Pittella in Consiglio: presto ddl giunta su Parco Vulture

Per il governatore lucano importante è stata l’interlocuzione con il territorio

“Siamo nelle condizioni di poter procedere quanto prima, come giunta, alla predisposizione del disegno di legge sul Parco regionale del Vulture: una volta superato anche quel passaggio, le commissioni consiliari potranno iniziare il lavoro necessario”. Lo ha detto il governatore lucano, Marcello Pittella, nel corso della seduta del Consiglio regionale. “Abbiamo recuperato il dibattito sul Parco – ha proseguito il presidente – accelerando anche un’ulteriore discussione sull’argomento. Abbiamo stimolato una interlocuzione molto ampia con il territorio, con le amministrazioni comunali, con le associazioni. C’è stato da parte nostra un grande lavoro che ha prodotto una proposta di legge. Adesso siamo a buon punto e mancano soltanto alcuni ultimi passaggi tecnici una volta che sarà approvato il bilancio. Come giunta – ha sottolineato Pittella – siamo pronti a predisporre il ddl”.

Presidente Pittella interviene in Consiglio su Cons. industriale

Per il governatore della Basilicata non serve fare commenti o guardare alla situazione debitoria che nasce dal passato, ma è necessario essere propositivi ed individuare soluzioni per scongiurare il fallimento dell’Asi

Il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, nel corso della seduta del Consiglio regionale in corso a Potenza per l’approvazione del bilancio si è soffermato sulla questione del Consorzio industriale Asi. “Nell’amministrare – ha detto il governatore – i nodi da sciogliere sono tanti, ma bisogna sbrogliarli altrimenti ci si ritrova in un pasticcio: molto spesso ci siamo riusciti, evitando che si creasse un groviglio, altre volte, soprattutto in passato, questo, per mille ragioni, non è avvenuto. Facevo parte di quella classe dirigente allora e ne faccio parte adesso, anche se oggi – ha evidenziato Pittella – trovo molte persone che criticano dall’altra parte. Voglio rimarcare però un concetto: siamo chiamati a sciogliere i nodi, ed il Consorzio industriale è uno di quelli; la situazione è molto complicata, non tanto per l’ammontare del debito consolidato nel passato, quanto per quello che annualmente si crea. Ma non serve limitarsi a fare commenti, affermare che bisogna omogeneizzare le tariffe, parlare della situazione debitoria che viene dal passato. A fare i commenti siamo tutti bravissimi. Dobbiamo invece fare un passo in più: capire – ha spiegato il presidente – se esiste o meno una sostenibilità di quel consorzio. Tutto questo non è semplice, anche perché è ancora in piedi un serio tavolo di trattativa con l’Enel, che è il maggiore creditore. Stesso discorso vale per i privati che reclamano risorse. Bisogna capire con un approccio severo, critico e responsabile quali soluzioni mettere in campo. L’amministratore? Non esprimo giudizi sull’operato o sulla funzione delle persone. In base ai risultati che mi verranno consegnati nel tempo – ha messo in chiaro Pittella – capirò se abbiamo fatto bene o male a scegliere le professionalità. Il mio approccio è diverso da quello di coloro che si alzano e parlano. Non guardo agli errori del passato: i risultati non positivi si devono riconoscere con umiltà, ma allo stesso tempo si deve provare a sciogliere i nodi facendo proposte. I commenti – ha ribadito – li sanno fare tutti. Ci stiamo già impegnando per trovare una soluzione alle difficoltà del consorzio. Razionalizzare gli emolumenti di funzionari e dipendenti richiede un sacrificio. Ma dobbiamo procedere a tappe forzate per provare ad evitare che si interrompa la somministrazione di un pubblico servizio. Come si può ritenere preferibile, ad esempio, non pensare a risorse per pagare gli stipendi ai dipendenti? L’unica strada da intraprendere, a mio avviso, è quella di essere propositivi e di trovare un percorso che sia alternativo al fallimento del consorzio”.

