Terre Joniche, con cinque milioni di euro un primo aiuto concreto

11069548_813688722049893_6876179605959087356_n“Con cinque milioni di euro diamo un primo aiuto concreto, documentato e certificato agli alluvionati del Metapontino”. Lo ha detto il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, che ha incontrato oggi pomeriggio nella sala consiliare del Comune di Bernalda il Comitato Terre Joniche. L’incontro ha fatto seguito a quello dello scorso 30 luglio, organizzato sempre a Bernalda, per affrontare il tema legato ai danni provocati dalle alluvioni del 2013 (ottobre e dicembre) e per fare il punto sul dissesto idrogeologico in Basilicata.
“Dopo la riunione del 30 luglio – ha aggiunto il governatore – darò a Gianni Fabbris portavoce del Comitato, le risposte dopo averle inquadrate nell’ambito di un ragionamento più complessivo. Tra gli obiettivi tematici ritenuti strategici dall’Europa quasi a condizionare l’utilizzo delle risorse ricevute dalle Regioni, vi é il dissesto idrogeologico. É il primo obiettivo su cui costruire i canali di finanziamento. Noi parliamo delle domande posteci il 30 luglio e delle risposte che si tramutano in delibere. Stiamo provando a mettere in campo iniziative con la Bei (Banca europea degli investimenti) perché investa 200 o 300 milioni di euro. A tasso zero il cinquanta per cento, mentre della restante parte se ne farebbe carico la Regione con il fondo Fesr e con il 30 per cento delle anticipazioni dell’Ires, la tassa sulle estrazioni petrolifere.
Il fabbisogno sul dissesto idrogeologico vale 900 milioni di euro. Io spingo per un investimento di almeno 300, anche grazie ai fondi nazionali. Lo Stato però ci chiede progetti esecutivi, ma se non finanzia prima, questi non possono essere fatti. Correre solo verso le emergenze – ha evidenziato Pittella – non serve. Bisogna dare risposte immediate, ma all’interno di un progetto. Una risposta sono i cantieri forestali e le Vie blu. Poi abbiamo avuto l’idea del ripristino degli alvei attraverso le “cave assistite” grazie alla collaborazione con gli imprenditori privati. Il patrimonio boschivo che questa terra ha può avere un ritorno economico attraverso la catena delle biomasse.
Noi viviamo tutta intera la fase dell’emergenza che non é solo dissesto. Abbiamo l’idea di utilizzare le risorse in modo virtuoso. Accanto all’emergenza c’é la ricaduta sociale. Accanto a queste emergenze abbiamo un’asfissia della spesa corrente. Non possiamo dare risposte a tutti. Dobbiamo fare delle scelte. A noi non é chiesto di rinviare il problema, cosa fatta per molti anni. Proviamo a dare delle risposte anche se la ‘coperta’ non copre tutti gli angoli.
L’importante – ha tenuto a sottolineare Pittella – é avere un approccio molto veloce che dia priorità al tema. Devo interpretare il ruolo istituzionale. Mi sono chiesto come poter incrociare le vostre ansie e bisogni con la altrettanta e legittima disponibilità da parte mia a trovare soluzioni. Il tempo é tiranno, vanno fatte delle scelte”.
Rivolgendosi a Fabbris “Quando voi ci chiedeste di fare la cosiddetta cabina di regia, noi abbiamo istituito con la delibera 206 del marzo scorso l’approvazione di un gruppo di lavoro per la realizzazione di una conferenza regionale sullo stato di salute dei fiumi per la prevenzione dei danni da alluvioni e dei fenomeni di dissesto idrogeologico, che possa far fronte alle emergenze e candidare il territorio a progetti di prevenzione.
C’é un secondo tema molto importante che é quello di adottare strumenti per dare risposte ai privati che hanno subito danni dal dissesto idrogeologico. Ci sono tre soggetti in campo: i privati, lo Stato e la Regione. Siamo riusciti a stanziare 5 meuro nell’ultima finanziaria. Non sono pochi e non sono una concessione, ma un atto dovuto. Oggi veniamo a dare questa risposta certificata e documentata.
La terza questione circa l’istituzione di un fondo di rotazione a sostegno delle famiglie vittime dell’usura, ha trovato da noi una terza risposta positiva.
La quarta questione che ci chiede Fabbris é legata a quelle famiglie che nel Metapontino hanno subito danni a causa delle piogge.
Io chiedo al direttore generale della Presidenza della Giunta, Vito Marsico, qui presente, di individuare delle risposte”.
Infine Pittella ha lanciato alla platea l’idea di un “incontro seminariale”.
“Se riusciamo a vederci prima dell’estate con i sindaci, io portero’ con me i direttori generali dei Dipartimenti. Insieme faremo il punto sulle criticità e sulla programmazione della spesa e degli investimenti. La Basilicata può farcela, ma se non esce fuori dal proprio perimetro rischia di morire per asfissia anche culturale. Siamo la capitale europea dell’automotive. Tremila posti di lavoro non sono uno scherzo. Per farcela abbiamo bisogno di un approccio comune. Serve fare massa critica e sintesi anche con una diversità di pensiero con il governo nazionale”.

