Filera Pesca, consegnate concessioni per porti e luoghi di sbarco

L’assessore alle Politiche agricole ha consegnato stamani, nella sede della Regione Basilicata di Matera, gli atti di concessione per i comuni di Policoro, Pisticci, Rotondella e Nova Siri relativi alla realizzazione di quattro porti destinati alla pesca per un ammontare di 785 mila euro. La somma stanziata rientra nella misura 3.3 “Porti, luoghi di sbarco e ripari di pesca” del Fep (Fondo europeo pesca).

I comuni interessati entro settembre provvederanno alla realizzazione delle opere. Gli investimenti saranno finalizzati a migliorare le condizioni di sbarco, trattamento e magazzinaggio nei porti dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura; migliorare la qualità delle strutture e dei servizi a terra con un impatto diretto sui costi di gestione dell’attività di pesca; migliorare la sicurezza e le condizioni di lavoro degli operatori; promuovere la gestione informatizzata delle attività di pesca; migliorare il deposito e il trattamento degli scarti e ridurre i rigetti in mare. Nell’incontro al quale oltre all’assessore e al referente dell’Autorità di gestione del Fep regionale erano presenti gli amministratori dei comuni di Policoro, Pisticci, Rotondella e Nova Siri, oltre che rappresentanti del Gal Cosvel, è stato evidenziato l’interesse a potenziare i servizi offerti, migliorare la tutela dei pescatori e garantire la salubrità del prodotto in una logica di sicurezza alimentare nei luoghi di sbarco. Nel complimentarsi con le amministrazioni che hanno aderito all’iniziativa della Regione Basilicata e nel sollecitare i comuni a predisporre i progetti, l’assessore regionale alle Politiche agricole ha fatto presente che i provvedimenti, compresi nell’ambito del Fondo europeo pesca, si inseriscono in una logica tesa a sviluppare il settore pesca in Basilicata con riflessi interessanti sul numero degli occupati, ma anche nell’ indotto, oltre che a migliorare le condizioni di lavoro di chi già vi opera. Inoltre, i finanziamenti serviranno ad ammodernare un comparto che in regione e, in particolare nei quattro comuni coinvolti, ha notevoli potenzialità ancora inespresse. Nelle prossime settimane l’assessore promuoverà una serie di incontri con i comuni, Gal e i pescatori tesi a sostenere lo sviluppo integrato della filiera.

Scuola, risorse comunitarie per migliorare didattica e strutture

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La Basilicata al primo Comitato di sorveglianza del PON per la Scuola 2014-2020 per definire i criteri di selezione per l’approvazione dei progetti

Come impiegare i fondi europei per migliorare le scuole italiane e in particolare quelle delle cinque regioni meno sviluppate come la Basilicata. Se ne è discusso oggi a Roma dove è in corso la prima riunione del Comitato di Sorveglianza del Programma Operativo Nazionale (Pon) “Per la Scuola – Competenze e ambienti per l’apprendimento”, finanziato con il Fondo Sociale Europeo (Fse) e con il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (Fesr), che persegue gli obiettivi di stimolare e migliorare lo sviluppo delle competenze e aumentare la sicurezza e l’attrattività degli istituti scolastici.
All’incontro, organizzato dal Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca – a cui hanno preso parte rappresentanti dei Ministeri Economie e Finanze, Lavoro e Politiche Sociali, nonché rappresentanti della Commissione europea e delle Regioni italiane – si è discusso, tra le altre cose, dei criteri di selezione e delle procedure per l’approvazione dei progetti finanziabili.
Ai lavori ha preso parte anche la Basilicata, rappresentata dall’Autorità di Gestione del Po Fesr, che, nel corso del suo intervento, ha evidenziato la necessità di definire le modalità di integrazione tra le azioni del PON e quelle similari attivate nel POR,  con particolare riguardo agli interventi FESR sulle smart school, sulla sicurezza degli edifici scolastici e sui laboratori ed ambienti scolastici, l’importanza di individuare le modalità attuative che dovranno essere condivise dal MIUR con le Regioni, anche mediante accordi specifici e con il coinvolgimento degli uffici scolastici regionali. L’aAutorità di Gestione del Po Fesr Basilicata ha anche sottolineato che occorre definire e formalizzare le risorse allocate dal PON  a livello di singola regione al fine di poter meglio stimare risultati ed impatti sul territorio regionale anche alla luce dell’attenzione posta dalla Commissione europea sul raggiungimento dei risultati.
Il Programma Operativo Nazionale “Per la Scuola” 2014-2020, che ha un budget di circa 3 miliardi di euro di cui 2.1 per le cinque regioni meno sviluppate, fornisce infatti alle scuole italiane la possibilità di accedere alle risorse comunitarie per migliorare il sistema nel suo complesso ed estende per la prima volta l’area d’intervento alle scuole di tutte le Regioni italiane.

