Ospedale unico di Lagonegro, incontro oggi in Regione

Al termine è stato chiesto al Rup di valutare la possibilità di rimodulare i costi del progetto non alterando la funzionalità dell’opera, per appaltare il progetto esecutivo nel più breve tempo possibile

Riunione in Regione sulla questione dell’ospedale unico per acuti di Lagonegro. Il presidente della Regione Marcello Pittella, accompagnato dall’assessore alle Politiche della Persona, Flavia Franconi, dai dirigenti generali del Dipartimento Presidenza, Politiche della Persona e Infrastrutture, dal direttore generale dell’Asp e dal responsabile unico del procedimento Giuseppina Lo Vecchio, ha incontrato nel pomeriggio l’Unione dei sindaci  del Lagonegrese, i sindacati di categoria di Cgil-Cisl-Uil e i Comitati di zona pro-Ospedale unico.
Dopo aver discusso dell’avvio del procedimento di risoluzione del contratto, vista la disponibilità del progetto esecutivo nonché  dei fondi già accantonati nel bilancio regionale, al termine dell’incontro è stato chiesto al Rup di valutare la possibilità di  rimodulare i costi del  progetto non alterando la funzionalità dell’opera. L’obiettivo, è stato evidenziato, è quello di poter  appaltare il progetto esecutivo nel più breve tempo possibile. E’ stato richiesto, inoltre, dal presidente Pittella che tale verifica abbia la priorità assoluta e che si concluda in venti giorni lavorativi.
Sulla base delle richieste avanzate dal direttore generale dell’Asp e condivise dai sindaci, dai sindacati e dai Comitati, relative alla messa in sicurezza dell’attuale ospedale San Giovanni di Lagonegro, nelle more della realizzazione del nuovo nosocomio,  Pittella ha assunto l’impegno di affrontare tale emergenza in tempi brevi, recuperando ulteriori risorse aggiuntive rispetto a quelle destinate alla realizzazione del nuovo Ospedale unico.

