Pittella: “Su Matera-Ferrandina si riapre un capitolo storico”

Il finanziamento di 210 milioni di euro rappresenta un grande e positivo risultato, frutto di un impegnativo lavoro dei parlamentari lucani

L’Approvazione dell’emendamento alla Legge di Bilancio con la quale si assegnano 210 milioni di euro per il completamento della linea ferroviaria Ferrandina – Matera rappresenta un grande e positivo risultato, frutto di un impegnativo lavoro dei parlamentari lucani che hanno saputo mettere da parte ogni divisione politica per raggiungere insieme questo grande risultato. Con questo finanziamento la Basilicata e, in particolar modo Matera, possono guardare con fiducia al completamento di un’altra importante infrastruttura fondamentale in vista delle sfide strategiche che abbiamo davanti. Ringrazio i parlamentari e il Governo Renzi per aver mantenuto un impegno preso con tutti i cittadini lucani”. Lo dichiara il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella.

Braia: “La biodiversità come modello di sviluppo”

Istituita la “Comunità del cibo e della biodiversità di interesse agricolo e alimentare dell’area Sud della Basilicata” (Pollino-Lagonegrese)

“Dobbiamo vincere la sfida alla omologazione perché la biodiversità può avere un ruolo primario per il rilancio della nostra regione. Oggi, con la firma di questo accordo diciamo “Si” a un modello nuovo di comunità nel quale ognuno degli attori, dalle istituzioni alle scuole coinvolte, dai produttori ai consorzi di tutela, deve fare la propria parte per generare nuovi modelli di sviluppo. Biodiversità significa tipicità e identità territoriale: può e deve diventare unicità, su cui creare proprio quel valore che ci rende distintivi, attrattivi e che ci permette di proporre un territorio e degli alimenti ricercati da turisti e visitatori.”

Lo ha dichiarato l’Assessore alle Politiche Agricole e Forestali Luca Braia intervenendo a Rotonda, dove, con la firma di un accordo, si è istituita la “Comunità del cibo e della biodiversità di interesse agricolo e alimentare dell’area Sud della Basilicata” (Pollino-Lagonegrese) “I processi di cambiamento hanno effetti se una comunità nel suo insieme ne prende coscienza. Dietro la costituzione della comunità del cibo e della biodiversità c’è un patto territoriale che deve vedere tutti protagonisti attivi. La Basilicata, è oramai evidente, è uno straordinario territorio con grandissime potenzialità naturali. Una regione che conserva la sua biodiversità e che deve oggi fare un salto di qualità fondamentale, prendendo coscienza delle enormi potenzialità e passando dall’esclusiva azione di tutela e conservazione, che è stata decisiva per il mantenimento del contesto ottimale, a un processo di consapevole valorizzazione.

Abbiamo le regole che tutelano la biodiversità ed ora dobbiamo far diventare tutto questo valore economico, soprattutto per contrastare lo spopolamento proprio dei luoghi in cui è esattamente la principale caratteristica, anche grazie alla nuova generazione di agricoltori che con i primi insediamenti è chiamata ad affrontare la sfida. In queste aree in cui non si può fare agricoltura intensiva, dobbiamo essere capaci di essere complementari nelle azioni e costruire un sistema virtuoso in cui i territori diventano caratterizzati proprio dalla loro tipicità, che è esattamente la diversità che va comunicata, promossa e venduta. L’istituenda comunità del cibo e della biodiversità dovrà far crescere la consapevolezza e al contempo trasformare l’attività agricola mettendo in campo anche modelli di produzione e commercializzazione che rispettano l’ambiente e sono sostenibili dal punto di vista della biodiversità, rappresentando modelli comportamentali e di produzione che vengono scelti sia dalla comunità che mangia e sia dalla comunità che vuole visitare luoghi unici.

