Villa d’Agri, Pittella incontra operatori e maestranze indotto Eni

Preoccupati per il blocco delle estrazioni petrolifere al Cova di Viggiano, a seguito delle recenti vicende giudiziarie, operatori economici, maestranze, parti sociali e datoriali impegnati nell’indotto dell’area estrattiva, si sono riuniti nel tardo pomeriggio di oggi presso il centro sociale di Villa d’Agri per fare il punto della situazione. Presente il presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella e i sindaci della Val d’Agri. Il tavolo fa seguito al precedente del 15 giugno scorso.

“Ci impegniamo per il territorio al fine di un utilizzo virtuoso di questa risorsa fossile – ha detto il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella. Quella presentata da Eni, é una modifica migliorativa non sostanziale dell’Aia. Per cui l’ufficio – ha aggiunto il presidente – si appresta a fare gli atti in questo senso. Di per sé, questo atto non determina l’apertura del centro, ma l’Eni necessità di ulteriori autorizzazioni. L’ultima parola é data dal pronunciamento dell’Unmig. I tempi di questo iter sono molto brevi. La ripresa delle estrazioni dovrebbe avvenire per il prossimo settembre, ma anche ad agosto può essere possibile. In ballo c’è l’economia della valle nonché i riflessi sull’economia regionale e di riflesso su tanti comuni. Ci siamo posti il tema su cosa fare sul versante del monitoraggio ambientale. Dobbiamo recuperare credibilità nel rapporto con i cittadini. Tra le prime iniziative messe in campo, stiamo spingendo perché il ministro Galletti sigli, su nostra richiesta, un accordo di controllo ambientale con Ispra; peraltro l’Arpa Lucana ha anche siglato di recente un’intesa con Asso Arpa. Abbiamo pensato di accendere un mutuo di dieci milioni di euro – ha continuato Pittella – per l’acquisto di attrezzature per Arpab e per potenziare la macchina dei controlli ambientali con progetti ed utilizzo di professionalità impegniamo 24 milioni di euro. La ripresa della produzione riapre il tema del rapporto con l’utilizzo virtuoso di risorsa del sottosuolo che ha una sua sostenibilità oltre la quale non si può andare; soprattutto riapre il tema delle ricadute occupazionali e di miglioramento della qualità della vita che é si mantenimento degli attuali livelli occupazionali, ma anche di un rilancio più complessivo della consapevolezza, della conoscenza, dei saperi, pilastri necessari per vincere le nuove sfide che animano la nostra attività programmatica, da affrontare senza luoghi comuni e senza spot strumentali. Continueremo l’attività di socializzazione di criticità e scelte necessarie per il bene della nostra regione, non prescindendo mai dalla collaborazione istituzionale con i sindaci, con le parti sociali e con le parti datoriali, rafforzando – ha concluso Pittella – il dialogo con le associazioni ambientaliste e recuperando un prossimo appuntamento con il tavolo della trasparenza”.

La Pa lucana sceglie gli Appalti ecosostenibili

Si è tenuto questa mattina a Potenza il seminario per addetti ai lavori sulle opportunità offerte dalle novità normative in materia di appalti: presentato il progetto GppBest, di cui la Basilicata è soggetto capofila e al quale partecipano le Regioni Sardegna, Lazio, il Ministero per l’Ambiente della Romania e la Fondazione Ecosistemi.

