Accoglienza, Pittella: dopo l’accordo subito una legge

“Includere ed integrare i rifugiati e i richiedenti asilo significa innanzi tutto immaginare e attuare un sistema interistituzionale capace di offrire risposte immediate alle emergenze dell’accoglienza, e significa poi avviare percorsi di valorizzazione lavorativa e di impiego sociale delle persone che accogliamo. L’accordo sottoscritto oggi tra Regione Basilicata, Prefetture di Potenza e Matera, Upi e Anci di Basilicata per l’attivazione del sistema regionale di accoglienza è il primo esperimento di questo tipo nel Mezzogiorno d’Italia, e registra il pieno recepimento da parte del Ministero dell’Interno. Tutto ciò è la prova che ci siamo incamminati sulla giusta strada”.
E’ questo il commento del Presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, dopo la firma dell’accordo sul sistema di accoglienza regionale, avvenuta presso la Prefettura di Potenza.
“Abbiamo affrontato questa emergenza – ha detto ancora Pittella- facendo subito ricorso alla disponibilità e all’esperienza maturate sia dalla Task force regionale sui migranti, sia della Fondazione Città della Pace. Dal primo momento abbiamo provato a sostenere una diffusione parcellizzata degli ospiti su tutto il territorio regionale, sicuri che tale elemento sia fondamentale per una piena inclusione. Abbiamo puntato sui centri storici, e non su luoghi sperduti, convinti che il popolamento degli stessi possa rappresentare un valore aggiunto per tutti. L’accorso sottoscritto oggi – ha affermato ancora Pittella – viaggerà sui canali della una buona collaborazione interistituzionale. Successivamente, con l’approvazione di una legge regionale, attualmente al vaglio della Commissione, potremo rafforzare e dettagliare gli aspetti operativi dalla gestione dell’accoglienza, al virtuoso coinvolgimento degli ospiti. Confido – ha concluso Pittella – che tale legge possa essere approvata entro la fine dell’anno, recependo anche eventuali successive linee guida che potranno essere emanate dal Ministero degli Interni”.

PITTELLA SU PIANO INVESTIMENTI ASM PER MATERA 2019

È stato approvato oggi dal collegio di direzione il Piano degli investimenti dell’Azienda sanitaria di Matera che prevede variegati interventi strutturali e sulle tecnologie biomediche, nonché sulle assunzioni.

L’investimento complessivo, di cinque milioni di euro, è reso possibile grazie al finanziamento che la Regione Basilicata ha stanziato con la legge regionale 34 del 2015 per il potenziamento e rinnovo del parco tecnologico ospedaliero in vista di Matera 2019.

Alla presentazione avvenuta nell’auditorium dell’ospedale “Madonna delle grazie” di Matera hanno preso il presidente della Regione, Marcello Pittella, l’assessore regionale Luca Braia, i consiglieri regionali del materano, Roberto Cifarelli, Achille Spada e Luigi Bradascio e il direttore generale dell’Asm, Pietro Quinto. Quest’ultimo ha illustrato nello specifico tutti gli interventi di potenziamento in particolare la radioterapia e il potenziamento dell’ospedale Madonna delle grazie, il Pronto soccorso diretto e indiretto su tutto il territorio provinciale, il riutilizzo delle economie derivanti dagli strumenti e fondi regionali. Asm ha concluso oggi tutte le procedure di propria competenza per i piano straordinario Matera 2019.

Il presidente della Regione, ha esordito dicendo che quella di Matera “è una delle più grandi sfide che ci siamo auto assegnati. Il tentativo è quello di recuperare da Matera una lente di ingrandimento che ci pone all’attenzione nazionale e internazionale. Abbiamo fatto grande lavoro fatto come istituzione regionale nella sua interezza. Abbiamo provato a recepire tutte le istanze.

