Petrolio: “Coraggio nelle scelte e sintesi delle istanze”

“Sono aperto al dialogo con chi vuole confrontarsi con me in maniera civile ma non rincorro nessuno. Sul tema delle estrazioni petrolifere le criticità non vanno nascoste. Sono disposto ad andare a fondo nelle questioni, scandagliando anche eventuali ‘aree grigie’ di responsabilità, ma non sono disposto a far passare la Basilicata come la ‘terra dei fuochi’. Non intendo partecipare al processo di costruzione di un’immagine distorta della nostra terra”.
E’ questo il messaggio lanciato dal presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, nel corso di una conferenza stampa convocata questa mattina per spiegare i motivi per i quali ieri sera a Marsico Nuovo ha lasciato l’incontro aperto alla cittadinanza sui temi del petrolio.
“Sono rammaricato e dispiaciuto – ha detto ancora Pittella – perché ieri un gruppo minoritario di persone, rispetto ad una più vasta platea si è assunto la responsabilità di non favorire lo svolgimento di un dialogo necessario per comprendere a fondo i problemi legati alla realizzazione del quarto pozzo previsto degli accordi del ’98”.
Il presidente Pittella ha poi manifestato la necessità di un sostanziare cambio di passo della politica tutta.
“Su questo tema – ha detto – la Regione Basilicata deve saper indicare con chiarezza una precisa direzione, dimostrando coraggio nelle scelte e capacità di sintesi tra le varie istanze, anche a costo di operare scelte impopolari”.
Dopo aver parlato della riforma del titolo V della Costituzione che prefigura nuove competenze a favore dello Stato a scapito delle Regioni anche in materia energetica il presidente Pittella ha detto che “questo argomento fa il paio con l’incapacità di governare, a livello regionale, un processo complesso come questo. L’intesa con l’Eni del 1998 non è stata per buona parte soddisfatta. Una parte di questa responsabilità è da attribuire proprio a un corto circuito tra cittadini e istituzioni. Chi governa ha il dovere di comprendere che la gente è arrabbiata perché non sono state create ottimali condizioni per l’occupazione. Ma, fatto salvo il rispetto per l’ambiente, non utilizzare questa risorsa sarebbe un suicidio. La Val d’Agri merita un ristoro ambientale ma sono per un sostanziale superamento della logica dei ‘bonus’ e per l’individuazione di più complessive misure di sostegno a favore dagli ultimi e dai penultimi. Servono poi ricadute in termini di efficientemento energetico e di vantaggi localizzativi per le imprese. Il patto di stabilità è il nodo dei nodi. A partire dalla prossima finanziaria dovremo dimostrare una nuova capacità di pianificazione delle risorse. Ce lo chiede l’Europa, ma ce lo chiede soprattutto la Basilicata che non vuole fermarsi”.

Per rimettere in gioco i CdB serve un’operazione verità

 

“L’attuale Basilicata a ‘tripla velocità’ non dovrà sbattere contro un muro. Per evitare che ciò accada è necessario ripristinare giustizia sociale, attraverso coraggiose azioni di governo. I problemi dei Consorzi di Bonifica sono come un ‘vulcano’ che rischia di travolgerci. Per questo motivo abbiamo tutti il dovere di condividere scelte e responsabilità e di sostenere l’azione che il commissario straordinario, Giuseppe Musacchio, dovrà mettere in campo. In parallelo la Giunta regionale sta verificando la possibilità di abbattere gli arretrati attraverso una specifica misura della finanziaria regionale che andrà in Giunta la prossima settimana e che dovrebbe approdare il Consiglio regionale l’otto aprile”.
E’ quanto ha annunciato il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, nel corso di un incontro con i dipendenti del Consorzio di bonifica Alta Val d’Agri.
“Per rimettere in gioco i Consorzi di Bonifica – ha detto ancora Pittella – serve un’operazione verità. Sono necessari preliminari approfondimenti specifici Consorzio per consorzio per poi passare, attraverso il supporto dei sindacati, all’esame di una serie di opportunità tra cui: il Consorzio unico, l’efficentamento energetico, i servizi di difesa del suolo, rapporto con i beneficiari dei servizi. Stiamo lavorando in tanti per far sintesi su un progetto di largo respiro in grado di dare risposte concrete alle vostre aspettative di lavoro”.
“La drammaticità del precariato in Basilicata e le risorse sempre minori impongono un cambio di passo. Nella prossima finanziaria introdurremo un provvedimento per l’aumento dell’Irpef a famiglie (circa 3000) con fasce di reddito più alto; con la Guardia di Finanza attueremo azioni più incisive contro l’evasione fiscale. Dobbiamo imparare ad essere una società giusta contribuendo tutti alla soluzione dei problemi della famiglia lucana. Anche la politica dovrà fare la sua parte a partire dalla riduzione del spese inutili e dall’abbattimento dei costi della pubblica amministrazione”.
“Solo se tutto ciò avverrà in una logica di piena e cosciente condivisione – ha concluso Pittella – potremo dire di aver vinto la sfida della necessaria rivoluzione per il bene collettivo”.