Lotta al caporalato, attività Ispettorato del Lavoro e Inps

Controlli a imprese, in particolare nell’area del Bradano, hanno evidenziato situazioni di irregolarità. Simonetti: le iniziative a livello nazionale e regionale e le ultime sanzioni erogate

L’inchiesta in corso sulla intermediazione illegale di manodopera e contro il caporalato, con particolare riferimento all’utilizzo dei lavoratori migranti nell’area del Bradano e del Metapontino, si arricchisce di un’ulteriore sanzione amministrativa nei confronti di imprese dell’area di Palazzo San Gervasio.
Lo rende noto Pietro Simonetti,  Coordinamento Politiche migranti Regione Basilicata.  L’Inps di Potenza ha sanzionato con una multa di 65 mila euro alcune società che hanno effettuato false assunzioni, intermediazione illegale di manodopera straniera e incongrue denunce di rapporti di lavoro con meno giornate di quelle effettivamente lavorate. Alcune centinaia di lavoratori sono interessati alla vicenda ricostruita dall’Inps di Potenza e dall’Ispettorato regionale del Lavoro. A latere dell’azione amministrativa pecuniaria è in corso un’inchiesta penale che riguarda caporali bianchi e neri che hanno agito in particolare nei siti di Boreano e Le Mattinelle, anche attraverso la realizzazione di alcune strutture abusive, e controllato il reclutamento dei braccianti stagionali.
L’attività ispettive delle autorità competenti nell’area del Bradano ha rilevato che, a fronte delle 840 unità migranti assunte da 190 aziende, delle quali controllate 115, 12 aziende sono risultate irregolari, mentre su 395 lavoratori controllati, 43 sono irregolari.
“Si è in attesa, secondo gli accordi stipulati a livello di Stato-Regioni,  dell’ approvazione in Parlamento – commenta Simonetti – del disegno di legge del governo per estendere la normativa antimafia ai caporali e alle imprese che utilizzano tale forme di reclutamento e di sfruttamento. La giunta regionale ha già provveduto a richiedere un incontro al ministero dell’Interno e del Lavoro per affrontare la questione della messa in sicurezza e bonifica dei centri abusivi di Boreano, Mattinelle e Gaudiano come azione preliminare per l’apertura dei centri per la prossima stagione, oltre alla richiesta ai Comuni di rafforzare iniziative per l’utilizzo delle case sfitte per ospitare i migranti che risiedono tutto l’anno mentre quelli stagionali saranno ospitati dagli appositi centri.
Il presidente della Giunta Pittella ha sollecitato il ministero degli Interni ad accelerare le procedure per l’utilizzo come centro di accoglienza dell’ex Cie di Palazzo ormai pronto con 151 posti”.

Manovra di bilancio, l’intervento di Pittella

Nel suo discorso il governatore della Basilicata ha illustrato i cinque asset considerati fondamentali: Piano straordinario per l’handicap, Sviluppo Basilicata, Reddito minimo, aviosuperficie Mattei e interventi sul dissesto idrogeologico