Piero Quinto – ha aggiunto – è un manager esperto che con la sua squadra ha messo a punto risultati importanti. Si tratta di una grande squadra che nella sua collegialità pone in maniera puntuale i problemi verso il governo regionale. Ci stiamo riuscendo a fare di Matera una città europea. Tra novembre e dicembre vedremo che i numeri di turismo e cultura faranno dire che Matera è la capitale del turismo 2015. Partiamo da questo risultato per andare ancora oltre. Abbiamo la capacità di fare assistenza in maniera diversificata in una città che è multietnica. Non sarebbe bastato finanziare nove milioni di euro se non ci fosse una visione. Questo è un piccolo miracolo. Siamo sulla strada giusta. Abbiamo umiltà e capacità di ascolto sapendo che la strada è ancora lunga. Nel terremoto italiano stiamo mettendo su le fondamenta di un palazzo destinato a durare nel tempo”.

Pittella ha infine ha spiegato che “dopo Expo c’è solo Matera. Per cui ho chiesto al governo di inserire all’interno del Piano del Sud il Patto Matera 2019, basato su grandi infrastrutture materiali e immateriali, ma anche su sanità e scuola. Si tratta di un dossier molto importante che sarà finanziato con fondi europei, oltre che con risorse rivenienti dal governo nazionale. Facciamo diventare la battaglia di Matera – ha concluso il Presidente – un obiettivo comune per tutta la regione Basilicata”.

Incontro in Regione su indotto petrolifero della Val d’Agri

Il presidente Pittella ha evidenziato che serve uno sforzo corale per perseguire in modo più virtuoso del passato la piena sostenibilità ambientale insieme all’utilizzo produttivo delle royalties

“La linea della Regione Basilicata sul petrolio è chiara: no all’offshore e conferma delle estrazioni su terraferma entro e non oltre la soglia di sostenibilità dei 154 mila barili al giorno,  disciplinata dagli accordi del 1998 con Eni-Shell e del 2006 con Total.  La Basilicata è la regione che più di altre contribuisce alla bolletta energetica del Paese e per questo motivo deve essere chiaro che serve uno sforzo corale per perseguire in modo più virtuoso del passato la piena sostenibilità ambientale insieme all’utilizzo produttivo delle royalties”.
E’ questo il messaggio lanciato oggi dal Presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella nel corso dell’incontro con la delegazione del Comitato di aziende e del personale dell’indotto petrolifero della Val d’Agri che ha manifestato nel piazzale antistante la sede della Giunta regionale per esporre le preoccupazioni legate alla possibile perdita di posti di lavoro causata dal paventato rallentamento delle attività.
I manifestanti hanno voluto anche evidenziare la reale ricaduta delle attività petrolifere in  Val D’Agri. Sono 3530 gli occupati, tra diretti e indiretti, di cui il 54 % residenti in Basilicata. 125 aziende operano nell’indotto del distretto, 36 sono lucane e 51 hanno sede in Basilicata. Queste 125 aziende hanno in media 162 fornitori dei quali 20 locali. Nel corso dell’incontro, la delegazione ha anche consegnato al Presidente Pittella un documento sottoscritto dai rappresentati delle aziende e accompagnato da 1850 firme dei lavoratori, degli operatori economici e dei cittadini dell’area che hanno inteso sostenere le ragioni di questa iniziava.
La Regione Basilicata, ha sottolineato il presidente Pittella, non ha arretrati nelle procedure di rilascio delle autorizzazioni e, nei limiti del proprio ruolo,  coordina relazioni interistituzionali per la definizione di politiche virtuose per lo sviluppo del settore.
Facciamo tutto ciò – ha aggiunto –  tenendo in grande considerazione le preoccupazioni per il lavoro, ma anche le legittime rimostranze di quella parte della società lucana che ritiene non esaltante quanto sinora realizzato con l’utilizzo della risorsa petrolio. Le mancate ricadute di queste attività sulla vita delle persone, unite ad una certa disinformazione, hanno generato disorientamento e proteste. Sin dal giorno del nostro insediamento abbiamo avviato e vinto battaglie importanti, come è accaduto, per esempio, con la modifica della card carburanti e la previsione del 30 per cento di Ires sulle produzioni aggiuntive in favore della Regione. E questo senza aver autorizzato un solo pozzo in più, rispetto a quelli previsti dagli accordi notarili di 16 anni fa. Ma anche fronte di questi insperati e straordinari risultati, ci siamo trovati dinanzi ad un movimento di opinione che ha tentato di farci passare come coloro che vogliono trivellare il territorio lucano a tutti i costi. Così non è. E continueremo a lavorare sommessamente, ma con grande determinazione, per il necessario cambio di approccio culturale che deve coinvolgere tutti, a partire dai Comuni, attraverso comportamenti eticamente rispettosi delle regole e delle leggi vigenti. Solo con un fronte istituzionale compatto, che veda sempre in piena linea, come è avvenuto sinora, tanto le parti datoriali, quanto quelle sindacali, potremo ottenere  risultati lusinghieri. Nell ultimo assestammo di bilancio abbiamo stanziato ulteriori risorse per rafforzare i controlli ambientali, mentre per lunedì prossimo è stato convocato il tavolo della trasparenza. Siamo in attesa in queste ore della pubblicazione del decreto interministeriale Mise-Mef che metterà a disposizione della Regione 130 milioni di euro per le politiche attive del lavoro, la social card e il reddito minimo di inserimento. Stiamo sul pezzo senza condizionamenti, ha commentato Pittella. Siamo ben consci dei problemi sul tappeto, a partire da quello che oggi ci viene rappresentato. Siate pur certi che per lo sviluppo della nostra Basilicata – ha concluso il presidente della Regione, rivolgendosi ai suoi interlocutori – non rincorreremo mai il facile consenso, ma perseguiremo con tenacia gli obiettivi di utilizzo virtuoso delle nostre risorse, in uno con la piena sostenibilità ambientale e la tutela della salute umana”.