 

Università: relazioni virtuose per sviluppo territorio

“L’Università della Basilicata fa bene quando si apre all’esterno, ponendo in modo forte il tema legato ad una organizzazione diversa della propria funzione, per aprirsi maggiormente al territorio e coniugare la formazione con la ricerca e l’innovazione. In questo tempo complicato bisogna invertire il paradigma. Occorre fare sistema, condividendo l’ottimismo e la volontà di volercela fare avendo la consapevolezza che ci sono le opportunità per farcela”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella partecipando questa mattina al convegno “Le Fondazioni universitarie per lo sviluppo del territorio” svoltosi nell’Aula Magna dell’Università degli studi della Basilicata e organizzato dal Coordinamento nazionale delle Fondazioni universitarie (CNFU), un network di 11 università.
“Si tratta di creare le sinergie giuste – ha continuato il presidente – riorganizzando un assetto nuovo anche all’interno della Regione per condividere una visione comune ed evitando, come spesso è stato fatto in passato, di replicare un modello basato sui compartimenti stagni, quasi come le cellette delle api. Bisogna invece abbattere i muri che spesso, anche involontariamente, ci dividono, innescando un cambio di mentalità che coinvolga tutti i settori della società”.
Parlando della prossima finanziaria regionale Pittella ha spiegato che essa si fonderà su alcuni, fondamentali pilastri, colme quelli rappresentati da star up e spin off per dare l’opportunità a chi vuole mettersi in gioco di fare auto impresa.
“Abbiamo la necessità di metterci tutti attorno a un tavolo – ha concluso Pittella – istituzioni, università e parti sociali con l’obiettivo di favorire quella visione comune di Basilicata che ce la può fare solo cogliendo della diversità delle idee un valore aggiunto. In questo solco, si inserisce quel modello di Regione proiettato in una visione più complessiva nel Mezzogiorno d’Italia con il Mezzogiorno verso l’Europea. La Basilicata non ha futuro se resta isolata e rinchiusa nel suo recinto. Il ruolo cerniera della nostra regione è fondamentale in una rete di relazioni virtuose, ma per fare questo si deve ragionare con un pezzo della società, quella dei giovani che è l’altra gamba che deve stare al tavolo per creare energie creative, nuovi lavori e condizioni occupazionali”.

“Amaro Lucano” felice connubio tra azienda e territorio

In occasione dei 120 anni del marchio “Amaro Lucano” ho inviato una lettera al presidente del Cda dell’azienda lucana, Pasquale Vena.

Di seguito il testo della lettera.