La Basilicata diventa quindi un brand perché è un luogo nuovo, elemento di scoperta e di grande novità anche grazie alla grande vetrina di Matera Capitale Europea della Cultura 2019. E’ arrivato tempo nuovo di vivere la biodiversità della Basilicata come unicità di un popolo che vive nella sua dimensione territoriale e la porta a valore. Ci promuoviamo come territorio, con una capacità di attrazione differente, un modello collettivo, una comunità, anche nelle fiere specializzate. Diverse sono le misure del PSR Basilicata 2014-2020 messe a disposizione di chi intorno alla biodiversità vuole creare un investimento economico e sviluppo. Dalla misura 10 (allevatori custodi, agricoltura integrata, semina su sodo) alla misura 11 sul biologico su cui abbiamo fatto l’importante scelta politica di mettere a disposizione 87 milioni di euro e circa il 40% in più dei premi, proprio perché le caratteristiche di poca antropizzazione ci consentono di essere credibili per la pratica del biologico e aggredire un mercato enorme di persone che oggigiorno vogliono mangiare bene e mangiare sano. Oltre 2400 aziende si occuperanno di biologico nei prossimi anni per un totale di circa 74 mila ettari. Non possiamo perdere l’occasione. La misura 16 relativa alle filiere e la misura 3.2 di imminente uscita per la promozione e valorizzazione delle produzioni di qualità, saranno altri strumenti economici per i territori.

Abbiamo cominciato – conclude l’Assessore Luca Braia – il percorso di unificazione del testo unico sulla multifunzionalità in agricoltura che comprenderà agriturismo, turismo rurale e agricoltura sociale. Con la sfida aperta di arrivare ad utilizzare il 100% dei prodotti lucani nei nostri agriturismi che sono la vera porta dell’accoglienza in Basilicata, come già fanno ad esempio già in Toscana. E’ il tempo del coraggio e di scelte di cambiamento. La Biodiversità diventa quindi l’elemento per difenderci dall’omologazione, per differenziarci e farci apprezzare e riconoscere per quello che è la nostra unicità. E’ il tempo della biodiversità culturale per la Basilicata e come comunità dobbiamo saper cogliere ogni opportunità, insieme.”

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Voucher per i master universitari, approvato l’avviso pubblico

E’ di diecimila euro il contributo finanziario massimo che la Regione eroga per gli anni accademici 2015/2016 e 2016/2017.

La Giunta regionale ha approvato l`Avviso Pubblico per la concessione di contributi per la partecipazione a master universitari in Italia e all’estero per gli anni accademici 2015/2016 e 2016/2017. Le risorse finanziarie del PO FSE Basilicata 2014/2020 disponibili per tale azione ammontano a 1,5 milioni di euro. Tale iniziativa è volta a favorire l’accesso all’alta formazione dei laureati in cerca di occupazione, compresi quelli individuati dalle legge regionale per i lucani all’estero.

Il contributo finanziario che la Regione eroga a copertura, intera o parziale, dei costi sostenuti per la partecipazione ai master è vincolato alla acquisizione del titolo entro il 31 dicembre 2017 e con la presentazione dell’intera documentazione entro il 31 gennaio 2018. L’entità del voucher non potrà superare i diecimila euro. I candidati che hanno ottenuto contributi di diversa natura, a copertura parziale dei costi, possono richiedere alla Regione, la copertura della parte restante. Per rimuovere gli ostacoli alla partecipazione delle persone residenti in località diverse da quella di svolgimento dei master la Regione concede, inoltre, un contributo forfettario per le spese di soggiorno dei partecipanti fino ad un massimo di 200 giorni di effettiva frequenza.

Possono presentare la domanda i candidati che risultino: disoccupati o inoccupati alla data di avvio del master; in possesso di un titolo di laurea (diploma di laurea vecchio ordinamento, laurea triennale, laurea specialistica o magistrale, titolo equipollente) rilasciato da Università straniere alla data di avvio dei master; residenti in Basilicata al momento della iscrizione ai Master e per tutta la durata dello stesso, sino allo svolgimento dell’esame finale per il conseguimento del titolo o ,rientranti nelle categorie individuate dalle legge regionale per interventi in favore dei lucani all’estero. I candidati dovranno essere iscritti: per l’anno accademico 2015/2016, ad un master universitario di primo livello o di secondo livello, avviato, che non si sia concluso con il conseguimento del titolo finale alla data di presentazione della domanda di partecipazione prevista dall’avviso; per l’anno accademico 2016/2017, ad un master universitario di primo livello o di secondo livello già avviato o da avviarsi entro il 31 gennaio 2017.

