Pittella ad Oppido per inaugurazioni opere pubbliche

Il governatore lucano ha partecipato questa mattina ad un tour per la cittadina organizzata dall’amministrazione comunale di Oppido, per ufficializzare una serie di interventi ed opere pubbliche portati a compimento grazie a finanziamenti e bandi regionali. 

Il governatore lucano Marcello Pittella ha inaugurato questa mattina ad Oppido lucano ben nove fra opere pubbliche ed interventi di valorizzazione e qualificazione realizzati grazie a bandi e finanziamenti della Regione Basilicata. Accolto dal primo cittadino Antonietta Fidanza, il presidente Pittella – attorniato da cittadini ed accompagnato da esponenti politici locali e rappresentanti regionali ed istituzionali – ha iniziato un tour di circa tre ore per il paese, per visitare i luoghi in cui sono state portate a compimento le opere. Della delegazione faceva parte anche il consigliere regionale, Vito Santarsiero. Fra gli interventi realizzati ad Oppido e presentati al governatore, la valorizzazione della Cineteca lucana e dell’area verde del Santuario del Belvedere, la realizzazione di largo San Giuseppe, di un campo di calcetto, di una copertura per il campo da tennis, del plesso scolastico “Giannone”, la riqualificazione della villa comunale “Lamponio” e della palestra comunale, l’adeguamento e ristrutturazione della strada rurale Pianella-Grignano del Tivolo.
“Sono stato ben felice di venire ad Oppido e di partecipare ad un tour per così tante inaugurazioni – ha detto il governatore Pittella – perché ci viene consegnato l’esempio concreto di quello che la politica e le istituzioni devono mettere in pratica: fatti concreti, a servizio e per il bene della collettività. Tutti noi – ha aggiunto il presidente – abbiamo il compito di recuperare quel rapporto con l’opinione pubblica e con i cittadini che si è incrinato. Per farlo – ha evidenziato – c’è bisogno di un approccio completamente diverso dal passato: dobbiamo qualificarci per le cose che facciamo e non per quelle che diciamo. Facendo cose concrete – ha ribadito – sono convinto che recupereremo quel rapporto di fiducia. Combatteremo strenuamente tutti i disfattisti. Solo con il lavoro e con la fatica si possono portare risultati per il territorio”.
Il sindaco di Oppido, Antonietta Fidanza, ha messo in evidenza “l’importante contributo della Regione Basilicata che ha permesso di realizzare le opere. Tutto questo ha creato grandi opportunità al nostro territorio e alla nostra economia. C’è stato un momento in cui nella cittadina i cantieri erano ben 13. Abbiamo messo in sicurezza e riqualificato scuole e strade, abbiamo valorizzato la Cineteca lucana, abbiamo portato a compimento numerose opere pubbliche, grazie alla sinergia fra Comune, presidente della Regione e dirigenti regionali”.

Cattedrale di Matera, riapertura al culto fruibile in diretta tv

 Il progetto rientra nella campagna informativa di chiusura del Programma Operativo Fesr Basilicata 2007/2013

La riapertura al culto della Cattedrale di Matera, in programma il prossimo sabato 5 marzo alle ore 17 alla presenza del cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato della Santa Sede, sarà fruibile a tutti i cittadini lucani e non solo grazie a una diretta televisiva.
La copertura dell’evento, che sarà trasmesso su Trm h24 digitale terrestre ai canali: 111 Basilicata, 16 Puglia e piattaforma Sky 519, rientra nella campagna informativa di chiusura del Programma Operativo Fesr Basilicata 2007/2013.
E’ stato proprio grazie ai fondi comunitari, con 4 milioni rinvenienti dall’Asse 4 “Beni culturali e naturali”, che la Cattedrale torna ad essere visitabile dopo oltre dieci anni di lavori per il consolidamento ed il restauro.
L’intervento rappresenta un importante tassello nell’offerta turistica della Capitale europea della Cultura 2019, in quanto il monumento vanta un elevato valore architettonico ed artistico oltre che religioso.
Il cardinale Parolin aprirà la porta della Misericordia nella Basilica Cattedrale presiedendo la concelebrazione eucaristica e il rito della dedicazione del nuovo altare.
L’evento sarà interamente trasmesso anche in streaming web accessibile dal sito www.trmtv.it e dalle app Trmtv per sistemi iOS e Android, successivamente in replica su Trm e Trm Art.