Gentile Presidente Vena,
incontrando, qualche giorno fa, a Reggio Emilia, il presidente e diversi componenti del Circolo dei Lucani che operano in quella città, ho avuto modo di verificare di persona il forte senso di appartenenza al proprio territorio che anche un marchio come l’Amaro Lucano è in grado di tenere vivo soprattutto al di fuori dei confini della Basilicata.
Tra i nostri conterranei sparsi nel mondo, quel sapore dolce-amaro delle erbe officinali che sono parte integrante del segreto del Vostro liquore, richiama alla mente le asperità dei paesaggi lucani e al tempo stesso la dolcezza dei prodotti della nostra terra, in un mix misterioso e ammaliante che è un po’ la chiave di volta del Vostro successo.
Un successo che affonda le radici nella Pisticci di 120 anni fa, in una Italia che solo pochi decenni prima s’era riscoperta unita sotto lo stemma di Casa Savoia che Suo nonno Pasquale volle far stampare accanto all’immagine della donna contadina che da quel 1894 campeggia orgogliosamente fiera dell’abito che indossa e della storia che esso incarna sulle etichette delle migliaia di bottiglie che quotidianamente raggiungono mete lontanissime.
Nessun’altra impresa lucana può vantare una storia così antica, intimamente intrisa di modernità grazie ad un felice connubio tra territorio e azienda, ma soprattutto tra vecchie e nuove generazioni dei Vena che in 120 anni di storia non sono mai venute meno al motto dell’azienda: Lavoro e Onestà.
Da Lucano, prima ancora che da Presidente della Regione, Vi ringrazio per la preziosa opera di promozione della Basilicata che Voi fate attraverso le Vostre campagne pubblicitarie nazionali che in questo momento, ne sono certo, contribuiranno indirettamente e, io mi auguro, anche direttamente, a far sentire in modo ancora più forte la nostra voce a sostegno della candidatura della Città di Matera a Capitale della Cultura nel 2019.
Ho appreso, sempre nella manifestazione di Reggio Emilia, che nella seconda metà dell’anno avvierete una campagna pubblicitaria per festeggiare i 120 anni dell’azienda ed è in cantiere anche la creazione di una bottiglia evento. A tal proposito vorrei sottolineare il grande valore aggiunto che potrebbero dare i tanti lucani sparsi nei 5 continenti, per divulgare l’evento e sentirlo proprio. Di questo, sono sicuro, troverete la formula migliore per poterli coinvolgere.
Nel rinnovare a Lei, alla Sua famiglia e ai tanti collaboratori e dipendenti che hanno contribuito al successo dell’Azienda i miei auguri per i primi 120 anni di storia dell’Amaro Lucano, certo come sono che a questa importante tappa altre ne seguiranno nei prossimi decenni, La prego di accettare, con i sensi della mia stima, i più cordiali saluti.

‘Dipende da te’, incontro con i dipendenti regionali

“Dipende da te” è l’iniziativa promossa dal Presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, e in programma per domani, venerdì 28 febbraio, dalle ore 15 presso l’Auditorium del Conservatorio “Gesualdo da Venosa” di Potenza. Un primo incontro, interamente dedicato al personale dipendente degli uffici regionali, al quale seguiranno nei prossimi mesi altri appuntamenti tematici.

Il budget per la formazione ridottosi sensibilmente negli ultimi anni e un clima generale di demotivazione hanno contribuito a costruire un’immagine e una percezione della macchina amministrativa regionale quale totem di negatività, sprechi, inefficienze. Anche per confutare questa credenza e cominciare a mostrare un volto nuovo della Pa, il presidente Pittella ha pensato di incontrare tutto il personale regionale, incoraggiarlo a condividere una nuova visione e un nuovo metodo per consentire alla macchina amministrativa di rimettersi in corsa.

Alla platea di dipendenti è stato somministrato, nei giorni scorsi, un questionario sul benessere organizzativo, uno strumento per verificare il livello di motivazione negli uffici, per recuperare spunti, suggerimenti ed avviare anche in base a questi risultati nuove politiche sul personale. Risultati già elaborati e che se per certi versi si mostrano in linea con le aspettative, per altri testimoniano una matura consapevolezza dei bisogni e delle mancanze rilevate negli uffici del palazzo regionale: dall’assenza di una spinta motivazionale, sottovalutata dalla stessa politica nazionale, fino alla necessità di valorizzare le competenze e rafforzare il sistema formativo.

L’incontro sarà anche occasione, da parte del governatore, per condividere obiettivi sul futuro e ascoltare le riflessioni che giungeranno dalla platea dei presenti. Sono previsti, infatti, contributi da parte dei dipendenti e delle sigle sindacali della funzione pubblica che chiederanno di intervenire.

Oltre all’intervento del Presidente Pittella che aprirà e chiuderà i lavori della convention, interverranno gli assessori regionali per illustrare brevemente i contenuti delle azioni legate ai singoli dipartimenti e un coah che avvierà riflessioni e metterà in pratica meccanismi per rafforzare la spinta motivazionale di ciascun partecipante.

L’appuntamento di domani, che avvia un percorso nuovo che rimette al centro il personale regionale, sarà momento per testare il campo e consegnare dati utili di analisi a chi avrà il compito di avviare nuove strategie e politiche nel settore.

