Oggi firma dell’intesa tra Arma dei Carabinieri, Regione e Agenzia del Demanio

Sarà firmato oggi, alle 15,30 nella storica Caserma “Lucania”, a Potenza, il Protocollo d’intesa tra il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, la Regione Basilicata e l’Agenzia del Demanio, finalizzato alla creazione di un “polo unico” dell’Arma dei Carabinieri in Potenza con la riqualificazione e l’ottimizzazione energetica della ex caserma “Lucania”. Sottoscriveranno il documento: il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, gen. C.A.Tullio Del Sette, il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, il direttore dell’Agenzia del Demanio, Roberto Reggi.

I pediatri e la prevenzione degli abusi

L’assessore alle politiche della persona della Regione Basilicata, Flavia Franconi, interviene agli Stati Generali della Pediatria.

Braia: “Rispetto degli impegni sulla forestazione per l’annualità 2016”

Ancora una volta, la Regione Basilicata interviene per assicurare la chiusura del piano operativo annuale 2016, arginando il rischio di mancato completamento delle giornate per l’intera platea degli addetti forestali, compresi i progetti speciali, nonostante i numerosi problemi gestionali ed amministrativi connessi al frazionamento delle competenze e delle responsabilità del comparto, ai ritardi con cui, ci auguriamo, si approverà l’assestamento di bilancio 2016 previsto entro il 30 novembre, nel rispetto degli impegni assunti dal Dipartimento Politiche agricole e forestali nei confronti dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali”. Lo comunica l’assessore alle Politiche agricole e forestali Luca Braia.

La Giunta Regionale ha approvato la seconda variante suppletiva del Piano annuale 2016 in attuazione delle linee programmatiche del settore forestale che prevede un investimento complessivo a valere su fondi regionali e autorizzando l’utilizzo delle somme disponibili in cassa, presso le amministrazioni comunali capofila, dai trasferimenti derivanti dalla gestione commissariale delle ex Comunità montane alle Aree Programma, a parziale o totale copertura delle necessità finanziarie.

“Abbiamo recuperato – dichiara l’assessore Braia – quota parte dei fondi necessari dai trasferimenti effettuati in passato alle ex Comunità montane ed ora esistenti nelle aree programma, verificando con le amministrazioni comunali capofila interessate una disponibilità nelle casse degli Enti delegati di una somma di circa 5,3 milioni di euro, in attesa dell’assestamento di bilancio. Abbiamo recuperato ulteriori fondi residui, per circa 1,3 milioni di euro, tra i capitoli del corrente bilancio regionale.

Tali somme, di fatto, – sottolinea l’esponente del Governo regionale – sono da ritenersi disponibili per concorrere al fabbisogno finanziario occorrente per il conseguimento dei livelli occupazionali stabiliti dal piano operativo annuale 2016. Garantiamo così anche le 130 giornate contributive per ciascun operaio, e le 151 giornate per gli addetti impegnati nelle aree delle estrazioni, in tutti i cantieri e chiudiamo il 2016 con la consapevolezza che una nuova annualità per il settore forestazione, da vivere nelle stesse condizioni di emergenza organizzativa e finanziaria, senza neanche una diversa prospettiva, ritengo sia sostanzialmente insostenibile ed inaccettabile.

La strada da intraprendere, come già ripetuto più volte, è stata delineata nella proposta di riforma e riorganizzazione del comparto forestale regionale che punta sul lancio delle filiere produttive, utili per dare futuro e sostenibilità economica al comparto, proposta che si apre a modifiche a patto che non si snaturi negli obiettivi legati alla produttività ed alla riorganizzazione totale, nel segno della discontinuità con lo stato attuale di governance.

Una riforma che richiede coraggio e lungimiranza – conclude l’assessore Luca Braia – per cambiare modelli che hanno, a detta di tutti gli attori, sostanzialmente fino ad oggi fallito, alla luce anche delle ultime aggiuntive difficoltà attestate da tutte le aree programma che, attraverso i comuni capofila, in questi giorni hanno dovuto rivedere vecchie contabilità e rendicontazioni per ritrovare e recuperare fondi inutilizzati e da utilizzare esclusivamente per il comparto, indagando su responsabilità decisionali pregresse, prese spesso in maniera autonoma.”