Considerata la peculiarità di alcuni ordinamenti universitari stranieri, i master svolti all’estero, sono finanziabili esclusivamente qualora il candidato sia in possesso, alla data di avvio del master, di laurea specialistica , magistrale o conseguita secondo le regole del vecchio ordinamento. Le istanze per accedere ai contributi dovranno essere presentate, a partire dalla data di pubblicazione del bando e fino alle ore 12.00 del 31 dicembre 2016, attraverso il portale istituzionale della Regione Basilicata. Il candidato che opta per i master universitari programmati alla data di pubblicazione dell’avviso sul portale della Regione, da avviarsi entro il 31 gennaio 2017, dovrà completare invece la procedura on line entro le ore 12.00 del 31 gennaio 2017. L’Avviso completo sarà pubblicato nei prossimi giorni sul portale istituzionale e sul Bollettino Ufficiale della Regione Basilicata.

Celebrazioni a Vienna del 50° della costituzione dell’Unido: l’intervento di Pittella

Il governatore lucano, che era accompagnato dal direttore generale del Dipartimento Agricoltura Oliva e dall’amministratore unico di Sviluppo Basilicata, Maruggi, ha avuto una serie di incontri bilaterali con alte autorità dello Stato del Bahrein ed altre importanti personalità potenzialmente interessate ad investire in Basilicata

Il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, è intervento nel pomeriggio di oggi, a Vienna, alle celebrazioni del 50 anniversario della costituzione dell’Unido, l’Agenzia specializzata delle Nazioni Unite per lo sviluppo industriale che assiste i Paesi in via di sviluppo e quelli con economie in transizione, al fine di favorirne uno sviluppo sostenibile. Il governatore lucano, che era accompagnato dal direttore generale del Dipartimento Agricoltura Oliva e dall’amministratore unico di Sviluppo Basilicata, Maruggi, ha avuto una serie di incontri bilaterali con alte autorità dello Stato del Bahrein ed altre importanti personalità potenzialmente interessate ad investire in Basilicata.

In particolare, Pittella ha approfondito alcuni aspetti del progetto pilota “We are the people” con Rawya Mansour, la fondatrice di Ramsco, che come si ricorderà insieme con l’imprenditore egiziano Naguib Sawiris, ha sottoscritto nei mesi scorsi a Matera la dichiarazione comune di intenti che è alla base dell’iniziativa di accoglienza dei migranti. Accolto dal direttore del Dipartimento investimento ed innovazioni dell’Unido, Calzadilla, il presidente della Regione ha poi avuto modo di parlare ad un pubblico qualificato, composto da delegati dell’Agenzia Onu provenienti da tutto il mondo, riscuotendo consensi e un grande interesse per la Basilicata, il cui fascino – per la presenza di Matera Capitale della Cultura 2019 – ha ormai superato i confini nazionali. “Con Unido – ha ricordato Pittella – abbiamo avviato una proficua collaborazione sancita da accordi formali: nel febbraio del 2015, la Regione ha infatti sottoscritto con l’Agenzia dell’Onu una joint declaration, finalizzata ad avviare un percorso di crescita comune, attraverso l’organizzazione di incoming di imprenditori dei paesi con mercati emergenti interessati a conoscere le eccellenze industriali della Basilicata”.