Precisazioni dipartimento Ambiente su comunicato della Ola

Nessuna sospensione dell’iter autorizzativo dopo le osservazioni presentate dalla Ola il 28 agosto 2015 e nessun palleggiamento di competenze, ma solo la necessità di chiarire limiti di competenze per evitare sovrapposizioni e/o duplicazioni

In relazione al comunicato stampa diffuso ieri dalla Ola, la Organizzazione Lucana Ambientalista, sotto il titolo “La Ola su sospensione regionale delle autorizzazioni per quattro pozzi petroliferi”, il Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata ha fornito le seguenti precisazioni al fine di fare chiarezza su procedure autorizzative di propria competenza in ordine alle quali strumentalmente si è generata una certa confusione.
Preliminarmente è utile sottolineare che i quattro pozzi cui fa riferimento la Ola sono pozzi già da tempo autorizzati e messi in produzione (Monte Enoc 1: autorizzato nel 1993, perforato nel 1994, messo in produzione nel 1996; Monte Alpi 6: autorizzato nel 1999, perforato nel 2000, messo in produzione nel 2001; Monte Alpi 7: autorizzato nel 1999, perforato nel 2000, messo in produzione nel 2001; Monte Alpi 8: autorizzato nel 1999, perforato nel 2000, messo in produzione nel 2001). Quindi nessuna nuova autorizzazione.
Le istanze formulate da Eni nel giugno 2015 riguardano esclusivamente la procedura di Valutazione di incidenza relativa ad attività di manutenzione straordinaria (work over) finalizzate a ripristinare la capacità produttiva dei pozzi in questione. In relazione a tali istanze l’Ufficio compatibilità ambientale, nella puntuale osservanza della normativa vigente, il 5 agosto 2015 ha formulato al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, un quesito per acclarare, ai sensi dell’art.38 della L. 164/2014, se i progetti di “attività di Work over” presentati da Eni dovessero essere assoggettati al procedimento di Via (Valutazione impatto ambientale), atteso che ai sensi dell’art.10 del Decreto legislativo 152/2006 il procedimento di Via ricomprende il procedimento di Valutazione di incidenza.
E’ pertanto evidente che non vi è stata alcuna sospensione dell’iter autorizzativo dopo le osservazioni presentate dalla Ola il 28 agosto 2015, come erroneamente sostenuto dalla Ola nel comunicato stampa diffuso ieri, 8 settembre, atteso che il quesito correttamente formulato al Ministero dall’Ufficio Compatibilità ambientale è datato 5 agosto 2015 (quindi anteriore alle osservazioni datate 28 agosto 2015), e nessun “palleggiamento di competenze”, ma semplicemente la necessità di chiarire i limiti di competenze al fine di evitare sovrapposizioni e/o duplicazioni.
E’ fuori dubbio che, all’esito del riscontro da parte del Ministero, l’Ufficio Compatibilità Ambientale procederà con la solita solerzia agli adempimenti di propria spettanza per la valutazione delle attività di Work over.