Parte da Matera la discussione sul nuovo Statuto regionale

L’approfondimento sui contenuti del nuovo Statuto della Regione coinvolgerà i 131 Consigli comunali della Basilicata. Oggi la discussione è partita dal Consiglio di Matera.
Un’occasione importantissima, perché dalla Carta fondamentale della Regione e da nuove regole democratiche si parte per indirizzare nuove forme di partecipazione dei cittadini e proiettare la Basilicata nel futuro.
Occorrono buone pratiche amministrative, sburocratizzazione, partecipazione democratica degli enti locali, un rapporto rinnovato tra Regione e autonomie locali anche alla luce della soppressione delle Province e di un nuovo centralismo paventato con la riforma del Titolo V.
Ed occorre recuperare un richiamo alla responsabilità e alla capacità di stare insieme con le altre regioni meridionali, inaugurare una stagione di nuovo regionalismo. Perché la Basilicata c’è la fa se impara a condividere una visione, scelte strategiche, merito e metodo. Se si regionalizza anche il patto di stabilità.
Apprezzo l’approccio del Consiglio regionale, che intende costruire una buona interlocuzione con la società lucana, e la discussione sullo Statuto servirà anche a recuperare il corto circuito creatosi tra cittadini e istituzioni.
La politica ha la responsabilità di non aver saputo cogliere per tempo il fermento in atto. Ora, serve un salto di qualità culturale, una nuova funzione dei partiti, una nuova funzione di raccordo per la Basilicata nell’area euro mediterranea.
La candidatura di Matera a capitale europea della cultura per il 2019 e l’Expo 2015 saranno palcoscenici importanti per avviare questa nuova fase di centralità per la nostra regione.
E a Matera mi piacerebbe tornare presto per presentare gli Stati Generali del turismo, un appuntamento per operatori e istituzioni del settore, un’occasione per fare il punto sullo stato dell’arte e per definire insieme una strategia operativa per il futuro.

