Atto intimidatorio a Motescaglioso, la mia solidarietà agli amici del Pd

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Voglio esprimere solidarietà e vicinanza al PD e a tutti i cittadini di Montescaglioso per il grave
atto intimidatorio avvenuto venerdì sera, quando una bottiglia molotov è stata fatta esplodere all’esterno della sede cittadina del Pd nel corso di un’affollata assemblea.
E’ un brutto gesto che non può essere tollerato e che deve trovare una risposta ferma da parte delle istituzioni e della società civile, riaffermando il valore del dialogo come unica via per superare le difficoltà di questo momento di crisi economica e sociale.
La politica ed i partiti, dal canto loro, devono ritornare ad essere il luogo della partecipazione e del confronto democratico per conoscere istanze e proporre soluzioni. E mai catalizzatori di odio e contrapposizione violenta.

Sblocca Italia, il mio intervento in Consiglio

imagesJ1F47UT1“Voglio rivolgermi ai tanti che non solo presenti qui in seduta, ma che animano la piazza retrostante il Consiglio Regionale e voglio rivolgermi anche a coloro che ci seguono a distanza, a tutti i lucani, ma non solo a tutti i lucani, anche a coloro che in Italia vivono, perché animati dallo stesso sentimento nostro di partecipazione responsabile alla vita democratica del paese ed ognuna delle proprie regioni e più complessivamente dell’Italia, soprattutto in occasione di un tema, come quello dello Sblocca Italia. Il popolo lucano ci ha abituato a manifestazioni pacifiche, così come lo sono state le manifestazioni che sinora hanno condotto su questa discussione. Ci sono alcuni minuti che nell’introduzione del mio ragionamento vorrei che fossero seguiti con particolare attenzione. Ho chiesto e non da solo, al Governo nazionale di modificare profondamente l’articolo 38. L’ho fatto per il dibattito che c’è stato in Consiglio regionale, per gli incontri, le consultazioni che pure abbiamo avuto nelle settimane passate, nei giorni scorsi ed anche nelle ultime ore, tanto con chi ha animato democraticamente la protesta, e ha portato un grido di allarme ulteriore, costruttivo, proficuo alla discussione, tanto con i pezzi articolati organizzati in questa nostra società, non solo istituzionali e politici. Penso, per esempio, alla Conferenza Episcopale o alle Associazioni di settore. Penso ai Sindacati, penso alle forze dartoriali. Ho chiesto con tutti voi la modifica del 38 perché la Regione potesse riappropriarsi delle prerogative proprie, delle prerogative della propria terra, quelle che le sono dovute, non quelle che le sono concesse e per restituire ai nostri cittadini serenità, tranquillità, alle nostre istituzioni, ma più complessivamente alla nostra Basilicata, il diritto-dovere di poter determinare la visione entro cui collocare la propria speranza di futuro, non solo nella funzione di tutela di un territorio e della salute umana e dell’ambiente, ma l’ansia spesso disattesa, di sviluppo e di prospettiva, quella che ancora ad oggi non si è realizzata e che determina molta tensione, molta preoccupazione in ognuno di noi e grande disagio. Ho chiesto con voi queste modifiche, che sono sostanziali e sono anche certo che otterremo questo risultato. I primi di gennaio, se non dovessimo raccogliere questo risultato, il governo regionale, con altre Regioni che io mi sono permesso di ascoltare e con i Presidenti di queste Regioni ho potuto condividere un percorso, con le altre Regioni questo governo regionale, se ciò non dovesse accadere, impugnerà l’articolo 38. Ho fiducia molto in chi ci governa. Lo dico a prescindere dal colore politico, perché questa fiducia che il governo regionale, anche non l’attuale governo regionale, ha riposto nella interlocuzione istituzionale, anche quando a governare il nostro paese, negli anni passati, non era una forza di centrosinistra. E noi abbiamo dato atto, nel ruolo istituzionale garbato, risoluto, netto, severo, ma sempre leale e costruttivo, dei passi avanti che abbiamo nel passato registrato, delle battute di arresto, così come oggi noi nei confronti del governo attuale, che è sicuramente amico, per dirla con un termine forse improprio o comunque assonante al governo regionale e al suo Presidente, io penso debba mantenersi perché il compito delle istituzioni si antepone a qualsiasi altro sentimento, soprattutto quando c’è tempo per verificare l’efficacia di un dialogo e le ricadute. Io inizialmente ero scettico, l’ho manifestato anche a chi è venuto a trovarmi, a chi mi ha incontrato, ai ragazzi, al Movimento Studentesco, alle organizzazioni di settore. Ero scettico rispetto alla formulazione dell’articolo 38 e rispetto ad una tutela che la nostra regione comunque recuperava se in questa battaglia, esattamente nel decreto Sblocca Italia, quando il rilascio dell’autorizzazione unica è condizionata alla intesa con la Regione. Però non mi sono sottratto al confronto e ad ascoltare opinioni legittime più preoccupate, come la mia, ma anche un po’ più decise, come magari non era la mia. Guai a privarsi del confronto e guai a pensare che la ragione sia soltanto da una parte. La ragione spesso si ricerca in un confronto, in un incontro, a volte anche diverse. Mi sono anche documentato, ho provato a studiare, ho provato ad approfondire anche e a dotarmi di pareri, di chi di materia costituzionale ne mastica e io ho agli atti un parere del professor Caravita, che credo sia uno in Italia o in Europa tra i più accreditati e famosi costituzionalisti. Anche nel confronto che ho avuto in queste settimane e in questi giorni con il governo nazionale ho avuto modo di verificare la fondatezza di un parere sulla incostituzionalità particolarmente dell’articolo 1 bis dell’articolo 38. Io penso che proprio in questo senso la modifica di quell’articolo, che