Protezione Civile: caldo, luglio da record in Basilicata

Nel periodo 2001-2015 luglio, con il 33,17° C, si è caratterizzato per la persistenza di valori da primato assoluto sopra la media stagionale

Luglio 2015 meteorologicamente da record, sarà ricordato come il più caldo della Basilicata. Anche se il mese è stato nella  norma per quanto riguarda le temperature massime (non si sono registrate temperature superiori ai 40 °C su tutto il territorio regionale), nel periodo 2001-2015 luglio si è caratterizzato per la persistenza di valori da primato assoluto sopra la media stagionale.
Si tratta di dati che confermano, anche in Basilicata,  la tendenza all’innalzamento della temperatura massima negli ultimi anni sta avvenendo con regolarità e decisione. La media delle temperature massime del mese di luglio è stata la più alta degli ultimi quindici anni, raggiungendo i 33,17 °C. In controtendenza, invece, è discendente il trend delle temperature minime a scala regionale.
Questi i risultati diffusi dal Centro Funzionale Decentrato dell’Ufficio Protezione Civile della Regione Basilicata, che raccoglie e analizza periodicamente l’andamento dei parametri più significativi del clima regionale, fra i quali la temperatura e la pioggia, e raffronta questi con le serie storiche di dati presenti nel proprio archivio (con rilevamenti a partire dal 1916), evidenziando gli estremi ed i trend più significativi.
L’analisi dei dati dal 1955 al 2015 relativamente ai capoluoghi mette in evidenza che  per Potenza la minima del 2015 è superata solo dal valore del 1988, come per i valori massimi, mentre il dato di Matera del 2015 è, analogamente alla massima, ancora il quarto più alto.
Per Potenza risulta che solo nel luglio del 1988 con 32.0 °C di media è stato superato il dato di quest’anno, 31.4°C. Mentre per Matera, il dato di quest’anno, 34.6 °C è il quarto più alto dell’intero periodo considerato.
I dati assumono rilevanza ulteriore se correlati alle piogge brevi ed intense, sempre più spesso a carattere temporalesco e pertanto di più difficile previsione, che invece hanno contraddistinto i giorni 10, 11 e 12 agosto 2015 e che, più in generale, caratterizzano i mesi autunnali.
Su tutto il territorio lucano  il valore massimo registrato nel 2015 (39,7 °C dalle stazioni Basento freatimetro e Torre Accio, entrambe nel comune di Bernalda) è coincidente con il valore delle medie sul periodo considerato.
Altro parametro di interesse è la persistenza, ossia il numero di volte in cui è stato superato il dato medio dei valori massimi di luglio (dal 2001 al 2015). L’analisi è condotta sui valori registrati nei due capoluoghi. Le medie mensili dei massimi di luglio sono 28,9 °C per Potenza e 32,2 °C per Matera.
Nel 2015 ci sono stati più superamenti della media che nel corso degli anni precedenti (dal 2001). A Potenza 25 giorni su 31 la temperatura massima giornaliera è stata superiore al valore medio delle temperature massime giornaliere (2001-2015). A Matera l’analogo valore è pari a 24 (uguale al dato registrato nel 2012). I due anni precedenti, 2013 e 2014, si sono caratterizzati per superamenti della media inferiori alla decina (a Matera, nel 2014, solo 2 volte il valore di temperatura massima giornaliera è stato superiore alla media giornaliera della massime).
Le informazioni sull’andamento climatico, insieme ad indicazioni molto utili sui comportamenti da tenere in situazioni di criticità meteoidrologica, sono disponibili sul sito web dell’Ufficio all’indirizzo www.protezionecivilebasilicata.