Il renzismo al Sud non si è fermato ad Eboli

11062868_813492005402898_673934137400380601_nSta facendo molto discutere, in questi giorni, il provocatorio articolo a firma di Antonio Polito, pubblicato sul Corriere della Sera, dal titolo: “Il Renzismo si è fermato ad Eboli”. Pur apprezzandone i toni garbati e la oggettiva eleganza del linguaggio utilizzato, dico subito che l’analisi politica contenuta nell’editoriale dell’autorevole quotidiano milanese non mi convince. Anzi, mi pare essa stessa figlia di quei luoghi comuni sul Mezzogiorno di cui spesso tutti noi (stampa compresa) facciamo fatica a liberarci. Perché lo dico molto francamente: non possiamo vivere in una sorta di attesa messianica del grande leader di turno in visita in una delle nostre città per ottenere la legittimazione di una intera classe dirigente. E con essa l’avvio di una stagione di rinascita delle aree del Sud, altrimenti “dimenticato”, se non del tutto “emarginato”.
Io credo che sia un modo vecchio di ragionare. E di utilizzare paradigmi ormai superati che non ci aiutano ad affrontare le emergenze che quotidianamente chi governa è chiamato a risolvere
Da questo punto di vista dice bene Matteo Renzi: la questione meridionale non si risolve facendo ricorso alle “solite frasi”. Né con un “meridionalismo di maniera”, che puzza di assistenzialismo e pubblico impiego. Ciò che serve al Sud è una svolta culturale, che metta al bando, tanto per cominciare, la pratica della lamentazione.
Nel mio piccolo – dopo poco più di 15 mesi trascorsi alla guida della Regione Basilicata – sento di poter dire che abbiamo raggiunto risultati storici, a partire dal modo con cui è stata gestita la vicenda petrolio, grazie alla nostra determinazione e al sostegno del governo nazionale. Ma senza che Renzi sia mai venuto in Basilicata.
Il Presidente del Consiglio – la cui visita ovviamente ci riempirebbe di legittimo orgoglio – può anche non mettere mai piede a Potenza o a Matera. Ma ciò non significa che il “renzismo” si sia fermato ad Eboli. O che il Sud sia destinato a rimanere, per dirla con Polito, “il grande buco nero della politica italiana”.
Se fosse così Matera non sarebbe mai stata scelta quale Capitale della Cultura Europea per l’anno 2019. O la stessa Fca di Marchionne non avrebbe fatto di Melfi il polo europeo dell’automotive, creando migliaia di nuovi posti di lavoro.
Evidentemente, l’autorevole editorialista del Corriere della Sera non conosce la realtà lucana. E forse non è un caso che egli citi, nel suo articolo, i presidenti di Sicilia, Puglia, Calabria e Campania, saltando a piè pari la Basilicata. Io credo di non appartenere, come governatore, ad “un’altra epoca”. E meno che mai mi sento “tollerato” dal centro. Anzi, credo che mai come in questo momento storico, la Basilicata rappresenti, agli occhi di Matteo Renzi e del suo governo, una piccola regione-laboratorio, che anche grazie alla qualità della sua classe dirigente regionale, nazionale ed europea, possa dare un contributo per avviare nuove politiche di sviluppo, uscendo dalla logica della “lamentazione” e delle “solite frasi”.
Come è noto, nei giorni scorsi, a Bruxelles, ho incontrato il presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker, a margine di un seminario sulla nuova programmazione dei fondi strutturali, organizzato dal gruppo Socialisti e Democratici.
Devo dire che è stata un’esperienza bellissima. Tanto sul piano umano, quanto su quello istituzionale ne sono uscito arricchito e soprattutto rafforzato nelle mie convinzioni e in ciò che vado dicendo da mesi. Da quando, all’indomani del mio insediamento, ho scritto una lettera ai mei colleghi presidenti di Regione del Sud per dire: incontriamoci. Mettiamo a punto un grande piano di sviluppo del Mezzogiorno utilizzando al meglio la nuova programmazione dei fondi comunitari. Puntiamo su pochi, ma decisivi obiettivi strategici. Per esempio, portando l’alta velocità da Salerno a Reggio Calabria e da Ancona a Bari. O ancora rafforzando il porto di Gioia Tauro e quello di Taranto. Perché solo così, puntando su asset prioritari, come l’economia digitale, le infrastrutture, l’ambiente e l’innovazione, potremo realmente promuovere crescita ed occupazione. E perché solo candidando i progetti giusti, potremo sperare di far partire gli strumenti finanziari previsti dal piano Juncker rivolti soprattutto agli investitori privati, anche tramite la Bei e i fondi strutturali, che i nostri parlamentari europei, a partire da quelli di S&D, hanno fortemente sostenuto, in linea con il Governo Renzi.
Io credo che in questo la stampa, a partire dalle grandi testate, possa (e debba) darci una mano, affidando ad autorevoli firme il compito di spronare la classe dirigente, dando voce e forza alla cultura del “fare”, evitando di parlare di un Mezzogiorno preda di “potentati e cacicchi”. E come tale terra di malaffare e corruzione.
C’è anche un Sud virtuoso e “pulito”, chiamato a recuperare una funzione utile all’intera Europa, facendo da “ponte” con i Balcani e il Nordafrica. Questo Sud merita di tornare al centro dell’agenda politica nazionale. Ma per farlo dobbiamo essere tutti consapevoli che è finito il tempo del “meridionalismo di maniera”.