recupera in testa alla Conferenza Unificata e ad un ruolo particolarmente forte delle Regioni, anche singolarmente prese e più complessivamente del sistema istituzionale che va dai Comuni alle Regioni alle Province, all’interno della Conferenza Unificata, possa sostanzialmente recuperare quelle garanzie che merita questa nostra regione. L’articolo in discussione è l’1 bis quello che parla della pianificazione. Quello più pregnante, perché io non mi sogno di pensare minimamente di superare la capacità e anche l’autonomia, l’ascolto e la condivisione in una articolazione di pianificazione. E se io devo pensare che questa regione deve metter su un piano di estrazioni per luogo, per luoghi, per quantità, per modalità, per iter, io penso esattamente che questa pianificazione o passa attraverso una intesa vincolante con le Regioni, con la Regione nell’ambito della Conferenza di Pianificazione e nell’ambito della Conferenza Unificata o questa cosa non può passare. Io penso che il compito di una classe dirigente che governa questa Regione, e del suo Presidente, lo dico soprattutto ai più giovani, non è certo quello di animare soltanto lo scontro, ma è quello di trovare le soluzioni, anche quando le posizioni sono distanti ed è un compito arduo perché spesso non sei compreso, non sei capito e io comprendo di non essere capito e compreso. E’ difficile fare in un tempo come questo sintesi, E’ difficile provare ad accorciare un rapporto con la società, quindi un rapporto di prossimità quando questo rapporto negli ultimi sette o dieci anni in Italia ed anche in Basilicata si è incrinato fortemente e ha determinato il collasso nel gradiente di fiducia, nelle Istituzioni, nei partiti e nella politica. Il vero partito che vince è il partito di chi non vuole andare più al voto, anche in Basilicata è accaduto in occasione della mia elezione. Non è un segnale positivo e questo segnale negativo per parte ce lo siamo chiamato. Proprio perché noi abbiamo lamentato l’assenza di dialogo tra cittadino ed Istituzione politica, tra giovani e classe dirigente. Noi abbiamo bisogno di ritrovare in questa battaglia sacrosanta la bussola per cercare di avviare il dialogo serrato con il Governo per produrre i risultati voluti e per recuperare virtuosismo a questa nostra Regione. Se non c’è questo virtuosismo di ritorno che una classe dirigente responsabile a partire dal Consiglio e dal suo Presidente impugna l’articolo 38 e passa esattamente all’altra parte. Non certamente lo fa prima di aver dialogato con le Istituzioni. Questo è il nostro compito ed è quello che ci chiedono migliaia di giovani in Italia, non solo in Basilicata. Ce lo chiedono proprio perché c’è stata l’istanza, proprio perché non c’è stata capacità di proposta, di idea e proprio perché negli anni si è sedimentata una insoddisfazione che si tramuta esattamente a volte in proposta e a volte anche in non proposta. Io sono esattamente perché la proposta che viene da una protesta sacrosanta sia anche la mia. È una regione che ha piccoli numeri, ed ha anche un territorio troppo esteso forse per essere facilmente governato ha bisogno di cimentarsi con una competizione più ampia del proprio recinto. Faremmo torto alla nostra intelligenza se pensassimo che la nostra regione possa farcela soltanto da sé, così come è difficile o improbo pensare che l’Italia ce la faccia da sé. L’Italia è un quartiere o l’Europa è un quartiere della Cina. Immaginiamo quant’è piccola la Basilicata rispetto a questa dimensione che ormai è globale e che investe un’innovazione della politica delle Istituzioni, della società ed anche dell’aspetto finanziario ed economico che viaggia molto più velocemente di quella che noi possiamo esattamente affiancare in termini di velocità, nella capacità di cambiamento, di flessibilità. Io penso che la Basilicata ha le carte in regola per potersi giocare una prospettiva e ha le carte in regola esattamente per dire la propria come l’ha fatto nel passato e l’ha fatto con il Governo Berlusconi, l’ha fatto con il Governo Monti, l’ha fatto con il Governo Letta e lo farà ancora una volta con il Governo Renzi. Otterrà i propri risultati e se non li otterrà saprà far valere in sede costituzionale le proprie ragioni. Amare una regione significa caricarsi sulle spalle diffidenza, incredulità, invettive a volte anche ingiustificate. Io voglio rispettare la diversità ed il dissenso, ragionare e provare a governare quando gli altri non credono alla tua buona fede. Amare la propria terra significa comprendere in silenzio, nel rispetto degli altri, nel rispetto anche di chi è fuori ed individua l’avversario ed il nemico a mio giudizio ingiustamente. Sappiamo resistere, perché abbiamo la consapevolezza che il tempo è galantuomo ed è l’unica vera locomotiva di verità. Le menzogne in genere segnano odio e lacerazione sociale e non raccolgono consenso. Io voglio seminare con il Consiglio Regionale, con la delegazione parlamentare tutta, con il popolo lucano la cultura del lavoro e del dialogo libero, anche severo ed aspro, ma che costruisca un rapporto ed una prospettiva. Ci sono da considerare alcune cose: il contesto, la responsabilità di tutti, i ritorni che siamo riusciti ad ottenere in questo tempo, le risposte alla povertà, le risposte in prospettiva con l’IRES alla infrastrutturazione di questa regione, è un’ipotesi di Regione Smart, sostenibile che non vada assolutamente oltre quanto già statuito e pattuito nel 1998. Io non c’ero nel 1998 come probabilmente non c’era la maggior parte se non tutto questo Consiglio Regionale. Io penso esattamente che nel recupero di questa fiducia, di questo rapporto, anteponendo salute ed ambiente si possa lavorare con il Governo nazionale per correggere in profondità il 38, o altrimenti di impugnare il 38 i primi di gennaio”.