Agenda Digitale, presentata la task force regionale

La Basilicata affila le armi per agganciare le Regioni italiane più virtuose nel settore delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione e concorrere, in questo modo, al raggiungimento degli obiettivi di crescita economica e progresso fissati, nell’ambito della strategia Europa 2020, dall’Agenda Digitale Europea.
L’approccio della Basilicata è la costituzione di una task force, coordinata dall’assessore allo sviluppo, lavoro, formazione e ricerca Raffaele Liberali, attraverso la quale allineare tutte le azioni in corso e future all’Agenda Digitale Italiana che detta gli assi di sviluppo che si dipanano tra identità digitale e i servizi innovativi per i cittadini, amministrazione, istruzione e la sanità digitale, banda larga e ultralarga, moneta e fatturazione elettronica.
“Vogliamo partecipare a questa sfida ambiziosa con slancio e coraggio- ha detto il Presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella nel corso della conferenza stampa di presentazione dei componenti della task force regionale per l’Agenda Digitale. Questo percorso che stiamo avviando – ha aggiunto Pittella – si arricchirà di un preciso crono programma di azioni, non prima però di aver condiviso i nostri progetti e le idee con tutte le parti sociali interessate, a partire dai sindacati. E’ questa una task force eterogenea e di qualità – ha osservato Pittella- che vede la partecipazione di eccellenze nazionali dell’Agenzia per l’Italia digitale e della Commissione che opera sotto il diretto coordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri e che si arricchisce del contributo e dell’esperienza di dirigenti e tecnici degli Uffici regionali, tra cui quello della Società dell’Informazione e quello del Sistema Informativo e Statistica. Dobbiamo lavorare con coraggio – ha concluso Pittella – con la speranza di fare bene e per consegnare alle generazioni future una regione all’avanguardia nell’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione”.
“Molto è già stato fatto in Basilicata – ha aggiunto l’assessore Liberali. La conferma viene dagli indici dell’Agenda Digitale che collocano la nostra regione tra le prime dieci d’Italia. Si tratta quindi – ha aggiunto l’assessore – di costruire sull’esistente per dare coerenza d’insieme alle varie iniziative”.
L’assessore ha poi indicato sinteticamente le attività in itinere e gli obiettivi prossimi. Tra questi: banda larga, trasparenza della pubblica amministrazione per il coinvolgimento dei cittadini, anagrafe e certificazione on line, anagrafe immobili e gestione pratiche edilizie on line, pagamento elettronico, fascicolo sanitario, fatturazione elettronica per abbattimento costi gestione e aumento competitività delle imprese, connessione delle scuole e degli enti di ricerca alla banda europea ultra larga.
“E’ un programma ampio e a lungo termine – ha osservato Liberali. Uno dei compiti della task force sarà quello di tenere sotto controllo le risorse che si renderanno disponibili e i 53 milioni di euro che si sono liberati dopo che la gara per portare la banda ultralarga nei piccoli comuni lucani è andata deserta e devo essere velocemente riprogrammati. Partendo da ciò – ha detto infine Liberali – la task force dovrà essere in grado di individuare azioni immediatamente realizzabili, i cui i primi risultati dovranno essere visibili già dopo l’estate”.
Una visione d’insieme delle opportunità che la Basilicata può cogliere in Italia e in Europa l’ha tracciata Francesco Sacco, componete della task force e responsabile dell’Agenzia digitale presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
“Essere tra i precursori non può che portare vantaggi – ha detto Sacco – fare sistema porta a grandi progressi. La vera essenza dell’Agenda Digitale – ha detto Sacco- è la riforma complessiva dello Stato su cui poggia anche il futuro delle Regioni. La Basilicata ha grande risorse professionali da utilizzare e grandi opportunità da cogliere – ha concluso Sacco. Il solo abbattimento dei ritardi dei pagamenti delle Amministrazioni regionali, rappresenterebbe sicuramente un grande vantaggio”.
Nicola Coluzzi dirigente dell’Ufficio Società dell’informazione ha illustrato gli obiettivi raggiunti e da raggiungere grazie agli investimenti già programmati. “In un anno – ha detto – tutti i cittadini saranno raggiunti da internet a due megabit. Abbiamo consolidato il data center dei fascicoli sanitari, delle transazioni elettroniche, della posta elettronica certificata e della firma digitale. Stiamo realizzando un centro di disaster recovery per i server regionali all’Ospedale Madonna delle Grazie di Matera, contiamo di consegnare venticinque mila identità digitali”.
Vincenzo Fiore dirigente dell’ufficio Sistema Informativo e Statistica si è invece soffermato sulle attività per la digitalizzazione dell’attività amministrativa e per la gestione dei flussi di lavoro. “Tra i progetti importanti – ha spiegato – rientra quello del sistema informativo per tutto il settore agricolo che sarà in grado di raccogliere tutti i dati territoriali”.
Nel corso della conferenza stampa sono inoltre intervenuti gli altri componenti della task force per l’Agenda Digitale. Tra questi: il professor Marco Meneguzzo dell’Università Tor Vergata di Roma, Francesco Tortorelli dell’Agenzia per l’Italia Digitale, Giovanni Decostanzo dirigente dell’Ufficio Protezione Civile e già dirigente dell’Ufficio Società dell’Informazione e il ricercatore Francesco Paolo Paolicelli.
Dopo l’incontro con i giornalisti la task force si è riunita con l’assessore Liberali per programmare le prossime azioni.

Tema complesso e delicato come l’aborto merita ampio confronto

“Sarebbe stato preferibile un confronto preventivo e un dibattito a più voci su un tema così delicato, sensibile e complesso come quello dell’aborto. Un tema sul quale si incrociano da sempre battaglie culturali e ideologiche, pareri tra loro diversissimi”. E’ quanto afferma il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella commentando la proposta di legge discussa in IV Commissione consiliare e riguardante le misure sul sostegno sociale alla maternità e alla natalità.
“Non è certo a suon di articoli, o solo con essi, – ha aggiunto il presidente – che si può affrontare il tema della denatalità nella nostra regione. Più in generale, le materie relative alle politiche per la famiglia vanno affrontate in un dibattito trasversale e solo successivamente riassunte in provvedimenti. Per questo serve mettere in campo politiche attive del lavoro, pensare di individuare dalle risorse delle royalties un tesoretto di cui poter beneficiare al raggiungimento della maggiore età, o prevedere risorse per mettere a sistema percorsi di educazione sessuale nelle scuole. Tutti interventi previsti dal nostro programma di governo.
Nel ribadire la legittimità dell’azione politica dei consiglieri e la loro autonomia di proposta, l’auspicio è che nel merito possa avviarsi quanto prima una discussione seria e costruttiva, con le rappresentanti del mondo femminile, dell’associazionismo, del mondo sanitario e con tutte le componenti sociali della nostra comunità, nessuna esclusa. Senza mettere in discussione il diritto all’autodeterminazione sancito con la legge 194/78, e sminuire la portata di un provvedimento che ha rappresentato per le donne una grande conquista”.