 

Estensione barriere soffolte nel Metapontino

Unknown-2L’assessore Aldo Berlinguer comunica che nell’ultima seduta della Giunta regionale é stata approvata la delibera con cui si finanzia la continuazione della installazione delle barriere soffolte a protezione del litorale di Metaponto. 1,8 milioni di euro di fondi CIPE sono finalizzati al completamento di un’opera importante, a protezione della costa ionica, per scongiurare l’incessante erosione che ha messo in ginocchio, negli ultimi anni, le nostre spiagge e con esse le attività balneari e turistiche della zona.

” Sono molto soddisfatto per questo ulteriore passo avanti nella protezione del nostro litorale e nella salvaguardia delle nostre attività turistiche, che tanto hanno sofferto negli ultimi anni” – ha dichiarato l’assessore Berlinguer. “Le barriere già posizionate stanno producendo buoni risultati. Era necessario però completare l’opera e con queste risorse continueremo a farlo. I lavori potranno partire a breve. Appena giungerà la liquidazione dell’importo menzionato all’ufficio Difesa del suolo della Regione Basilicata verrà dato il via al proseguimento dei lavori. In tutto erano previste opere a protezione di 3 km di costa. Ne sono già state realizzate per 1,5 km ed altri 800 metri circa potranno essere completati prima della stagione estiva. Faremo anche in tempo a bandire la gara per la manutenzione triennale del lido, con le opere di ripascimento che si renderanno necessarie, ha concluso Berlinguer. Entro aprile dobbiamo giungere all’approvazione e alla pubblicazione del bando. Subito ci attiveremo per posizionare analoghe barriere sul litorale di Scanzano e per questo abbiamo già chiesto i fondi al Ministero dell’ambiente. Sono fiducioso di portare a casa anche questo risultato è così consentire che, in materia di turismo, oltre alle alle parole vengano i fatti”.