Tappa ad Avigliano di “Casa Confesercenti”

Per fare in modo che gestire un’impresa non sia più un’impresa e per dare risposte non solo ai titolari di pmi ma anche ai cittadini “Casa Confesercenti” ha fatto tappa ad Avigliano.

Un incontro pubblico presso una struttura associata alla Confesercenti con la partecipazione di anziani, anziane e giovani imprenditori che hanno seguito i lavori introdotti dal saluto del presidente Fipac-Avigliano (Federazione pensionati del commercio) Carmine Sileo. A seguire l’intervento del Presidente Prospero Cassino su imprese e territorio, l’intervento del direttore del patronato Epasa-Itaco  Angelo Lucia sulla perequazione delle pensioni ed infine l’intervento della dott.ssa Daniela Marsico su buone abitudini alimentari e buona salute.

Confesercenti  – ha sottolineato Cassino – è sempre di più la “casa delle imprese”, un luogo in cui ogni imprenditore può trovare rappresentanza, consulenza, servizi di qualità e soprattutto utili alla sua impresa, un luogo in cui fare e sviluppare impresa con la forza di migliaia di colleghi imprenditori della città di Potenza e della provincia, con la forza di servizi certificati e una rete di 11 sedi e 25 persone che lavorano al servizio delle imprese associate, con la forza di una importante struttura Provinciale, Regionale e Nazionale. Con incontri sul territorio si intende riprendere contatti diretti con le comunità locali come quella aviglianese alle prese con continui processi di trasformazione dei comparti commercio e servizi e sui temi dei diritti delle persone. Ad Avigliano si è parlato anche dell’adeguamento del piano comunale del commercio e dei problemi (differenti) tra attività del centro e delle numerose frazioni.

Negli ultimi anni, la crisi finanziaria ed economica, la crisi dei consumi, la percezione di un futuro incerto hanno dominato la quotidianità del nostro lavoro; siamo spettatori, a volte inermi, di fronte ai cambiamenti epocali che stanno attraversando il mondo nelle sue viscere. Partiamo da un dato che riguarda il pil italiano, che è composto per il 94% dal fatturato delle cosiddette PMI, quelle cioè con meno di 50 dipendenti, quelle che noi rappresentiamo e che quotidianamente combattono con un sistema bancario costoso e strumentalmente selettivo, con una pubblica amministrazione inefficiente e troppo complessa, con un sistema fiscale che ci accusa di essere evasori a tutti i costi dimenticandosi che tra studi di settore, nuovi redditometri e vari stratagemmi fa pagare alle imprese più tasse e imposte che nel resto d’Europa.

Troppo facile – ha aggiunto il presidente di Confesecenti –  invocare il ruolo della Piccola e Media Impresa quale asse portante del sistema economico italiano, in particolare di quello lucano e poi dimenticarsene sistematicamente: lo stato interviene(o promette di farlo) nei capitali delle grandi aziende, le regioni intervengono nelle crisi aziendali di portata locale, tutto a salvaguardia legittima di centinaia o in alcuni casi di migliaia di posti di lavoro e tutto supportato da una forte attenzione mediatica. Forse è il momento giusto per tracciare le priorità e mettere istituzioni e sistema economico di fronte alle proprie responsabilità: le PMI non possono sostenere la fase che hanno di fronte senza un sistema del credito flessibile e responsabile, senza uno sfoltimento della burocrazia che per le PMI ha un costo enorme, senza un sistema fiscale che tenga conto della congiuntura economica e che la finisca di pretendere e imporre senza minimamente intuire cosa sta accadendo, senza interventi che diano più soldi in tasca ai lavoratori e quindi a sostegno della domanda interna. E’ il momento per le aziende – è stato sottolineato ad Avigliano – di riflettere in-torno al proprio modo di fare impresa, investendo nell’azienda e nelle persone, è il momento di innovare usando la tecnologia, cercando nuovi clienti e bacini di utenza, è il momento di ampliare l’offerta, cercando nuove linee di prodotto e inserendo nuove fasce di prezzo, è il momento di valutare forme promozionali inedite e superare l’attesa passiva del cliente. E’ una grande sfida, che l’impresa da sola non può pensare di vincere.