“E’ stato l’inizio di un percorso che – ha ricordato ancora il governatore lucano – ci ha portato ad organizzare nel dicembre dello stesso anno un meeting a Matera al quale hanno preso parte donne imprenditrici provenienti dai paesi Arabi, Africani e del Mediterraneo.
Si è trattato di un confronto partecipato su buoni esempi e pratiche imprenditoriali e gestionali, connessi al mondo della cultura e della creatività, capaci di influire positivamente sullo sviluppo dei territori. In quella occasione abbiamo ascoltato storie, scambiato esperienze e know how. Ed è stata in quella circostanza, grazie all’incontro tra sensibilità appartenenti a culture diverse ma vicine nella visione di futuro, di sviluppo e di integrazione, che è nata l’idea di sperimentare in Basilicata una iniziativa di accoglienza per i migranti, ma anche di potenziamento delle politiche a sostegno di agricoltura, turismo e cultura”.

Soffermandosi poi sul progetto “We are the people”, il presidente Pittella ha posto l’accento sulla volontà di sperimentare “forme innovative di economia sociale, volte a trasformare l’emergenza umanitaria in una opportunità di sviluppo per il territorio regionale”.

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Matera 2019, incontro pubblico col segretario dell’Eu Japan Fest

Nel percorso verso Matera 2019 proseguono gli scambi culturali con il Giappone, avviati dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019 a partire dal gennaio 2016. Il 24 novembre il segretario generale dell’Eu Japan Fest, Shuji Kogi, sarà a Matera per l’incontro pubblico “EU Japan Fest meets Matera 2019”, che si terrà presso il centro per la creatività di Casa Cava dalle ore 17:30 alle 20:00.

L’appuntamento organizzato dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019 – si legge in una nota –  è pensato per conoscere le attività svolte dall’EU Japan Fest nelle altre Capitali Europee della Cultura e le opportunità di cooperazione con la scena creativa giapponese che possono nascere nell’ambito di Matera 2019. «Da ventitré anni l’EU Japan Festè uno dei momenti salienti delle Capitali Europee della Cultura che finanzia mettendo in relazione la cultura giapponese con quella della Capitale designata – dichiara il Direttore della Fondazione Matera-Basilicata 2019, Paolo Verri. La collaborazione avviata attraverso il segretario generale Kogi, consentirà di avvicinare due nazioni sintonizzate sui temi della comunicazione e del design, portando sia la cultura italiana in Giappone che quella nipponica qui da noi». L’Eu Japan Fest Committee è un ente senza fini di lucro che ha, fra i suoi principali obiettivi, quello di sostenere le attività culturali e artistiche in Europa e di diffondere la cultura giapponese. Si tratta di un organismo di cui fanno parte tutti gli ambasciatori del Giappone in Europa oltre che rappresentanti di importanti aziende private giapponesi.

L’EU Japan Fest – sottolinea il comunicato della Fondazione Matera-Basilicata 2019 –  supporta alcune iniziative inserite nei programmi delle Capitali Europee della Cultura coerenti con i rispettivi dossier e che hanno a che fare con la multiculturalità e lo sviluppo sostenibile del benessere economico delle comunità. Ad esempio, lo scorso anno nelle Capitali Europee della Cultura del 2015, l’EU Japan Fest Committee ha supportato una mostra di Van Gogh a Mons (Belgio) con opere provenienti da collezionisti giapponesi, uno scambio culturale fra le università del Giappone e quelle delle due città ECoCMons e Pilsen. Quest’anno nella città di San Sebastian in Spagna, Capitale Europea della Cultura 2016, sono stati promossi progetti condivisi: la seconda edizione di Cinema Caravan, con un programma di mostre, film, performance di artisti giapponesi ed europei, e sul tema dello sport, la terza edizione di Basque Japanese meeting.

Alle 17:30 è prevista la registrazione dei partecipanti. L’incontro inizierà alle ore 18:00 e proseguirà fino alle ore 20:00.

70 anni di emigrazione, Centro “Calice”: mostra e convegni in Belgio

Per iniziativa e su invito della Federazione dei Lucani in Belgio, sono stati celebrati i 70 anni di Emigrazione italiana e Lucana nel Limburgo. Lo rende noto il Centro Lucani nel Mondo “Nino Calice” della Regione Basilicata.