 

Il successo del “Decreto mutui” in Basilicata

UnknownHa avuto riscontro positivo l’iniziativa messa in campo dalla Regione Basilicata con il bando triennale 2015/17, pubblicato sul BUR il 10 marzo scorso, e riguardante la realizzazione di interventi straordinari di ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento antisismico ed efficientamento energetico di immobili di proprietà pubblica e adibiti all’istruzione scolastica ed alla formazione artistica, musicale, coreutica. Il bando contemplava anche tutti gli immobili, alloggi e residenze per studenti universitari, di proprietà degli enti locali; la costruzione di nuovi edifici scolastici pubblici ed, infine, la realizzazione o la ristrutturazione di palestre nelle scuole.

L’iniziativa – spiega il Dipartimento Infrastrutture della Regione Basilicata – ha preso corpo nell’ambito del cosiddetto “Decreto Mutui”, in un’ottica di riqualificazione del patrimonio di edilizia scolastica. Esso prevede che le Regioni interessate possono essere autorizzate dal Ministero dell’Economia e Finanze – d’intesa con il Ministero dell’Istruzione e con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – a stipulare mutui di durata trentennale, con la Banca europea per gli Investimenti e con altri Istituti di credito; con oneri di ammortamento a e carico dello Stato. Sulla base delle richieste presentate dagli enti locali, entro il prossimo 30 aprile, verranno redatti i piani regionali triennali di edilizia scolastica.

Il bando – aggiunge il Dipartimento regionale – ha avuto una capillare e puntuale divulgazione, attraverso la pubblicazione sul sito istituzionale della Regione, ma anche attraverso la comunicazione diretta ai beneficiari. Difatti, entro il termine ultimo di presentazione delle istanze, il 31 marzo scorso, sono pervenute dai Comuni potentini ben 48 domande di finanziamento e 19 dai Comuni del materano. L’Amministrazione Provinciale di Potenza ha inoltrato 3 domande e 6 l’Amministrazione Provinciale di Matera; tutti enti con l’onere diretto della gestione della manutenzione degli edifici scolastici pubblici.

In dettaglio, il bando ha dato la possibilità alle Amministrazioni Provinciali di Potenza e di Matera di presentare, rispettivamente 3 e 2 richieste di intervento, per un importo di finanziamento non superiore a euro 1.200.000 ciascuna. I Comuni, invece, potranno presentare una sola richiesta di contributo, per un importo massimo di 700.000 euro.

La formazione della graduatoria sarà effettuata in due fasi successive: in una prima fase di istruttoria tecnica, si verificherà la completezza della documentazione trasmessa e della sussistenza dei requisiti richiesti. A questa seguirà la fase di valutazione delle domande ammissibili, con conseguente attribuzione dei punteggi di merito e la formazione della graduatoria regionale.

“Sono molto soddisfatto – ha dichiarato l’Assessore alle Infrastrutture Aldo Berlinguer – per il successo di un provvedimento che risponde alle richieste degli enti locali e delle istituzioni scolastiche del territorio. E’ di fondamentale importanza – ha aggiunto l’Assessore – garantire alla popolazione scolastica lucana strutture sicure ed idonee, degne del nome; cosa che non sempre, sino ad oggi, è stata assicurata”.

