Giunta approva Ddl: royalties del petrolio fuori dal patto di stabilità

Il governo regionale della Basilicata si appresta a licenziare un disegno di legge per escludere i proventi delle attività estrattive sul territorio, ammontanti per il 2013 a 166 milioni di euro, dal patto di stabilità interno. E’ questa una delle misure annunciate oggi dal presidente della Regione, Marcello Pittella, per “mantenere la tenuta sociale e l’economia di una regione che sta lentamente morendo anche a causa dei lacci imposti dal patto di stabilità”.

Il governatore, nel corso di un incontro con i giornalisti, ha parlato di “rabbia, amarezza e preoccupazione” per “la condizione di emergenza straordinaria” in cui versa la Basilicata, sentimenti dettati anche dalla “disperazione delle Amministrazioni locali e dei piccoli imprenditori” a cui la Regione non è in condizione di dare riposte per i limitati spazi di manovra. “Per quel che ci riguarda, le royalty devono essere considerate al fuori del Patto. Su questo punto intendiamo andare avanti – ha affermato Pittella – e sfidare il Governo su una eventuale eccezione di incostituzionalità. Sappiamo che le deroghe sono possibili, altrimenti il governo nazionale dovrà spiegarci perché la legge di stabilità ha escluso dal patto, a favore della Campania, gli investimenti per il termovalorizzatore di Acerra”.

La Basilicata, però, non mendica improbabili elemosine. “Chiediamo, invece, – ha aggiunto il presidente – che sia riconosciuta la specialità della nostra Regioni per il contributo che dà al fabbisogno energetico del Paese. E di conseguenza le royalty vanno considerate per quello che sono, cioè fondi attribuiti a ‘compensazione’ delle attività estrattive di idrocarburi”. Il presidente ha annunciato che contatterà il governo nei suoi livelli di responsabilità e di aver fissato un incontro con i parlamentari lucani, facendosi “portavoce di una battaglia che chiama in causa in un fronte comune le forze politiche, datoriali e sociali per salvare una regione che sta soffocando”. “Continuiamo a credere – ha detto ancora – che il petrolio possa essere una risorsa per lo sviluppo e che il tema delle royalty insieme alla partita del memorandum e alla card benzina sia la chiave di volta per il futuro della Basilicata, ma è uno sforzo che richiede l’impegno di tutti”

Il presidente, poi, si è soffermato sul paradosso del patto di stabilità che impedisce alla Regione di spendere pur avendo in cassa i soldi necessari a saldare i debiti contratti.

Per la Basilicata il tetto annuale imposto dal Patto di stabilità, ha spiegato Pittella, è di 515 milioni di euro. Nell’anno in corso sono stati interamente pagati i debiti risalenti al 2012, pari a 52 milioni di euro, 73 milioni su un totale di 160 milioni relativi al 2013 e liquidati 170 milioni di euro su un totale di 241 riferiti al 2014. La quota residua di patto ad oggi è di 222 milioni di euro. Nel 2014 la Regione deve affrontare gli esborsi per gli anni precedenti, la spesa obbligatoria pari a 125 milioni di euro, più altre spese, tra cui la debitoria maturata per il Trasporto pubblico locale e il cofinanziamento regionale per gli investimenti del Programmi operativi Fse, Fesr e Fears. Se desse seguito ai pagamenti, sforerebbe il patto di stabilità. La Regione potrebbe già far fronte alla debitoria complessiva con fondi propri già disponibili tenendo conto dei 377 milioni di euro in cassa e delle royalties. Il governo regionale, intanto, ha deciso di autorizzare, con una delibera in cui fissa i criteri di priorità, la spesa di ulteriori 70 milioni di euro, somma di cui può ancora liberamente disporre senza sforare il limite del Patto.

Riunione in Regione su monitoraggio area industriale Pisticci

Convocato tavolo tecnico martedì 24 giugno per elaborazione cronoprogramma interventi urgenti di completamento copertura vasche e potenziamento attività di controllo aria e suolo per la salvaguardia e la tutela di salute e benessere di cittadini e lavoratori. Pittella “Dalla Regione disponibilità immediata di risorse tecniche-organizzative ed economiche”.