Il premier Renzi in visita alla Fca di Melfi

RENZITRAOPERAI-kFUH-U1050406841106NGH-428x240@LaStampa.it “Quando ci sono persone che hanno progetti, il compito di un governo è quello di prendersi le polemiche pur di aiutare ad andare avanti. Con il jobs act, contratti migliori e più solidi”

“Sono venuto qui a Melfi per vedere i volti. I volti dei lavoratori: perché gli operai non sono numeri, ma uomini e donne con le loro storie: con il jobs act, sono certo che avranno anche contratti migliori e più solidi”. Lo ha detto oggi il premier Matteo Renzi, nella sua visita allo stabilimento Fca-Sata di San Nicola di Melfi. E’ la quarta volta dalla nascita della fabbrica lucana della Fiat che un premier italiano varca i suoi cancelli, dopo Carlo Azeglio Ciampi e Berlusconi nei primi anni Novanta e Monti nel dicembre 2012.
Renzi è arrivato intorno alle 10, e prima di incontrare il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella ed il sindaco di Melfi, Livio Valvano, ha fatto un breve percorso a bordo di una Jeep Renegade prodotta a Melfi e guidata dall’amministratore delegato Fca Sergio Marchionne in persona. Insieme a Renzi nella sua tappa melfitana c’erano anche il ministro per le infrastrutture, Graziano Delrio e il consulente del governo per economia e finanze, Andrea Guerra. Accompagnato da Marchionne e John Elkann, il premier ha poi visitato lo stabilimento intrattenendosi con gli operai sulle linee.
“Per me oggi – ha detto rivolgendosi agli operai – è stato un bel regalo. Vengo da Firenze, patria delle polemiche, dei guelfi e dei ghibellini. Ma quando ci sono persone che hanno progetti e che credono nei progetti, allora il compito di un governo è quello di prendersi le polemiche pur di aiutare ad andare avanti. Melfi ha fatto diventare l’industria italiana la più forte del mondo. Tutto questo grazie ai lavoratori di questa fabbrica e al loro coraggio”.

Il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, ha approfittato della visita del premier Renzi alla Fca di San Nicola di Melfi, per rimarcare l’importanza dello stabilimento lucano per il settore industriale e per l’economia italiana. In un breve faccia a faccia di natura riservata con Renzi, il governatore ha esortato il capo del Governo a creare le condizioni “affinché la Basilicata diventi sempre più un laboratorio per l’automotive  di eccellenza”. “Da Melfi – ha detto Pittella – si consegnano le Jeep in America. Ma ciò è stato reso possibile dagli importanti investimenti effettuati da Fca e dall’impegno di un management che, sotto la guida di Sergio Marchionne e John Elkann, ha scommesso sul futuro del Mezzogiorno e della Basilicata in particolare. A Renzi – ha sottolineato Pittella – abbiamo quindi ricordato l’importanza del lavoro svolto nella nostra regione per contribuire al rilancio dell’automotive, e poi ci siamo dati un nuovo appuntamento al prossimo autunno. Siamo convinti, come Renzi – ha detto ancora il presidente della Regione – che sia necessario abbandonare le polemiche e andare avanti con le riforme, a dimostrazione che la Basilicata può farcela a raggiungere tutti gli obiettivi che si era prefissata. Dopo Matera Capitale della Cultura 2019  – ha concluso – abbiamo celebrato Melfi come capitale europea dell’automotive”.