A Melfi il primo comitato di sorveglianza Por Fesr 2014/2020

Programmazione 2007/2013 conclusa senza perdite di risorse

Sono in totale 2.330 i progetti realizzati nell’ambito del Programma Operativo Fesr Basilicata 2007/2013, per una spesa complessiva pari al 105 per cento dei fondi comunitari destinati.
Sono questi i numeri significativi illustrati oggi nel Castello di Melfi dall’Autorità di Gestione del Programma Operativo Fesr, Antonio Bernardo, che ha presieduto il Comitato di Sorveglianza del Por Fesr 2014/2020.
Prima di dare il via ai lavori è stato osservato un minuto di silenzio dedicato alle vittime degli attentati di Bruxelles.
Il Comitato di Sorveglianza ha il compito di assicurare l’efficacia e la qualità dell’attuazione degli interventi, di deliberare gli orientamenti strategici e le priorità di intervento, di assicurarne la coerenza con le politiche nazionali e comunitarie, di esaminare i risultati dell’attuazione.
Frutto di un percorso partenariale che parte dal 2014, il CdS è stato istituito l’8 marzo scorso e si compone di 54 rappresentanti del mondo lavorativo, datoriale, sindacale con diritto di voto, tra cui l’Autorità di Gestione del Po Fesr, i dirigenti generali dei cinque Dipartimenti regionali coinvolti nell’attuazione, le Autorità di Gestione degli altri programmi 2014/2020 (Fse, Psr, Feasr).
Il CdS si compone di rappresentanti istituzionali (tra cui Unibas, Anci Basilicata, Provincia di Potenza e di Matera, Comuni, rappresentanti legali Unioni dei Comuni, Unioncamere Basilicata, Federparchi Basilicata, Consulta dei Parchi e, da quest’anno anche dalle Autorità di Gestione dei sette Programmi Operativi Nazionali del Fesr 2014/2020); di venti soggetti che rappresentano la parte lavorativa, datoriale e sindacale (da quest’anno ne fanno parte anche rappresentanti di Ordini e collegi professionali). Questo Cds assume tutti i compiti e i poteri del CdS del Por Fesr 2007/2013. Infatti, prima di affrontare i temi relativi alla nuova programmazione, è stato illustrato lo stato di attuazione del Por Fesr 2007/2013 ed è stata presentata in anteprima la campagna di chiusura della vecchia programmazione.
Alla data del 31 dicembre 2015, il Por Fesr ha garantito la chiusura dei progetti finanziati senza perdite di risorse. “Il 17 dicembre scorso – ha spiegato Bernardo – si è scelto di aderire al Piano di Azione e coesione: a quella data l’avanzamento della spesa rendicontata era al 93 per cento  e l’adesione al Pac ha consentito di mettere in sicurezza quei progetti che non avrebbero avuto copertura finanziaria dopo il 31 dicembre. Questa scelta di responsabilità ha consentito di allungare i tempi di attuazione, scongiurando così perdite economiche. Oltre 200 progetti già in stato di avanzamento saranno portati a compimento entro il 31 dicembre 2016, per un importo complessivo di 62 milioni di euro”.
Nel corso del CdS, che ha il compito di accertare l’efficacia e la qualità dell’attuazione del Programma Operativo Fesr, sono stati approvati il regolamento interno del Comitato e i Criteri per la selezione delle operazioni: un passaggio decisivo per la programmazione in quanto consente l’immediata emanazione di Avvisi e bandi.
Al Comitato di Sorveglianza è intervenuta anche la rappresentante della Commissione europea, Francesca Michelin, che ha rivolto apprezzamenti per i risultati ottenuti dalla Basilicata grazie al lavoro dell’AdG Bernardo. “E’ necessario verificare cosa succede sui territori – ha detto Michelin – per informare su come vengono spesi i fondi comunitari, è necessario saperlo per noi ma soprattutto per i cittadini”.

Pittella invita Bolognetti a sospendere lo sciopero della fame

Il presidente lucano ha chiesto al Consiglio regionale l’iscrizione di un odg a sostegno del progetto dei Radicali “Per lo Stato di diritto e il diritto alla conoscenza contro la ragione di Stato”

Il presidente della Regione, Marcello Pittella, all’indomani dell’appello rivoltogli dal tesoriere del Partito Radicale, Maurizio Turco, ha chiesto all’Ufficio di Presidenza del parlamentino lucano di iscrivere all’ordine del giorno dei lavori del prossimo Consiglio regionale, fissato per il 5 aprile, la discussione della mozione presentata dal consigliere Nicola Benedetto a sostegno del progetto del Partito Radicale denominato: “Per lo Stato di diritto e il diritto alla conoscenza contro la ragione di Stato”.
Alla luce di ciò, il presidente Pittella ha invitato il segretario dei Radicali lucani, Maurizio Bolognetti, a sospendere lo sciopero della fame avviato nei giorni scorsi a sostegno della mozione del consigliere Benedetto.

Pittella su inaugurazione distretto sanitario Policoro

Per il governatore lucano si tratta di “una struttura che premia la previsione e la prevenzione, rappresenta una sorta di gioiello di famiglia regionale”, che.”l’Asm ha saputo realizzare in tempi rapidissimi” 

