Aree Interne, nuovo confronto con i territori

 All’incontro hanno partecipato le Autorità di Gestione dei Programmi regionali europei 2014-2020 ed i rappresentanti del Comitato nazionale per le Aree Interne

Non più singoli Comuni ma un sistema territoriale permanente. È questo l’ambizioso obiettivo della Strategia Nazionale per le Aree Interne che, in Basilicata, vede come area pilota quella della “Montagna Materana” e che subito dopo sarà seguita dall’area interna “Mercure Alto Sinni Val Sarmento”.
Con la riunione operativa che si è svolta venerdì nella sala A del Consiglio regionale, si sono messe le basi per lo step successivo del progetto, ovvero la sottoscrizione dell’Accordo di Programma Quadro, che dovrà essere preceduto obbligatoriamente dalle convenzioni tra i Comuni interessati per la gestione associata di alcune funzioni e servizi.
All’incontro, presieduto dalle Autorità di Gestione dei tre programmi 2014-3020 (Po Fesr, Po Fse e Psr Basilicata), erano presenti Gerardo Cardillo del Comitato nazionale per le Aree Interne, Francesco Monaco in rappresentanza dell’Anci, i rappresentanti dei Comuni interessati (Accettura, Aliano, Cirigliano, Craco, Gorgoglione, Stigliano, San Mauro Forte e Oliveto Lucano) tra cui sindaci, segretari comunali o responsabili delle aree finanziarie, oltre al sindaco di Francavilla in Sinni, ente capofila della seconda area individuata in Basilicata.
Dopo l’intervento dell’Autorità di Gestione del Po Fesr Basilicata Antonio Bernardo, che ha illustrato lo stato dei fatti e le tappe successive del progetto, Gerardo Cardillo del Comitato Nazionale ha evidenziato la necessità della “gestione associata che nasce “dall’ascolto delle esigenze del territorio e dal confronto con i soggetti interessati”. Francesco Monaco dell’Anci, associazione che sostiene fortemente l’associazionismo dei Comuni, ha espresso apprezzamento per la bozza della strategia preliminare presentata dalla Basilicata, che “prevede interventi mirati, specie nei settori della salute, dell’istruzione e della mobilità, che consentiranno di dare risposte concrete alle reali esigenze dei territori”. Azioni finalizzate a contrastare lo spopolamento delle aree interne, zone maggiormente esposte ai fenomeni di emigrazione e sottosviluppo.
A settembre seguiranno incontri sui territori della ‘Montagna Materana’ per illustrare i singoli programmi 2014-2020 e per procedere con la mappatura dei servizi al fine di individuare quelli da gestire in forma associata tra gli otto Comuni dell’Area.