Si riunirà martedì prossimo, presso il Dipartimento Ambiente, il tavolo tecnico sulla sicurezza ambientale per i residenti e i lavoratori dell’area industriale di Pisticci Scalo. Composto da Regione, Comune di Pisticci, Arpab, Consorzio Asi Matera, Tecnoparco e gli altri soggetti competenti – ha annunciato il presidente della Regione Marcello Pittella al termine della riunione di oggi convocata tempestivamente per fare il punto della situazione e dare risposte concrete a cittadini e istituzioni locali anche in seguito alle forti preoccupazioni determinate dalla perdurante emissione di cattivi odori – “avrà il compito di elaborare un fittissimo cronoprogramma necessario a completare tempestivamente la copertura delle vasche ancora scoperte all’interno dell’impianto di trattamento di Tecnoparco Valbasento, potenziare le attrezzature tecnologicamente avanzate per il monitoraggio di aria e suolo. La Regione – ha sottolineato Pittella – assicura sia l’impegno diretto dei Dipartimenti interessati che lo stanziamento delle risorse economiche necessarie a garantire la salute e la vivibilità dei cittadini e dei lavoratori dell’area”.

Alla riunione di oggi hanno partecipato, tra gli altri, oltre al presidente Pittella, gli assessori Aldo Berlinguer e Raffaele Liberali, i consiglieri regionali Roberto Cifarelli e Francesco Pietrantuono, il sindaco e l’assessore all’Ambiente di Pisticci Vito Di Trani e e Domenico Grieco, il direttore di Arpab Raffaele Vita, i il presidente e l’amministratore delegato di Tecnoparco Nicola Savino e Michele Somma, il commissario straordinario del Consorzio Asi Matera Gaetano Santarsia.

Arpab, Tecnoparco e Consorzio Asi hanno illustrato, attraverso i propri rappresentanti, le azioni attivate, tra le quali l’installazione di 8 nasi elettronici e la copertura effettuata di alcune vasche e i risultati dei monitoraggi effettuati. Il sindaco di Pisticci, Di Trani, ha espresso le sue forti preoccupazioni, anche in seguito ai recentissimi episodi di forti emissioni maleodoranti, sui rischi per la salute e la qualità della vita dei cittadini, per l’ordine pubblico, e chiesto di bloccare a scopo cautelativo, fino al completamento dei lavori di copertura delle vasche dell’impianto di depurazione, il transito dei camion che trasportano i reflui della lavorazione petrolifera provenienti dalla Val d’Agri.

L’assessore all’Ambiente Aldo Berlinguer, che ha coordinato i lavori dell’incontro, ha detto che “bisogna rassicurare le persone che hanno diritto di vivere in un ambiente salubre, distinguere tra emissioni che nuocciono alla salute da quelle che provocano solo fastidi olfattivi ma che a tratti rendono quasi impossibile la convivenza tra aree residenziali civili e area industriale. Bisogna affrontare e risolvere le urgenze – ha sottolineato – in attesa della realizzazione dei lavori generali di bonifica dell’area Sin Val Basento”.

Petrolio in Basilicata, istituita una Commissione speciale

Il Consiglio regionale ha deciso oggi all’unanimità di istituire una Commissione speciale “con il compito di studio, valutazione ed elaborazione di proposte sullo stato di attuazione degli accordi sottoscritti ed utilizzazione delle royalties petrolifere”. La proposta era stata oggetto di un ordine del giorno, proposto dai consiglieri Cifarelli, Giuzio (Pd), Romaniello (Sel), Galante (Ri), Bradascio (Pp) e Pietrantuono (Psi) ed approvato il 22 aprile dal Consiglio regionale insieme alla legge sul “Collegato alla finanziaria”. La Commissione svolgerà le sue funzioni “anche in relazione agli effetti sul territorio dell’attività estrattiva con particolare riferimento agli aspetti riguardanti l’ambiente e la salute”, così come previsto da una mozione proposta dai consiglieri Leggieri e Perrino del M5s ed approvata all’unanimità. Nel dibattito sull’argomento sono intervenuti il presidente dell’Assemblea Lacorazza i consiglieri Mollica, Romaniello, Perrino, Benedetto, Giuzio e Rosa.