“Siamo una straordinaria macchina da guerra con quattro ruote motrici. Non tutte dialogano tra loro e svolgono sinergicamente questa funzione. Abbiamo bisogno di aggiustare il differenziale per far marciare le quattro ruote motrici all’unisono ed in un’unica direzione. Questo è un monito per la politica e va in tutte le direzioni”.
Lo ha detto il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, nel corso di una conferenza stampa tenutasi questa mattina a Policoro per inaugurare il nuovo Distretto sanitario della cittadina jonica.
“Il tempo in cui viviamo – ha detto Pittella – è un tempo in cui dobbiamo tenere insieme pensiero e velocità di esecuzione e realizzazione. Il nodo tra democrazia e decisione non sempre si svolge facilmente. Oggi siamo costretti a recuperare una due tre discussioni e alla quarta  decidere. Non tutti la pensano come te. E quindi si prova a rallentare la decisione. Oggi virtuosamente abbiamo creato questa condizioni, attraverso i Pois che hanno una importanza strategica, non sempre capita. Più andiamo avanti ci rendiamo conto che a fronte delle tante e diverse esigenze dei cittadini, una struttura che premia la previsione e la prevenzione, rappresenta una sorta di gioiello di famiglia  regionale. L’Asm ha saputo realizzarla in tempi rapidissimi. Una struttura ecosostenibile che è da esempio per l’intero territorio regionale.
Quando fai sinergia tra  efficienza efficacia della spesa e strategicitá della realizzazione rivolta all’ultimo dei cittadini in raccordo con le strutture ospedaliere, crei le condizioni virtuose per una  risposta moderna alla domanda di salute.
Dobbiamo creare – ha continuato il presidente della Regione – un dialogo tra territori in una regione piccola di 570 mila abitanti. Dobbiamo guidare i progetti ed abbiamo bisogno di sostegno e proposte. Serve l’energia del coraggio che ci serve a trovare le soluzioni. Noi non chiudiamo nessuno dei 18 ospedali lucani. Non vogliamo sopprimere nulla. La Puglia ne ha chiusi 21 prima ed ora ne sta per chiudere 14. Noi siamo virtuosi e non chiudiamo nulla. Però serve un riordino un riassetto ed un riassesto. Dobbiamo tenere insieme tutte le aree di intervento. Questa operazione trasferita al cittadino serve a recuperare sicurezza e fiducia. Un plauso dunque al direttore generale Asm dottor Quinto, alla dottoressa Benedetto e al dottor Sacco.
L’Asm è un’azienda virtuosa fatta di persone competenti e capaci. É un’azienda che va rafforzata. Nei prossimi anni sfioreremo i tre milioni di presenze a Matera, abbiamo bisogno pertanto di una grande iniezione di fiducia e di coraggio per dare risposte all’utenza. Quinto mi ha chiesto un milione di euro per ampliare il pronto soccorso del nosocomio materano. Per cui ho deciso di stanziare la somma confermando attenzione per il Dea di Primo livello in una città che recupera oggi l’attenzione del mondo.
Andiamo avanti nel solco tracciato. Ci si può dividere per tutto tranne nel desiderio di collocare questa regione in uno scenario internazionale. É un percorso – ha concluso Pittella – che recupera qualità della vita e sicurezza del territorio e se recuperiamo empatia e capacità di stare insieme, faremo di questa regione un esempio di virtuosismo ed eccellenza”.