Appalti pubblici: la Basilicata si adegua allo scenario europeo

untitled 91Seminario di approfondimento a Potenza sul Pre Commercial Procurement, organizzato dalla Regione Basilicata con il supporto del Formez. Presenti esperti della Commissione Europea

Si scrive “Pre Commercial Procurement”, si legge “prodotti e servizi innovativi che la Pubblica amministrazione mette a disposizione dei cittadini attraverso una collaborazione dinamica e innovativa con le imprese private”.
E’ stato questo il tema del seminario organizzato dalla regione Basilicata con il supporto della Formez, che si è svolto ieri a Potenza alla presenza di qualificati professionisti del settore tra cui Sara Bedin, esperta in materia di PCP per la Commissione europea e la Regione Lombardia, Stefano Banini del Consorzio Universitario per la ricerca socio-economica e per l’ambiente (Cursa), Giorgio Gallo, esperto in tecnologie e innovazione. A fare gli onori di casa, il direttore generale del Dipartimento Programmazione e finanze della Regione Basilicata e l’Autorità di Gestione dei Programmi Operativi Fesr.
L’appalto precommerciale, o Pre Commercial Procurement (PCP) – è stato evidenziato nel corso del seminario – è un approccio che consente ai committenti pubblici di collaborare con la parte imprenditoriale, condividendo con i fornitori i rischi e i vantaggi di progettazione, prototipizzazione e sperimentazione di nuovi prodotti e servizi, senza comportare aiuti di Stato.
Il Pre Commercial Procurement da una parte porta la Pubblica Amministrazione a conoscere maggiormente l’offerta e dall’altra consente alle imprese di meglio qualificare e finalizzare le proprie competenze e partnership strategiche per rispondere alla domanda di servizi pubblici di elevata qualità. Per tali ragioni la Regione Basilicata sta valutando, a partire da una specifica azione del Por Fesr 2014-2020 oggetto di negoziato, di ricorrere a questa procedura di appalto coerentemente con quanto si sta delineando nello scenario europeo.
La presenza a Potenza di qualificati esperti del settore ha consentito un trasferimento diretto delle loro conoscenze agli operatori interessati della Pubblica amministrazione, con l’obiettivo di fornire ai cittadini servizi sempre più competitivi e innovativi, favorendo al contempo la crescita e lo sviluppo delle imprese del territorio.

Presentati programmi Fondazione Basilicata ricerca biomedica

big_tecnico_biomedicoNel corso del primo meeting scientifico, che si è svolto a Rionero in Vulture, sono state illustrate le linee strategiche. Secondo appuntamento a Roma il prossimo 1° luglio

Integrazione tra ricerca e sociale, visione sistemica, metodo, valore internazionale del Comitato tecnico scientifico. Sono questi i caratteri distintivi della Fondazione Basilicata ricerca biomedica, le cui linee strategiche sono state presentate questa mattina nell’Auditorium dell’Irccs Crob di Rionero in Vulture, nell’ambito del primo meeting scientifico della Fondazione, che vivrà un secondo appuntamento, tutto di carattere internazionale, il 1° luglio a Roma.
I lavori si sono sviluppati in due sessioni tematiche, la prima dedicata alla ricerca scientifica in Basilicata  e al ruolo dell’Università e del sistema sanitario regionale e l’altra alle collaborazioni per la ricerca e al confronto scientifico nei campi dell’oncologia e dell’epidemiologia, con gli interventi di personalità di alto profilo, provenienti dall’Istituto superiore di sanità e dall’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, dall’Università Bicocca di Milano e dalle aziende sanitarie lucane.
Nel corso del meeting sono stati presentati i primi progetti di ricerca su cui è impegnata la Fondazione, tra questi uno dedicato alla patologia diabetica, che è stato approvato dal Comitato etico unico regionale nel corso della sua ultima seduta.
Nelle sue conclusioni il presidente della Regione ha rimarcato le caratteristiche della Fondazione quale luogo di scambio dei saperi e di contaminazioni positive ed esercizio virtuoso dello stare insieme orientato alla concretezza. Una fondazione che nasce con la precipua ambizione di esportare l’eccellenza lucana in Europa, rivendicando per la Basilicata un ruolo di primo piano a livello nazionale e internazionale.
Sulla stessa lunghezza d’onda gli interventi degli assessori regionali alle Politiche della Persona e alle Politiche di Sviluppo, i quali hanno posto l’accento, rispettivamente, sul carattere distintivo della Fondazione, che collega la ricerca biomedica al sociale (da qui la necessità di creare un fascicolo elettronico contenente dati sanitari e sociali) e l’importanza di una connessione tra ricerca, industria e innovazione tecnologica quali motori fondamentali per la sostenibilità del Paese.
Al termine del convegno, si è svolta una visita guidata nei laboratori di ricerca dell’Irccs Crob.