“La manovra di bilancio ammonta a 2,7 miliardi di euro. Possiamo dirci orgogliosi se, pur nella contrazione delle disponibilità finanziarie, siamo in grado di mettere in campo azioni importanti ”. Lo ha detto questa mattina il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, nel suo intervento in Consigli regionale prima della discussione sulla manovra. Dopo aver fatto un bilancio sui risultati conseguiti nonostante l’ente debba rinunciare “a 107 milioni di euro, fra tagli sui vari finanziamenti e minori introiti dai diritti di sfruttamento del petrolio”, Pittella ha ricordato “la crescita dell’occupazione e del Pil regionale avvenuta in questi due anni, il dinamismo imprenditoriale con la nascita di nuove realtà economiche, le performance crescenti del turismo”. “ In questa manovra – ha spiegato il governatore – abbiamo individuato cinque asset importanti: un Piano straordinario per l’handicap; la sfida e la scommessa su Sviluppo Basilicata; il reddito minimo, che comprende le povertà, il disagio, gli ultimi e i penultimi; l’aviosuperficie Mattei; gli interventi per il dissesto idrogeologico”.
Il presidente, quindi, ha illustrato in dettaglio i cinque asset partendo dal Piano straordinario per l’handicap, “che risponde con soluzioni compiute e specialistiche ad un tema così sensibile, con la previsione di una posta di bilancio pari a 9 milioni di euro da suddividere in tre milioni di euro per anno. Il tutto sarà articolato con il Dipartimento alle Politiche della Persona. Il Piano – ha evidenziato – si articolerà lungo tre assi di intervento: potenziamento del sostegno socio-assistenziale scolastico; vita indipendente ed inclusione sociale, che consiste nell’estensione del progetto sperimentale, attualmente in corso presso il Comune di Potenza e l’Ambito socio territoriale “Alto Bradano“, a tutti i nove Ambiti socio territoriali; potenziamento dell’offerta servizi semiresidenziali e della “Casa del sollievo”, per ospitalità temporanea di giovani con disabilità”. Su Sviluppo Basilicata, il governatore ha detto che “attualmente l’attività prevalente è quella di soggetto attuatore delle politiche regionali in tema di sostegno alle attività economiche e imprenditoriali. Come noto – ha aggiunto – Sviluppo Basilicata è attualmente iscritta all’Albo Unico 106 Tub, ma di recente sono state emanate norme per gli intermediari finanziari che prevedono il passaggio ad un nuovo regime normativo. Per l’iscrizione all’Albo Unico 106 – ha proseguito il presidente – si dovrà quindi avanzare istanza di autorizzazione alla Banca di Italia entro il 12 febbraio 2016. Noi proponiamo di riconoscere Sviluppo Basilicata quale finanziaria regionale: in una ipotesi di candidatura al 106, si è stimato che il capitale sociale debba essere portato ad un livello pari a 20 milioni di euro, di cui cinque all’atto della candidatura e 15 nel successivo triennio. A questo punto giova esaminare due distinti scenari: nel primo, Sviluppo Basilicata si candida al nuovo 106, mantenendo la propria qualità di soggetto in-house: in questo caso la Regione Basilicata dovrebbe provvedere da sola alla realizzazione del processo di capitalizzazione. Nel secondo, Sviluppo Basilicata si candida al nuovo 106, ma rinunciando alla propria qualità di “in-house”. Questa scelta comporterebbe lo svantaggio di non poter contare su affidamenti di incarichi diretti da parte della Regione, ma di contro darebbe la possibilità di aprire il capitale ad altri soggetti”.
Sull’attuazione del Reddito Minimo di inserimento il governatore ha spiegato che “per la categoria A, su 797 domande presentate i beneficiari ammessi e finanziabili sono 732. Tra i soggetti ammessi risultano 13 soggetti sospesi per i quali sono in corso ulteriori verifiche che riguardano in particolare la composizione dei nuclei familiari. Nella Categoria B, su 11.213 domande presentate i beneficiari ammessi e finanziabili sono 3.150 (gli esclusi sono in tutto 461)”. Tra i soggetti ammessi “risultano inoltre 623 soggetti sospesi per i quali sono in corso ulteriori verifiche e valutazioni. Le verifiche riguardano in particolare: la composizione dei nuclei familiari; lo stato di disoccupazione o inoccupazione; la valutazione di 422 istanze per le quali è stato accertato che nell’attestazione Isee allegata alla domanda, sono stati omessi gli importi erogati dal Programma Copes, contravvenendo alle disposizioni normative dell’art. 4, comma 2, lettera f) del D.P.C.M. 159 del 2013”. “Secondo il Tar del Lazio – ha ricordato nella circostanza Pittella – non va considerato come reddito il sussidio di povertà tipo Copes. Il governo ha quindi fatto ricorso al Consiglio di Stato essendo di parere contrario. Siamo in attesa della sentenza. In casi di conferma di parere del Tar la graduatoria predisposta andrebbe modificata facendovi rientrare i beneficiari Copes. Le risorse finanziarie attualmente disponibili ammontano complessivamente a 7 milioni 700 mila euro, di cui 2 milioni e 700 mila per la Categoria A e 5 milioni per la B. In esito alla definitiva approvazione del Decreto Interministeriale che assegnerà alla Regione Basilicata le royalties per le estrazioni di idrocarburi – ha detto ancora – saranno destinati al finanziamento del reddito minino 40 milioni di euro sulla base dell’Accordo siglato il 2 dicembre 2014. E’ in corso di valutazione il numero complessivo di soggetti che potranno essere complessivamente finanziati a valere sulle categorie A e B: è’ verosimile immaginare che non si debba andare oltre i cinquemila beneficiari complessivi”.
Sull’Aviosuperficie Mattei: “Nel 2015 la Regione Basilicata ha già erogato al Consorzio Asi circa due milioni di euro ed ha proposto una riprogrammazione dei Fondi per lo sviluppo e la coesione (Fsc), al vaglio del Cipe, che potrà sbloccare nelle prossime settimane risorse aggiuntive pari ad un milione e 520 mila euro, da utilizzare per far acquisire all’aviosuperficie di Pisticci le caratteristiche di una pista aeroportuale vera e propria. Abbiamo inoltre candidato l’aviosuperficie, nell’ambito del Patto per la Basilicata, per ulteriori finanziamenti pari a circa sei milioni di euro. Quella che intendiamo avviare è una sperimentazione di sostenibilità dell’Aviosuperficie, per un anno e mezzo, che ci consenta di inquadrare al meglio, in un approccio virtuoso al tema, l’investimento. La sperimentazione riguarderebbe due voli cargo a settimana per 20/40 posti, più il trasporto merci per gli scali di Roma e Milano. Se la sperimentazione consegnerà risultati positivi di sostenibilità, ci si orienterà per far diventare l’Aviosuperficie un aeroporto di interesse nazionale. L’impegno di spesa sarebbe al massimo di 1 milione e mezzo di euro”.
Per quanto concerne il Finanziamento di interventi per il dissesto idrogeologico Pittella ha detto che “il programma di interventi prevede un finanziamento di 450 milioni di euro, di cui il 50 per cento finanziati con fondi degli FSC ed altri fondi statali ed il 50 per cento con un Prestito Bei. A bilancio intanto vengono iscritti 100 milioni di euro nel triennio 2016/2018 sulla base del cronoprogramma degli interventi. Il Programma è particolarmente importante perché si intende ridurre sensibilmente il rischio sia di frane che di esondazione dei fiumi, mediante interventi di mitigazione”.
Pittella, nel concludere il suo intervento, ha sottolineato che “in questa finanziaria apriamo anche il dibattito per il prossimo futuro, con una tenuta finanziaria che recuperiamo nonostante i tagli e le ristrettezze: ci apprestiamo a varare il piano regionale dei rifiuti, tema di grande attualità ed ulteriore risultato che stiamo per portare a casa; apriremo la discussione sul piano regionale per l’editoria, ma anche sulla riforma del diritto allo studio e su quella per il commercio”.