Nell’ambito del progetto “GPPbest – Scambio delle migliori pratiche e strumenti strategici per il Green Public Procurement (programma Life 2014)”, avviato ad ottobre e coordinato dalla Regione Basilicata, si è tenuto questa mattina a Potenza il seminario dal tema “Appalti e acquisti verdi della pubblica amministrazione per l’economia circolare”. Numerosi e altamente qualificati gli interventi dell’iniziativa, promossa dalla direzione generale del Dipartimento Programmazione e finanze della Regione Basilicata. Sono intervenuti, tra gli altri, Silvano Falocco (Fondazione Ecosistemi), Riccardo Rifici (Ministero dell’Ambiente), Raffaele Rinaldi, dirigente generale della Stazione unica appaltante della Regione Basilicata ed il dirigente generale del Dipartimento Programmazione e finanze, Elio Manti, che ha fatto anche da moderatore e coordinatore. L’incontro – che si è sviluppato in due parti, con una tavola rotonda finale animata da pubblica amministrazione e mondo datoriale – è stato organizzato per discutere sulla legge 221 del 2015 che prevede l’obbligo di inserire i criteri ambientali minimi negli appalti pubblici dei lavori, di beni e servizi, anche alla luce dell’entrata in vigore del decreto legislativo 50 del 2016 “sull’aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d’appalto”.
L’iniziativa rientra nel progetto Green Public Procurement, di cui la Basilicata è Regione capofila nello scambio di buone pratiche e opportunità per il territorio insieme alla Sardegna, al Lazio, al Ministero dell’Ambiente della Romania e alla Fondazione Ecosistemi.
“L’intento – ha detto il dirigente Manti – è quello di favorire la tutela ambientale e lo sviluppo territoriale utilizzando gli strumenti di mercato della domanda e dell’offerta: se orientiamo il pubblico ad acquistare prodotti con ridotto impatto ambientale, il mercato e quindi le imprese si adegueranno e modificheranno l’offerta. Stiamo sviluppando un progetto che avrà ricadute importanti sull’economia. In tutto questo fondamentale sarà la collaborazione con le Regioni Lazio e Sardegna e con il Ministero per l’Ambiente della Romania, per lo scambio di pratiche e per modificare il mercato inducendo le imprese a fare innovazione. I criteri ambientali e di economia circolare – ha detto ancora Manti – devono diventare qualificanti per la nostra amministrazione”.
“Il Green Public Procurement – ha evidenziato Silvano Falocco, della Fondazione Ecosistemi – è uno strumento di mercato, questa è la sua forza: incide su capitolati, appalti e bandi di gara. Le aziende, quindi, per essere competitive dovranno diventare ecoinnovative e avanzate”.
“Tra gli obiettivi strategici – ha sottolineato Riccardo Rifici, del Ministero dell’Ambiente – abbiamo individuato il consumo e le produzioni sostenibili, l’uso efficiente delle risorse, l’economia circolare, che consiste nel chiudere il ciclo recuperando la materia ed i prodotti. In tutto questo sono stati stabiliti una serie di criteri di base e di selezione di cui dovranno tenere conto le Stazioni appaltanti. I criteri da assorbire sono ben 16, e vanno dai prodotti per gli uffici all’illuminazione fino ai lavori sugli edifici”.
Dopo una lunga e dettagliata relazione del dirigente della Stazione unica appaltante della Regione Basilicata, Raffaele Rinaldi, che ha parlato dei riferimenti normativi nazionali e regionali con tutte le novità scaturite in tema di appalti pubblici, ricordando che “sarà proprio la stazione unica il soggetto giuridico al quale bisognerà fare riferimento nell’ambito del progetto Gpp” c’è stato l’intervento di un imprenditore di Matera, che ha raccontato l’esperienza della propria impresa (Ecoplan), che dal recupero dei materiali riciclati realizza taniche in plastica. Infine, gli interventi di Nicola Fontanarosa, del manifesto di 14 associazioni datoriali “Pensiamo Basilicata” e del vicepresidente di Confindustria Basilicata, Giovanni Maragno. Entrambi hanno sottolineato “l’importanza dei nuovi spazi creati dalla evoluzione normativa per far recuperare competitività alle imprese e per creare opportunità di sviluppo”.

“Obiettivo inclusione”, tirocinio per 80 disabili

Interessati i 35 comuni dell’area Val D’Agri – Melandro – Sauro – Camastra. Il presidente della Regione, Marcello Pittella: “Un altro progetto per non lasciare nessuno indietro”