Successivamente l’Assemblea ha approvato all’unanimità una proposta di modifica della legge regionale 28 ottobre 2001, n.21 (Norme in materia di autorizzazione delle attività specialistiche odontoiatriche) a firma del consigliere Bradascio, che ha lo scopo di armonizzare e semplificare le procedure previste per il rilascio dell’autorizzazione, rendendole più facilmente applicabili, anche per evitare i fenomeni di abusivismo nell’esercizio della professione odontoiatrica.

In sede di controllo è stato infine approvato a maggioranza (con 14 voti favorevoli di Pd, Cd, Pp, Ri, Psi e Sel e 5 voti contrari di Pdl-Fi, Udc, Lb-Fdi e M5s) un provvedimento della Giunta regionale riguardante una variazione al bilancio di previsione 2014 dell’Ater di Potenza.

In apertura di seduta il presidente della Regione Marcello Pittella ha svolto la relazione per la “sessione comunitaria”. Su proposta del consigliere Miranda Castelgrande il dibattito su questo argomento è stato rinviato alla prossima seduta.

Infrastrutture, incontro con il Ministro Lupi

Si è concluso con buoni risultati l’incontro tenutosi ieri mattina a Roma tra il Presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella e il Ministro alle Infrastrutture e ai trasporti, Maurizio Lupi, programmato per affrontare i nodi irrisolti dello schema idrico Basento-Bradano e del completamento della strada Nerico-Muro Lucano.

“Sono soddisfatto per l’apertura e la condivisione espressa dal Ministro Lupi circa l’esigenza di superare lo stallo in essere e di ripristinare al più presto una guida gestionale sui lavori della Nerico – Muro Lucano, arteria completata per l’80 per cento, finanziata con i fondi del dopo terremoto del 1980 e che ha subito forti rallentamenti in seguito alla cessazione dell’ufficio commissariale dal febbraio scorso. Come pure – ha aggiunto il presidente – è stata ritenuta prioritaria un’accelerazione per la nomina di un commissario ad acta per la gestione del progetto Marascione”.

Fondamentale l’intesa raggiunta circa il completamento dell’iter di realizzazione dello Schema idrico Basento-Bradano-attrezzamento settore G, opera di fondamentale importanza per il comparto agricolo, da sempre pilastro portante dell’economia lucana. “E’ stata condivisa l’esigenza di predisporre a breve – ha spiegato il presidente – un provvedimento normativo per la riassegnazione delle risorse necessarie alla realizzazione dell’opera e la prosecuzione dell’istruttoria già messa in campo. Il progetto definitivo è infatti già stato approvato dal CIPE e posto a base di gara”.

“Il Ministro ha poi accolto favorevolmente il mio invito a partecipare ad un incontro in Basilicata che metta al centro del dibattito le intese strategiche sulla rete infrastrutturale su ferro e strade dell’intero Mezzogiorno, all’interno della quale la nostra regione recupererebbe una posizione strategica di raccordo e collegamento con il resto d’Europa”.

Gli idrocarburi in Basilicata

Il mio staff ha predisposto una infografica che illustra la nostra proposta per modificare la situazione delle ricadute economiche derivanti dall’estrazioni petrolifere.

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Petrolio, riavviato tavolo tecnico con il ministro Guidi

La presenza del ministro per lo Sviluppo Economico Federica Guidi è stata l’occasione per riavviare i lavori del tavolo tecnico sulle estrazioni petrolifere in Basilicata e rilanciare le intese Stato-Regione.

A stretto giro il prossimo appuntamento, fissato per mercoledì 11 giugno a Roma presso il ministero dello Sviluppo economico con all’ordine del giorno i punti focalizzati nella riunione di oggi: sblocco fondo idrocarburi, art 16 del decreto cosiddetto “liberalizzazioni” del 24 gennaio 2012 e l’esclusione delle royalties dal patto di stabilità.

“La partecipazione del ministro – ha affermato il presidente della Regione, Marcello Pittella – è il segnale dell’attenzione che il governo Renzi riserva alla Basilicata, considerata “speciale” e strategica per il contributo che apporta al fabbisogno energetico nazionale.