Reddito Minimo Inseriment​o, firmato l’accordo con le parti sociali

images8M5SW3R8“L’accordo sul reddito minimo di inserimento sottoscritto con Cgil-Cisl-Uil premia un lavoro in atto da mesi, frutto delle proficue interlocuzioni avviate a suo tempo in seno alla Cabina di Regia “Basilicata 2012”, oltre che delle sollecitazioni venute ancora recentemente dalla Conferenza Episcopale di Basilicata.

Credo si tratti di uno dei primi esperimenti di questo tipo avviati in Italia, sul quale ho potuto personalmente riscontrare la condivisione tanto del Ministero dello Sviluppo Economico , quanto della Presidenza del Consiglio.

Il progetto di Reddito Minimo di Inserimento, reso finanziariamente sostenibile  dalla norma contenuta nella legge Sblocca Italia che consente di utilizzare i fondi dell’ex carta carburanti  per misure di sviluppo economico e per l’attivazione di una card sociale, rientra in una più ampia strategia del Governo regionale a sostegno delle fasce più deboli della società, da un lato, ma anche per la ripresa dello sviluppo e il sostegno dell’occupazione, dall’altro, in  un’ottica di utilizzo virtuoso delle royalties del petrolio e dei fondi messi a disposizione delle Regioni dalla nuova programmazione comunitaria 2014-2020”.