La Giunta regionale ha approvato i tirocini per la inclusione nel mercato del lavoro delle persone con disabilità nell’ambito del programma operativo “Val D’Agri – Melandro – Sauro – Camastra”.
L’investimento complessivo è di circa 760 mila euro e prevede il coinvolgimento di 80 utenti all’interno delle quattro aree di intervento individuate: Servizi alla persona (rafforzamento delle competenze professionali per l’attivazione di servizi di care giver); Ambiente (rafforzamento delle competenze professionali per la gestione e manutenzione del verde e del paesaggio); Turismo ed accoglienza (rafforzamento delle competenze professionali per la promozione e la valorizzazione dello slow tourism); Servizi informatici e telematici (rafforzamento delle competenze professionali per l’attivazione di servizi informatici applicati ai servizi sociali, turistici, ambientali e culturali).
Per ciascuna area sono previste 900 ore totali di tirocinio e 20 utenti per una durata complessiva di 12 mesi con una possibilità di proroga sulla base della disponibilità finanziaria della Regione. Come soggetto attuatore è stata individuata la Provincia di Potenza, mentre l’area di intervento è costituita dal comprensorio, composto da 35 comuni, interessato dal programma operativo “Val D’Agri – Melandro – Sauro – Camastra”: Abriola, Aliano, Accettura, Anzi, Armento, Brienza, Brindisi di Montagna, Calvello, Castelmezzano, Castelsaraceno, Cirigliano, Corleto Perticara, Gallicchio, Gorgoglione, Grumento Nova, Guardia Perticara, Laurenzana, Marsiconuovo, Marsicovetere, Missanello, Moliterno, Montemurro, Paterno, Pietrapertosa, Roccanova, San Chirico Raparo, San martino d’Agri, Sant’Arcangelo, Sarconi, Sasso di Castalda, Satriano di Lucania, Spinoso, Stigliano, Tramutola e Viggiano.
I destinatari dell’iniziativa sono 80 persone che versano in condizioni di disabilità compresi gli utenti dell’ex programma “Match”.
“Con questo progetto – spiega il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella – vogliamo promuovere interventi di orientamento e formazione on the job o di inserimento e reinserimento nel mercato del lavoro attraverso lo strumento del tirocinio. Uno degli aspetti innovativi sta nella possibilità di creare cooperative di comunità polifunzionali in grado di rispondere ai bisogni delle comunità locali attraverso un nuovo protagonismo degli stessi utenti cittadini nel rispetto dei valori, dell’identità e dei bisogni del territorio di riferimento in un’ottica di sviluppo solidale. In questa prospettiva di inclusione e di autonomia, il lavoro diviene un fattore potente di espressione della capacità progettuale delle persone, delle singole identità, della ricchezza cultuale, dell’incontro con gli altri. Ancora una volta la Regione Basilicata, nonostante la difficile congiuntura economica, mette in campo azioni innovative per non lasciare indietro nessun cittadino lucano”.

La Giunta regionale rimodula risorse del Fsc 2007-2013

La Giunta regionale ha approvato una delibera con la quale si rimodula una parte delle risorse del Fondo di sviluppo e coesione 2007-2013 (Fsc).

In particolare: 731 mila euro saranno destinati al “Museo multisensoriale “Madonna di Orsoleo” nell’ambito del progetto Sistema Turistico culturale ed ambientale della Val D’Agri; 2 milioni e 200 mila euro all’adeguamento e riqualificazione strutturale e tecnologica delle strutture dell’Azienda sanitaria di Matera – ammodernamento tecnologico; 800 mila euro all’adeguamento e riqualificazione strutturale e tecnologica delle strutture dell’Azienda sanitaria di Matera – riqualificazione strutturale; 3 milioni e 700 mila euro al completamento dell’intervento “Campus universitario di Matera” rilevante per il ruolo di Matera, Capitale europea della cultura per il 2019; un milione e 125 mila euro per la strada di collegamento Aliano-Fondovalle Sauro- Ss 598 Val D’Agri; 520 mila euro alla messa in sicurezza e all’ammodernamento della Strada provinciale n.25, tratto da abitato di Grumento fino alla Strada provinciale ex Statale 103; 450 mila euro alla messa in sicurezza della strada provinciale 19 Moliternese.

TRASPORTO ALUNNI DISABILI, ASSICURATA CONTINUITÀ DI SERVIZIO

Le Province di Potenza e di Matera concluderanno le attività in corso per il trasporto e l’assistenza degli alunni disabili delle scuole secondarie di secondo grado, secondo le procedure già in essere e provvederanno all’attivazione dei medesimi servizi, per l’anno scolastico 2016/2017, secondo le modalità degli anni precedenti. 

In funzione dei provvedimenti legislativi in corso di emanazione a livello nazionale, per gli anni successivi saranno definite, attraverso una intesa con la Regione, le procedure di affidamento del servizio e le modalità di espletamento. 

E’ quanto stabilisce un atto di indirizzo, approvato dalla Giunta regionale della Basilicata, in previsione sia dell’attuazione delle modifiche normative introdotte dalla legge 208/2015 in ordine alla titolarità delle funzioni, sia del completamento del processo di riordino delle funzioni provinciali. 