Video messaggio di Pittella su avviso di garanzia

 “Pubblicata una notizia già resa nota due mesi fa. Se qualcuno vuole mestare nel torbido per impedirci di cambiare positivamente la Basilicata si sbaglia di grosso perché i lucani ci chiedono di andare avanti”

“In uno stato di diritto un avviso di garanzia non è una condanna, ma appunto una garanzia per ogni cittadino. Ma mi sia consentito sottolineare la stranezza di una notizia pubblicata ieri sulla prima pagina di un giornale locale nonostante fosse già stata resa nota due mesi fa. Nessuno vuole mettere in discussione la libertà di cronaca, ma credo che ogni notizia, nell’interesse innanzitutto dei cittadini e poi delle persone chiamate in causa devono essere approfondite e verificate. A meno che non si pensi di usarle strumentalmente per provare a impedire al presidente della Regione Basilicata di fermare i grandi cambiamenti positivi che sta mettendo in campo. Non ci riusciranno i mestatori del torbido perché i lucani ci chiedono di andare nella direzione che abbiamo intrapreso. Per queste ragioni sono molto sereno e confermo piena fiducia nell’operato della magistratura.”.
E’ questa la sintesi del videomessaggio del presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, in merito alla notizia apparsa ieri su alcuni organi di stampa locali e successivamente ripresa da alcuni mezzi di informazione nazionali riguardante un avviso di garanzia.
Il videomessaggio si può scaricare nella sua versione integrale dalla pagina Facebook del presidente Pittella.