Pittella e Berlinguer: netta contrarietà a estrazioni in mare

“Quello di oggi a Roma credo sia stato un incontro utile, costruttivo, improntato – come  avevo auspicato – alla linea del dialogo tra le Regioni, da un lato, e il ministero dello Sviluppo Economico, dall’altro, anche grazie alla sensibilità ancora una volta manifestata dalla sottosegretaria, Simona Vicari, che personalmente ringrazio”. Lo ha dichiarato il presidente Marcello Pittella, a margine della riunione in cui sono state ribadite la posizione, “che è di netta contrarietà”, della Regione Basilicata alle estrazioni in mare e la richiesta di sospendere l’iter delle autorizzazioni  richieste dalle compagnie petrolifere.
“Coerentemente con quanto sostenuto a Policoro, prima, e a Termoli, poi, la Basilicata, insieme con le altre Regioni, sosterrà in tutte le sedi a ciò deputate – ha continuato Pittella –  la necessità di difendere l’Adriatico e lo Ionio dall’invasione delle trivelle, nella consapevolezza che debbano valere anche  per il Golfo di Taranto e per le altre aree sensibili dei nostri mari quelle previsioni legislative contenute nella legge n. 9 del 1991 che, come è noto, vietano ogni attività estrattive nei Golfi di Napoli, Salerno e Venezia”
Sin qui la dichiarazione del presidente Pittella.
Da aggiungere che questa mattina, nel corso di un’altra riunione, questa volta della commissione politica sull’ambiente, cui ha partecipato l’assessore regionale  Aldo Berlinguer, è stata ribadita  la linea dura del governo regionale su ricerca e coltivazione di idrocarburi in mare. Linea condivisa da gran parte delle altre regioni presenti, tra le quali Abruzzo, Molise, Puglia, Calabria, Sardegna ed altre, anche del centro-nord.
In discussione il recepimento della Direttiva 2013/30/UE sulla sicurezza delle operazioni sugli idrocarburi a mare e lo schema di decreto legislativo predisposto dal Governo. Sul tavolo anche il cosiddetto  “Manifesto di Termoli”: atto di indirizzo elaborato dall’Assessore Berlinguer facendo sintesi delle posizioni espresse durante la riunione tenutasi a Termoli il 24 luglio scorso alla presenza dei rappresentanti di sei regioni italiane: Marche, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata e Calabria.
“Si tratta di un atto di indirizzo, ha detto l’assessore Berlinguer, nel quale, finalmente, alcune regioni del centro-sud si sono ritrovate per definire una linea comune e chiedere con forza che le comunità locali siano coinvolte nei processi decisionali su questa materia”.
La Commissione ambiente ha preso atto del Manifesto e convocato prossime riunioni per la sua formale adozione come documento di indirizzo politico di tutte le Regioni italiane.

Da oggi le domande per il reddito minimo di inserimento

Il reddito minimo di inserimento, in Basilicata, è realtà.

Siamo la prima regione in Italia ad aver messo a punto questo strumento per aiutare le fasce deboli, favorire l’integrazione e affrontare in maniera strutturata ed organica il problema della povertà e del disagio sociale. E non certamente per fare della mera assistenza.
Più di sette milioni stanziati per venire incontro a persone che vivono in una condizione di particolare svantaggio, un assegno mensile che si aggiraintorno alle 450 euro che erogheremo per dare ai beneficiari opportunità ed occasioni di inserimento o reinserimento nel circuito lavorativo. Questo perché il percettore della misura presterà una normale attività lavorativa, il cui inizio rappresenta l’occasione per poter proseguire le prestazioni anche dopo il termine dell’erogazione del contributo. 

Le domande per ottenere il sostegno al reddito si possono presentare da oggi e fino al prossimo 15 settembre presso gli sportelli Caaf convenzionati.
I bandi sono rivolti a due precise categorie di disoccupati: chi il lavoro lo aveva e lo ha perso, e chi, invece, non lo mai avuto.
Nella categoria “A” rientrano i fuoriusciti dalla platea della mobilità in deroga e coloro che hanno perso il beneficio degli ammortizzatori sociali per effetto del decreto Poletti . Tra le condizioni richieste essere maggiorenni, residenti in Basilicata e avere un ISEE inferiore a 15 mila e 500 euro.
Nella categoria B, oltre alla maggiore età e alla residenza in Basilicata, da almeno due anni bisogna avere uno stato di disoccupazione e inoccupazione anche qui da non meno di 24 mesi e disoccupati ed inoccupati da almeno 12 mesi che abbiamo almeno uno dei seguenti criteri: non essere in possesso di un diploma di scuola superiore, aver più di cinquant’anni e appartenere ad un nucleo familiare monoreddito . In ogni caso l’ISEE deve essere inferiore a 9000 euro.
Ai beneficiari sarà garantita oltre all’indennità monetaria mensile di circa 450 euro, anche un eventuale rimborso per le spese di viaggio sostenute.