“Patrimonio Culturale immateriale”, le segnalazioni entro il 30/5

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L’Ufficio Sistemi culturali e Turistici della Regione Basilicata comunica che la piattaforma on line da utilizzare per il censimento del “Patrimonio culturale materiale e immateriale della Basilicata”, per la sola Scheda Patrimonio intangibile, è aperta fino al 30 maggio 2015.

Le amministrazioni interessate a proporre l’inserimento di una propria iniziativa nell’”Elenco regionale del Patrimonio culturale intangibile”, sono sollecitate, pertanto, a compilare la scheda di riferimento entro questa data. Dopo, la Piattaforma sarà momentaneamente sospesa nella sezione del Patrimonio intangibile, per riprendere nel mese di settembre.
Solo le iniziative per le quali la scheda sarà implementata in modalità definitiva entro il 30 maggio, se coerenti con i tematismi del patrimonio culturale immateriale dal punto di vista storico, demoetnoantropologico, linguistico, artistico, dei saperi tecnici e artigianali, santità e vissuto religioso, territoriale-ambientale,  concorreranno per l’inserimento nel successivo programma regionale 2015, che potrà prevedere, con modalità da stabilirsi, la concessione di un sostegno economico in relazione alla disponibilità finanziaria al momento non quantificata.
Informazioni tecniche-informatiche possono essere richieste al numero verde 800.29.20.20 (per chiamate da rete fissa) e allo 0971.471372 (per chiamate da cellulare) dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 20 e il sabato dalle 8 alle 14. Per informazioni più generali sui tematismi o sul futuro programma di sostegno finanziario, si può chiamare negli orari di ufficio al numero 0971 668633.
L’ufficio competente valuterà le iniziative proposte e meritevoli di essere inserite nell’”Elenco regionale del Patrimonio culturale intangibile” avvalendosi della consulenza tecnica della Università della Basilicata e del Cnr.

Digitalizzazione, accordo Regione-Tribunale Lagonegro

Tribunale LagonegroCon 200 mila euro dei fondi Po Fesr, il Comune realizzerà interventi per la digitalizzazione dei dati e per il rilevamento di oggetti pericolosi nei locali del Palazzo di Giustizia

Per il Tribunale di Lagonegro sarà avviato un processo di digitalizzazione che consentirà, da un lato di migliorare l’azione giudiziaria attraverso la riduzione dei tempi di lavoro, dall’altro di migliorare la fruibilità e la sicurezza dei servizi giudiziari da parte degli utenti.
Un progetto che vede in campo tre soggetti: la Regione Basilicata, che ha messo a disposizione 200 mila euro di fondi Po Fesr 2007-2013, il Comune di Lagonegro, proprietario del Palazzo di Giustizia, e lo stesso Tribunale, destinatario degli interventi di miglioramento.
L’accordo, siglato dal presidente della Regione, dal sindaco di Lagonegro, e dal presidente del Tribunale, prevede operazioni che saranno realizzate secondo un preciso cronoprogramma supervisionato, per gli aspetti tecnico-amministrativi, dal Comune di Lagonegro, e che si concluderanno non oltre il 31 dicembre 2015.
In particolare saranno realizzati interventi per l’implementazione di un sistema di sicurezza informatizzato all’accesso dei locali del Tribunale per il rilevamento di oggetti pericolosi, nonché interventi funzionali alle attività di digitalizzazione dei servizi giudiziari e di dematerializzazione degli archivi. Questo consentirà non solo un aumento di fruibilità da parte degli utenti, ma anche la conservazione e la sicurezza degli stessi documenti giudiziari.