“Badanti”, possibile l’iscrizione a liste di prenotazione

E’ operativo il servizio presso gli uffici di collocamento e on line, per favorire l’incontro tra domanda e offerta in un comparto decisivo dell’assistenza come quello rivolto soprattutto agli anziani. Tra breve prenotazioni per le famiglie, allo studio incentivi per le meno abbienti e formazione per i lavoratori 

Iscrizione alle liste di prenotazione per gli assistenti domiciliari: è operativo il servizio presso i centri dell’impiego della Basilicata e il portale istituzionale della Regione (www.regione.basilicata.it).
L’iscrizione è riservata ai migranti residenti in Basilicata e nei Paesi dell’Unione europea. La stessa possibilità è data ai lavoratori in possesso di permesso soggiorno provenienti da paesi extra Ue.
Il servizio è stato istituito con una delibera della giunta regionale approvata qualche settimana fa, su proposta del Coordinamento per le politiche a favore dei migranti, anche a seguito degli accordi sottoscritti con le Prefetture di Potenza e Matera e i ministeri dell’Interno e del Lavoro. Si sperimenta così, per la prima volta nel nostro Paese, un servizio che favorisce l’incontro tra domanda e offerta in un comparto decisivo dell’assistenza come quello rivolto soprattutto agli anziani.
Attualmente in Basilicata sono presenti oltre 22 mila assistenti domiciliari, prevalentemente migranti provenienti dall’Europa dell’Est. L’iscrizione alle liste di prenotazione può essere effettuata anche on line dai paesi di residenza utilizzando la modulistica in Italiano e in inglese scaricabile dal sito della Regione Basilicata. La comunicazione di iscrizione deve essere indirizzata ai Centri per l’impiego per competenza territoriale (Potenza, Melfi, Villa d’Agri, Lauria, Senise, Matera, Pisticci e Policoro).
L’innovazione rappresentata dal servizio consiste nel superamento dell’intermediazione illegale o della remunerazione di strutture intermediare. Tra alcune settimane sarà definita anche la possibilità di prenotazione anche per i datori di lavoro, in particolare per le famiglie, che permetterà ai Centri dell’Impiego di intrecciare le richieste e provvedere al reclutamento.
La misura tende, inoltre, ad assicurare la fuoriuscita dal lavoro nero per garantire un giusto salario e l’assicurazione previdenziale. E’ allo studio una misura di incentivazione alle famiglie a basso reddito per integrare la retribuzione dell’assistenza domiciliare.
Anche sulla base delle iscrizioni e degli elenchi degli attuali occupati nel settore si provvederà ad organizzare corsi di formazione per sostenere il livello professionale e aumentare le capacità assistenziali e socio-sanitarie della lavoratrice.

Pittella su impianti smaltimento rifiuti San Nicola di Melfi

“La Regione Basilicata non rilascerà alcuna nuova autorizzazione fino all’approvazione definitiva dell’aggiornamento del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti”

La Regione Basilicata non rilascerà alcuna nuova autorizzazione per la realizzazione di impianti di smaltimento e/o recupero di rifiuti dell’area industriale di San Nicola di Melfi, fino all’approvazione definitiva dell’aggiornamento del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti. E’ quanto fa sapere il Presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella.
“Presenteremo un emendamento al Collegato alla Finanziaria regionale, che sarà discussa in Consiglio nei prossimi giorni, – ha chiarito Pittella – che preveda misure di salvaguardia per l’area industriale di San Nicola di Melfi dove sono già presenti attività di smaltimento, trattamento e recupero dei rifiuti, con capacità superiore alle 10 tonnellate al giorno. Con questo provvedimento che di fatto evita eventuali impatti cumulati sulle componenti ambientali sino alla definizione dei livelli di tutela territoriali – ha aggiunto il Presidente Pittella – abbiamo cercato di venire incontro alle legittime richieste avanzate dai sindaci dell’Area del Vulture Melfese ed Alto Bradano, non ultima quella formulata dal vice sindaco della città di Melfi, Luigi Simonetti, e di rassicurare le popolazioni della zona circa l’impatto sanitario e ambientale sul territorio e sulle aziende già insediate. E’ evidente che la necessità di tali misure di tutela insorga per l’area industriale del melfese, laddove insiste una fiorente attività di produzione alimentare”.
Il più complesso tema del trattamento e smaltimento dei rifiuti urbani e industriali sarà oggetto di sicuro approfondimento all’interno del nuovo Piano regionale dei rifiuti che sarà aggiornato e approvato a breve.