Da oggi è esecutiva la nuova normativa anticaporalato

Simonetti (Coordinamento politiche migranti Regione Basilicata): “Adesso si tratta di applicarla”.

“La nuova normativa anticaporalato approvata dal Parlamento è esecutiva da oggi. Adesso si tratta di applicarla. In Italia oltre 400 mila operai agricoli, in grande parte migranti, sono stretti nella morsa dei mercanti delle braccia che vede insieme italiani, capi neri e dell’Est Europa. Una inedita compagine che negli ultimi anni, con la partecipazione di coop fantasma, consulenti e la zona grigia della rappresentanza delle imprese, si spartisce il bottino dello sfruttamento del lavoro e condiziona la vita di persone che non sono sbarcate ieri e che vivono in Italia da molti anni. Il caporalato di etnia o di nazionalità (specialmente del Burkina Faso e di altre nazioni dell’Africa e dell’Est) ha assunto proporzioni rilevanti dal Nord al Sud, centro compreso. Dalle valli del Barolo, al Chianti, all’ortofrutta romagnola, al pomodoro ed alla filiera agro alimentare del Sud è quasi tutto e nero. Poche giornate assicurate ai migranti, salari in nero e premio ai caporali anche previdenziali, 100, 151 giornate anche per godere degli ammortizzatori sociali con contratti fittizi. Si tratta adesso di utilizzare i protocolli e le nuove norme. In Basilicata sono stati reclutati nel 2015 oltre 25 mila migranti in agricoltura e nel ciclo delle costruzioni con poche giornate denunciate, sotto la soglia delle 50. Oltre 22 mila badanti prestano servizio per assistere gli anziani. Si tratta di lavoratrici e lavoratori che vanno tutelati e sostenuti. Da oggi un nuovo giorno”.

Lo dichiara Pietro Simonetti (Coordinamento politiche migranti Regione Basilicata).

Scuola: il progetto Po Fesr per superare l’isolamento digitale in Basilicata

Con “One Class” la Regione Basilicata mette il sistema scolastico regionale nelle condizioni di misurarsi con modelli didattici innovativi, in linea con le migliori pratiche europee.

 

A Venosa incontro sul ruolo di Sviluppo Basilicata a sostegno dei territori

“La sfida possibile. Ruolo attuale e prospettico di Sviluppo Basilicata a sostegno dei territori lucani”. E’ il tema dell’incontro in programma lunedì 7 novembre a Venosa, presso il Castello Pirro del Balzo, con inizio alle 17,00.

Dopo i saluti del sindaco, Tommaso Gammone, seguirà l’intervento di Marco Ponzio, direttore Business Unit di Sviluppo Basilicata, su “Gli strumenti in essere e la nuova programmazione 2014-2020: i nuovi Avvisi “Start and go”, “Go and Growth”, “Liberi professionisiti Start and Growht”.

L’amministratore unico di Sviluppo Basilicata, Giampiero Maruggi, parlerà de “La Sfida della Crescita”. Seguirà l’intervento conclusivo del presidente del Consiglio regionale di Basilicata, Francesco Mollica.

Pittella: “Mobilitazione civile contro atti intimidatori”

Il Presidente della Regione ha espresso solidarietà all’ex sindaco di Scanzano Jonico, Salvatore Jacobellis.

“Il recente atto intimidatorio che ha colpito ancora una volta l’ex sindaco di Scanzano Jonico, Salvatore Jacobellis, non può essere derubricato a fatto occasionale, e va sommato agli altri episodi che recentemente hanno interessato sempre il Metapontino. Nell’esprimere la piena solidarietà a Jacobellis da parte mia personale e dell’intera Regione Basilicata, e nel condividere tutte le iniziative che in queste ore si stanno organizzando a difesa della legalità, mi appello a tutte le forze democratiche della Basilicata per una mobilitazione civile rivolta a rafforzare il senso di comunità ed il valore della giustizia, valori che sono dentro la nostra identità. Sono certo che il prezioso lavoro delle forze dell’ordine porterà quanto prima ad individuare i colpevoli di questo vile atto intimidatorio. Ma all’impegno degli investigatori deve affiancarsi la massima e piena collaborazione di tutti i cittadini. Solo in questo modo la Basilicata riuscirà a difendersi dalle infiltrazioni criminali così come ha sempre fatto nel corso della sua antichissima storia di civiltà”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella.