Pittella: un manifesto programmatico per crescita Basilicata

Un piano delle azioni da mettere in campo per lo sviluppo del territorio è stato concordato oggi nel corso di un incontro degli stati maggiori dei vari Dipartimenti regionali. Il tavolo si riunirà nei prossimi giorni per fare il punto sulle attività programmate nei diversi settori.
Un “manifesto programmatico” delle azioni da mettere in campo negli ultimi mesi del 2015 e per tutto il 2016, per consentire alla Basilicata “di compiere un ulteriore scatto in avanti dopo i significativi risultati già raggiunti nella prima fase di governo” è stato illustrato oggi a Potenza dal presidente della Regione, Marcello Pittella, nel corso di un incontro con gli stati maggiori dei vari Dipartimenti, con le tre Autorità di gestione, con gli assessori regionali e con l’amministratore unico di Sviluppo Basilicata.
Obiettivo della riunione, pianificare e a concordare una serie di interventi su tematiche ritenute strategiche per lo sviluppo e la crescita del territorio, ma anche individuare, in maniera condivisa, gli strumenti per affrontare determinate criticità. “Questo manifesto programmatico – ha spiegato Pittella – sarà naturalmente da discutere con la maggioranza che ci sostiene, ma anche da condividere con i sindacati e con le parti datoriali, soprattutto per quel che riguarda le tematiche occupazionali”.
Il presidente ha poi elencato una serie di “macro-punti” sui quali lavorare, partendo “dall’ambiente in tutte le sue articolazioni”, ed annunciando, tra i vari obiettivi, la volontà “di arrivare al 60-65 per cento di raccolta differenziata entro il 2016″. Il manifesto punterà inoltre su “efficientamento energetico, digitalizzazione”, con un occhio di riguardo nei confronti “del mondo della scuola”, ma anche sulla continuazione del processo di rivisitazione della governance. Nello specifico il presidente si è soffermato sul “ruolo di motore di sviluppo delle attività imprenditoriali del territorio che dovrà assumere Sviluppo Basilicata, in una nuova fase inaugurata con la nomina dell’amministratore unico”.
Tra le azioni fissate in agenda, la creazione “di un vero e proprio ponte fra le aziende e Bruxelles”, l’attenzione da mettere in campo “nell’ambito del Piano per il Sud e del Piano delle grandi opere da finanziare con il 30 per cento dell’Ires, lo studio della situazione del bilancio regionale per affrontare eventuali criticità”.
Pittella ha parlato inoltre della necessità “di attrezzare il territorio in vista del boom turistico che già si sta verificando con Matera 2019” e del progetto riguardante “la sede a Matera della Facoltà di Medicina in inglese dell’Università di Malta”.
Il tema dell’agricoltura è stato affrontato invece dall’assessore Luca Braia, che tra i punti principali ha evidenziato “la forestazione, l’efficientamento energetico, le biomasse, il biogas, la sostenibilità ed il tema del credito alle imprese”.
L’assessore alle Politiche per la Persona, Flavia Franconi, ha evidenziato invece “la necessità di promuovere l’internazionalizzazione e di favorire la sinergia fra i Dipartimenti e l’efficientamento nell’utilizzo delle risorse”.
“Da questo tavolo, che sarà aggiornato tra una decina di giorni – ha concluso Pittella – dovrà essere elaborato un piano strategico per la nostra regione”.

Pittella ed Emiliano il 28/08 alla Festa del Pd di Nova Siri

I presidenti delle Regioni Basilicata e Puglia saranno intervistati dal direttore di Telenorba: si parlerà delle proposte riguardanti il Piano per il Sud

Il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, interverrà il 28 agosto prossimo ad un incontro che si terrà alle 21,00 al teatro “Totò” di nova Siri Marina, nell’ambito della Festa Democratica “Dal Sud l’Italia che funziona”. Il governatore lucano sarà intervistato, insieme al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, dal direttore di Telenorba, Enzo Magistà. Nell’occasione si discuterà delle proposte che la Regione Basilicata sta mettendo a punto in vista della definizione del Piano per il Sud annunciato dal Governo Renzi. Prima dell’intervista a Pittella ed Emiliano interverranno, a partire dalle 18.30, il sindaco di Nova Siri, Eugenio Lucio Stigliano e gli amministratori comunali.