 

Reumatologia, eccellenza che va oltre i confini regionali

11081288_810248849060547_3182347562147456791_nUn centro all’avanguardia per  diagnosi, cura e ricerca delle malattie reumatiche, grazie alle sue  tre strutture dislocate sul territorio regionale (Ospedale San Carlo di Potenza, Ospedale Madonna delle Grazie di Matera e ambulatorio territoriale di Pescopagano). Il Dipartimento di Reumatologia della Regione Basilicata  rappresenta un esempio di eccellenza della sanità pubblica sia per pazienti lucani che per quelli di fuori regione. A fronte del pagamento del solo ticket, vi è la possibilità di poter fare riferimento a specialisti  nel campo reumatologico, con un curriculum scientifico di livello internazionale.  Alla presentazione del report sono intervenuti  il sottosegretario alla Salute Vito De Filippo, il presidente della Giunta Regionale Marcello Pittella e l’assessore alla Salute Flavia Franconi. In sala anche i consiglieri regionali Mario Polese e Carmine Miranda Castelgrande.
Soddisfatta l’assessore alla Salute Flavia Franconi “E’ un momento felice, perché il reparto di reumatologia è un fiore all’occhiello che la Regione  Basilicata può vantare anche sul piano nazionale grazie alla qualità offerta sia come ricerca che come servizi ed assistenza medica . Un successo conseguito grazie al lavoro del prof Olivieri, dell’intero staff e di tutto il dipartimento reumatologia che ben hanno fatto e bene, ne sono certa,  faranno in futuro”.
Parole di plauso sono giunte anche dal presidente Pittella: “ Quella di oggi – ha detto – è un’ottima giornata per la sanità lucana. Nella conferenza stampa sono stati esposti  numeri, statistiche che confermano le lusinghiere perfomance conseguite in tema di qualità dei servizi dal  reparto di reumatologia, e non solo.  Complessivamente sono soddisfatto per l’impegno profuso dagli operatori del settore, a riprova delle eccellenze, dei talenti e delle intelligenze che possiamo vantare nel mondo della sanità. Si  confermano prestazioni, ricerca, organizzazione e soprattutto, facendo tesoro del lavoro e delle esperienze passate, stiamo mettendo in campo una serie di interventi che possono proiettarci  in un ambito nazionale ed internazionale, come sta dimostrando il dipartimento di reumatologia della regione Basilicata, sia nella ricerca che nella stessa assistenza di altissimo livello”. “Quando sono sbarcato nei giorni scorsi a Bruxelles – ha ricordato il presidente Pittella – ho visto un grande manifesto con un invito da rilanciare: “Vai col sorriso”. Bene, questa è la mia linea. E’ per me, ad esempio, motivo di grande soddisfazione la circostanza che lunedì prossimo inaugureremo la struttura che sostituisce il vecchio OPG: In Italia siamo i primi, con l’Emilia”.
“Finalmente – ha sottolineato con forza Pittella – la nuova governance sanitaria comincia a funzionare. Il confronto e il dialogo tra la Regione e i direttori generali è intenso e questa evoluzione troverà la sua espressione più forte e potente nella scelta di dare vita a un atto aziendale unico, che per la prima volta definirà una visione e una missione unica per l’intero sistema sanitario regionale. In questo quadro prenderà corpo anche una struttura unica di comunicazione per la sanità”.
Per quanto riguarda gli investimenti tecnologici, il  Presidente Pittella  ha rimarcato che  la Regione sta investendo risorse sia nella ricerca che nella  sostituzione delle attrezzature in dotazione, puntando su apparecchiature innovative. Importanti anche gli  investimenti previsti nelle infrastrutture, a partire dal  San Carlo, dove sta per essere approvato il progetto del nuovo pronto soccorso che ridisegnerà completamente l’organizzazione dell’emergenza urgenza regionale. Con 24 milioni doteremo la struttura di ben nove sale chirurgiche mentre il tetto sarà attrezzato per consentire l’atterraggio delle eliambulanze. Così insieme all’Asp va completata entro l’anno la piastra ambulatoriale comune con il San Carlo su cui al momento si registra qualche ritardo”.