“Una serie di manifestazioni  – spiega una nota –  promosse con l’intento di ricordare e raccontare le esperienze vissute sin dai primi arrivi, dai nostri corregionali, attraverso gli occhi e gli sguardi di chi lo ha vissuto in prima persona (su tutti Rocco Berterame, 92 anni originario di Abriola, oggi guida dei visitatori alla miniera di Beringen) che ha avuto il sostegno della Commissione Regionale dei Lucani nel Mondo presieduta da Franco Mollica e dal Centro Lucani del Mondo della Regione Basilicata.

Negli incontri istituzionali la delegazione lucana, che ha portato i saluti ufficiali del Presidente della Regione Marcello Pittella e del Presidente della CRLM Franco Mollica ed i relatori del convegno, guidati dal Consultore dei Lucani in Belgio, Antonio Friggione e dal Presidente della federazione dei Lucani Mario Famularo, hanno potuto verificare il grado di condivisione alla vita sociale ed economica di questa area del nord del Belgio, caratterizzata dalla presenza di comunità lucane ben organizzate e strutturate, come quelle provenenti da Genzano, Acerenza, Palazzo e quelle di Ruoti e del Marmo, che nelle aree di Beringen, Genk, Maasmechelen hanno stabilito la loro residenza e dato un futuro ai propri figli ed alle generazioni seguenti.

E proprio le nuove generazioni sono state protagoniste degli incontri tenuti nelle due sedi comunali e nei convegni che hanno fatto registrare gli interventi e le testimonianze di chi in miniera ci ha lavorato e di chi, pur in presenza di un lavoro duro e massacrante e di un accordo (carbone in cambio di braccia umane) mai rispettato, ha ringraziato chi gli ha dato la possibilità e l’opportunità di guardare al proprio futuro con maggiori certezza.

Negli interventi dei Sindaci dei due comuni, dal racconto sulla storia dell’emigrazione lucana del Coordinatore del Centro Lucani nel Mondo, Luigi Scaglione, che ha anche illustrato il Museo dell”Emigrazione e le sue storie guida e di Franco Sabia e dalle testimonianze con i servizi televisivi presentati da Renato Cantore, sono emerse la forza di volontà ed il rispetto per il Paese che li ospitava e li accoglieva, dei nostri corregionali. Una caratteristica riconosciuta anche dal Consigliere Commerciale dell’Ambasciata in Belgio, Andrea Samà, intervenuto alla giornata conclusiva delle celebrazioni.

Nessuna nostalgia, nessuna retorica, ma figure come quelle di Pietro Cristiano, Francesco Scatorchia, Francesco Lauria e Michele Di Benedetto, prese in prestito dai nostri corregionali come esempi di laboriosità e capacità di aggregazione delle comunità emigrate, sono il sale di una rinnovata intesa e di un forte riconoscimento solidale tra la Regione di nascita ed il Belgio in questo caso. E anche qui, la conferma, che esistono emigrazioni diverse, storie diverse, esperienze diverse, ma un unico filo conduttore: l’amore per la terra natìa.
Da registrare – conclude il Centro Lucani nel Mondo “Nino Calice” –  numeri record nelle prime tre giornate di visita alla Mostra sull’Emigrazione Lucana in Belgio e nel Mondo”.

Pittella a #Narrazioni19

Il presidente della Regione Basilicata ha toccato diversi temi: visione futura delle politiche regionali e nazionali, coesione regionale; Matera 2019, Valbasento, migranti e progetto “We are the people”, infrastrutture

Il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, ha chiuso ieri, a Matera, l’edizione 2016 di #Narrazioni19, il secondo dei cinque appuntamenti annuali di riflessione sulla comunicazione e lo storytelling, promosso dal CISST (Centro Internazionale per gli Studi Storici Sociali e dei Territori) di Potenza, facente capo al CGIAM. Intervistato dal giornalista Mario De Pizzo, il governatore lucano ha toccato diversi temi: visione futura delle politiche regionali e nazionali, coesione regionale; Matera 2019, Valbasento, migranti e progetto “We are the people”, infrastrutture.