La Basilicata è in credito con il Paese, ma alla grande generosità di cui dà prova il territorio lucano non è corrisposto finora un effettivo e concreto ritorno in termini di sviluppo e occupazione. Siamo consapevoli che il petrolio è una risorsa su cui si gioca il futuro della Basilicata e il lavoro positivo iniziato con la firma del Memorandum nel 2011, che ha subito uno stop, va ripreso e continuato in un rapporto di collaborazione tra Stato, Regione e compagnie petrolifere”.

Al momento non sono in discussione nuove concessioni e perforazioni di nuovi pozzi, per i quali sono valide le intese del 1998 e del 2006. “Qualsiasi nuovo accordo, qualsiasi rimodulazione – ha affermato Pittella – dovranno essere condivisi prima dal Consiglio regionale e poi dalle forze politiche e sociali. Ora la Basilicata chiede che le risorse rivenienti dall’estrazione di greggio siano spese interamente sul suo territorio che sta vivendo una crisi drammatica, sia per sostenere e incentivare la nascita di nuove industrie che per arginare con azioni concrete ed immediate le emergenze sociali e il dissesto idrogeologico”.

All’intervento del presidente sono seguiti quelli dei parlamentari Tito Di Maggio, Giovanni Barozzino e Vito Petrocelli (erano presenti Antonio Placido e Mirella Liuzzi), dei segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil, Alessandro Genovesi, Nino Falotico e Carmine Vaccaro, dei vertici delle associazioni datoriali Confindustria Basilicata, Alleanza Cooperative, Rete Imprese Italia, Confapi Basilicata, rappresentati da Michele Somma, Paolo Laguardia e Antonio Miele, del capo di gabinetto della Presidenza della Giunta regionale Raffaele Rinaldi, e per ultimo, dell’assessore regionale all’Ambiente e Territorio, Aldo Berlinguer. Tutti hanno sottolineato l’urgenza degli interventi e la necessità di accompagnare le attività estrattive con politiche mirate allo sviluppo e al lavoro unite alla tutela dell’ambiente e della salute.

“Partiamo dal lavoro già fatto – ha detto il ministro Guidi nel suo intervento conclusivo – per cercare di risolvere alcuni degli ostacoli nel rapporto tra attività estrattive e ricadute, per sostenere al massimo crescita, sviluppo, occupazione e infrastrutture. La Basilicata è un tassello fondamentale della strategia energetica nazionale ed europea e, come tale, dovrà essere pienamente coinvolta nei processi decisionali, a prescindere dagli esiti del dibattito in corso sulla riforma del Titolo V”. Il ministro ha espresso la disponibilità ad individuare, raccogliendo le indicazioni del Tavolo regionale, soluzioni appropriate, anche di carattere normativo, per sbloccare le questioni aperte legate all’utilizzo delle royalties e per rilanciare le tematiche e i contenuti del Memorandum.

Con una spesa certificata alla Commissione europea e al Ministero dell’Economia e Finanze di 467.707.441 euro, pari al 62,18% della sua dotazione finanziaria di 752 milioni di euro, e l’attuazione di 1.336 progetti, il Programma Operativo FESR Basilicata 2007-2013 ha superato l’obiettivo di spesa stabilito al 30 maggio 2014 dal Comitato Nazionale “Quadro Strategico Nazionale”. Il raggiungimento del target consente alla Basilicata di rientrare tra le regioni che hanno raggiunto le performance richieste e di evitare così eventuali riprogrammazioni o tagli dei fondi.

Lo comunica l’Ufficio Autorità di Gestione POR Basilicata 2000-2006 e PO FESR 2007-2013 del Dipartimento Programmazione e Finanze della Regione Basilicata.

Al 31 maggio il Programma ha consentito l’attuazione 1.336 progetti, di cui 251 destinati agli aiuti alle imprese, 316 per beni e servizi e 769 alle opere pubbliche.