 

 

“A Bruxelles, per progettare insieme il Sud che ce la farà”

11052425_809855049099927_2173990839873063538_nGiornate intense tra viaggi, voli, chilometri. E consapevolezze che diventano certezze: il Sud ce la farà solo se saprà progettare insieme il suo futuro.
E quanto è stato detto oggi a Bruxelles va esattamente in questa direzione.
Una parte delle politiche di sviluppo delle regioni del Mezzogiorno potrà essere finanziato attraverso il piano Juncker. Attraverso il Fondo per gli investimenti strategici le cui risorse andranno ad aggiungersi a quelle dei fondi strutturali.
Sarà decisivo, in tal senso, però, candidare i progetti giusti. Quelli realmente in grado di promuovere crescita ed occupazione. Significativi dal punto di vista economico e capaci di attrarre investitori privati.
E concentrasi su un tema a me caro, quello della cooperazione interregionale. Perché per restituire centralità all’area sud dell’Italia ci si dovrà allenare insieme ed immaginare interventi integrati per il Mezzogiorno. Affinché l’attuazione del piano diventi campo di un nuovo regionalismo meridionale.
La Basilicata lavorerà fin da subito in tal senso e, al tavolo che si riunirà in maniera stabile da qui a giugno ed oltre, con i nostri tecnici saremo capofila per il Sud. Arriveremo capaci e preparati quando a metà anno lo strumento finanziario sarà pronto. Avremo idee chiare e obiettivi precisi.

 

‘Aqua 2015’, al via gli eventi in Basilicata.

Parte oggi il progetto tematico “Aqua 2015”.  Psafe_imageiù di quaranta eventi in programma in contemporanea in tutta la Basilicata e in altre sette regioni italiane.
Per raccontare, conoscere, scoprire, degustare la nostra grande risorsa.

Clicca sul link per conoscere gli eventi.
http://www.aqua2015.it/eventi/index.jsf

 


 

Fondo Idrocarburi, siglato a Roma preliminare d’accordo

IMAGE_FILE_2993573Il Ministero dello Sviluppo Economico e la Regione Basilicata sottoscriveranno un accordo attuativo per l’utilizzo delle risorse del “Fondo per la promozione di misure di sviluppo economico e per l’attivazione di una social card nei territori interessati dalle estrazioni di idrocarburi”.
Nelle more della sua definizione il Sottosegretario di Stato del Ministero dello Sviluppo Economico, Simona Vicari e il Presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella hanno siglato oggi a Roma un preliminare di accordo.
E’ previsto che circa 26 milioni di euro saranno destinati alla Social Card e circa 104 milioni di euro saranno destinati a misure di sviluppo economico.
In particolare 35 milioni di euro saranno destinati a incentivi in favore del sistema produttivo lucano a favore di piccole e medie imprese, artigiani, commercianti e lavoratori autonomi per gli investimenti in innovazione e per promuovere la competitività energetica e la riqualificazione energetico – ambientale del sistema produttivo.
69 milioni di euro saranno invece destinati ad una serie di misure.
Saranno sostenuti i progetti di efficientamento energetico dei processi produttivi delle imprese e la promozione di soluzioni di mobilità sostenibile e di logistica merci a minor impatto ambientale.