Tutte le informazioni le trovate a questi link:

http://portalebandi.regione.basilicata.it/…/detail-bando.js…
http://portalebandi.regione.basilicata.it/…/detail-bando.js…

Sblocca Italia, Pittella: “Siamo per il dialogo con governo”

Nel corso del Consiglio regionale il presidente della Regione Basilicata ha chiesto di aggiornare la discussione sulla richiesta di Referendum presentata dal M5S ad una prossima seduta, dopo gli incontri istituzionali già programmati fino a settembre con i massimi rappresentanti delle Regioni interessate e con l’esecutivo nazionale

“Non abbiamo pregiudizi o contrarietà nei confronti della proposta di un Referendum abrogativo, ma riteniamo importante che in questa fase debba prevalere il dialogo avviato con il governo nazionale, insieme alle altre Regioni italiane”.
Lo ha detto oggi,  nel corso della seduta del Consiglio regionale, il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, in riferimento alla proposta di Referendum abrogativo dell’art 35 del Decreto Passera, degli articoli 35, 37 e 38 dello Sblocca Italia, promossa dal M5S Basilicata, e presentata in Consiglio dal capogruppo del M5S, Gianni Perrino. “Sull’argomento, come è noto – ha spiegato il governatore lucano – c’è stato a Termoli, dopo Policoro, un incontro dei Presidenti di sei Regioni del Mezzogiorno d’Italia. Domani a Roma incontreremo il sottosegretario Vicari; sono previsti altri incontri. Ne abbiamo programmato uno a Bari per il 18 settembre, in occasione tra l’altro della Fiera del Levante. Abbiamo deciso – ha spiegato Pittella – di interloquire con il governo, tra l’altro convocati dall’esecutivo nazionale sull’argomento, ma anche di non escludere l’ipotesi referendaria qualora le nostre istanze sul tema non dovessero essere recepite. Alla luce di questo ragionamento e di quanto messo in campo, così come già preannunciato, riterrei utile – ha detto ancora – aggiornare la discussione, nei tempi ovviamente consentiti, nell’eventualità anche di ricorrere, attraverso lo strumento referendario, rispetto ai temi che si sono sviluppati nelle discussioni in Consiglio e fuori”.

Scuola di restauro a Matera, si reclutano i primi 20 allievi

Attivati due percorsi formativi nella sede distaccata dell’istituto romano. Previsti laboratori scientifici e atelier tecnologici

