esempi, non di cattivi maestri. Soprattutto in Parlamento.