Convegno a Matera su chirurgia vascolare: l’intervento di Pittella

“Matera è l’emblema di quello che deve rappresentare il secondo tempo per la Basilicata: da luogo etichettato come simbolo  dell’arretratezza e della vergogna d’Italia a Patrimonio dell’Unesco  prima e Capitale europea  della Cultura nel 2019, in vetta al mondo, poi. E il secondo tempo bisogna inaugurarlo con un’accelerazione che deve vedere protagonisti,  oltre alle istituzioni, le apicalità dei settori di direzione strategica. Tra questi, naturalmente, per restare al tema dell’importante convegno internazionale sulla chirurgia vascolare che si è aperto oggi pomeriggio nella Città dei Sassi,  quello del servizio sanitario regionale che necessita di una riforma non più procrastinabile”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Marcello Pittella, nel suo intervento di saluto in apertura della tre giorni sul tema “Matera ‘La Cultura che unisce’ – Innovazione tecnologica tra appropriatezza & sostenibilità economica”, organizzato da Sicve (Collegio professori ordinari e Collegio primari ospedalieri) che vedrà impegnate da oggi fino a domenica 20 marzo, in una ricca serie di sessioni di lavoro, nella suggestiva location della casa cava di Matera, tante eccellenze della chirurgia vascolare italiana ed europea.
“Abbiamo bisogno di guidare i processi con velocità, decisionismo e idee chiare, – ha proseguito il governatore lucano –  sciogliendo il nodo non sempre felice della scelta tra riforme e consenso. Serve una classe dirigente in grado di dire, a differenza del passato, più no che sì, evitando che la tabella di marcia sulle scelte venga fatta dai comitati. Partendo dal punto fermo che la Regione Basilicata pur in presenza di un quadro di leggi nazionali decide di non chiudere gli ospedali, ma di riconvertirli facendoli diventare luoghi dove il primato è affidato alla sicurezza della salute dei pazienti e non solo al controllo della gestione e dell’economia.
Dobbiamo, in proposito, – ha sottolineato Pittella –  provare a spiegare ai cittadini che in base al decreto ministeriale n. 70 sul territorio regionale potremo avere, ad esempio, una sola unità efficiente e tecnologicamente avanzata di chirurgia vascolare e che i punti nascita non possono restare aperti dove non si può garantire il massimo della sicurezza per le mamme e i bambini.
Dobbiamo spiegare, di concerto con sindacati, medici, strutture apicali, che in una logica di riconversione e riorganizzazione un dipendente può anche prestare il suo servizio lavorativo a 20 chilometri da casa. Dobbiamo imboccare la strada della civiltà, anteponendo la sicurezza e la salute dei cittadini ad altre logiche,  provando a realizzare riforme di sistema, a ricucire lo strappo provocato dalle decisioni di austerity a livello europeo.
Puntiamo a irrobustire e investire  in innovazione tecnologica nei centri di eccellenza dove si fanno grandi cose costruendo intorno una rete funzionale ed efficiente. Bisogna credere in quello che facciamo, impegnarci strenuamente per raggiungere gli obiettivi prefissati, – ha concluso il presidente Pittella –  chiedendo il necessario supporto sul piano politico istituzionale a tutti rappresentanti del territorio regionale, a prescindere dai colori politici”.

Pittella, no a chiusura ospedali ma necessaria riorganizzazione

Il governatore lucano ha presieduto questa sera un incontro in Regione fra i rappresentanti del mondo della Sanità, il Comitato “Uniti per la Val d’Agri” e i sindaci dell’area

“La nostra idea è quella di non chiudere le strutture ospedaliere ma di riorganizzarle. In questo ognuno deve fare il necessario e accettare qualche sacrificio per riuscire in questo intento”. Lo ha detto il presidente della Regione, Marcello Pittella, presiedendo questa sera – insieme all’assessore della Basilicata alle Politiche per la persona, Flavia Franconi e ad alcuni funzionari regionali – ad un incontro con i rappresentanti del comitato tecnico per la rivisitazione del sistema sanitario (composto dai direttori generali delle strutture sanitarie lucane), con il comitato “Uniti per la Val d’Agri” e con sindaci ed amministratori dei Comuni del territorio.
“E’ necessario – ha proseguito il governatore – un lavoro preistruttorio da svolgere in sede regionale, un avvicinamento per tappe. Ben vengano le proposte e i suggerimenti dal territorio: se ci sono le condizioni li prenderemo in considerazione. Il messaggio che vogliamo dare ai cittadini della Val d’Agri che temono per il futuro dell’ospedale del loro territorio – ha continuato Pittella – è di grande rispetto. Siamo molto riguardosi delle loro ansie e delle preoccupazioni. E’ legittimo per un’area – ha ribadito – coltivare le ansie, ma bisogna farlo in maniera costruttiva, secondo una schema di proposte e di dialogo. Prevediamo nel crono-programma di lavoro un nostro diretto intervento in tutte le aree della regione con i sindaci e con i cittadini, provando a recepire le proposte, le istanze e la loro fattibilità. Tutto questo, per approdare alla rivisitazione del sistema sanitario regionale nella maniera più condivisa possibile”.
Il presidente Pittella ha anche ricordato una serie di interventi della legislazione europea e nazionale che obbligano l’ente Regione ad intervenire sul sistema della Sanità, in tema di spesa per il personale e di fabbisogno dello stesso. Nel corso dell’incontro, i rappresentanti del comitato tecnico hanno annunciato alcune ipotesi di rivisitazione del sistema sanitario da adottare entro il mese di luglio.