Con il prossimo anno accademico a Matera prenderà il via la Scuola di Alta Formazione in conservazione e restauro dei beni culturali. Un progetto che giunge in dirittura di arrivo con l’apertura della prima sezione distaccata della principale scuola di restauro italiana del Mibact a Roma.
Oggi doppio appuntamento per presentare il risultato, frutto di un lavoro sinergico durato anni, il primo stamani a Potenza, nella Sala Verrastro della presidenza della Giunta, e questo pomeriggio alle 17  a Matera  a  Palazzo Lanfranchi.
All’iniziativa, presentata oggi in Regione dal presidente Marcello Pittella, ha partecipato il capo di Gabinetto del ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Giampaolo D’Andrea. Presenti anche il direttore dell’Istituto superiore per la conservazione e il restauro, Gisella Capponi, il direttore della Scuola di Alta formazione, Donatella Cavezzali, il vicedirettore Giovanna De Palma e la restauratrice Carla D’Angelo, oltre che il sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri.
L’offerta formativa nella Capitale della Cultura 2019  sarà ospitata nell’Ex Convento di Santa Lucia Nova, in una superficie di 1500 mq recentemente ristrutturata dal Comune e attrezzata con laboratori scientifici e atelier di restauro tecnologici.
Due i percorsi formativi professionalizzanti: “Materiali lapidei  e derivati, superfici decorate  dell’architettura” e  “Manufatti dipinti su rapporto ligneo e tessile”. E’ stato emanato il bando per 20 allievi, le domande scadono il 4 settembre.
“Ringrazio il presidente Pittella per l’occasione di presentare questo progetto partito nel 2006 – ha sottolineato la direttrice  Capponi  – che ha individuato Matera quale luogo ideale e che sottrae alla formazione di bottega la figura del restauratore per farlo diventare professionista di rispetto”.
Visibilmente emozionato il sindaco di Matera De Ruggieri.  “E’ stata una lunga marcia fatta di caparbietà e di preveggenza – ha detto –  questa operazione nasce nel 1984 quando insieme al caro  Michele  D’Elia si pensò di realizzare un grande complesso in Basilicata per le opere danneggiate dal terremoto. Grazie a un disegno corale istituzionale, oggi abbiamo raggiunto l’obiettivo. La cultura rende inevitabile ciò che è altamente improbabile e oggi celebriamo questo successo  di valenza non solo nazionale. Il Comune farà la sua parte, come ha già fatto negli anni precedenti“.
Anche la Rettrice dell’Università della Basilicata Aurelia Sole ha sottolineato l’importanza del risultato raggiunto. L’Università di Basilicata investe e aprirà presso l’Istituto un dipartimento oltre che un grande campus nell’area Castello di Matera per le attività in unico sito attrezzato.
“Oggi è una giornata bellissima –  ha sostenuto –   per consolidare tutti gli studi sulle professionalità.  Abbiamo investito sulla ricerca puntando in questo caso sulla chimica sulla fisica e sui laboratori,  siamo pronti a collaborare nell’ambito di un’azione interdisciplinare che ritengo necessaria  per mettere in rete molteplici competenze e diverse discipline”.
Anche il capo di  Gabinetto del ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Giampaolo D’Andrea  ha ringraziato tutti coloro che hanno reso possibile quest’operazione.
“Matera non è più una città di turismo elitario, ma si appresta ad ospitare fino a un milione di visitatori entro il 2019. Oltre all’immenso patrimonio culturale e archeologico della regione, la rete dell’accoglienza turistica  può fare sistema con le regioni vicine per la singolare continuità archeologica e architettonica. Ci sono in campo altre collaborazioni con i Paesi del Mediterraneo per  formare nuovi profili professionali”.
“Oggi giunge a compimento – ha concluso Pittella – una straordinaria realizzazione e un’idea di regione che prova a recuperare attraverso una visione politica molto chiara quella posizione di centralità verso il Mediterraneo e i Balcani. Una regione consapevole della sua storia millenaria che intende dare contenuti a  Matera 2019 con l’alta formazione e il restauro, attività legate alla mano dell’uomo e agli antichi mestieri coniugando anche l’innovazione”.

Digitalizzazione Pa, la Basilicata diventa centro di eccellenza

Oggi a Potenza, si è tenuto un incontro per fare il punto sulle attività finora svolte nell’ambito di un progetto avviato dalla Regione Basilicata per la realizzazione del “Centro di Competenza per la Digitalizzazione della Pubblica Amministrazione”.