Scuola, un progetto Po Fesr per superare l’isolamento digitale

Pittella: “Mettiamo il sistema scolastico regionale nelle condizioni di misurarsi con modelli didattici innovativi in linea con le migliori pratiche europee”

Superare l’isolamento digitale attraverso la tecnologia satellitare; superare i limiti delle pluriclassi attraverso la dotazione di un insieme di servizi e-learning; innovare il sistema educativo nella direzione di una dimensione attiva di apprendimento. Sono gli obiettivi del progetto “One Class! Open network for Education”, approvato dalla Giunta regionale della Basilicata e finanziato in larga parte con fondi rinvenienti dall’Asse 8 – “Potenziamento del sistema dell’istruzione” del Programma Operativo Fesr Basilicata 2014/2020, in linea di continuità con il programma di digitalizzazione delle scuole della Regione Basilicata “Scuol@ 2.0”.
L’operazione One Class – che sviluppa un’ idea progettuale già selezionata dall’Agenzia Spaziale Europea (Esa) nell’ambito di un programma europeo (Ares 3-4) – prevede la sperimentazione di soluzioni tecnologiche satellitari (Satcom) per far fronte al problema delle “pluriclassi” e dell’isolamento digitale, attraverso l’applicazione di servizi di videoconferenza e di e-learning, nelle more della realizzazione della copertura della Banda Ultra larga, la cui attivazione andrebbe a coprire la quasi totalità del territorio regionale.

Il progetto pilota sarà attuato nei seguenti istituti scolastici: I.C. Albano di Lucania con n. 9 pluriclassi ricadenti nei Comuni di Albano di Lucania, Brindisi di Montagna, Campomaggiore, Pietrapertosa e Castelmezzano; I.C. “Lentini” di Lauria con n. 6 pluriclassi ricadenti nei comuni di Lauria e Nemoli; I.C.”R. Montano” di Stigliano con n. 5 pluriclassi ricadenti nei Comuni di Stigliano, Aliano, Gorgoglione e Oliveto Lucano; I.C. “I. Morra” di Valsinni con n. 5 pluriclassi ricadenti nei comuni di Valsinni, San Giorgio Lucano e Colobraro; I. C. “Busciolano” di Potenza con n. 4 pluriclassi (Avigliano Scalo e frazione San Nicola); Liceo scientifico “G. Galilei” di Potenza per la sperimentazione del plurilinguismo; I.I.S. “Duni-levi” di Matera per la sperimentazione del plurilinguismo.
Gli istituti beneficiari sono stati individuati, sulla base dei dati forniti dall’Ufficio Scolastico Regionale, fra quelli che presentano un maggior numero di pluriclassi e che hanno avviato dei percorsi sperimentali di plurilinguismo (Progetto Excellence In Education: Attivazione di percorsi di studio con metodologia Clil e riconoscimento Cambridge International), al fine di garantire una didattica innovativa ed attrattiva.
Il progetto sarà inoltre attivato nelle due sezioni di Pediatria dell’ospedale San Carlo di Potenza e dell’ospedale Madonna delle Grazie di Matera, così da evitare l’interruzione del percorso scolastico ai piccoli studenti-pazienti. Il concetto e le esigenze dello scenario delle pluriclassi, infatti, si applicano anche nel caso di studenti sottoposti alle degenze ospedaliere per periodi medio-lunghi e costretti a seguire le lezioni in ospedale in maniera frammentaria ed occasionale.