Artigiancassa: bene rapporto tassazione-qualità servizi Basilicata

 Lo ha sottolineato il vicedirettore generale dell’istituto di credito, Franco Simone, in una lettera inviata al presidente Pittella

In una lettera indirizzata al governatore lucano, Marcello Pittella, il vicedirettore generale di Artigiancassa, Franco Simone, esprime “le più sentite congratulazioni per il risultato ottenuto dalla Regione Basilicata nella classifica delle Regioni che vantano il miglior rapporto tra livello di tassazione e qualità dei servizi pubblici offerti, recentemente pubblicata sulla stampa specializzata”. Per Simone si tratta “di un risultato importante che dimostra la capacità dall’amministrazione della Regione Basilicata di gestire, con la massima efficacia le risorse disponibili, creando valore a favore dello sviluppo regionale, soprattutto in questo momento di lenta ripresa economica”. Nel “rinnovare i complimenti per i risultati raggiunti”, il vicedirettore generale Franco Simone, parlando a nome di Artigiancassa “si mette a disposizione per ogni azione di sviluppo che la Regione Basilicata intenda intraprendere sul territorio”.

Estrazioni mar Ionio, Regione presenta ricorso al Tar del Lazio

L’istanza per l’annullamento, previa sospensione, del Decreto ministeriale n. 122 del 12 giugno scorso, che riconosce la compatibilità ambientale ad un progetto della Enel Longanesi Developments, è stata depositato il 7 agosto scorso, prima di altre Regioni

“Ancora una volta notizie false e tendenziose, diffuse in questo caso dal Movimento No Triv di Policoro, contribuiscono ad alimentare confusione e sconcerto tra i cittadini”. Lo afferma l’ufficio legale della Regione Basilicata, rappresentato nello specifico dagli avvocati Antonio Pasquale Golia ed Anna Carmen Possidente. “Contrariamente a quanto riportato dalla stampa su segnalazione dei “No Triv” – evidenzia l’ufficio legale – la Regione Basilicata ha predisposto il 4 e presentato il 7 agosto scorso al Tribunale amministrativo regionale per il Lazio, quindi prima di altre Regioni, il ricorso per l’annullamento, previa sospensiva del Decreto n. 122 del 12 giugno 2015, che riconosce la compatibilità ambientale al progetto della società Enel Longanesi Developments srl, per l’effettuazione di un’indagine sismica 3D nell’ambito del permesso di ricerca idrocarburi denominato “d79 F.R.-EN” nel mar Ionio Settentrionale”. L’ufficio legale della Regione Basilicata specifica che il ricorso è stato presentato contro il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare, contro il Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, e nei confronti della società Enel Longanesi Developments srl e della Presidenza del Consiglio dei ministri. Nelle motivazioni del ricorso è spiegato che “il decreto appare immediatamente viziato da illegittimità ed eccesso di potere, nonché viziato da vari profili di illegittimità costituzionale, presentando evidenti violazioni di norme costituzionali e trattati internazionali”.
L’ufficio legale della Regione Basilicata elenca quindi i profili di incostituzionalità, a partire dalla violazione dell’art. 117 Cost comma 1 e 3, dal momento che “il decreto è stato emanato senza tener conto della ferma opposizione manifestata dalle Regioni interessate”, mentre è “fondamentale tutelare l’ambiente, il benessere, la salute dei cittadini, così come è prioritario difendere e tutelare il territorio, l’ecosistema locale e le sue risorse paesaggistiche (terrestri e marine)”.
E’ stato violato, secondo la Regione Basilicata, anche il principio di precauzione, in quanto “il progetto assentito non prende in considerazione il rischio dovuto all’impatto sull’ecosistema a causa delle conseguenze derivanti da fatti meramente naturali e non necessariamente da errore umano, dovuti a possibili fuoriuscite di gas, e/o a fenomeni di blow-out di gas durante la perforazione”. Il decreto n. 122 è stato impugnato anche “per violazione di legge ed eccesso di potere”.
“Il decreto – spiega l’ufficio legale della Regione – è privo di qualsivoglia motivazione, in spregio alla previsione contenuta nell’art. 26 del Dlgs n. 152 del 2006: nulla, infatti, si legge a giustificazione dell’omessa considerazione delle osservazioni in senso contrario espresse dalle Regioni Puglia, Calabria e Basilicata, dai cittadini e dalle associazioni nel corso del procedimento”. Secondo la Regione Basilicata, inoltre, “è fuor di dubbio che le possibili fuoriuscite di gas ed i fenomeni di blow-out di gas durante la perforazione produrranno un forte impatto ambientale ovvero un ingente danno ambientale” e quindi si configurerebbe la violazione dell’art. 5 comma 1 lett c) del Dlgs n. 152 del 2006. Nel ricorso è specificato che il Decreto n. 122 andrebbe a violare, tra l’altro, una serie di accordi, di direttive europee in materia di tutela ambientale, ma anche “gli obiettivi e le finalità del redigendo Piano regionale delle coste (attualmente in procedura V.A.S.), del vigente “Piano regionale di utilizzo delle aree demaniali marittime”, e del Dlgs 190 del 2010, meglio conosciuto come Strategia Marina “e di tutti gli regionali connessi e collegati ad esso”