La Regione Basilicata è sempre più all’avanguardia nei processi di digitalizzazione dei servizi della pubblica amministrazione. E da oggi si candida a diventare – come detto dal governatore lucano, Marcello Pittella – “laboratorio di buona pratica per tutto il territorio italiano”. Questa mattina, nella sede della Regione, si è tenuto un incontro per fare il punto sulle attività svolte nel primo trimestre di esercizio, di un progetto strategico avviato per la realizzazione del “Centro di Competenza per la Digitalizzazione della Pubblica Amministrazione in Basilicata”. L’iniziativa nasce da un protocollo sottoscritto un anno fa tra Gazzetta Amministrativa, Presidenza del Consiglio dei Ministri, e Dipartimento per gli Affari Regionali e le Autonomie, che ha individuato in Potenza la sede del Centro di competenza per il Sud (gli altri due sono a Verona, per il Nord e a Roma, per il centro). L’intento è quello di digitalizzare e mettere in rete tutti i processi ed i servizi della pubblica amministrazione, in maniera capillare e standardizzata nei Comuni ed in ogni ente pubblico. All’incontro erano presenti funzionari e dirigenti della Regione, il presidente Pittella ed i rappresentanti di Gazzetta Amministrativa e Quotidiano della Pubblica Amministrazione, che hanno promosso l’ambizioso progetto designando la Basilicata come soggetto partner già dai tempi del protocollo d’intesa dello scorso agosto (Roma e Verona sono stati individuati successivamente). “E’ stata scelta la Basilicata, attraverso Potenza – è stato detto nel corso della riunione –  proprio perché è molto avanti a livello di infrastrutture digitali. In questo ciclo di programmazione è stato azzerato il digital-divide: tutti i comuni sono raggiunti da banda larga, fibra ottica e adsl. E’ stata distribuita la firma digitale a più di 27 mila persone in un anno e mezzo, con una media di 1500 al mese. La Regione è ente gestore inoltre di firma elettronica certificata. Ci sono tutti i presupposti, quindi, per far sì che si possa accedere in maniera sicura e certificata ai servizi della pubblica amministrazione: dal più semplice certificato alla richiesta di documenti più complessi. Sotto questo aspetto siamo già  tra i primi in Italia, e con questo progetto cercheremo di migliorare ulteriormente, coinvolgendo tutti i nostri Comuni, anche i più piccoli”. I rappresentanti di Gazzetta Amministrativa hanno spiegato, nel corso dell’incontro, di aver provveduto ad una mappatura dei Comuni e degli enti locali sotto l’aspetto della digitalizzazione, ed hanno individuato 289 processi amministrativi. “Il nostro obiettivo – hanno evidenziato – è quello di abbandonare completamente la carta, e puntare tutto sui servizi on-line ai cittadini”. “Sono soddisfatto e contento, nella consapevolezza che la nostra regione combatte ancora con un sistema bloccato da 40 anni di vita repubblicana”, ha detto il presidente Pittella. “L’anarchia di pensiero e la non volontà di approfondire – ha aggiunto il governatore -non ci appartengono. Siamo chiamati a recuperare il meglio del passato assecondando il grido di modernità che alberga in tutti noi, In questo percorso e su questo vagone che percorre il solco che stiamo tracciando, però, devono salire tutti: in primis gli uomini della pubblica amministrazione, ma poi tutti i cittadini. Dobbiamo  snellire il più possibile le procedure – ha detto ancora Pittella – ma allo stesso tempo, in una regione fatta di piccoli comuni, dobbiamo arrivare a tutti, per promuovere la costruzione trasparente della nuova società, della società del digitale. La strada l’abbiamo intrapresa, grazie al lavoro del corpo amministrativo e dirigente che ha saputo individuare quella giusta: adesso dobbiamo fare sintesi, e correre irrobustendo il solco tracciato. Sarà importante, quindi, favorire la comunicazione, anche con l’ultimo dei cittadini, coinvolgere la pubblica amministrazione con percorsi di formazione, favorire la profondità del pensiero e delle analisi. A settembre ci incontreremo di nuovo, per fare il punto sui progressi del progetto, ma anche per presentare nostre proposte per irrobustirlo ulteriormente. Sarà nostra cura – ha concluso – coinvolgere tutte le amministrazioni, anche in un incontro pubblico. Abbiamo in mano un tesoro ed è giusto che tutti lo sappiano. E’ giusto che tutti sappiano che stiamo diventando un laboratorio di modelli esportabili su scala nazionale”.