 

 PREMESSO

− che al fine di affrontare la grave crisi economica e sociale che attraversa la Basilicata e promuovere politiche di sviluppo economico e di coesione sociale è stato istituito presso la Presidenza della Regione il Tavolo permanente contro la Crisi, come richiesto da Cgil, Cisl e Uil di Basilicata;

ATTESO

− che il Piano del Lavoro elaborato unitariamente dai sindacati confederali fornisce articolazioni progettuali condivisibili per la strategia della crescita e della coesione a cui intende dar corso la Regione Basilicata;

CONSIDERATO

− che è obiettivo comune delle parti, valorizzare attraverso la concertazione e il confronto con le forze sociali, produttive e le istituzioni locali, le risorse nazionali, regionali e comunitarie derivanti dal petrolio, anche a seguito dei positivi aggiornamenti legislativi formalizzati dall’istituzione del Fondo per la promozione di  misure  di  sviluppo economico  e  l’attivazione  di  una  social   card (ex carta carburanti) e dall’attuazione del cosiddetto ”Memorandum”;

RITENUTO OPPORTUNO

− individuare interventi mirati per coniugare solidarietà e sviluppo nelle politiche attive del lavoro, indirizzate al recupero occupazionale di persone svantaggiate ed espulse dal mercato del lavoro nonché alla creazione di nuova occupazione, evitandone di fatto dispersione e frammentazione procedurale e finanziaria delle risorse;

RILEVATO

− che il confronto tra Regione, forze sociali e produttive proseguirà in relazione ai progetti di utilizzo delle risorse fiscali aggiuntive nonché all’attuazione di interventi di medio termine riguardo infrastrutture, ricerca, tutela dell’ambiente, della salute e del territorio, sviluppo economico (cosiddetto ”Memorandum”);

LE PARTI CONVENGONO QUANTO SEGUE

  1. Avviare a partire da febbraio 2015 lo strumento del reddito minimo/reddito di inserimento (di seguito RMI) come previsto dall’articolo 15 della L.R. n.26/2014, ricomprendendo in esso la continuità di reddito per i lavoratori non più destinatari di ammortizzatori sociali in deroga e i beneficiari del programma Copes nonché il sostegno reddituale alle famiglie lucane sulla soglia di povertà. In particolare lo strumento agirà identificando le diverse platee, attraverso la determinazione d’Isee di accesso per i beneficiari e prevedendo la possibilità da parte dei Comuni e Provincie di poter richiedere l’attivazione di specifici progetti di lavoro di utilità sociale e percorsi di autoimpiego coinvolgendo i beneficiari stessi del RMI, anche non escludendo, in caso d’inerzia delle amministrazioni locali, partenariati di sussidiarietà istituzionale e di regolazione programmatoria da parte della Regione per il loro buon esito realizzativo (portafogli progetti).A tale scopo la Regione finanzierà lo strumento con circa 40 milioni di euro l’anno, con l’obiettivo, a fronte di un importo mensile di almeno 450 euro medi a beneficiario, di garantire attraverso graduatorie a scorrimento una platea di circa 8mila soggetti. Le graduatorie saranno aggiornate secondo il principio d’equilibrio d’entrata e d’uscita dei beneficiari che dovranno dare immediata e totale disponibilità alla partecipazione dei programmi formativi, d’inclusione sociale, d’inserimento/reinserimento lavorativo, di proposte di lavoro subordinato congrue nel proprio Comune di residenza o, a fronte di rimborso, in Comuni limitrofi a quello di residenza. Nelle more dell’attuazione del RMI (gennaio-febbraio) agli attuali beneficiari sarà garantita la continuità delle misure di sostegno al reddito.
  2. Istituire uno specifico Fondo per i Comuni e Provincie che, a fronte di un ampliamento dei servizi sociali offerti, si rivolgano a cooperative sociali di tipo B e/o scopo plurimo le quali – per le quote di occupazione aggiuntiva – assumano all’interno della platea dei beneficiari di RMI, con contratto a tempo indeterminato o determinato non inferiore a 12 mesi e fino ad un massimo di 36 mesi ed applicando il CCNL sottoscritto dalle organizzazioni sindacali e datoriali maggiormente rappresentative a livello nazionale. Al riguardo la Regione si impegna a destinare a tale fondo almeno 5 milioni di euro l’anno.
  3. Rifinanziare, vista l’efficacia riscontrata, per gli anni 2015 e 2016 e per un importo pari ad almeno 5 milioni di euro, il Fondo per l’occupazione di cui all’articolo 21 della L.R. n.8/2014 per l’assunzione di nuovi lavoratori a tempo indeterminato e la trasformazione dei contratti atipici e/o a tempo determinato in contratti di lavoro subordinato a tempo indeterminato al fine di favorire occupazione stabile sul territorio regionale e contenere gli effetti della crisi sul tessuto economico e sociale.
  4. Sostenere, compatibilmente con la normativa vigente e con almeno 5 milioni di euro l’anno, un Fondo a favore di progetti di utilità sociale per impiegare, con relativi versamenti previdenziali, assicurativi ed integrazioni salariali, soggetti beneficiari di RMI, con priorità per coloro che abbiano una situazione previdenziale/anagrafica tale da poter raggiungere nei 3 anni successivi i requisiti per la pensione.
  5. Istituire a partire da gennaio 2015 un tavolo specifico per valutare la costituzione di un Agenzia Regionale Forestale che abbia il compito di fare sintesi delle varie esperienze e tramutare in termini progettuali le linee guida dei piani forestali e dei piani di gestione, prevedendo come enti attuatori degli stessi le Unioni dei Comuni e le due Provincie di Potenza e Matera. Il tavolo dovrà concludere i lavori in tempi rapidi e comunque non oltre il mese di giugno 2015, nel rispetto degli accordi e delle intese sindacali unitarie vigenti.

