Nel suo discorso il governatore della Basilicata ha illustrato i cinque asset considerati fondamentali: Piano straordinario per l’handicap, Sviluppo Basilicata, Reddito minimo, aviosuperficie Mattei e interventi sul dissesto idrogeologico
“La manovra di bilancio ammonta a 2,7 miliardi di euro. Possiamo dirci orgogliosi se, pur nella contrazione delle disponibilità finanziarie, siamo in grado di mettere in campo azioni importanti ”. Lo ha detto questa mattina il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, nel suo intervento in Consigli regionale prima della discussione sulla manovra. Dopo aver fatto un bilancio sui risultati conseguiti nonostante l’ente debba rinunciare “a 107 milioni di euro, fra tagli sui vari finanziamenti e minori introiti dai diritti di sfruttamento del petrolio”, Pittella ha ricordato “la crescita dell’occupazione e del Pil regionale avvenuta in questi due anni, il dinamismo imprenditoriale con la nascita di nuove realtà economiche, le performance crescenti del turismo”. “ In questa manovra – ha spiegato il governatore – abbiamo individuato cinque asset importanti: un Piano straordinario per l’handicap; la sfida e la scommessa su Sviluppo Basilicata; il reddito minimo, che comprende le povertà, il disagio, gli ultimi e i penultimi; l’aviosuperficie Mattei; gli interventi per il dissesto idrogeologico”.
Il presidente, quindi, ha illustrato in dettaglio i cinque asset partendo dal Piano straordinario per l’handicap, “che risponde con soluzioni compiute e specialistiche ad un tema così sensibile, con la previsione di una posta di bilancio pari a 9 milioni di euro da suddividere in tre milioni di euro per anno. Il tutto sarà articolato con il Dipartimento alle Politiche della Persona. Il Piano – ha evidenziato – si articolerà lungo tre assi di intervento: potenziamento del sostegno socio-assistenziale scolastico; vita indipendente ed inclusione sociale, che consiste nell’estensione del progetto sperimentale, attualmente in corso presso il Comune di Potenza e l’Ambito socio territoriale “Alto Bradano“, a tutti i nove Ambiti socio territoriali; potenziamento dell’offerta servizi semiresidenziali e della “Casa del sollievo”, per ospitalità temporanea di giovani con disabilità”. Su Sviluppo Basilicata, il governatore ha detto che “attualmente l’attività prevalente è quella di soggetto attuatore delle politiche regionali in tema di sostegno alle attività economiche e imprenditoriali. Come noto – ha aggiunto – Sviluppo Basilicata è attualmente iscritta all’Albo Unico 106 Tub, ma di recente sono state emanate norme per gli intermediari finanziari che prevedono il passaggio ad un nuovo regime normativo. Per l’iscrizione all’Albo Unico 106 – ha proseguito il presidente – si dovrà quindi avanzare istanza di autorizzazione alla Banca di Italia entro il 12 febbraio 2016. Noi proponiamo di riconoscere Sviluppo Basilicata quale finanziaria regionale: in una ipotesi di candidatura al 106, si è stimato che il capitale sociale debba essere portato ad un livello pari a 20 milioni di euro, di cui cinque all’atto della candidatura e 15 nel successivo triennio. A questo punto giova esaminare due distinti scenari: nel primo, Sviluppo Basilicata si candida al nuovo 106, mantenendo la propria qualità di soggetto in-house: in questo caso la Regione Basilicata dovrebbe provvedere da sola alla realizzazione del processo di capitalizzazione. Nel secondo, Sviluppo Basilicata si candida al nuovo 106, ma rinunciando alla propria qualità di “in-house”. Questa scelta comporterebbe lo svantaggio di non poter contare su affidamenti di incarichi diretti da parte della Regione, ma di contro darebbe la possibilità di aprire il capitale ad altri soggetti”.