Nel dettaglio gli assi che mostrano un maggiore avanzamento rispetto alla propria dotazione finanziaria sono quelli relativi all’Accessibilità (Asse I) con 17 progetti e l’85,93% di spesa, alla Valorizzazione dei beni culturali e naturali (Asse IV) con 300 progetti e 79,30% di spesa e alla Competitività produttiva (Asse III) con 251 progetti e un avanzamento del 68,21%. Seguono l’Inclusione sociale (Asse VI) con 426 progetti e il 68,17% di spesa e l’Asse VII dedicato all’Energia e sviluppo sostenibile con 119 progetti e il 63,14% di spesa. Chiudono il quadro l’Asse II destinato alla Società della Conoscenza con 80 progetti e il 39,24% di spesa e l’Asse V dei Sistemi Urbani, con 8 progetti e una spesa certificata dell’8,50% rispetto alla sua dotazione finanziaria. La pubblicazione e il costante aggiornamento dei dati per ciascun asse programmatico sono disponibili nella sezione “Programma\Come Funziona” del sito web istituzionale www.porbasilicata.it, dove è possibile trovare anche alcune infografiche.

Visita in Regione ambasciatore britannico Prentice

Il Presidente della Regione, Marcello Pittella, ha ricevuto oggi la visita di Christopher Prentice, Ambasciatore Britannico in Italia.

All’incontro hanno partecipato, tra gli altri, Raffaele Liberali, assessore regionale alle Politiche di Sviluppo, lavoro, Formazione e Ricerca, e l’amministratore delegato di Shell Italia, Marco Brun.

L’Ambasciatore Prentice ha raccontato di aver trascorso due splendide giornate, ammirando le bellezze della Basilicata, a cominciare da Matera, città dei Sassi candidata a Capitale europea della Cultura 2019: “Sono molto soddisfatto degli incontri avuti in questi giorni – ha dichiarato al termine della visita – e confido che la collaborazione tra la Regione Basilicata e l’Ambasciata Britannica possa diventare ancora più stretta in futuro. Auspico inoltre che sempre più aziende straniere, e in particolare britanniche, trovino in Basilicata terreno fertile per i loro investimenti”.

Il Presidente Marcello Pittella si è soffermato, in particolare, sul tema della formazione e della necessità, tanto per i giovani studenti, quanto per gli operatori economici e commerciali soprattutto del settore turistico e culturale, di sviluppare programmi di apprendimento della lingua inglese: “E’ nostro intendimento – ha sottolineato – avviare un importante progetto regionale, su cui sta anche lavorando l’Università degli Studi di Basilicata, che preveda l’insegnamento di alcune materie direttamente in lingua inglese e che coinvolga tutte le scuole ma anche gli operatori turistici e commerciali. Dobbiamo inoltre implementare, in rapporto con il Dipartimento regionale alla Formazione e con l’Unibas, le opportunità offerte a molti giovani lucani da Erasmus, programma di mobilità, conoscenza, scambi e apprendimento”.

La mia lettera al Ministro Orlando: riconsideri la chiusura del tribunale di Melfi

Di seguito, il testo della lettera che ho inviato al ministro della Giustizia, Andrea Orlando per chiedergli di riconsiderare la chiusura del tribunale di Melfi:

 