Commissione europea approva Po Fesr Basilicata 2014-2020

Da Bruxelles 826 milioni di euro. Pittella: “L’Europa riconosce la buona programmazione e ci dà fiducia. Ora parte la vera ripresa della nostra regione”

La Commissione europea ha approvato il Programma Operativo Fesr Basilicata 2014-2020.
La comunicazione ufficiale arriva a Potenza direttamente da Bruxelles: 826 milioni di euro a disposizione della Basilicata.
A renderlo noto è l’Autorità di Gestione del Programma Operativo Fesr Basilicata, Antonio Bernardo, che ha guidato il complesso lavoro di progettazione, oggi premiato dall’Unione europea.
“L’Europa riconosce la buona programmazione e ci dà fiducia”, ha commentato la notizia il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella. “Abbiamo buone idee e ora avremo anche i fondi per attuarle. Con questo importante riconoscimento dell’Unione europea – ha aggiunto Pittella – parte la vera ripresa della nostra regione”.
Il Programma che la Basilicata ha presentato all’Europa, prevede una serie di investimenti in settori chiave come la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l’innovazione, per favorire la capacità di innovazione del sistema delle imprese e la competitività delle piccole e medie imprese lucane.
Sviluppo che passa anche dal superamento delle difficoltà di accesso alla rete e del “digital divide”.
Altri punti essenziali del programma sono rappresentati dall’energia e dalla mobilità urbana, con azioni volte al risparmio energetico, nonché all’ampliamento della produzione energetica da fonti rinnovabili e all’aumento della mobilità sostenibile nelle aree urbane.
Aspetto focale del Programma è la tutela dell’ambiente in quanto la Regione intende superare il gap strutturale ed organizzativo sul ciclo integrato dei rifiuti, rispondere agli obblighi imposti dalla normativa dell’Unione in materia ambientale nel settore idrico, mettere in atto progetti di valorizzazione culturale ed ambientale di alcuni siti ritenuti strategici in termini di attrattività turistica.
Tra i progetti approvati da Bruxelles, anche quelli per migliorare i sistemi di trasporto e le infrastrutture di rete, nonché progetti volti a favorire l’inclusione sociale e il potenziamento del sistema di istruzione. La Regione Basilicata, infatti, intende migliorare le condizioni di fruibilità degli istituti scolastici e rafforzare le dotazioni in esse presenti al fine di contenere il rischio di abbandono e di elevare il numero di cittadini in possesso di competenze più facilmente spendibili sul mercato del lavoro.
Per favorire la conoscenza dei cittadini e per garantire la trasparenza dell’operato, l’intero Programma Operativo sarà illustrato dettagliatamente nel corso di un incontro pubblico che si terrà nel mese di settembre.