Nuovi finanziamenti per l’edilizia residenziale pubblica

mfront_case_popolariE’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 21 maggio 2015 il decreto interministeriale del 16/3/2015 che finanzia il Programma di recupero e di razionalizzazione degli immobili e degli alloggi di edilizia residenziale pubblica. Il decreto – spiega il Dipartimento Infrastrutture e opere pubbliche – e attribuisce alle Regione Basilicata circa 3,8 mln ripartiti su due linee di intervento rivolte a sostenere sia il ripristino degli alloggi ERP di risulta, cioè alloggi sfitti per mancanza di manutenzione, per 3,3 mln di investimenti su interventi di manutenzione straordinaria (entro 50.000,00€ ad alloggio); sia interventi di non rilevante entità (entro 15.000,00€ ad alloggio) da realizzarsi entro 60 giorni, per 480.000,00€ complessivi di investimento. 

Nei termini di 120 giorni dalla pubblicazione del decreto, i Comuni ATA e le ATER dovranno far pervenire le proposte alla Regione per le verifiche di ammissibilità a finanziamento. A queste seguirà la predisposizione degli elenchi secondo un ordine di priorità che terrà conto dei pesi attribuiti ai criteri assunti dal programma.
Tra le finalità del programma di recupero: la riduzione dei costi di conduzione degli alloggi da parte degli assegnatari e dei costi di gestione da parte degli enti gestori. Il tutto mediante l’adeguamento e il miglioramento impiantistico e tecnologico degli immobili e degli alloggi, con particolare riferimento alla prestazione energetica. Le linee di intervento tengono conto anche delle nuove articolazioni della domanda abitativa conseguente alla trasformazione delle strutture familiari, ai fenomeni migratori, alla povertà e marginalità urbana.

Sono somme modeste ma comunque utili ad adeguare e manutenere il patrimonio di ERP – evidenzia il Dipartimento regionale alle Opere pubbliche -. Esistono immobili sfitti o non adeguati per carenze manutentive e la domanda di unità abitative a canone sociale è forte -. Dobbiamo uscire da questo paradosso.
Altre misure a sostegno del settore sono state disposte dal recente decreto interministeriale del 24/2/2015, pubblicato sulla G.U. del 20 maggio 2015, che contiene le procedure di alienazione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica. Con esso vengono introdotti iter semplificati e criteri per la dismissione del patrimonio ERP dei Comuni e delle ATER. I programmi di alienazione andranno a favorire in primis la dismissione degli alloggi situati nei condomini misti e quelli i cui oneri di manutenzione e/o ristrutturazione siano dichiarati insostenibili dall’ente proprietario. Le richieste di alienazioni con la relativa programmazione dovranno essere presentati entro quattro mesi dalla data di pubblicazione in G.U. e potranno essere implementati solo dopo l’assenso della Regione Basilicata.
Le risorse rivenienti dalle vendite andranno ad alimentare il programma straordinario di recupero del patrimonio di ERP.

 

Protezione civile: si è concluso a Marconia progetto per le scuole

Questa mattina la manifestazione delle attività realizzate dagli studenti dell’Istituto Comprensivo “Quinto Orazio Flacco”