Programma di sviluppo rurale, evento di presentazione all’Unibas

“Seminiamo futuro”. Questo il titolo dell’evento di presentazione del Programma di sviluppo rurale 2014-2020 che si è svolto questa mattina nell’aula Quadrifoglio dell’Università degli Studi della Basilicata. Un ampio momento di condivisione tra il mondo istituzionale, quello della produzione e quello della ricerca e del trasferimento di conoscenze. Una platea variegata in grado di rappresentare imprenditori agricoli, associazioni di categoria, tecnici, ricercatori e studenti della Facoltà di Agraria dell’Unibas. L’incontro è servito ad illustrare le novità introdotte dal nuovo ciclo di programmazione Feasr che mette al centro parole chiave come giovani, cooperazione, innovazione. Un programma che si avvale di una dotazione complessiva di oltre 680 milioni di euro per l’attuazione di 15 misure che articolano una serie di interventi destinati, in particolare, al potenziamento della competitività delle aziende agricole e allo sviluppo delle filiere e delle aree rurali.
“Ben vengano queste giornate di incontro e di approfondimento – ha detto la rettrice dell’Unibas Aurelia Sole – che sono di stimolo per le nuove generazioni a cui spetta la capacità di cogliere le sfide dell’innovazione tecnologica e di cooperare certamente in misura maggiore rispetto a quanto si sia riusciti a fare in passato. Sarà proprio la capacità di fare rete l’asso vincente, in particolare, per una realtà come la Basilicata, purtroppo, caratterizzata dai piccoli numeri”. A moderare l’incontro è stato il preside della Facoltà di Agraria dell’Unibas, Michele Perniola.
“Non ci poteva essere platea migliore di questa di oggi, per discutere le misure che renderemo operative, da qui in avanti, per i prossimi 7 anni” ha detto l’assessore alle Politiche agricole e forestali della Regione Basilicata, Luca Braia che ha tenuto a rimarcare come non si possa “immaginare la nuova programmazione senza una nuova sinergia con i più giovani e il mondo delle Università. Si tratta di una scelta strategica che dobbiamo portare avanti in maniera molto determinata. Possiamo affermare – ha proseguito l’assessore Braia – che d’ora in avanti si cambia verso, anche in agricoltura. E’ necessario un ricambio generazionale qualificato e alimentare sinergie su strategie e programmi. Una scommessa da compiere e da vincere. La nuova programmazione è senza dubbio una nuova opportunità, ma non tanto in termini di reperimento di nuove risorse, quanto piuttosto di cambio di passo. Adesso è arrivato il momento di passare agli investimenti in agricoltura e dare spazio all’innovazione sia in termini di risorse umane sia di nuovi investimenti tecnologici. Gli obiettivi del Psr sono stati stravolti rispetto al passato: l’invito rivolto ai giovani – ha concluso Braia – è di leggerlo con attenzione”.
“L’incontro di oggi – ha detto il presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella – nasce dalla necessità e dall’opportunità di inaugurare un ‘secondo tempo’ della Basilicata: a partire dall’elaborazione degli errori che sono stati commessi in passato, in cui c’è stata un’eccessiva pervasività della politica e troppo lunghi sono stati i tempi di accesso dei beneficiari alle risorse disponibili. E’ fondamentale recuperare le opportunità che l’Europa ci dà, attraverso la concertazione. E’ alle porte una nuova stagione ma per coglierla appieno – ha proseguito il Governatore lucano – è necessario ritrovare la sinergia con tutti gli attori che partecipano a questo processo. C’è bisogno del concorso di tutti. Ecco perché acquisisce un valore del tutto particolare l’appuntamento di oggi: tra un anno esatto torneremo proprio qui, in questa stessa aula, per fare il punto sullo stato di avanzamento della programmazione dello sviluppo rurale che punta sull’innovazione, sulla corresponsabilità e sulla concertazione come leve autentiche di cambiamento. Per dimostrare che facciamo sul serio occorre partire dal fare tesoro delle esperienze del passato: è indispensabile guardare al futuro mettendo in conto un inevitabile processo di dimagrimento delle articolazioni della politica e dire chiaramente che non siamo più in grado di fare assistenza come si è fatto in passato. Dobbiamo passare – ha sottolineato Pittella – dal sostegno al fattore sociale all’investimento sul fattore produttivo. La strada da abbracciare è quella della filiera corta. Il vero valore aggiunto è nella capacità di fare rete, nel prodotto di qualità, nelle nostre professionalità. Occorre un salto di qualità che ovviamente tenga conto anche della concertazione in termini di risorse provenienti dagli altri fondi europei e dei vari segmenti produttivi tutti egualmente attenzionati dalla nuova luce, di rilievo nazionale ed internazionale, con cui oggi si guarda alla Basilicata”.
Intervenuto nel corso dell’incontro anche il dirigente generale del Dipartimento Politiche agricole, Giovanni Oliva che ha teso rimarcare come il concetto di sinergia e di ‘cambio di passo’ sia stato registrato anche a livello organizzativo di Dipartimento con una maggiore sinergia tra gli uffici adesso più collaborativi tra loro e più orientati all’efficienza. E come anche gli stessi bandi saranno resi più semplici, omogenei e con la previsione di tempi più rapidi per la conclusione delle istruttorie. Mentre nel sottolineare come “attraverso la leva della cooperazione la nuova programmazione di sviluppo rurale punta a rinsaldare quello scollamento che negli anni addietro si è verificato tra mondo della ricerca e modo operativo, saperi e produzione”, Rocco Vittorio Restaino dell’Autorità di Gestione Psr Feasr 2014-2020 ha tenuto a sottolineare che “chiusa la fase di approvazione dei criteri di definizione dei requisiti, siamo ora pronti per la fase della pubblicazione di primi bandi che puntano al rafforzamento della cooperazione a cui è dedicata nello specifico la misura M16 delineando nello specifico la possibilità di creazione dei Gruppi Operativi (aziende agricole, istituti di ricerca, università, Ong) nell’ambito dei Partenariati europei”.