Avviso Pubblico – Sostegno alla competitività delle PMI lucane

Nuova linfa per le micro, piccole e medie imprese della Basilicata che decidono di innovare impianti, processi produttivi, organizzazione aziendale, marketing ed elevare performance ambientali e sicurezza sui luoghi di lavoro. Una misura anticiclica per sostenere il tessuto produttivo e occupazionale della Basilicata. E’ stato pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione (n. 25 del 16 luglio 2015) il bando “Sostegno alla competitività delle Pmi lucane”. La dotazione finanziaria è di dodici milioni di euro (Delibera CIPE n. 88/2012). Ampio il ventaglio delle aziende destinatarie dei contributi. Per la prima volta il beneficio si estende anche alle imprese del commercio, seguono poi quelle nel campo del turismo, artigianato, agricoltura, manifatturiero, servizi e imprese sociali. Possono presentare domanda di agevolazione le micro, piccole e medie imprese costituite e attive alla data di inoltro della candidatura telematica con sede operativa in Basilicata. L’Avviso pubblico ha quale mission quella di concedere aiuti affinché le aziende possano conseguire un rilevante miglioramento delle prestazioni dell’impresa al fine di determinarne vantaggi competitivi. L’agevolazione é ammessa per investimenti di importo superiore a 10.000 euro purché rientrano in una delle seguenti tipologie di intervento: innovazioni di processo/prodotto/servizio, eco- innovazione, innovazione di marketing, organizzativa e safety innovazione.

Sostegno dunque a diverse tipologie di innovazione compresa anche quella per l’implementazione di nuove metodologie di marketing che comportano significativi cambiamenti nella promozione dei prodotti o nelle politiche di prezzo, con esclusione delle spese di pubblicità. Significativa anche la misura per chi punta all’innovazione con investimenti volti a favorire il miglioramento delle performance ambientali aziendali attraverso la riduzione significativa degli impatti delle attività produttive dell’impresa (diminuzione della quantità/pericolosità di emissioni/rifiuti, risparmio/efficienza energetica, uso razionale delle materie prime) sia a livello di processo sia di prodotto. Non di poco conto anche il sostegno per la safety-innovazione, per coloro che faranno investimenti volti a migliorare i livelli di sicurezza nei luoghi di lavoro e di responsabilità sociale dell’impresa. Le agevolazioni riguardano investimenti in beni strumenti nuovi materiali o immateriali. L’agevolazione è concessa sotto forma di contributo in conto capitale sull’importo delle spese ritenute ammissibili. Per le medie imprese un aiuto non superiore al 35% delle spese ammesse ad agevolazione e comunque fino ad un contributo massimo d 50.000 euro, mentre per le piccole imprese un aiuto non superiore al 45% delle spese ammesse ad agevolazione e comunque fino ad un contributo massimo di 30.000 euro. La compilazione della domanda telematica sarà possibile a partire dalle ore 8 del primo giorno feriale successivo al 40° giorno naturale e consecutivo dalla data di pubblicazione dell’Avviso Sul Bollettino Ufficiale della Regione Basilicata (25/08/2015), data di apertura dello sportello telematico che resterà aperto fino alle ore 18 del prossimo 31 ottobre. Non è un click day, pertanto non è rilevante l’ordine cronologico di inoltro della candidatura.

Per info:

http://www.regione.basilicata.it/giunta/site/giunta/department.jsp?dep=100055&area=2995121&otype=1058&id=2998271

Siglato protocollo d’intesa Regione-Federanziani

Obiettivo dell’intesa è incentivare le presenze della terza età all’interno del circuito turistico e dell’accoglienza del territorio. L’accordo prevede un tavolo paritetico e un tavolo tecnico.