Illustre Signor Ministro,
ancora una volta, in questi giorni, sulle prime pagine dei quotidiani lucani, trovano ampio spazio le cronache riferite ai delitti di mafia che da anni insanguinano il Vulture-Melfese, a riprova della specificità di un’area nella quale le Forze dell’Ordine sono impegnate in una quotidiana, quanto efficace e preziosa, azione di contrasto alla criminalità organizzata.
Sempre in questi giorni, trovano purtroppo conferma le allarmanti preoccupazioni a suo tempo manifestate al Suo predecessore nello scorso mese di dicembre 2013, con una lettera a mia firma e con un dettagliato rapporto messo a punto dai Sindaci dei Comuni interessati e dagli Ordini degli Avvocati della Basilicata, rispetto ai presumibili disservizi creati dalla soppressione del Tribunale di Melfi e dal conseguente trasferimento di tutti i procedimenti pendenti presso il Tribunale di Potenza. Molte udienze, mi dicono, vengono rinviate per la oggettiva impossibilità dei magistrati di poter operare nella sede del capoluogo di regione in assenza di spazi e mezzi adeguati ed in presenza di una altrettanto evidente difficoltà a reperire le risorse economiche necessarie per porvi rimedio.
Come era facilmente prevedibile, peraltro, la soppressione del Tribunale di Melfi e il suo accorpamento con il presidio di Potenza ha prodotto una dinamica finanziaria a dir poco paradossale con un aggravio di costi di oltre 500 mila euro l’anno e con la necessità di reperire non meno di ulteriori quattro milioni di euro per procedere ad una riprogettazione completa di tutti gli spazi attualmente a disposizione presso il Tribunale del capoluogo.
Mi permetto inoltre di ricordarLe che con l’articolo 9 della legge regionale n. 35 del 21/12/2012, la Regione Basilicata ha stanziato un fondo complessivo di 500 mila euro per erogare contributi ai Comuni sede di presidi giudiziari destinati alla chiusura. Il che significa che ripristinando l’operatività del soppresso Tribunale di Melfi, lo Stato centrale conseguirebbe esattamente quell’obiettivo di riduzione della spesa perseguito dal decreto legislativo n. 155/2012 varato dal precedente Governo, in questo caso vanificato (e di molto) dalle condizioni logistiche dell’immobile sede del Tribunale di Potenza.
Alla luce di queste considerazioni e facendomi nuovamente interprete delle istanze che provengono dai sindaci del Vulture-Melfese, dagli Ordini degli Avvocati della Basilicata e da tantissimi cittadini della mia regione, Le chiedo cortesemente di fissarmi un incontro urgente presso il Suo Ministero, nella consapevolezza di poter contare sulla disponibilità al dialogo e alla collaborazione inter istituzionale di questo Governo e del suo Presidente, Matteo Renzi.
Certo inoltre di poter confidare sulla Sua piena disponibilità nei confronti di una Regione, come la Basilicata, che da oltre 15 anni a questa parte non fa mancare, nell’ambito delle grandi scelte strategiche nazionali, il proprio quotidiano apporto al raggiungimento di obiettivi che richiedono un surplus di solidarietà dei lucani per il bene del Paese, resto in attesa di un Suo cortese e positivo cenno di riscontro.
Nel frattempo, Voglia accettare, con i sensi della mia stima, i più cordiali saluti.
Marcello Pittella

Approvata in Consiglio la manovra finanziaria 2014/2016

Circa 3 miliardi e 700 milioni per il sostegno delle fasce sociali più deboli, la tenuta del sistema sanitario regionale, il welfare, lo sviluppo delle infrastrutture e delle imprese, l’università, la ricerca e l’innovazione tecnologica

(ACR) – Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza (con 12 voti favorevoli di Pd, Pp, Ri, Psi e 7 voti contrari di Pdl-Fi, M5s, Udc, Gm, Lb-Fdi) la legge di stabilità. La manovra finanziaria 2014/2016 è pari a circa 3 miliardi e 700 milioni di euro. Il limite massimo di indebitamento è pari a oltre 97 milioni.

La manovra, in ritardo a causa della anticipata chiusura della nona legislatura e pur improntata al contenimento delle spesa a causa della perdurante congiuntura economico – finanziaria nazionale ed internazionale, contiene misure tese alla creazione di opportunità e percorsi per il sostegno delle fasce sociali più deboli, la tenuta del sistema sanitario regionale, il miglioramento della qualità della vita e del welfare, lo sviluppo delle infrastrutture e delle imprese, la qualificazione della istruzione universitaria e della ricerca e l’innovazione tecnologica.

In materia di istruzione e diritto allo studio sono ricompresi i programmi istruzione (scolastica, superiore e universitaria), edilizia scolastica e diritto allo studio. In particolare, le risorse destinate all’istruzione pari a circa 31 milioni di euro, saranno così suddivise: 3 milioni all’istruzione universitaria, 2 milioni all’Ardsu, 8,3 milioni all’edilizia universitaria, 1,4 milioni all’edilizia scolastica e, infine al diritto allo studio circa 16 milioni.
Per la tutela e la valorizzazione dei beni e delle attività culturali saranno finanziati circa 50 milioni di euro nel triennio considerato tra i quali 3 milioni di euro per il programma “Matera 2019” tra fondi regionali e statali, 1,5 milioni di euro per Expo 2015, circa 5 milioni di euro per l’attuazione del I^ Atto integrativo per l’industria audiovisivi, circa 24 milioni di euro per la Valorizzazione dei beni di interesse storico.