“Abbiamo bisogno di parlare con sincerità ai cittadini per costruire, su questo rapporto, un orizzonte più stabile e duraturo anche rischiando di perdere consenso”, ha detto Pittella. “E’ facile cadere nell’arrendevolezza – ha aggiunto – ma oggi abbiamo il compito di affrontare i problemi di petto con tenacia, passione e umiltà. Quando si prova ad apportare nuove riforme e a scardinare vecchi paradigmi, inevitabilmente si rischia di confliggere con un pezzo consolidato di vita. Oggi siamo chiamati ad un colpo di reni. Proviamo ad abbandonare la professione di demolitori e a diventare muratori specializzati. Se così fosse stato, oggi, la Basilicata, poteva affermarsi al + 8,5% anzicché al +5,5%”.

Sul tema della perdita della fiducia nelle istituzioni e su come rimettere in marcia la Basilicata partendo dall’idea di una maggiore unità, Pittella ha dichiarato: “Possiamo rimettere in moto la comunità attraverso una maggiore capacità di coesione istituzionale, a tutti i livelli, partendo dal rapporto con i sindaci”. “Abbiamo bisogno poi di ritornare nelle case delle persone, tra la gente, nei luoghi di aggregazione – ha aggiunto – Dobbiamo tornare ad ascoltare i cittadini e provare a persuaderli che solo l’impegno e l’assunzione di responsabilità da parte di ognuno di noi, può contribuire a creare un senso di comunità e a  riconoscere le specificità dei vari territori: non tutti possono fare tutto. Ma possiamo costruire una rete che può diventare uno splendido mosaico che svolge funzioni di sistema”, ha sottolineato Pittella.

“Dobbiamo mettere l’orecchio a terra per capire come stanno le cose. Per anni la politica ha smesso di ascoltare. Abbiamo il compito di infondere coraggio e fiducia e soprattutto realizzare cose concrete”. “Quando da Roma riceviamo i complimenti per i dati Svimez, la medaglia d’oro per Matera, io sento un sentimento di orgoglio per la nostra regione – ha detto il presidente – Non mi va di far naufragare questi traguardi solo per il gusto di autofustigarci. Proviamo a costruire un sentimento di maggiore autostima e di fiducia nelle nostre capacità. Non dobbiamo demordere. Ecco cosa ci tocca fare: buone pratiche amministrative, fusione, dialogo con i cittadini, anche con chi preferisce usare il fischietto più delle parole”.

Su Matera 2019 Pittella ha detto: “Stiamo andando avanti sul dossier. C’è stato un periodo in cui si è dato sfogo più al litigio che alla sinergia e al lavoro produttivo e costruttivo. Il dossier va avanti. Stiamo creando occasioni propizie sul piano della dotazione finanziaria. Matera assurge ad un ruolo mondiale e va avanti di suo. Abbiamo bisogno solo proseguire sugli investimenti e sulle infrastrutture”. “Ho consigliato all’amministrazione di Matera di rivolgersi ad un soggetto terzo per la gestione delle copiose risorse che sono giunte – ha detto – La Fondazione sta flettendosi verso una governance più partecipata. Non c’è una seconda Matera2019 ragione per cui dobbiamo, per responsabilità, utilizzare questa occasione fino in fondo”. “Se oggi registriamo 2,3 milioni di cittadini temporanei, +16% di arrivi, +7% di presenze nel 2016, vuole dire che questa cosa funziona e che, la crescita del pil di Matera, farà lievitare quello dell’intera Basilicata”.