Nominati i dirigenti generali dei Dipartimenti della Giunta

La Giunta regionale ha nominato i nuovi dirigenti generali. Sono: Vito Marsico al Dipartimento Presidenza della Giunta (Affari generali, Protezione civile, Cultura e Turismo), Elio Manti alla Programmazione e Finanze, Giandomenico Marchese alle Politiche di sviluppo, Lavoro, Formazione e Ricerca, Giovanni Oliva alle Politiche agricole e forestali, Donato Pafundi alle Politiche della persona, Maria Carmela Santoro all’Ambiente-Territorio e ad interim alle Infrastrutture-Opere pubbliche-Trasporti.

Vito Marsico (Presidenza), nato a Pignola il 2 giugno 1957, avvocato, ha svolto funzioni dirigenziali presso l’Amministrazione comunale di Potenza e Acquedotto Lucano. E’ stato commissario straordinario del Consorzio per lo Sviluppo industriale della Provincia di Potenza. Dal 2010 è dirigente della Regione Basilicata, alla guida dell’Ufficio “Regime di aiuti” nonché, ad interim, dell’Ufficio Energia, entrambi attestati presso il Dipartimento Attività produttive. Esperto delle problematiche sulla sicurezza e sull’igiene dei posti di lavoro, della Protezione civile e della utilizzazione dei fondi strutturali, ha svolto ampia attività di ricerca e di docenza in una serie di seminari di formazione destinati al personale.

Elio Manti (Programmazione e Finanze), nato a Messina il 27 gennaio 1960. Laureato in scienze politiche, è coordinatore della Programmazione unitaria (Fondi strutturali-Fas) per le attività legate alla Programmazione, attuazione e valutazione degli interventi finanziati con risorse nazionali e comunitarie. Componente di una serie di organismi, tra cui la Cabina di regia del Piano delle Città, ha fatto parte anche della delegazione italiana al G8 di Tokyo sulla rivalorizzazione dei rifiuti. Nel ministero dell’Economia ha svolto diverse attività di consulenza nell’ambito dei Fondi strutturali mentre nella Commissione europea ha svolto il ruolo di coordinatore del Centro di expertise nazionale per la strategia tematica sull’ambiente urbano.

Giandomenico Marchese (Politiche di sviluppo, Lavoro, Formazione e Ricerca), nato a Potenza il 1 dicembre 1969. Laureato in Economia e commercio e, successivamente, in Giurisprudenza. Iscritto all’Albo professionale dei dottori commercialisti, è Revisore legale. E’ stato componente del Nucleo di valutazione della Provincia e della Camera di commercio di Potenza, dove ha ricoperto anche la funzione di Revisore dei Conti, ed è stato dirigente di Acquedotto Lucano. Attualmente è direttore generale della Società energetica lucana. E’ autore di una serie di studi apparsi su Riviste specializzate, tra cui quelle di Diritto commerciale, di Diritto dell’impresa e della Giurisprudenza commerciale.

Giovanni Oliva (Politiche Agricole e Forestali), nato a Matera il 6 gennaio 1970, laureato in Giurisprudenza. E’ dirigente della Tandoi, industria alimentare. Ha svolto la propria attività professionale nel settore privato in Italia e all’Estero, ricoprendo più volte il ruolo di direttore di stabilimenti nei comparti agro-alimentare e manifatturiero.

Donato Pafundi (Politiche della Persona), nato a Potenza il 28 maggio 1955. Ingegnere specializzato in ingegneria sanitaria, lavora in Regione dal 1982. Ha diretto il servizio del sistema informativo sanitario, l’ufficio risorse finanziarie del Dipartimento Sicurezza e Solidarietà sociale, di cui è stato dirigente generale, l’ufficio Sistema Società dell’Informazione e l’Ufficio Industria. E’ stato responsabile della Task force per l’occupazione. Dal 2009 ad oggi è stato dirigente generale della Provincia di Potenza.

Maria Carmela Santoro (Ambiente-Territorio e ad interim Infrastrutture-Opere Pubbliche e Trasporti), nata il 9 novembre 1957. Avvocato cassazionista, dirigente della Regione da oltre trent’anni, ha ricoperto incarichi di vertice presso la Regione Basilicata, in particolare presso l’Ufficio Risorse Umane, Ufficio Legale, Segreteria della Giunta, Dirigente generale del Dipartimento Agricoltura. Attualmente, è dirigente dell’Ufficio Affari Istituzionali della Presidenza. Vincitrice del concorso per la cattedra di diritto, è stata anche direttrice generale dell’Apt Basilicata e Commissario Straordinario del Consorzio di Bonifica del Vulture-Alta Bradano.