Le parti concordano infine di confermare il Tavolo Permanente contro la Crisi quale luogo di monitoraggio e verifica degli impegni sottoscritti e della loro corretta attuazione, con riunioni a scadenza mensile od ogni qualvolta richiesto da una delle parti firmatarie la presente intesa. In riferimento ai punti 2 e 4 le parti, inoltre, rinviano al mese di marzo 2015 le verifiche del caso.

 

 

Nel Netics Ranking delle regioni per l’e-Health, la Basilicata è quinta nel 2014

imagesNel Netics Ranking delle regioni italiane per l’e-Health, la Basilicata ha compiuto un vero e proprio miracolo recuperando ben 8 posizioni in classifica e piazzandosi quinta nel 2014 dietro alle “storiche” regioni leader del Nord (Emilia-Romagna, Provincia Autonoma di Trento, Lombardia) e alla Sardegna.
Nel link l’approfondimento sul tema
http://www.techeconomy.it/2014/11/24/elegia-7-basilicata/

Go On Basilicata, il futuro passa dalla rete

1503311_744208342331265_7949998163872598271_n[1]Go On lucano è un grande esperimento nazionale di focus su digitale, tecnologia, innovazione che ha visto ben 148 eventi organizzati nei nostri Comuni.
L’entusiasmo maturato è merito soprattutto degli oltre cento organizzatori, che hanno permesso lo svolgimento perfetto dell’intera giornata, e dei 15.000 partecipanti entusiasti, bambini, professionisti, imprenditori, anziani, amministratori, curiosi.
Un grazie particolare va a Wikitalia e a Riccardo Luna, che hanno creduto nelle potenzialità della nostra Basilicata ed a relatori e attivisti che hanno trasferito con entusiasmo competenze e motivazione, dai guru nazionali alla nostra task force locale, con impegno unanime e corale.
Come la convinzione che l’investimento sul futuro passa per le reti. Reali, virtuali, e soprattutto umane.

 

“Da oggi accedendo agli uffici regionali internet libero per tutti”

untitledPer la Regione Basilicata Internet è un bene comune, e da oggi è finalmente accessibile a tutti. Accedendo agli uffici regionali sarà possibile connettersi al web mediante una semplice registrazione ed avere così Internet sul proprio smartphone, tablet o portatile.