I turisti over 65 sono sempre più numerosi, anche perché liberi da impegni lavorativi, possono recarsi in vacanza in Basilicata. Questo consente agli operatori di destagionalizzare l’offerta aumentando il prodotto interno lordo della regione perseguendo la strada del turismo costiero e sociale con l’obiettivo di realizzare pacchetti turistici.
Per far sì che questi considerevoli flussi di pensionati possano convogliarsi anche in Basilicata, è stato siglato questa mattina un protocollo di intesa tra la Regione Basilicata, rappresentata dal presidente, Marcello Pittella e dalla dirigente dell’Ufficio Sistemi Turistici, Patrizia Minardi e Federanziani, rappresentata dal presidente nazionale, Roberto Messina e regionale Anna Selvaggi. Presenti all’incontro anche diversi sindaci delle aree costiere lucane, nonché un discreto numero di operatori turistici.
Obiettivo dell’intesa quello di incentivare le presenze della terza età all’interno del circuito turistico e dell’accoglienza del territorio. L’accordo prevede un tavolo paritetico e un tavolo tecnico.
“Abbiamo l’idea – ha spiegato il presidente Pittella – di far diventare la nostra regione una terra fortemente attrattiva per gli over 65, oltre che per tutti i tipi di target. Attraverso il protocollo con Federanziani si può recuperare una platea di turisti che prima prediligevano altre mete. Sullo sfondo – ha aggiunto Pittella – abbiamo Matera 2019, occasione di sviluppo non solo per le coste ma anche per le aree interne. Nel frattempo dobbiamo realizzare un sistema virtuoso. Bisogna puntare sulla destagionalizzazione. Bisogna costruire un’accoglienza adeguata mettendo insieme tutte le peculiarità dell’intero territorio. La Regione vuole qualificarsi per il grande tratto distintivo dell’accoglienza puntando anche sul turismo sociale. Avere migliaia di presenze over 65 ci consente di recuperare Pil. Tutte queste cose meritano un investimento da parte nostra. Siamo una regione con due mari e con il 30 per cento di aree protette. Piena di tesori inestimabili. Ancora oggi scontiamo un gap nella mancanza di luoghi di mediazione tra la domanda e l’offerta che a mio avviso non può essere affidata al pubblico. Questo vuoto – ha concluso il presidente della Regione – è colmato in parte da Federanziani, dalla Regione e dagli operatori del settore. Proviamo a metterci in rete”.
Il presidente nazionale di Federanziani ha esordito parlando di “splendida regione che ha tanto da far visitare e con un ottimo clima atmosferico”, spiegando che le 115 mila presenze annue di Federanziani in Basilicata possono essere triplicate o quadruplicate. Per questo motivo abbiamo deciso di fare accordo quadro”. Messina ha spiegato di non essere interessato per il periodo che va da metà luglio a metà settembre. “Noi – ha aggiunto – possiamo aumentare il periodo di apertura della stagione e posticipare quello di chiusura. Abbiamo tante idee tra le quali quella di voler organizzare il Torneo nazionale di burraco a metà ottobre 2016.  Dobbiamo definire – ha concluso – il catalogo estate-mare 2016. A partire dal prossimo settembre dobbiamo definire le regole con la parte istituzionale per poi incontrare gli operatori”.

Apre a Matera sede distaccata Iscr: i corsi al via in autunno

Il 29 luglio con un doppio appuntamento a Potenza e a Matera saranno illustrate le attività che verranno svolte nel primo anno accademico della Scuola di Alta Formazione in conservazione e restauro, in attuazione di una convenzione tra Ministero dei beni e delle attività culturali, Iscr, Regione Basilicata, Provincia e Comune di Matera, Fondazione Zatema