Inaugurazione Anno Giudiziario, il messaggio di Pittella

Il presidente: “grazie al prezioso lavoro della Magistratura e delle Forze dell’Ordine la Basilicata ha recuperato negli ultimi anni indici di vivibilità di tutto rispetto. cui sarebbe una sorta di ossimoro pensare di sgretolare un sistema di garanzia, qual è quello garantito dalla presenza della Corte di Appello”

Di seguito il testo della lettera a firma del presidente Pittella  inviata ieri al presidente della Corte di Appello di Potenza, in occasione della cerimonia di inaugurazione dell’Anno Giudiziario tenutasi questa mattina a Potenza.
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Illustre Presidente Autera,
a causa di un imprevisto, quanto ineludibile impegno, sarò costretto, mio malgrado, a non poter partecipare alla cerimonia di inaugurazione del nuovo Anno Giudiziario, privandomi, non senza rammarico, della opportunità di portare il saluto della Regione Basilicata all’autorevole consesso da Lei presieduto.
L’anno che ci lasciamo alle spalle ci ha visto tutti impegnati, grazie soprattutto al Suo prezioso contributo, a far crescere nella consapevolezza dei lucani la necessità di  tutelare  l’identità socio-culturale della Basilicata, partendo dalla salvaguardia della Corte di Appello di Potenza.
Prezioso, a tal proposito, si è rivelato il lavoro portato avanti dall’apposito Comitato, cui la Regione ha prontamente aderito, forte della convinzione, da me sottolineata in varie circostanze, che la Corte di Appello di Potenza non può essere considerata una appendice, ma deve essere vista come elemento essenziale per una Basilicata che, nella sobrietà che la contraddistingue, vuole essere cartina al tornasole di un nuovo modo di interpretare il regionalismo.
Come Lei ricorderà, ho voluto evidenziare questo concetto proprio in occasione della visita a Potenza del Vice Presidente del Consiglio superiore della Magistratura, dott. Giovanni Legnini, facendo tra l’altro presente che anche grazie al prezioso lavoro della Magistratura e delle Forze dell’Ordine la Basilicata ha recuperato negli ultimi anni indici di vivibilità di tutto rispetto. Per cui sarebbe una sorta di ossimoro pensare di sgretolare un sistema di garanzia, qual è quello garantito dalla presenza della Corte di Appello, nel momento in cui la nostra regione, attraverso Matera 2019, si appresta a diventare una sorta di lente di ingrandimento dell’Italia nel Mondo.
Sono certo che anche nel 2016 la Magistratura lucana, accettando la sfida delle riforme, continuerà a dare sotto il Suo autorevole impulso la necessaria spinta per valorizzare le buone prassi di organizzazione che, da sole, possono conferire ulteriore vitalità agli Uffici Giudiziari della Basilicata.
Nello scusarmi nuovamente per una assenza non voluta, La prego, Illustre Presidente Autera, di accettare, con i sensi della mia stima, i saluti più cordiali, in uno con gli auguri più sentiti di buon lavoro.

Evento lancio Psr Basilicata 2014-2020: intervento di Pittella

Evento di lancio Psr Basilicata 2014-2020: intervento del presidente Pittella:

