Terre Joniche, con cinque milioni di euro un primo aiuto concreto
“Con cinque milioni di euro diamo un primo aiuto concreto, documentato e certificato agli alluvionati del Metapontino”. Lo ha detto il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, che ha incontrato oggi pomeriggio nella sala consiliare del Comune di Bernalda il Comitato Terre Joniche. L’incontro ha fatto seguito a quello dello scorso 30 luglio, organizzato sempre a Bernalda, per affrontare il tema legato ai danni provocati dalle alluvioni del 2013 (ottobre e dicembre) e per fare il punto sul dissesto idrogeologico in Basilicata.
“Dopo la riunione del 30 luglio – ha aggiunto il governatore – darò a Gianni Fabbris portavoce del Comitato, le risposte dopo averle inquadrate nell’ambito di un ragionamento più complessivo. Tra gli obiettivi tematici ritenuti strategici dall’Europa quasi a condizionare l’utilizzo delle risorse ricevute dalle Regioni, vi é il dissesto idrogeologico. É il primo obiettivo su cui costruire i canali di finanziamento. Noi parliamo delle domande posteci il 30 luglio e delle risposte che si tramutano in delibere. Stiamo provando a mettere in campo iniziative con la Bei (Banca europea degli investimenti) perché investa 200 o 300 milioni di euro. A tasso zero il cinquanta per cento, mentre della restante parte se ne farebbe carico la Regione con il fondo Fesr e con il 30 per cento delle anticipazioni dell’Ires, la tassa sulle estrazioni petrolifere.
Il fabbisogno sul dissesto idrogeologico vale 900 milioni di euro. Io spingo per un investimento di almeno 300, anche grazie ai fondi nazionali. Lo Stato però ci chiede progetti esecutivi, ma se non finanzia prima, questi non possono essere fatti. Correre solo verso le emergenze – ha evidenziato Pittella – non serve. Bisogna dare risposte immediate, ma all’interno di un progetto. Una risposta sono i cantieri forestali e le Vie blu. Poi abbiamo avuto l’idea del ripristino degli alvei attraverso le “cave assistite” grazie alla collaborazione con gli imprenditori privati. Il patrimonio boschivo che questa terra ha può avere un ritorno economico attraverso la catena delle biomasse.
Noi viviamo tutta intera la fase dell’emergenza che non é solo dissesto. Abbiamo l’idea di utilizzare le risorse in modo virtuoso. Accanto all’emergenza c’é la ricaduta sociale. Accanto a queste emergenze abbiamo un’asfissia della spesa corrente. Non possiamo dare risposte a tutti. Dobbiamo fare delle scelte. A noi non é chiesto di rinviare il problema, cosa fatta per molti anni. Proviamo a dare delle risposte anche se la ‘coperta’ non copre tutti gli angoli.
L’importante – ha tenuto a sottolineare Pittella – é avere un approccio molto veloce che dia priorità al tema. Devo interpretare il ruolo istituzionale. Mi sono chiesto come poter incrociare le vostre ansie e bisogni con la altrettanta e legittima disponibilità da parte mia a trovare soluzioni. Il tempo é tiranno, vanno fatte delle scelte”.
Rivolgendosi a Fabbris “Quando voi ci chiedeste di fare la cosiddetta cabina di regia, noi abbiamo istituito con la delibera 206 del marzo scorso l’approvazione di un gruppo di lavoro per la realizzazione di una conferenza regionale sullo stato di salute dei fiumi per la prevenzione dei danni da alluvioni e dei fenomeni di dissesto idrogeologico, che possa far fronte alle emergenze e candidare il territorio a progetti di prevenzione.
C’é un secondo tema molto importante che é quello di adottare strumenti per dare risposte ai privati che hanno subito danni dal dissesto idrogeologico. Ci sono tre soggetti in campo: i privati, lo Stato e la Regione. Siamo riusciti a stanziare 5 meuro nell’ultima finanziaria. Non sono pochi e non sono una concessione, ma un atto dovuto. Oggi veniamo a dare questa risposta certificata e documentata.
La terza questione circa l’istituzione di un fondo di rotazione a sostegno delle famiglie vittime dell’usura, ha trovato da noi una terza risposta positiva.
La quarta questione che ci chiede Fabbris é legata a quelle famiglie che nel Metapontino hanno subito danni a causa delle piogge.
Io chiedo al direttore generale della Presidenza della Giunta, Vito Marsico, qui presente, di individuare delle risposte”.
Infine Pittella ha lanciato alla platea l’idea di un “incontro seminariale”.
“Se riusciamo a vederci prima dell’estate con i sindaci, io portero’ con me i direttori generali dei Dipartimenti. Insieme faremo il punto sulle criticità e sulla programmazione della spesa e degli investimenti. La Basilicata può farcela, ma se non esce fuori dal proprio perimetro rischia di morire per asfissia anche culturale. Siamo la capitale europea dell’automotive. Tremila posti di lavoro non sono uno scherzo. Per farcela abbiamo bisogno di un approccio comune. Serve fare massa critica e sintesi anche con una diversità di pensiero con il governo nazionale”.