Il provvedimento della Giunta regionale della Basilicata sarà notificato alle Province di Potenza e di Matera. 

Accordo di Programma tra Presidenza del Consiglio dei Ministri e Regioni Basilicata e Puglia

“Il nuovo Accordo di Programma tra Presidenza del Consiglio dei Ministri e le Regioni Basilicata e Puglia, sottoscritto ieri a Roma, per la gestione condivisa delle risorse idriche, rappresenta un esempio virtuoso di solidarietà territoriale, in un quadro di collaborazione istituzionale che premia la linea del dialogo e del confronto costruttivo tra Governo e realtà locali. 

Viene ripresa e rilanciata in termini nuovi, attraverso la individuazione di un nuovo soggetto che avrà il controllo del “rubinetto” dell’acqua, un’intesa che negli ultimi 17 anni ha consentito di cementare, al di là dei confini geografici, la comune visione di lucani e pugliesi in direzione di un uso sostenibile delle risorse naturali, superando visioni campanilistiche e pulsioni egoistiche. 

Con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Claudio De Vincenti, e il mio collega pugliese Michele Emiliano, grazie anche al lavoro istruttorio dei segretari generali delle Autorità di Bacino delle due regioni interessate, abbiamo creato le condizioni perché entro il 31 dicembre di quest’anno si costituisca e sia operativa una società partecipata da Governo e Regioni del Mezzogiorno per la gestione dell’acqua all’ingrosso e delle opere di approvvigionamento accorpando e superando la coesistenza dei due attuali soggetti, Acqua spa ed Eipli, con quest’ultimo Ente che, entro i prossimi 120 giorni, attraverso la nomina di un nuovo Commissario “ad acta”, dovrà completare la fase di liquidazione. 

Da questo punto di vista, credo di poter dire che si tratti di un risultato storico, inseguito da almeno tre lustri, per il quale mi sono personalmente battuto sin dal giorno del mio insediamento alla guida della Regione Basilicata. 

Partendo dal riconoscimento dell’importanza strategica del bene acqua e della sua disponibilità “non illimitata”, l’accordo di programma, nel ridefinire la tariffa dell’acqua all’ingrosso, intesa come forma di salvaguardia dei bacini idrici, ed attraverso azioni per snellire e facilitare i conseguenti flussi finanziari dalla Puglia alla Basilicata, ci consentirà di lavorare con maggiore lena per conseguire alcuni importantissimi obiettivi, vitali tanto per la Basilicata quanto per la Puglia e direttamente interconnessi al prelievo ed all’uso dell’acqua. Mi riferisco alla tutela della fascia ionica lucana, con specifico riguardo all’arretramento costiero, e della falda carsica pugliese interessata dal fenomeno della salinizzazione, nonché alla tutela vera e propria dell’acqua attraverso azioni che coinvolgeranno le aree interne della Basilicata dalle quali la risorsa proviene, in uno con il completamento ed interventi di manutenzione straordinaria degli schemi idrici interconnessi tra Basilicata e Puglia. 

Sono certo che questo nuovo Accordo di Programma rappresenterà, sin dalle prossime settimane, una “buona pratica” cui far riferimento nel campo della gestione delle risorse naturali, in un’ottica di leale e proficua collaborazione tra Regioni vicine e tra queste e il Governo nazionale, coniugando sviluppo economico e sostenibilità ambientale, solidarietà istituzionale e tenuta della coesione sociale tra le popolazioni interessate”. 

POLITICHE CULTURALI, CONSIGLIO APPROVA PROGRAMMA TRIENNALE

Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza il programma triennale per le politiche culturali 2016/2018.

Promozione di politiche per conferire valore ai beni culturali al fine di creare ricadute in termini di nuova specifica occupazione e di maggiore fruibilità da parte dei cittadini e alle pratiche innovative mediante la realizzazione di programmi di sostegno al fine di consolidare le varie forme di creatività rivenienti dal territorio: sono questi i principali obiettivi del programma triennale 2016/ 2018. Lo strumento di programmazione prevede anche il sostegno di iniziative scientifiche, culturali e territoriali, il potenziamento dei servizi bibliotecari, archivistici e museali ma anche la rivitalizzazione degli spazi abbandonati e la valorizzazione delle manifestazioni connesse con le tradizioni locali, il patrimonio demoetnoantropologico e la promozione delle realtà associative giovanili.