Fondazione Matera-Basilicata2019, Aurelia Sole presidente

Il presidente della Regione, Marcello Pittella: “Una guida autorevole, preparata, non politica e che negli ultimi anni ha seguito da vicino la candidatura di Matera. Inoltre, con questa nomina, la Fondazione potrà nutrirsi più facilmente del ruolo che la Università lucana ricopre sui temi della formazione delle competenze e della innovazione”

Il Consiglio di indirizzo della Fondazione Matera-Basilicata2019 ha nominato Aurelia Sole presidente del Cda della Fondazione. Lo rende noto il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella. La scelta è avvenuta all’unanimità dei presenti. “Con la nomina di Aurelia Sole – afferma Pittella – la Fondazione Matera-Basilicata2019 può contare su una guida autorevole, preparata, non politica e che negli ultimi anni ha seguito da vicino la candidatura di Matera. Inoltre, con questa nomina, la Fondazione potrà nutrirsi più facilmente del ruolo che la Università lucana ricopre sui temi della formazione delle competenze e della innovazione che sono al centro del dossier di candidatura e dei suoi progetti. Ora si apre una nuova pagina per questa sfida che abbiamo davanti e siamo sicuri che il nuovo presidente della Fondazione saprà essere garante dell’unità della regione conciliando le diverse sensibilità che si sono incrociate in questi anni di inteso lavoro. A Aurelia Sole va il ringraziamento di tutta la Regione Basilicata, a partire dai suoi vertici istituzionali, per aver accolto con entusiasmo questo incarico e gli auguri di un buon lavoro”.
In Consiglio di indirizzo ha quindi nominato come vicepresidente Angelo Tortorelli che subentrerà a Aurelia Sole nel caso fosse impossibilitata a partecipare alle sedute del Cda.

Natura 2000, Piano di gestione per la Costa di Maratea

Via libera dal governo regionale al Piano di gestione per i Siti Natura 2000 della Costa di Maratea, relativamente alle zone di Acquafredda, Marina di Castrocucco, Isola di S. Ianni e costa prospicente. Natura 2000 è la rete ecologica diffusa su tutto il territorio dell’Unione europea, nata per garantire il mantenimento a lungo termine degli habitat naturali di particolare rilevanza naturalistica. L’adozione del Piano di gestione per Maratea, che fa propri gli obiettivi di conservazione e di miglioramento degli habitat esistenti, è propedeutica all’intesa con il ministero dell’ambiente per trasformare le zone interessate da Siti di Importanza Comunitaria (Sic) in  Zone Speciali di Conservazione (Zsc).

 

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Piano riordino Alsia, autorizzato il trasferimento degli uffici

Nell’ambito del Piano di riordino dell’Alsia, la giunta regionale ha autorizzato l’Agenzia a trasferire la sede legale, unitamente alla direzione e agli uffici amministrativi (Area Servizi Interni, Area Affari generali e personale) nel fabbricato messo a disposizione dal Consorzio di Bradano e Metaponto a Matera. Presso il Centro di Pantanello saranno trasferiti i soli uffici operativi – Area dei Servizi di Sviluppo Agricoli (Ssa) di matera, Area valorizzazione e gestione beni della Riforma e Patrimonio e Area Tecnica. Chiudono le Unità operative di Lagopesole (Pz) e di Tricarico (Mt), il cui personale sarà dislocato presso l’ufficio provinciale dell’Alsia di Potenza.

 

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Convenzione tra la Regione Basilicata e l’Istituto per il credito sportivo

Ok dalla giunta regionale alla firma di una convenzione tra il massimo ente territoriale e l’Istituto per il credito sportivo. Si tratta di un nuovo accordo, che segue quello del 2012, finalizzato al potenziamento dell’impiantistica sportiva di uso pubblico sul territorio regionale.

Beneficiari sono gli enti pubblici e privati, i quali potranno contrarre mutui a tasso agevolato con l’Istituto del credito sportivo per la costruzione, il miglioramento, la ristrutturazione, l’ampliamento, l’attrezzatura e il completamento di impianti sportivi, nonché per l’acquisto delle relative aree o degli immobili da destinare alle attività sportive. L’agevolazione consiste nell’abbattimento del conto interessi, attraverso contributi a carico sia della Regione sia dell’Istituto, secondo le modalità previste dalla convenzione.

 

 

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Piano apistico regionale per il triennio 2017/2019

Approvato dalla giunta regionale il Piano apistico regionale per il triennio 2017/2019. In attuazione del Regolamento europeo 1308/2013, il Piano interpreta l’orientamento comunitario per il settore, individua interventi per lo sviluppo e il potenziamento dell’intero comparto e favorisce la produzione e il miglioramento della qualità del miele anche attraverso la tipizzazione, la caratterizzazione e la differenziazione produttiva.

Il programma 2017/2019 ha come obiettivo il miglioramento delle condizioni generali della produzione e della commercializzazione dei prodotti dell’apicoltura, sostenendo i prodotti di qualità legati al territorio e consolidando i risultati raggiunti nel precedente periodo di programmazione.