Un’altra piccola conquista, assieme alla battaglia contro il digital divide attraverso il bando per la connessione a banda larga ed ultralarga e all’investimento di un milione e seicentomila euro per la digitalizzazione delle scuole lucane. #GoOnBas

Anche la Basilicata ha i suoi #digitalchampions

La Basilicata ha i suoi #digitalchampions: Ernesto Belisario, Michele Cignarale, Ida Leone,  Francesco Piero Paolicelli Caterina Policaro, appena nominati da Riccardo Luna e Matteo Renzi. Con questi 5 ragazzi pieni di entusiasmo la     regione può ulteriormente accelerare nella sua corsa per stare al passo con il mondo che cambia e per riconnettersi al paese e all’Europa, provando a superare definitivamente quelle barriere geografiche che spesso hanno frenato il nostro  sviluppo sociale, economico ed industriale.
Ora, mentre nuove e grandi sfide ci attendono, possiamo ritenerci soddisfatti per gli importanti risultati raggiunti in  questi primi mesi di governo, fin dall’istituzione di una Task Force per il Digitale, e grazie anche all’impegno della Giunta  e degli uffici regionali. Dal portale Open Data, per rendere i dati trasparenti ed accessibili ai cittadini, alla banda larga e ultra larga, dagli investimenti in tecnologia per le scuole lucane alla collaborazione diretta con l’Agenzia per l’Italia Digitale per essere tra le prime regioni ad attuare l’Agenda Digitale Italiana.
Il 24, in occasione dell’evento Go On Basilicata, proveremo a raccontare ai cittadini i cambiamenti in atto e a far arrivare la nostra voce, forte, innovativa, digitale, all’Italia intera.

 

Bando energia

Tra qualche giorno si potranno candidare le domande per partecipare all’avviso pubblico sull’efficientamento energetico delle abitazioni private. Guardate questo video per avere informazioni e risolvere alcuni dubbi!safe_image.php

I visionari della scuola

ILa scuola è stata spesso dimenticata e messa in disparte, a livello nazionale come locale, lontana per anni dal dibattito pubblico come dalle innovazioni concrete.
Ecco perchè, in sintonia con la consultazione pubblica digitale “La Buona Scuola” messa in campo dal Governo, abbiamo voluto con l’assessore Raffaele Liberali un momento tutto lucano per discutere sul tema, coinvolgendo i veri protagonisti, studenti, genitori, docenti e operatori che ogni giorno vivono le nostre scuole e che certamente hanno volontà e idee per portare il proprio contributo sui tanti temi.
Per costruire con loro il racconto di una scuola che vuole essere migliore.
L’evento si svolgerà a Potenza il 6 e 7 novembre nel centro storico, e vedrà la partecipazione di 5 relatori altamente qualificati.
Ma già da oggi è possibile partecipare alla consultazione digitale. Ho voluto che tutti potessero dire la loro anche da casa, in modo da rendere la partecipazione quanto più ampia possibile.
All’indirizzo www.ivisionaridellascuola.ideascale.com potete registrarvi attraverso uno dei vostri account Facebook, Twitter, Google, Yahoo, Linkedin o con la vostra mail.

Su questa pagina troverete le tesi di cui vogliamo discutere, 5 grandi temi che mettono a fuoco luci ed ombre di una scuola che deve necessariamente adeguarsi a un mondo in continua evoluzione:
“Gli spazi dell’educazione”, “OrientaMenti”, “Studiare meglio, Studiare tutti”, “La scuola nell’era digitale”, “Educare al mondo che cambia”.

Vi chiedo di partecipare in tanti, perchè nel processo di cambiamento, la scuola ha bisogno di parlare con i territori, con le associazioni, con le persone, per ritornare ad essere un luogo capace di dare ai giovani le “abilità culturali” inerenti l’approccio interculturale, l’orientamento al confronto e l’educazione per diventare davvero cittadini del mondo.

Avviso pubblico “Interventi per la creazione di occupazione stabile in Basilicata”

Le finalità, gli interventi e le modalità di accesso al bando sono sintetizzate in questa infografica che vi invito a condividere e diffondere. Se non rappresenta un’opportunità per voi, potrebbe esserlo per qualche vostro amico o conoscente.
A questo link, tutti i dettagli dell’avviso pubblico.

 

Infografica