O si vince insieme o perde la Basilicata

Chi governa la Basilicata oggi è chiamato a mettere in campo un lavoro di qualità per dare un segnale a tutta la società, a partire da coloro che non hanno votato, che non hanno lavoro, che rasentano la povertà e che coltivano i sentimenti della disperazione. Il primo segnale di una classe dirigente consapevole è l’assunzione di responsabilità sulla necessità di procedere alle grandi riforme”.
Sono queste le prime parole del presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella a conclusione del dibattito che si è svolto in Consiglio Regionale sulle linee programmatiche della X Legislatura.
“Il dibattito consiliare – ha detto Pittella – è stato utilissimo. Gli interventi sono stati di valore e con la Giunta recupereremo stimoli e proposte, riconoscendo la centralità del Consiglio regionale. La rivoluzione che auspico – ha aggiunto – deve essere vinta sul piano della chiarezza e scommettendo su pochi punti di programma che possono generare anche meno consenso, ma sicuramente più proiezione futura”.
Pittella ha assicurato quindi il Consiglio regionale che il programma di Legislatura sarà ampliato dagli stimoli e dai suggerimenti venuti dal dibattito. “Serve più democrazia partecipata e meno battaglie politiche personalizzate – ha osservato. Questo meccanismo molte volte ha impaludato la politica. E’ giunto il momento di metterlo da parte, per lavorare tutti al recupero di una visione centrale del meridione nel panorama nazionale”.
“Il programma della decima Legislatura –ha detto ancora Pittella- è costituito da pochi forti assi. Abbiamo asciugato molti punti nella logica di non spacchettare e parcellizzare le risorse e di recuperare i molti stimoli giunti da parti sociali e sindacati”.
Entrando nello specifico il presidente della Regione Basilicata ha ribadito la necessità di accelerare il lavoro sulle riforme, sul tema delle estrazioni, sulla governace. “Sul patto di stabilità – ha osservato Pittella – dovremo lavorare per ottenere dal Governo nazionale i fondi necessari per evitare il collasso del mondo produttivo e delle imprese e per programmare ed attuare le opere. Un’altra grande battaglia nazionale riguarda la presenza di attività estrattive e calamità naturali. Dobbiamo ottenere dal Governo nazionale, per queste emergenze, lo sblocco delle risorse dal Patto di stabilità. Una classe dirigente come la nostra – ha detto il presidente della Regione – deve saper proiettare la Basilicata verso il 2020 senza più esimersi dalla difesa di un nuovo protagonismo delle Regioni. Una impostazione più meridionalista del Paese – ha detto poi – ci porterà in Europa con più forza ed autorevolezza. Da qui l’idea di lavorare in sinergia con Calabria, Puglia e Campania sul tema delle infrastrutture”.
“Sul tavolo ci sono tante questioni- ha detto Pittella avviandosi alle conclusioni. Noi dovremo essere in grado sia di affrontare le emergenze, sia di mettere in campo una programmazione di prospettiva. Per questo la nostra finanziaria deve essere mirata e deve dare il segnale delle cose che vogliamo fare con le risorse a disposizione”.
Poi il presidente ha fatto una veloce carrellata delle grandi questioni tra cui: il Piano del lavoro, la legge sull’artigianato, un’azione unica sull’inclusione sociale, il precariato, la chimica verde in Valbasento, un progetto per paesi e città tecnologiche, Potenza città di servizi e di università, Matera 2019.
“Miriamo a una Sanità che recuperi l’ultimo – ha affermato ancora Pittella- attraverso la riconversione dei nosocomi e il potenziamento delle due grandi eccellenze regionali: il San Carlo e il Madonna delle Grazie”. “La nostra – ha detto infine il presidente della Regione Basilicata – è un’impresa titanica che merita un supplemento di attività. Puntare l’indice non serve, serve invece lavorare insieme per trovare soluzioni. Ho fiducia e speranza che possiamo farcela, ognuno con il proprio ruolo, ma con sincera umiltà e senso di responsabilità da parte di tutti”