Per conseguire tali risultati sono state individuate una serie di azioni ed incentivi finalizzati a rimuovere alcuni vincoli che frenano l’apicoltura lucana e consentire alla stessa di crescere in quantità e qualità. Sono previste azioni specifiche per ottimizzare l’allevamento, per migliorare lo stato sanitario degli alveari e la qualità dei prodotti, per favorire il popolamento del patrimonio apistico regionale e la caratterizzazione dei mieli tipici.

Il programma triennale è articolato in programmi operativi annuali. Il programma usufruisce di finanziamenti pubblici, di cui il 50 per cento è carico del Fondo europeo agricolo di garanzia (Feaga) e il restante a carico del Fondo di rotazione.

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Al via il Parco del Vulture, attrattore turistico della Basilicata

Con l’approvazione del disegno di legge, ora all’esame del Consiglio, prosegue l’iter per l’istituzione del “Parco Naturale Regionale del Vulture”, già intrapreso nel 2003 e interrotto nel 2007 in seguito alla conclusione della legislatura regionale.

La macchina burocratica è ripartita l’anno scorso grazie all’input dell’Associazione Ambientalista Legambiente Basilicata e l’Area Programma Vulture Alto Bradano che hanno proposto di riavviare il processo di istituzione dell’Area Naturale Protetta del Vulture. La riserva interesserà l’area nord della regione con ambiti di elevato valore naturalistico e paesaggistico, ma non ancora tutelata come l’area sud dove, in passato, sono stati istituiti due Parchi Regionali e due Nazionali.

La bozza di Ddl e l’ipotesi di perimetrazione sono stati sottoposti già all’attenzione del Comitato Scientifico Regionale per l’Ambiente che ha espresso parere favorevole all’istituzione dell’Area Protetta, che comprenderà i comuni di Melfi, Rionero in Vulture, Rapolla, Barile, Ripacandida, Ginestra, San Fele, Atella e Ruvo del Monte. Numerose sono le valenze naturalistiche, geologiche, storico, antropologiche presenti nell’area interessata che giustificano e finalizzano l’istituzione del Parco.

Il Parco del Vulture infatti sarà lo strumento per preservare e conservare i sistemi naturali e la biodiversità di uno dei territori più importanti della Basilicata, ma anche per porre le condizioni di uno sviluppo economico dell’area con nuove attività legate alla valorizzazione delle peculiarità ambientali, paesaggistiche e storico-culturali. In tal modo si eleverà il potenziale competitivo del territorio rispetto ai settori strategici dell’economia montana, quali l’agricoltura di qualità, il turismo, le produzioni tipiche, la manutenzione del patrimonio forestale.

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Una legge per sostenere l’informazione

Sostegno all’informazione e all’editoria locale dal disegno di legge approvato approvato dalla giunta regionale su proposta del presidente Marcello Pittella. Il ddl, ora sottoposto all’assemblea consiliare, si rivolge alle imprese di informazione e ha l’obiettivo di produrre effetti positivi sull’occupazione. La norma guarda con particolare attenzione alle imprese in multipiattaforma, cioè a quelle aziende editoriali che, utilizzando mezzi di comunicazione differenziati, grazie all’interconnessione offrono agli utenti la possibilità di fruirne i contenuti in modi e tempi diversi.

Il disegno di legge prevede diverse forme di agevolazione: per la realizzazione di interventi di innovazione tecnologica e organizzativa sono concedibili contributi in conto capitale,  contributi in conto interessi  e  prestazioni di garanzie  per l’accesso al credito; altri contributi sono disposti per la stabilizzazione del personale con contratti non a tempo indeterminato o per la riassunzione di personale licenziato;  sostegno anche alla formazione del personale direttivo e giornalistico stabilmente impiegato nelle imprese;  sono previsti, inoltre, contributi per la realizzazione di progetti  editoriali aventi un particolare rilievo informativo per le comunità locali  e riflessi duraturi sull’occupazione, aiuti per progetti che incentivino la lettura dei giornali, cartacei e on line, nelle scuole e nell’ambito di progetti educativi scolastici e, infine, contributi per il sostegno alle spese di distribuzione di quotidiani e periodici nei piccoli comuni e nelle aree disagiate a rischio spopolamento.

L’attuazione degli interventi di baserà su un programma  triennale per l’editoria, approvato dal  Consiglio regionale  entro il 31 marzo, su proposta della giunta. Annualmente, invece, entro il mese di luglio sarà emanato un bando per la concessione dei contributi  sulla base delle risorse messe a disposizione nella legge di stabilità regionale.