Previsti anche interventi di risparmio energetico su unità abitative private in favore di persone fisiche al fine di rilanciare il sistema economico, in particolare delle piccole, medie imprese, degli artigiani, dei commercianti e dei professionisti abilitati alla certificazione dei benefici energetici.
Il sostegno al reddito sarà garantito da strumenti di incentivazione per l’accesso ad iniziative di inserimento occupazionale e sociale per i soggetti più vulnerabili. In particolare la misura economica sarà destinata ad assicurare in via temporanea una sostanziale adesione alle attività di pubblica utilità e consentendo, nel contempo, di programmare e sviluppare politiche attive del lavoro in grado di offrire concrete possibilità occupazionali anche in un’ottica di creazione di occupazione stabile sul territorio regionale, aumentando il livello di produttività e competitività delle imprese. La misura è destinata ad assicurare un sostegno economico ai soggetti fuoriusciti dalla platea degli ammortizzatori sociali, ai disoccupati di lunga durata, ai disoccupati e agli inoccupati che vivono in una situazione di grave deprivazione materiale ma anche al fine di non disperdere il patrimonio di competenze dei lavoratori espulsi dal mercato del lavoro, acquisite nelle diverse esperienze formative e lavorative, che rappresentano un valore aggiunto per tutto il territorio regionale.
Un Fondo per Comuni e Province sarà destinato all’ampliamento dei servizi offerti e all’assunzione presso cooperative, per stipulare nuovi contratti o ampliare quelli già in essere con le Cooperative sociali per l’erogazione di servizi nuovi o aggiuntivi a beneficio delle comunità locali.
Un Fondo per l’occupazione stabile sul territorio regionale prevede concessione di incentivi fino a 10 mila euro all’anno per un massimo di due annualità in favore delle imprese o lavoratori autonomi che hanno o abbiano assunto, o che si impegnino ad assumere, uno o più lavoratori a tempo indeterminato full-time o part-time o che abbiano trasformato o si impegnino a trasformare un contratto a tempo determinato o atipico in un contratto a tempo pieno ed interminato.
Attraverso il Fondo per i progetti di utilità sociale saranno concessi contributi in favore di soggetti economici pubblici e privati che effettuino assunzioni a tempo determinato per un periodo massimo di 36 mesi e comunque fino al raggiungimento del diritto alla pensione del lavoratore interessato.
Con il preliminare è stato inoltre stabilito che contestualmente alla determinazione ed alla distribuzione delle misure di sviluppo economico e di social card e prima di esaminare eventuali programmi di riorganizzazione e completamento dei piani industriali in corso, sarà costituito un gruppo di lavoro scientifico, con il compito di valutare i parametri di esercizio degli impianti produttivi presenti in Basilicata. Tale gruppo di lavoro, sarà costituito nell’ambito della Commissione per gli idrocarburi e le risorse minerarie con la nomina di esperti individuati in base a criteri di competenza, indipendenza ed elevata professionalità specifica.