Le risorse a disposizione sono pari a 1.862.167,29 euro per il 2016,  2.250.000,00 euro per il 2017 e 1.000.000,00 euro per il 2018.


Con il documento si impegna il presidente e la Giunta regionale a: individuare ed aggiungere con la partnership scientifica della Task force già costituita dall’Università degli Studi della Basilicata e Cnr e Ibam, criteri logici discretivi oltre che proporzionalmente strategici in merito all’erogazione di finanziamenti destinati ad eventi e festività culturali che tengono conto non solo del pregevole lavoro espletato con il censimento del patrimonio culturale intangibile della nostra regione ma anche delle sfide decisive connesse a ‘Basilicata 2019’; a far sì che i criteri aggiuntivi tengano conto di una serie di principi quali: la valorizzazione delle fasce costiere, la considerazione dei bacini di utenza, la presenza di macro-attrattori, il ruolo dei due capoluoghi; ad incentivare il coordinamento tra tutte le normative e gli strumenti che afferiscono al sistema culturale lucano, evitando la duplicazione di finanziamenti sugli stessi eventi o agli stessi Comuni per ambiti affini; a convocare urgentemente un tavolo tecnico che oltre ad applicare quanto previsto nei precedenti punti, individui un meccanismo di perequazione a beneficio dei 48 Comuni esclusi dalla delibera di Giunta regionale, n. 625 del 7 giugno 2016, partendo dal possibile rifinanziamento dell’allegato 2 della delibera di Giunta regionale n. 973 del 21/07/2015; incentivare quelle manifestazioni consolidate nel tempo che assecondano un sistema di rete così come indicato nelle idee progettuali ‘Basilicata 2019, scaviamo il futuro’ e ‘Basilicata 2019, parco culturale’ e che hanno a che fare con aspetti riconosciuti del patrimonio culturale del territorio, o perché garantite da una lunga tradizione o perché si connettano alla tradizione e alla cultura del territorio; sostenere, in funzione di ‘Matera 2019’, iniziative specifiche per la Città di Potenza  partendo anche dal presupposto del riconoscimento nell’elenco delle ‘Eccellenze artistiche regionali’, di cui all’art.12 della Legge regionale 12 dicembre 2014, n. 37, del Teatro ‘Francesco Stabile’ di Potenza, da sempre luogo di eccellenza dello spettacolo dal vivo, quale ‘Teatro Storico Lucano’, nonché quelle relative alla tradizione degli altri teatri attivi nelle province di Potenza e Matera con stagioni e tabelloni teatrali; individuare, in maniera coerente e coordinata, con le disposizioni contenute nella legge regionale 27/2015, Titolo III riguardante gli ‘Istituti e luoghi della cultura’, strumenti ed investimenti per la valorizzazione e la fruibilità del patrimonio culturale dei parche letterari, delle fondazioni ed enti morali esistenti, prevedendo altresì percorsi sperimentali di accompagnamento e di incentivazione alla istituzione di nuovi parchi letterari e fondazioni; coordinare la proposta di ‘Programma regionale triennale – Politiche Culturali – 2016/2018’, elaborata dall’Ufficio sistemi Culturali e Turistici, con le recenti  indicazioni della Dgr n. 590 del 31 maggio 2016, della Dgr n. 591 del 31 maggio 2016, e della Dgr n. 625 del 7 giugno 2016, puntando alla valorizzazione e alla promozione dei beni culturali, anche intangibili, presenti sul territorio, sia in termini di messa a sistema degli operatori pubblici e privati, che in termini di strumenti e procedure programmatiche da attivare in ambito culturale”.

APPROVATO DALLA GIUNTA REGIONALE IL PIANO DELLO SPETTACOLO 2016

Il Piano dello Spettacolo 2016 è stato approvato dalla Giunta regionale. Per la realizzazione degli interventi di attuazione previsti è stata stanziata la somma di 1 milione e 300 mila euro. Il Piano annuale 2016 si pone come prima traduzione operativa del Programma triennale 2016-2018 considerato che, in prima applicazione della legge regionale n. 37/2014, si è operato con il Piano annuale 2015. 
Sono 5 i settori di attività interessati dai progetti: teatro, danza, musica, cinema, spettacolo viaggiante e circense. 