Al progetto hanno aderito anche i licei internazionali che, grazie alle tecnologie innovative messe a disposizione di One Class, potranno: sostenere il processo di internalizzazione della scuola; implementare il percorso sperimentale “Cambridge” già sostenuto dalla Regione Basilicata; favorire l’innovazione didattica; educare gli studenti al confronto interculturale; potenziare l’uso delle lingue straniere anche con l’utilizzo della metodologia CLIL in discipline non linguistiche; sviluppare la dimensione europea e internazionale del curricolo scientifico.
Il costo complessivo dell’operazione ammonta a 2.032.208,00 di euro, di cui 907.680,00 euro di finanziamento a valere sul PO FESR 2014/2020 (ripartiti in 340.868,00 per il primo anno di sperimentazione e 566.812.00 per i successivi due anni scolastici); 478.936,48 euro di cofinanziamento dell’Agenzia Spaziale Europea e 645.591,52 euro di cofinanziamento privato.

Esprime soddisfazione il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella: “Stiamo procedendo a ritmo serrato per portare la banda larga in tutti i 131 comuni della nostra regione. La copertura è già a buon punto. Nel frattempo abbiamo voluto dar vita a un progetto molto innovativo che da subito, grazie alle tecnologie satellitari, rompe l’isolamento digitale dovuto in gran parte alla dislocazione territoriale dei centri abitati e, in questo caso, degli istituti scolastici. In questo modo diamo la possibilità al sistema scolastico regionale di misurarsi con modelli che rispecchiano le migliori pratiche europee. E’ questa la scuola che vogliamo, innovativa, moderna e capace di non lasciare nessuno indietro, a partire dagli studenti costretti al ricovero ospedaliero. Il progetto, tra le altre cose – conclude Pittella – è in linea con gli obiettivi della Strategia Nazionale per le Aree Interne”.

Il primo passo per l’attuazione del progetto sarà la sottoscrizione dello schema di Convenzione approvato dalla Giunta regionale tra la Regione Basilicata, l’Ufficio Scolastico regionale e gli Istituti scolastici beneficiari.

Psr Basilicata 2014-2020: online il sito internet

Con un’identità visiva coerente con gli altri siti dedicati ai programmi operativi regionali finanziati dai fondi di investimento europei, il sito web del PSR FEASR Basilicata 2014-2020 www.basilicatapsr.it è online con un nuovo stile e design. L’esperienza di consultazione per gli utenti diventa così più facile e intuitiva.

“Reperire facilmente, sul sito dedicato, le informazioni relative alla programmazione europea ed ai bandi PSR Basilicata 2014-2020 – dichiara l’Assessore alle Politiche Agricole e Forestali Luca Braia – in maniera chiara, intuitiva ed esaustiva perché tutti possano usufruirne attraverso un portale trasparente, accessibile ed usabile anche in mobilità è, da una parte, un preciso obbligo che l’Amministrazione ha nei confronti dei cittadini, ma è soprattutto un altro tassello che si aggiunge al nuovo corso intrapreso dal Dipartimento Agricoltura e al lavoro degli uffici nella direzione di un cambiamento di passo visibile per lo sviluppo dell’intero comparto. La conoscenza e il trasferimento di informazioni – conclude l’Assessore Luca Braia – l’aggiornamento costante su scadenze, bandi e graduatorie, la possibilità di interagire con gli uffici attraverso le FAQ e una linea grafica più snella e adeguata ai cambiamenti del web ci aiuterà ad essere ancora più capaci di recepire le istanze dell’agricoltura lucana ed agire al meglio.”

“Nel rispetto dei regolamenti europei sull’identità unica dei siti dedicati ai fondi SIE – dichiara Vittorio Restaino, Autorità di Gestione del PSR FEASR 2014-2020 – il nuovo progetto editoriale è frutto di un proficuo lavoro svolto dai componenti il gruppo di Assistenza Tecnica che si occupa dei fondi comunitari FSE, FESR e FEASR in Regione che, insieme ai progettisti informatici dell’Ufficio Stampa e Comunicazione Istituzionale, lo ha realizzato secondo gli standard web di usabilità e accessibilità richiesti per la comunicazione istituzionale e su una piattaforma di editoria opensource”.

Strumento principale per acquisire e fornire le informazioni sull’attuazione del fondo FEASR, il sito è contraddistinto dal colore verde e si presenta suddiviso in categorie tematiche che informano sul PSR, sui bandi attivi e scaduti, sull’organizzazione interna dell’Ufficio Autorità di Gestione e del Comitato di Sorveglianza, sulle attività svolte insieme al partenariato economico e sociale, sulla comunicazione del programma.

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