 

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Presentato il Piano regionale di gestione dei rifiuti

Pittella: raggiungere una quota importante della differenziata per fare a meno dell’inceneritore. 

Raggiungere il 65-70 per cento della raccolta differenziata in un anno. É l’obiettivo prefissato dalla Regione Basilicata con l’adozione del Piano regionale di gestione dei rifiuti, presentato questa mattina a Potenza nel corso di una conferenza stampa a cui hanno preso parte il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, l’assessore regionale all’Ambiente, Aldo Berlinguer e il dirigente generale del Dipartimento, Carmen Santoro. Il Piano diventerà legge dopo l’approvazione del Consiglio regionale. Il nuovo provvedimento sostituirà quello in vigore dal 2001. “Ci mettiamo intorno a un tavolo insieme alle comunità locali – ha esordito l’assessore Berlinguer – e ci diciamo cosa dobbiamo fare. Questo iter è durato a lungo, ma finalmente siamo giunti al dunque. Stiamo arrivando ad una linea che ci consente di guardare con fiducia al domani. É un Piano rifiuti che adesso sfocia in una concertazione molto ampia.L’ iter parte da lontano e supererà la legge del 2001 con una visione del tutto nuova. Abbiamo dovuto capire quale era il fabbisogno per gestire l’intera macchina dei rifiuti. Sarebbe logico riciclare, chi cede la materia prima, anziché sopportare un costo deve ricevere un ricavo. Molti comuni hanno raggiunto risultati  importanti sul piano della raccolta differenziata. Il piano – ha continuato – guarda a tutti gli aspetti, dai rifiuti solidi urbani agli imballaggi. Serve un rapporto corretto tra i cittadini e il territorio. Oltre alla programmazione occorre un nuovo atteggiamento culturale. Il cittadino deve educarsi alla raccolta differenziata. . Ci sono nuove sfide  da affrontare e vincere, a partire per esempio dal compostaggio di comunità. Saremo attenti a monitorare la raccolta differenziata. Il sistema sarà premiale. L’ecotassa sarà  abbattuta in base ai livelli di raccolta ottenuti nelle singole realtà territoriali. Possiamo – ha concluso Berlinguer – chiudere una vecchia fase, non è ultimativa ma c’è ancora molto da fare”.
Il direttore generale Carmen Santoro nel suo intervento ha detto  che la giunta ha effettuato la scelta di un Piano regionale completo facendo una valutazione dei risultati step by step, per valutare la congruità dei principi programmatici. L’ufficio ha evidenziato – ha sempre verificato la massimizzazione della riduzione della produzione dei rifiuti”. L’ingegner Giacetti a nome dell’Ati “Sintesi” che ingloba quattro aziende che hanno lavorato alla definizione del Piano, sotto il coordinamento del Dipartimento ambiente ha parlato di “Corpus di dati parlante”, aggiungendo che “il sistema informativo territoriale è disponibile per tutti. Si tratta di un’operazione trasparenza fatta dalla Regione, cosa non comune per tutti. Il piano fa una scelta peculiare, partendo dal presupposto che tutti i rifiuti solidi urbani debbono trovare una sistemazione all’interno della regione. Il rifiuto urbano residuo va gestito in impianti di discarica in regione, riducendo al massimo anche quello da conferirvi. Si tratta di un vincolo non derogabile. L’obiettivo di piano è di 40 mila metri cubi di rifiuti annui”.
Il presidente Pittella ha concluso la conferenza stampa evidenziando la straordinarietà del provvedimento che mette mano ad una questione annosa trascinatasi nel corso degli anni.
“Adesso – ha affermato –  siamo nelle condizioni, in maniera asettica, di tutelare il nostro territorio dal punto di vista ambientale. L’impiantistica prevista dalla legge del 2001 in gran parte non è stata mai realizzata. Una parte attivata ha svolto un ruolo di supplenza rispetto alle strutture mai partite. Se a questo aggiungiamo che la raccolta differenziata non ha mai superato il 30 per cento, possiamo dire che abbiamo stretto la vite fino all’inverosimile. Se vogliamo delineare un avanzamento dei dati di civiltà della nostra regione, la raccolta differenziata deve salire al 65-70 per cento. Questo piano dà stimoli importanti ai Comuni, ai cittadini e alle associazioni per vincere la grande sfida della raccolta differenziata. Serve un’accelerazione del completamento dell’impiantistica. Il piano va divulgato e  sposato dai cittadini. Tra le scelte precise che questo contempla vi è il fatto che vogliamo fare a meno degli inceneritori. Ma una cosa deve essere chiara: al raggiungimento di questo obiettivo devono contribuire tutti i lucani”

 

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