Tra gli obiettivi del Piano, finalizzati al potenziamento della domanda e della fruizione degli eventi, ci sono una serie di elementi tra cui la diffusione e promozione culturale sull’intero territorio regionale, l’allargamento del target ai diversi segmenti di popolazione con particolare riferimento alle nuove generazioni, l’incremento degli spettatori non solo nei principali centri cittadini. Per quanto riguarda l’offerta, invece, oltre all’obiettivo generale della qualità si terrà conto di elementi quali-quantitativi tra cui il numero degli occupati e l’aspetto imprenditoriale, la continuità della programmazione culturale, la capacità di cooperazione anche su base nazionale ed internazionale, attraverso l’incremento delle partnership, la capacità di co-finanziamento. Inoltre, saranno valorizzati l’utilizzazione e la riqualificazione culturale delle strutture specie nelle aree interne e svantaggiate, la nascita di nuovi contenitori culturali, soprattutto interdisciplinari, la capacità di innovare in termini di nuove produzioni, il ricambio generazionale e, non ultimo, il legame sempre più forte fra attività dello spettacolo ed incremento del turismo culturale, strettamente connesso alla designazione di Matera Capitale europea della Cultura 2019. 

La Regione promuove le azioni previste dal Piano approvato secondo 4 Misure: azioni a sostegno dei soggetti iscritti, alla data di presentazione dell’istanza, all’Albo degli operatori dello spettacolo della Regione Basilicata; azioni in convenzione con gli operatori dello spettacolo singoli o in circuito, beneficiari di finanziamenti relativi al settore dello spettacolo assegnati dal Mibact; azioni a sostegno delle attività di rete tra operatori dello spettacolo iscritti all’Albo regionale e altri soggetti pubblici, privati, istituzioni scolastiche e associazioni culturali, per realizzare attività di rete a livello regionale, nazionale ed internazionale che abbiano carattere innovativo; azioni di iniziativa esclusiva della Regione Basilicata. 

Gli interventi promozionali e le azioni di rilevanza regionale, nazionale ed internazionale, previsti dal Piano, sono realizzati dalla Regione, in collaborazione e in convenzione con lo Stato, le Regioni, gli Enti Locali, gli istituti e i Centri nazionali ed internazionali. 

Inoltre, agli operatori dello spettacolo si chiede l’uso efficace dei contenitori culturali pubblici (con attenzione ai contenitori esistenti e rinnovati dal punto di vista tecnologico ed attrezzati per il pubblico). A questo proposito la Regione auspica, soprattutto in accordo con le amministrazioni locali gestori e/o proprietari degli stessi e con particolare riferimento ai luoghi di eccellenza dello spettacolo dal vivo un utilizzo a tempo pieno di tali strutture. Questo al fine di creare itinerari di animazione, attivare residenze regionali ed interregionali (anche sulla base del D.M. 1 luglio 2014, art. 45 – Fus); offrire stagioni teatrali e musicali; festival di rilievo nazionale ed internazionale; nonché percorsi di valorizzazione e di fruizione culturale e turistica anche in rete e in chiave promozionale. 

ACCOGLIENZA MIGRANTI E RIFUGIATI, SÌ AL DISEGNO DI LEGGE

Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità un disegno di legge della Giunta sulle “Norme per l’accoglienza, la tutela e l’integrazione dei cittadini migranti e dei rifugiati”.

Il testo approvato, che ha tenuto conto anche di una proposta di legge della Provincia di Potenza, ha l’obiettivo di aggiornare il quadro regolativo sull’immigrazione definito dalla legge n. 21 del 20 aprile 1996, prevedendo strumenti di programmazione adeguati ai nuovi fenomeni migratori e mettendo a sistema in maniera integrata gli interventi di accoglienza, tutela ed integrazione, raccordando i soggetti istituzionali e associativi coinvolti nei processi di inclusione.

La presenza sul territorio di enti pubblici e Ong che operano per l’accoglienza e l’integrazione dei migranti rende necessaria la creazione di un sistema integrato (Sirm) che metta a valore informazioni, risorse, buone pratiche. Il sistema integrato genera a sua volta reti tematiche trasversali che non si limitano al settore dell’assistenza sociale, ma che intersecano i campi della formazione, dell’inserimento lavorativo, dell’istruzione e dell’edilizia pubblica per garantire concreti ed efficaci processi di inclusione.

Il “Piano regionale per l’immigrazione” approvato dal Consiglio regionale definisce le linee guida in materia di programmazione integrata ed ha valenza biennale. La Giunta cura l’attuazione del “Piano di collaborazione” con le strutture regionali interessate.