Gettare il seme della cultura di Protezione civile partendo dalle scuole di istruzione secondaria di primo grado. É questa la filosofia che ha ispirato il Progetto “Scuola Multimediale di Protezione Civile” promosso dal Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’Ufficio di Protezione Civile della Regione Basilicata, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale, che ha avviato ormai da alcuni anni un’attività mirata al coinvolgimento, per ciascun anno di svolgimento del progetto, di alcuni istituti scolastici della regione.
Per l’anno scolastico 2014-2015, hanno aderito all’iniziativa quattro istituti comprensivi situati nei comuni di Bella, Grassano, Marsicovetere e Pisticci.
A conclusione del progetto si è svolta questa mattina a Marconia di Pisticci la manifestazione delle attività realizzate dagli studenti dell’Istituto Comprensivo “Quinto Orazio Flacco”. In piazza Della Vittoria, infatti, si sono tenute per l’occasione dimostrazioni sul campo di protezione civile. Forze dell’ordine, vigili del fuoco e volontari, hanno allestito ciascuno una propria isola, per far comprendere agli studenti dei vari plessi dell’Istituto di Marconia le competenze di ciascuno. I ragazzi si sono cimentati inoltre in esercitazioni e dimostrazioni sui piani di evacuazione.
Tra le azioni di diffusione delle tematiche di protezione civile c’è quella di educare alla cultura ed è per questo che l’ufficio di Protezione civile regionale e l’ufficio scolastico regionale hanno aderito da subito al progetto nazionale del Dipartimento di Protezione civile denominato “Scuola multimediale” che vede impegnati già da tre anni nelle scuole di istruzione di primo grado, dove nel corso dell’anno scolastico, classi selezionate hanno compiuto questo percorso formativo che getta il seme della cultura di Protezione civile per meglio comprendere i rischi del territorio, come comportarsi, e qual è la macchina organizzativa della Protezione civile che viene messa in moto sia nella fase di prevenzione che in corso di evento calamitoso. Negli ultimi tre anni sono stati coinvolti circa tremila ragazzi e quasi un migliaio di questi, ha fatto un percorso formativo specifico. Conoscere i rischi presenti sul proprio territorio diventa sempre più un’esigenza imprescindibile per ogni cittadino e ancor più per le amministrazioni locali che devono redigere i piani di protezione civile nei quali identificare i rischi e le azioni da porre in essere in risposta agli eventi calamitosi sia in fase preventiva che in corso di evento. Molti rischi sono difficilmente prevedibili come ad esempio quello sismico, ma per altri come quello idrogeologico, sicuramente é possibile operare sia in fase preventiva che con un corretto sistema di allertamento garantito dalla rete nazionale del Centri funzionali. Ogni giorno infatti, il centro funzionale della Regione emette un bollettino di allerta e nel caso siano previsti fenomeni meteo rilevanti, viene diramato un avviso con un codice colore (verde, giallo, arancione e rosso) che indica il livello di allerta dell’intero sistema di protezione civile. Ad ogni colore ad esempio, il piano di protezione civile comunale associa delle azioni da mettere in campo in fase preventiva.
La manifestazione ha visto, in via del tutto straordinaria, la partecipazione del capo del Dipartimento della Protezione Civile nazionale, giunto a Marconia a mezzogiorno in elicottero. Oggi pomeriggio, dalle ore 15, sempre a Marconia, si sta svolgendo inoltre una tavola rotonda su “La consapevolezza del rischio dalla comunità scolastica al territorio”, presso l’istituto superiore di Tecnico Agrario statale “G. Cerabona”.

Avviso Pubblico Piani di Sviluppo Industriale Pacchetti Integrati di Agevolazioni (PIA)

UnknownSul BUR n. 19 del primo maggio 2015 supplemento è stata pubblicata la DGR n. 577 del 29/04/2015 che approva l’Avviso Pubblico “Piani di Sviluppo Industriale Pacchetti Integrati di Agevolazioni (PIA)” con lo scopo di definire le procedure attuative per la selezione di interventi finalizzati al rafforzamento delle imprese esistenti e alla creazione di nuove iniziative imprenditoriale nel territorio lucano attraverso lo strumento di incentivazione dei PIA – Pacchetti Integrati di Agevolazione.

I Piani di Sviluppo Industriale sono finalizzati a:

a) ad aumentare il livello di competitività delle imprese attraverso la ristrutturazione delle loro attività mediante interventi di riposizionamento strategico sui mercati, di rimodellamento organizzativo o di innovazione tecnologica;

b) recuperare, in misura significativa seppur parziale, siti industriali o artigianali dismessi per effetto della cessazione o dell’esaurimento delle attività produttive che vi erano state allocate, ovvero il loro patrimonio industriale in termini di risorse umane con le relative competenze e di sistema integrato di fornitura con il relativo know-how tecnico-organizzativo, attraverso l’avvio e l’insediamento di nuove attività, anche in comparti o segmenti diversi per vocazione di business;

c) attrarre nuove attività, dotate di significativa valenza in termini di occupazione oppure di investimenti programmati ovvero di tasso di innovazione tecnologico-produttiva, che impiantino i loro siti produttivi sul territorio regionale ovvero che rilancino secondo un modello strategico di “reimpianto propulsivo” (coming back) produzioni e prodotti appartenuti al sistema di competenza di settori in via di progressivo abbandono o di decadimento competitivo per effetto del perdurare della crisi e di strategie di delocalizzazione.