L’evento di lancio del nuovo Psr 2014-2020 segna l’inizio ufficiale di una nuova fase per la politica agricola regionale, cominciata di fatto già con il formidabile traguardo del 98% di spesa della vecchia programmazione. Un risultato ottenuto grazie al grande impegno dell’intero Dipartimento all’agricoltura guidato dall’assessore Luca Braia.
Da oggi si lavorerà per realizzare quegli obiettivi strategici e quelle politiche di sviluppo coerenti con la nuova Pac, che prevede una gestione più sostenibile delle risorse naturali e una crescita territoriale più equilibrata, provando a diventare un modello agricolo trainante per il Paese che punti su filiere e programmazioni interregionali, soprattutto ortofrutticole e cerealicole, aggregazione dell’offerta, valorizzazione dei prodotti, logistica, innovazione e ricerca.
La Basilicata, come le altre regioni del Sud, può concorrere alla strategia nazionale di rafforzamento del sistema agroalimentare italiano nel mondo, impegnandosi a  sostenere l’export verso nuovi mercati,  nonché a contrastare la contraffazione e a portare avanti la lotta contro i prodotti “italian sounding”. Da questo punto di vista, saranno importanti le sinergie da mettere a valore con le altre regioni del Mezzogiorno, in particolare nelle filiere ortofrutticole e cerealicole.
Non ci sono prodotti di qualità senza imprese e agricoltori di qualità. Ecco perché la valorizzazione dei prodotti lucani deve partire dalla valorizzazione delle imprese e dei comparti produttivi riconoscendo pertanto l’importanza del ruolo degli addetti al settore, sia per il contributo alla produzione di Pil sia per la tutela e la conservazione del paesaggio.
Il traguardo della nuova programmazione, e dello stesso Psr, si unisce ad un altro traguardo importante per la nostra Regione, che è il 2019. Saranno anni determinanti per  costruire un nuovo modello di Basilicata. Si tratta di due percorsi che non solo potranno ma dovranno affiancarsi e integrarsi nella più complessiva strategia regionale del futuro.