Destinatari della proposta normativa i cittadini di Stati non appartenenti all’Unione europea ed i cittadini neocomunitari, compatibilmente con le previsioni normative vigenti, i titolari di diritto d’asilo, di misure di protezione sussidiaria o umanitaria presenti o in transito sul territorio regionale, gli apolidi e i richiedenti asilo o altre forme di protezione.

Prevista l’istituzione del Coordinamento delle politiche per l’immigrazione, della Conferenza regionale per i migranti, del Registro regionale delle associazioni e degli enti per i fenomeni migratori e della Consulta regionale per i cittadini stranieri migranti e rifugiati. Previsti, inoltre, la Carta dei servizi e sportelli informativi per assicurare adeguato orientamento ai cittadini stranieri migranti e rifugiati ed il Registro regionale dei mediatori culturali “al fine di disporre di soggetti specializzati e in possesso di specifici requisiti per l’erogazione di servizi di mediazione, accompagnamento e orientamento dei cittadini stranieri migranti e dei rifugiati, nonché per facilitare i loro rapporti con le istituzioni, pubbliche e private, e l’accesso ai servizi e alle prestazioni in diversi ambiti.

APPROVATO PIANO DISABILITÀ, TRE MILIONI DI EURO

 La giunta regionale ha approvato il Piano straordinario per la disabilità finalizzato a sostenere l’integrazione scolastica, sociale e lavorativa e l’autonomia personale dei disabili nel territorio regionale.

Si tratta di un’offerta straordinaria e aggiuntiva di servizi, coordinati e integrati con quelli esistenti sul territorio, per i quali la Regione stanzia tre milioni di euro per ogni anno del triennio 2016/2018.

In tal senso la Regione intende rafforzare, innovare e coordinare le politiche a favore delle persone con disabilità, per assicurare a ciascuno pari opportunità di realizzazione personale e garantire elevati standard di qualità della vita. Siamo impegnati a garantire continuità di risposta ai bisogni delle persone con disabilità lungo tutto l’arco della vita, con particolare cura per i momenti di transizione e cambiamento e a potenziare una rete integrata dei servizi che si attivi in modo personalizzato e incoraggi la partecipazione consapevole di individui e famiglie. L’obiettivo del piano è anche quello di promuovere e favorire l’integrazione dei diversi servizi: scolastici, sociali, sanitari, di inserimento lavorativo intersecando e coinvolgendo tutte le competenze e le funzioni, per giungere ad una presa in carico complessiva, personalizzata e continuativa della persona.

Il Piano, trasmesso alla Quarta Commissione consiliare per l’acquisizione del parere, si articola fondamentalmente in tre assi d’intervento.

Il primo consiste nel “Potenziamento del sostegno socio assistenziale scolastico”, finanziato per il 2016 con 1.090.000 euro.

In via straordinaria ed aggiuntiva, per il triennio 2016 – 2018, in vista della definizione di uno specifico “Accordo di programma per l’inclusione scolastica e sociale dei bambini e degli allievi disabili”, la Regione interviene a sostenere e rafforzare l’attuazione delle politiche di integrazione scolastica e sociale dei bambini e degli alunni disabili con azioni che puntano a potenziare gli interventi relativi all’assistenza di base e relativa all’autonomia personale (servizio di cura alla persona ed ausilio materiale), quelli  relativi all’assistenza specialistica alla comunicazione e all’attività integrativa di valenza socio educativa sia in ambito scolastico che extra scolastico.

Per ciò che attiene l’ambito extrascolastico le azioni si integreranno con Programmi che prevedono la massima attivazione motoria degli studenti portatori di handicap e svantaggiati e dei disabili o comunque svantaggiati, in generale.

Il secondo asse Vita indipendente ed inclusione sociale e lavorativa– residenzialità  “Dopo di noi” (sostenuto nel 2016 con 1.160.000 euro) si articola, a sua volta, in tre raggi di azione: l’estensione dei progetti sperimentali in materia di vita indipendente, l’inclusione lavorativa e l’estensione dei progetti sperimentali Residenzialità “dopo di noi” delle persone con disabilità.

Il terzo asse, infine, guarda al Potenziamento dell’offerta di servizi semiresidenziali e di avvio di un programma sperimentale di accoglienza per periodi brevi e/o di emergenza (finanziato con 750.000 euro per il 2016).