Po Fesr: 550 mila euro per acquisto nuove ambulanze

Finanziata con fondi comunitari l’operazione “Potenziamento del Servizio di Emergenza Urgenza” per contribuire alla sicurezza della collettività ed al miglioramento dell’accessibilità fisica ai servizi sanitari 

Il Servizio sanitario regionale potrà dotarsi di nuove ambulanze per consentire ai cittadini lucani di accedere tempestivamente alle prestazioni sanitarie.
La Giunta regionale della Basilicata, a valle del processo di selezione avviato nel 2016, ha approvato l’operazione “Potenziamento del Servizio di Emergenza Urgenza mediante l’acquisto di ambulanze”, che può contare su una dotazione di 550 mila euro rinvenienti dai fondi dell’Asse VI “Inclusione sociale” del Programma Operativo Fesr Basilicata 2007/2013
L’acquisto di nuove ambulanze consentirà di implementare la sicurezza della collettività, faciliterà l’accessibilità fisica ai servizi sanitari contribuendo a migliorare il servizio di emergenza-urgenza,  favorirà l’innalzamento delle prestazioni attraverso il rinnovamento tecnologico delle attrezzature e degli impianti.
L’acquisto di nuovi mezzi, inoltre, potrà garantire standard minimi uniformi sull’intero territorio regionale sia in termini di accessibilità che di prestazioni, in linea con quanto previsto dal Quadro di Sostegno Nazionale 2007-2013 alla priorità 4 “Inclusione sociale e servizi per la qualità della vita e l’attrattività territoriale” e in coerenza con la “Strategia per le aree interne” prevista nel Por Fesr Basilicata 2014-2020 approvato dalla Commissione Europea.
La realizzazione dell’operazione, a favore dell’intero territorio, è stata affidata all’Azienda Sanitaria di Potenza.