Un doppio appuntamento –  alle ore 9 a Potenza, nel palazzo della Regione Basilicata e nel pomeriggio alle 17 nel Palazzo Lanfranchi di Matera – è in programma il 28 luglio per annunciare l’apertura della sede distaccata della Città dei Sassi, della Scuola di Alta formazione e studio (Saf) dell’Istituto superiore per la conservazione ed il restauro (Iscr), e per presentare le attività che verranno svolte in autunno, nell’ambito del primo anno accademico. Il tutto, a conclusione di un percorso avviato nel 2006 dall’allora Ministero per i beni e le attività culturali, con il supporto degli enti locali lucani, fra cui Regione Basilicata, Provincia e Comune di Matera. All’incontro di Potenza è prevista la partecipazione del governatore lucano, Marcello Pittella e del capo di gabinetto del Mibact, Giampaolo D’Andrea, mentre in rappresentanza dell’Iscr saranno presenti il direttore Gisella Capponi, il direttore della Scuola di Alta formazione, Donatella Cavezzali, il vicedirettore Giovanna De Palma, la restauratrice Carla D’Angelo ed il sindaco di Matera, Raffaello De Ruggeri. Nel successivo incontro previsto nel pomeriggio  nella Città dei Sassi si entrerà nello specifico delle attività che verranno svolte nell’anno accademico 2015-2016 della Scuola di alta formazione della sezione dell’Iscr di Matera, alla quale potranno accedere 20 allievi selezionati sulla base di prove di accesso di tipo pratico, attitudinale e teorico. Interverranno il segretario regionale del Mibact per la Basilicata e Soprintendente al Polo museale della Basilicata, Marta Ragozzino, il sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri, ed i rappresentanti dell’Iscr, Gisella Capponi, Donatella Cavezzali, Giovanna De Palma e Carla D’Angelo.
La sede della Saf di Matera sarà ospitata all’interno dell’ex convento di Santa Lucia Nova ed avvierà le attività di alta formazione a partire dal prossimo anno accademico in attuazione di una convenzione tra il Ministero dei beni delle attività culturali e del turismo, l’Iscr, la Regione Basilicata, la Provincia di Matera, il Comune di Matera e la fondazione Zetema-Matera. In laboratori scientifici e di restauro altamente tecnologici, gli allevi della Saf di Matera, in piena continuità con le esperienze di formazione svolte nella sede di Roma dell’iscr, saranno impegnati in due percorsi di studio di cinque anni, articolati in 300 crediti formativi previsti dalla classe di Laurea magistrale in “Conservazione e restauro dei beni culturali”. Il primo percorso sarà dedicato a materiali lapidei, dipinti murali, stucchi e mosaici; il secondo al settore dei dipinti su legno e tela, scultura lignea policroma, all’arte contemporanea.
La Regione Basilicata contribuirà alle spese di gestione della sezione distaccata di Matera della Scuola di Alta Formazione e Studio dell’Iscr, e con la legge regionale n.8 del 30 aprile 2014 ha già disposto un primo finanziamento di 100 mila euro.

Migranti, continuano i controlli contro il lavoro irregolare

A luglio le ispezioni nelle aziende agricole nella costa jonica hanno segnalato 70 lavoratori in nero. Simonetti: forte impegno del ministero del Lavoro, delle Forze dell’Ordine e degli enti previdenziali 

L’attività degli organi competenti impegnati nella lotta al lavoro nero continua in tutta la regione a partire dall’area metapontina e dell’Alto Bradano. L’ultimo dato è relativo all’area jonica dove sono stati controllate aziende agricole. Sono stati rilevati 70 lavoratori in nero. Il dato si aggiunge alle ispezioni effettuate a giugno, durante le quali sono state controllate nella provincia di Matera i territori di Tursi, Montalbano Jonico, Rotondella, Nova Siri, Metaponto, Bernalda. Su 32 aziende, 27 sono risultate “irregolari”. Sono stati segnalati 40 lavoratori in nero, 4 persone sono state deferite all’autorità giudiziaria.
In questa operazione, inoltre, sono state 54 le violazioni amministrative contestate per un importo complessivo di 181 mila e 500 euro.  I controlli stradali hanno rilevato due violazioni del codice della strada sui pullman usati dai caporali.
Nella operazione hanno preso parte, contemporaneamente, 20 Ispettori della Direzione territoriale del lavoro Basilicata, oltre a 21 militari dell’Arma dei Carabinieri, di cui 4 del servizio NIL della direzione del lavoro in servizio nelle sedi di Potenza e Matera.
Gli illeciti rilevati si riferiscono all’occupazione di lavoratori privi di permesso di soggiorno, all’intermediazione di manodopera agricola, alla somministrazione ed utilizzazione abusiva di manodopera. Sanzioni, infine, per l’ impiego di lavoratori in nero e l’omessa consegna del contratto individuale di lavoro.
“Il risultato dell’attività in corso – ha dichiarato Pietro Simonetti, coordinatore dell’Organismo regionale per i migranti e i rifugiati politici – segnala il forte impegno del ministero del Lavoro, delle Forze dell’Ordine e degli enti previdenziali che contribuisce ad affrontare anche le condizioni di lavoro dei migranti e il rispetto dei contratti.