Sull’attuazione del Reddito Minimo di inserimento il governatore ha spiegato che “per la categoria A, su 797 domande presentate i beneficiari ammessi e finanziabili sono 732. Tra i soggetti ammessi risultano 13 soggetti sospesi per i quali sono in corso ulteriori verifiche che riguardano in particolare la composizione dei nuclei familiari. Nella Categoria B, su 11.213 domande presentate i beneficiari ammessi e finanziabili sono 3.150 (gli esclusi sono in tutto 461)”. Tra i soggetti ammessi “risultano inoltre 623 soggetti sospesi per i quali sono in corso ulteriori verifiche e valutazioni. Le verifiche riguardano in particolare: la composizione dei nuclei familiari; lo stato di disoccupazione o inoccupazione; la valutazione di 422 istanze per le quali è stato accertato che nell’attestazione Isee allegata alla domanda, sono stati omessi gli importi erogati dal Programma Copes, contravvenendo alle disposizioni normative dell’art. 4, comma 2, lettera f) del D.P.C.M. 159 del 2013”. “Secondo il Tar del Lazio – ha ricordato nella circostanza Pittella – non va considerato come reddito il sussidio di povertà tipo Copes. Il governo ha quindi fatto ricorso al Consiglio di Stato essendo di parere contrario. Siamo in attesa della sentenza. In casi di conferma di parere del Tar la graduatoria predisposta andrebbe modificata facendovi rientrare i beneficiari Copes. Le risorse finanziarie attualmente disponibili ammontano complessivamente a 7 milioni 700 mila euro, di cui 2 milioni e 700 mila per la Categoria A e 5 milioni per la B. In esito alla definitiva approvazione del Decreto Interministeriale che assegnerà alla Regione Basilicata le royalties per le estrazioni di idrocarburi – ha detto ancora – saranno destinati al finanziamento del reddito minino 40 milioni di euro sulla base dell’Accordo siglato il 2 dicembre 2014. E’ in corso di valutazione il numero complessivo di soggetti che potranno essere complessivamente finanziati a valere sulle categorie A e B: è’ verosimile immaginare che non si debba andare oltre i cinquemila beneficiari complessivi”.
Sull’Aviosuperficie Mattei: “Nel 2015 la Regione Basilicata ha già erogato al Consorzio Asi circa due milioni di euro ed ha proposto una riprogrammazione dei Fondi per lo sviluppo e la coesione (Fsc), al vaglio del Cipe, che potrà sbloccare nelle prossime settimane risorse aggiuntive pari ad un milione e 520 mila euro, da utilizzare per far acquisire all’aviosuperficie di Pisticci le caratteristiche di una pista aeroportuale vera e propria. Abbiamo inoltre candidato l’aviosuperficie, nell’ambito del Patto per la Basilicata, per ulteriori finanziamenti pari a circa sei milioni di euro. Quella che intendiamo avviare è una sperimentazione di sostenibilità dell’Aviosuperficie, per un anno e mezzo, che ci consenta di inquadrare al meglio, in un approccio virtuoso al tema, l’investimento. La sperimentazione riguarderebbe due voli cargo a settimana per 20/40 posti, più il trasporto merci per gli scali di Roma e Milano. Se la sperimentazione consegnerà risultati positivi di sostenibilità, ci si orienterà per far diventare l’Aviosuperficie un aeroporto di interesse nazionale. L’impegno di spesa sarebbe al massimo di 1 milione e mezzo di euro”.
Per quanto concerne il Finanziamento di interventi per il dissesto idrogeologico Pittella ha detto che “il programma di interventi prevede un finanziamento di 450 milioni di euro, di cui il 50 per cento finanziati con fondi degli FSC ed altri fondi statali ed il 50 per cento con un Prestito Bei. A bilancio intanto vengono iscritti 100 milioni di euro nel triennio 2016/2018 sulla base del cronoprogramma degli interventi. Il Programma è particolarmente importante perché si intende ridurre sensibilmente il rischio sia di frane che di esondazione dei fiumi, mediante interventi di mitigazione”.
Pittella, nel concludere il suo intervento, ha sottolineato che “in questa finanziaria apriamo anche il dibattito per il prossimo futuro, con una tenuta finanziaria che recuperiamo nonostante i tagli e le ristrettezze: ci apprestiamo a varare il piano regionale dei rifiuti, tema di grande attualità ed ulteriore risultato che stiamo per portare a casa; apriremo la discussione sul piano regionale per l’editoria, ma anche sulla riforma del diritto allo studio e su quella per il commercio”.