Fondo Idrocarburi, siglato a Roma preliminare di accordo

19983_806646486087450_6523994005978101174_nIl Ministero dello Sviluppo Economico e la Regione Basilicata sottoscriveranno un accordo attuativo per l’utilizzo delle risorse del “Fondo per la promozione di misure di sviluppo economico e per l’attivazione di una social card nei territori interessati dalle estrazioni di idrocarburi”.
Nelle more della sua definizione il Sottosegretario di Stato del Ministero dello Sviluppo Economico, Simona Vicari e il Presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella hanno siglato a Roma un preliminare di accordo.
E’ previsto che circa 26 milioni di euro saranno destinati alla Social Card e circa 104 milioni di euro saranno destinati a misure di sviluppo economico.
In particolare 35 milioni di euro saranno destinati a incentivi in favore del sistema produttivo lucano a favore di piccole e medie imprese, artigiani, commercianti e lavoratori autonomi per gli investimenti in innovazione e per promuovere la competitività energetica e la riqualificazione energetico – ambientale del sistema produttivo.
69 milioni di euro saranno invece destinati ad una serie di misure.
Saranno sostenuti i progetti di efficientamento energetico dei processi produttivi delle imprese e la promozione di soluzioni di mobilità sostenibile e di logistica merci a minor impatto ambientale.
Previsti anche interventi di risparmio energetico su unità abitative private in favore di persone fisiche al fine di rilanciare il sistema economico, in particolare delle piccole, medie imprese, degli artigiani, dei commercianti e dei professionisti abilitati alla certificazione dei benefici energetici.
Il sostegno al reddito sarà garantito da strumenti di incentivazione per l’accesso ad iniziative di inserimento occupazionale e sociale per i soggetti più vulnerabili. In particolare la misura economica sarà destinata ad assicurare in via temporanea una sostanziale adesione alle attività di pubblica utilità e consentendo, nel contempo, di programmare e sviluppare politiche attive del lavoro in grado di offrire concrete possibilità occupazionali anche in un’ottica di creazione di occupazione stabile sul territorio regionale, aumentando il livello di produttività e competitività delle imprese. La misura è destinata ad assicurare un sostegno economico ai soggetti fuoriusciti dalla platea degli ammortizzatori sociali, ai disoccupati di lunga durata, ai disoccupati e agli inoccupati che vivono in una situazione di grave deprivazione materiale ma anche al fine di non disperdere il patrimonio di competenze dei lavoratori espulsi dal mercato del lavoro, acquisite nelle diverse esperienze formative e lavorative, che rappresentano un valore aggiunto per tutto il territorio regionale.
Un Fondo per Comuni e Province sarà destinato all’ampliamento dei servizi offerti e all’assunzione presso cooperative, per stipulare nuovi contratti o ampliare quelli già in essere con le Cooperative sociali per l’erogazione di servizi nuovi o aggiuntivi a beneficio delle comunità locali.
Un Fondo per l’occupazione stabile sul territorio regionale prevede concessione di incentivi fino a 10 mila euro all’anno per un massimo di due annualità in favore delle imprese o lavoratori autonomi che hanno o abbiano assunto, o che si impegnino ad assumere, uno o più lavoratori a tempo indeterminato full-time o part-time o che abbiano trasformato o si impegnino a trasformare un contratto a tempo determinato o atipico in un contratto a tempo pieno ed interminato.
Attraverso il Fondo per i progetti di utilità sociale saranno concessi contributi in favore di soggetti economici pubblici e privati che effettuino assunzioni a tempo determinato per un periodo massimo di 36 mesi e comunque fino al raggiungimento del diritto alla pensione del lavoratore interessato.
Con il preliminare è stato inoltre stabilito che contestualmente alla determinazione ed alla distribuzione delle misure di sviluppo economico e di social card e prima di esaminare eventuali programmi di riorganizzazione e completamento dei piani industriali in corso, sarà costituito un gruppo di lavoro scientifico, con il compito di valutare i parametri di esercizio degli impianti produttivi presenti in Basilicata. Tale gruppo di lavoro, sarà costituito nell’ambito della Commissione per gli idrocarburi e le risorse minerarie con la nomina di esperti individuati in base a criteri di competenza, indipendenza ed elevata professionalità specifica.

 

Settore agricolo, la Basilicata cresce rispetto alla media nazionale

111111111In Basilicata, nel quarto trimestre 2014, nonostante le pesanti difficoltà provocate dalla crisi, per il settore agricolo è stato registrato un incremento record, del 17% nel numero di occupati.
A snocciolare i dati è Roberto Moncalvo che, nel corso di una recente visita in Basilicata, ha evidenziato i risultati di un’analisi della Coldiretti, di cui è il Presidente nazionale.
In Basilicata “una impresa su tre (30,1%) svolge attività agricola, rispetto alla media italiana del 12,5%”.
Il segnale significativo è anche l’aumento nello stesso periodo del numero di imprese agricole condotte da under 35 che in Basilicata salgono a oltre 1400 (+1,2 per cento), in controtendenza ai tassi elevati di disoccupazione giovanile.
Sono certo anch’io che le campagne possano offrire prospettive di lavoro sia per chi vuole intraprendere con idee innovative che per chi vuole trovare una occupazione anche temporanea. Quei giovani che hanno saputo riconoscere ed incarnare le potenzialità del territorio hanno trovato opportunità occupazionali, ma anche una migliore qualità della vita.
La Basilicata, ancora secondo la Coldiretti, si presenta all’Expo con quasi 1 impresa su 3 (30,1 per cento) che svolge attività agricola, un record nazionale rispetto alla media italiana che è ferma 12,5 per cento.
Dobbiamo certamente riconoscere a tutta la squadra del Dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata, all’Assessore Ottati e al Direttore Oliva, una accelerazione nell’affrontare tutte le problematiche del settore, anche per far tornare negli agricoltori la fiducia e la voglia di investire nella qualità.
Qui trovate l’articolo completo   http://goo.gl/3M5qtK