Il Pacchetto integrato di Agevolazioni consente alle imprese, attraverso la presentazione di un unico Piano di Sviluppo Industriale articolato in Progetti specifici, di richiedere contributi finanziari per:

– la realizzazione di investimenti produttivi per la salvaguardia e sviluppo dei livelli occupazionali;
– l’acquisizione di servizi reali;
– la realizzazione di attività di ricerca e sviluppo tecnologico;
– lo svolgimento di attività di formazione continua.

Il posizionamento in graduatoria dei piani di sviluppo industriale è determinato esclusivamente dal punteggio ottenuto dal solo progetto degli investimenti produttivi.

Fatto salvo per il progetto degli investimenti produttivi per il quale occorre superare la soglia minima al fine dell’ammissibilità della domanda di agevolazione, l’eventuale non superamento della soglia minima di ammissibilità degli altri Progetti specifici eventualmente componenti il Piano di Sviluppo Industriale non comporta l’inammissibilità della domanda di agevolazione ma solo l’esclusione dalle agevolazioni dello specifico Progetto che non ha superato la relativa soglia minima di ammissibilità.

A partire dal 30° giorno successivo alla pubblicazione dell’Avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione Basilicata sarà possibile presentare le domande. Le domande potranno essere presentate fino al termine ultimo del 30 ottobre 2015, fatto salvo il caso in cui le risorse finanziarie disponibili non vengano esaurite prima.
Le domande di agevolazione corredate della documentazione dovranno pervenire all’Ufficio di protocollo del Dipartimento Politiche di Sviluppo, Lavoro, Formazione , Politiche dell’Impresa, Innovazione Tecnologica della Regione Basilicata – Via Vincenzo Verrastro n.8 – 85100 POTENZA

NON E’ DETERMINANTE L’ORDINE CRONOLOGICO DI ARRIVO DELLE DOMANDE PER IL POSIZIONAMENTO IN GRADUATORIA.

Pena l’inammissibilità, tutta la documentazione richiesta dal presente avviso pubblico relativa al Piano di Sviluppo industriale presentato, elencata nel dettaglio nell’allegato G deve essere presentata sia in formato cartaceo sia in formato digitale su supporto informatico. La documentazione e il supporto informatico devono essere contenuti in plico chiuso sul quale dovrà essere apposta, oltre all’indicazione del mittente, la dicitura:

“NON APRIRE – Piani di Sviluppo Industriale attraverso pacchetti Integrati di agevolazione”

La domanda di agevolazione comprensiva dei suoi allegati deve essere redatta utilizzando l’apposita modulistica allegata al presente Avviso Pubblico. Gli allegati in formato word ed excel sono disponibili in basso.

Durante il periodo di apertura dello sportello sono previste almeno due valutazioni intermedie delle domande di agevolazione pervenute. Ad ogni valutazione intermedia sarà assegnata una quota della dotazione finanziaria complessiva assegnata all’Avviso Pubblico e comunque fino al raggiungimento della dotazione finanziaria disponibile. Pertanto, fatte salve diverse disposizioni, allo scadere della durata di apertura di ciascuna valutazione intermedia saranno effettuate le valutazioni delle domande di agevolazione a quella data pervenute e predisposte le relative graduatorie. Le domande di agevolazione posizionate in graduatoria ma non rientranti nella dotazione finanziaria della valutazione intermedia di riferimento saranno collocate, previa conferma del soggetto proponente, nella graduatoria della successiva valutazione intermedia, ove quella precedente non fosse l’ultima, con il punteggio ottenuto. Nel caso in cui il soggetto proponente volesse riproporre un piano di sviluppo industriale aggiornato o modificato dovrà presentare una nuova candidatura sulla valutazione intermedia successiva annullando la precedente. Le valutazioni intermedie sono previste ogni 45 giorni. Differimenti dei termini potranno essere stabiliti con provvedimento del dirigente dell’ufficio competente.
La dotazione finanziaria complessiva sarà ripartita nelle chiusure intermedie.
Alla prima valutazione intermedia è assegnata una dotazione finanziaria pari ad € 35.000.000. La dotazione finanziaria delle successive valutazioni intermedie sarà stabilità con provvedimento del Dirigente Generale del Dipartimento Politiche di Sviluppo, Lavoro, Formazione e Ricerca.

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