Per lo sviluppo e valorizzazione del turismo nel triennio considerato sono stanziati circa 47 milioni di euro. In materia di “Assetto del territorio ed edilizia abitativa” vengono stanziati circa 90 milioni di euro, di cui 50 milioni per Urbanistica e assetto del territorio.

Per lo sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente sono stanziati circa 500 milioni di euro nei tre esercizi. Tra questi interventi 100 milioni vengono stanziati per la Tutela e valorizzazione delle risorse idriche, 86 milioni sono destinati al Programma “Aree protette, parchi naturali, protezione naturalistica e forestazione” e 190 milioni di euro al Servizio idrico integrato.

A sostegno dei Trasporti e diritto alla mobilità nel triennio considerato vengono stanziati 377 milioni di euro, dei quali 110 milioni destinati a viabilità e infrastrutture stradali, 114 per il trasporto pubblico locale, 108 milioni di euro per il Trasporto Ferroviario e 45 milioni di euro sono destinati alle altre modalità di trasporto. Per interventi a seguito di calamità naturali e per il sistema di protezione civile sono stanziati circa 120 milioni di euro.

Rispetto alle politiche sociali e quelle rivolte alla famiglia, particolare rilevanza riveste il Programma “Programmazione e governo della rete dei servizi sociosanitari e sociali”, che nei tre esercizi riguarda soprattutto i Piani Sociali di Zona con un stanziamento complessivo di 60 milioni di euro, il Programma Interventi per la disabilità che prevede un ammontare di circa 5 milioni di euro e il Programma Interventi per soggetti a rischio di esclusione sociale di ammontare pari a 9 milioni di euro rivolto soprattutto a nefropatici e talassemici. All’interno di tale Missione vi sono anche Interventi per la famiglia e per gli asili nido per circa 16 milioni di euro nel triennio e interventi per la non autosufficienza per circa 9 milioni di euro.

In materia sanitaria è previsto un finanziamento ordinario corrente per la garanzia dei Lea (livelli essenziali di assistenza) che ammontano a circa 980 milioni di euro per ciascun esercizio finanziario e 65 milioni di euro per il triennio in relazione agli Investimenti Sanitari.

Nel triennio considerato vengono stanziati circa 71 milioni di euro a favore del Programma Industria Pmi e Artigianato, 106 milioni per il Programma Reti e altri servizi di pubblica utilità e 225 milioni di euro il Programma Ricerca e Innovazione. Vengono ancora stanziati 140 milioni di euro per le politiche del lavoro e la formazione professionale dei quali, in particolare, 60 milioni per il sostegno all’occupazione. Per l’agricoltura, le politiche agroalimentari e la pesca si prevede uno stanziamento triennale di circa 112 milioni di euro.

Al fine di promuovere la gestione associata di funzioni, rafforzare il mantenimento nonché il miglioramento dei servizi resi dai Comuni della Basilicata al cittadino e sostenere i Comuni che svolgono funzioni sovracomunali nei comparti della sanità, della giustizia e quali sedi di uffici ed enti pubblici nazionali, è istituito il Fondo di coesione territoriale e dei diritti di cittadinanza, con una dotazione finanziaria di 10 milioni di euro (6 milioni per il 2014 e 4 milioni per il 2015). Di questa somma, 9 milioni di euro sono destinati al Comune di Potenza.

Circa 24 milioni di euro saranno infine impegnati negli anni 2014, 2015 e 2016 per l’energia e la diversificazione delle fonti energetiche.

Sul fronte impositivo, infine, confermato l’aumento dell’Irpef per i redditi superiori a 55 mila euro (0,50 per cento) e 75 mila euro (1,10 per cento). A differenza dell’originaria proposta della Giunta, per i redditi fra i 55 e i 75 mila euro l’aumento non si applica alle famiglie con due figli a carico. Su proposta del consigliere Rosa è stato introdotto un aumento dell’Irap (dal 3,9 al 4,9 per cento) per le imprese che di occupano di produzione, trasmissione e distribuzione di energia elettrica e di estrazione e trasporto di petrolio greggio e di gas naturale e servizi connessi.