Psr 2014-2020: incontro informativo domani all’Unibas

Giovani, cooperazione, innovazione. Questi i temi dell’incontro informativo organizzato dall’Ufficio Autorità di Gestione del Psr Basilicata 2014-2020 in collaborazione con la facoltà di Agraria dell’Ateneo lucano e con l’Ordine dei dottori agronomi e dei dottori forestali della provincia di Potenza che si terrà domani 15 marzo 2016, alle 9.30, nell’Aula Quadrifoglio dell’Università degli Studi della Basilicata, a Potenza.
I lavori saranno aperti dalla rettrice Aurelia Sole e dall’assessore alle Politiche agricole e forestali della Regione Basilicata, Luca Braia.
Interverranno Giovanni Oliva, dirigente generale del Dipartimento Politiche agricole, Rocco Vittorio Restaino, Autorità di Gestione del Psr Basilicata 2014-2020, Severino Romano, direttore della Scuola di Scienze agrarie, forestali, alimentari ed ambientali. L’incontro sarà moderato da Michele Perniola, preside della facoltà di Agraria dell’Università degli Studi della Basilicata.
Chiuderà i lavori il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella.

Matera2019, iniziata la consultazione con delegati giuria

Pittella: “Abbiamo risposto con puntualità e argomentazione a tutte le domande che ci hanno posto sulla governance e sugli aspetti finanziari. Molto interesse ha suscitato l’apertura del tavolo interistituzionale”

Jiri Suchanek e Cristina Farihna, componenti della giuria di valutazione delle capitali europee della cultura, e Gloria Lorenzo Lerones, direttore generale del dipartimento per la educazione e la cultura della Commissione europea, hanno avviato questa mattina un ciclo di consultazione per comprendere lo stato di avanzamento del programma di Matera 2019.
Questa mattina hanno incontrato il Consiglio di amministrazione della Fondazione Matera – Basilicata2019 e in un momento separato il presidente della Regione, Marcello Pittella, e il sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri.
“E’ stato incontro molto rigoroso” ha commentato a margine dell’incontro il presidente Pittella. Ed ha aggiunto: “In un clima di massima cordialità abbiamo risposto alle loro domande con puntualità illustrando nel dettaglio tutto il lavoro che stiamo facendo e che ci aspetta nelle prossime ore con particolare riferimento ai contenuti del dossier di candidatura, alla governance che ci siamo dati e agli aspetti finanziari. Molto interesse e apprezzamento ci è sembrato aver suscitato l’apertura del tavolo interistituzionale, coordinato dalla Regione Basilicata, finalizzato a rafforzare e velocizzare le azioni sul fronte infrastrutturale in un rapporto coerente con il dossier di candidatura. Ovviamente la delegazione non ha espresso alcuna valutazione di merito sulla strada intrapresa perché non era questo lo scopo della visita. Piuttosto ha offerto consigli che noi intendiamo recepire nell’interesse comune, sia di Matera e della Basilicata, sia della Commissione europea, di affrontare nel migliore dei modi la sfida che ci siamo dati”.
Nel pomeriggio la delegazione incontrerà la presidente del cda della Fondazione, Aurelia Sole, il direttore, Paolo Verri, la responsabile Relazioni e sviluppo, Rossella Tarantino e lo staff attualmente operativo.