Evento di lancio a Matera del Psr 2014 – 2020

Riflettori puntati sulle priorità strategiche regionali e sugli investimenti concordati con il tavolo regionale di partenariato, da realizzare nei prossimi sette anni, con i 680 milioni di euro in dotazione finanziaria, di cui 412 provenienti dal bilancio europeo e 268 di cofinanziamento nazionale, con cui il Psr copre il 3,7% delle risorse italiane
La centralità dell’agricoltura all’interno delle strategie di sviluppo dell’economia regionale. Se ne è parlato questa mattina nel corso dell’evento di lancio del Programma di sviluppo rurale della Regione Basilicata 2014-2020 “Seminiamo futuro” organizzato dal Dipartimento Politiche agricole e forestali presso l’auditorium Raffaele Gervasio di Matera. I lavori sono stati fruiti anche dai non udenti grazie al l’ausilio di una traduttrice simultanea del linguaggio dei segni Lis.
Si è registrata una straordinaria partecipazione che è andata oltre le previsioni e non ha consentito a tutti di poter assistere ai lavori all’interno dell’auditorium.
Sia l’assessore Braia che il presidente Pittella oltre ad esprimere rammarico per l’accaduto hanno sottolineato che non mancheranno a breve altre occasioni di divulgazione del Psr e di confronto su tutto il territorio regionale.
Dopo i saluti del sindaco della città, Raffaello de Ruggieri, il lavori sono stati avviati dal direttore generale del Dipartimento Politiche agricole e forestali, Giovanni Oliva.
“La chiave di volta – ha detto Oliva – è stata quella di avere un’unica direzione in tutti gli uffici. Quando iniziammo 19 mesi fa la situazione non era quella di oggi. Ringrazio l’intero dipartimento, assistenza tecnica inclusa per i risultati ottenuti. Ci siamo posti in una posizione di ascolto che ha ispirato in noi la scelta delle caratteristiche del Psr. Abbiamo ascoltato sindacati, imprenditori e associazioni di categoria. Oggi giornata importante perché parliamo dell’inizio di un settennio”.
Riflettori puntati sulle priorità strategiche regionali e sugli investimenti concordati con il tavolo regionale di partenariato, da realizzare nei prossimi sette anni, con i 680 milioni di euro in dotazione finanziaria, di cui 412 provenienti dal bilancio europeo e 268 di cofinanziamento nazionale, con cui il Psr copre il 3,7% delle risorse italiane.
Subito dopo è intervenuta l’onorevole Maria Antezza, componente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati che ha esordito “ringraziando coloro i quali hanno investito nella terra, soprattutto i giovani”. La deputata ha poi aggiunto che “Il comparto agricolo ha ruolo di prima donna all’interno del sistema economico del nostro territorio. Questa attività – ha spiegato Antezza – per essere svolta nel terzo millennio va legata ad una valenza ambientale e non solo. L’agricoltore non è solo colui che produce cibo, ma è un custode di conoscenze e saperi, in grado di mettere insieme servizi sui territori per promuovere un nuovo protagonismo degli stessi. Gli agricoltori sono in grado di mettere in campo processi innovativi. Questa fase di avvio va vissuta come un momento fondamentale di condivisione. Nella strategia generale dello sviluppo rurale c’è la volontà di aiutare soprattutto il mezzogiorno che dispone di una riserva di sviluppo che va sostenuta fino in fondo. Il governo sostiene i giovani. Sono previsti per loro mutui a tasso zero e tutta una serie di sgravi e incentivi. Gli obiettivi – ha concluso – sono efficienza, competitività e inclusione sociale”.
Il vice ministro alle Politiche agricole, alimentari e forestali, Andrea Olivero, parlando sulle strategie dedicate all’agricoltura da parte del governo nazionale ha parlato di “Provvedimento straordinario quello del Psr in Basilicata che si coniuga con le linee nazionali che accompagnano la partenza dei Psr. La nostra principale sfida – ha continuato l’esponente del governo Renzi – sarà quella di sfruttare la complementarietà delle politiche. L’agricoltura vuole uscire dalla nicchia e vuole creare cooperazione e sinergie. Importante la prospettiva della sinergia tra il mondo agricolo e altri comparti produttivi. Ora abbiamo bisogno di uno strumento di natura assicurativa che va accompagnato dal governo al fine di tutelare glia agricoltori dai danni da calamità naturali. Il  Programma di rete rurale nazionale garantisce il pieno coinvolgimento di tutti i soggetti. Serve confronto serrato tra istituzioni locali e produttori. Serve passo deciso e innovativo. Si comprenda che l’agricoltura, sta utilizzando i Psr non come integrazione al reddito ma come chiave di sviluppo. La nostra agricoltura – ha sottolineato Olivero – deve essere competitiva per qualità. Non per prezzi. Il nostro primo impegno è alleviare il carico burocratico delle aziende. Abbiamo necessità di tenere altissima dell’asticella della qualità. Va ridotto anche il numero dei soggetti controllori.
Abbiamo necessità di sostenere il biologico in crescita che oltre a salvaguardare il territorio e la biodiversità garantisce il reddito. In questo momento abbiamo una domanda superiore all’offerta.
L’azione più significativa è sull’accesso al credito. Oggi il sistema bancario non comprende più l’agricoltura con gravi problemi per gli agricoltori. Pertanto dobbiamo creare nuovo polo per il credito in agricoltura. Poi abbiamo fatto un accordo con Intesa San Paolo che ha stanziato sei miliardi di euro per l’agricoltura che possono diventare anche dieci. La cosa andrà a dare linfa nuova al settore. Il nuovo ministero – ha concluso – garantirà di avere una tutela a tutto tondo e garantire al mondo agricolo la possibilità di operare e avere il giusto reddito”.
La programmazione regionale e il nuovo assetto del Psr Basilicata 2014-2020 basato su 6 priorità, 18 focus area, insieme alle 15 misure da attivare e alle 54 operazioni da proporre alla platea dei beneficiari nel prossimo settennio è stato illustrato infine dall’Autorità di Gestione del Po Feasr Vittorio Restaino.
“Il programma  – ha esordito – è un esercizio molto forte di corresponsabilità. I nostri sono contenuti coerenti con linee nazionali e passati al setaccio dalla Commissione europea. Ora l’obiettivo è dare attuazione al programma. Ora vanno affrontati i criteri di selezione delle misure di primo impatto. Ci viene chiesto di lavorare attraverso un meccanismo trasparente e di mera pianificazione. Attueremo il rigore assoluto. Va interpretata – ha concluso – la forte linea di cambiamento imposta dal presidente Pittella”.