Per quanto riguarda il tema Valbasento e la possibilità di far diventare l’area industriale un hub per l’industria 4.0, Pittella ha dichiarato: “Sta andando avanti la bonifica dell’intera area. Abbiamo raggiunto l’accordo con Syndial che si farà carico dell’80% dei costi mentre il 20% resterà alla Regione. E’ una storia lunga più di 20 anni che oggi portiamo a casa”. “Grazie ai 120 milioni dell’ultimo fondo Pia, che con il co-investimento privato diventano 400 – ha aggiunto il governatore – riusciremo auspicabilmente a creare 1800 nuove assunzioni, di cui una parte provenienti dalle liste di mobilità. Questo per dire che c’è la volontà di investire nelle aree di maggiore appeal per le aziende, e proponiamo di fare della Valbasento il luogo ideale per lo sviluppo di tutte quelle attività presentate dal nascente cluster sulla bioeconomia”. “C’è una visione ma non c’è molto tempo – ha sottolineato poi Pittella – oggi, dopo oltre 20 anni di immobilismo, siamo chiamati a decidere in tre secondi, a pensare in due, a socializzare in uno. Non sempre le scelte che prendi in tre secondi sono quelle giuste. Però se ne impieghi quattro di secondi, succede la catastrofe sul piano mediatico”.

Sul progetto “We are the people” e sulla gestione migranti Pittella ha dichiarato: “Sono stato uno dei pochissimi presidenti in Italia a dire che siamo pronti a raddoppiare il numero dei migranti. Un’affermazione che è frutto di una profonda riflessione e di poco consenso. Chi sostiene, però che questa mia scelta sia mirata ad un’azione di sostituzione etnica, fa solo del terrorismo psicologico”. “Parto dalla premessa che il fenomeno della migrazione, oggi, interessa 60 milioni di cittadini e che il 3% di questi giunge in Italia. Nei prossimi 20 anni si immaginano ulteriori 100 milioni di persone in cammino. Non possiamo pensare, dunque, di fermare questo flusso semplicemente con le mani. Non possiamo trovarci, domani, senza regole. Proviamo quindi a regolamentare e a trasformare in opportunità quella che, oggettivamente, oggi, rappresenta una criticità”. “Questo è proprio l’obiettivo dello studio We are the people – ha poi aggiunto Pittella – costruire attraverso l’investimento del magnate egiziano, Naguib Sawiris, un progetto di accoglienza e integrazione che possa creare sia occupazione per i lucani sia, per tipologia di manzioni, per i migranti, provando a modulare un fenomeno che altrimenti impazzirà anche in Basilicata”. “Proviamo quindi a non subire il fenomeno ma a guidarlo – ha detto il presidente – possiamo scrivere una cifra avanzata di civiltà senza fare terrorismo psicologico. Anche io penso alla sicurezza dei miei e dei nostri figli, ma mi persuade l’idea che non saranno sicuri se non ci impegniamo ad affrontare il problema senza provare a correggere il tiro”.

“Sono assolutamente favorevole alla Matera-Ferrandina”, ha detto poi Pittella parlando del tema delle infrastrutture. “Quando abbiamo scelto le quattro priorità al tavolo con il Governo, ci è stato dato un budget oltre il quale non potevamo andare. Abbiamo quindi deciso la Potenza-Ferrandina-Matera, strada; i lavori di manutenzione della Basentana, che non vengono fatti da oltre 40 anni; la Potenza-Melfi; la Murgia-Pollino. Per la Ferrandina -Matera servirebbero ulteriori 250 milioni di euro più le risorse per la gestione che in questo momento il Governo ha dichiarato di non poter sostenere sul piano economico anche se, l’investimento, rientra immediatamente dopo le quattro priorità”, ha concluso Pittella.

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Vertenza Ronda, decisivo l’intervento di Pittella

Una telefonata nella tarda mattinata di ieri tra il governatore lucano e il presidente della Cosmopol Carlo Matarazzo ha consentito di sbloccare la trattativa

La firma in calce al verbale di accordo che ha consentito di salvare i 274 posti di lavoro de “La Ronda” è stata apposta ieri sera nella sede del Ministero del Lavoro a Roma. Ma la vertenza era stata sbloccata di fatto qualche ore prima a seguito di una decisiva telefonata tra il presidente della Regione, Marcello Pittella, e il presidente della Cosmopol, Carlo Matarazzo.

Per quanto preso da mille impegni, avendo in agenda prima l’appuntamento in Prefettura per la sottoscrizione dell’accordo quadro per il contrasto al caporalato e, a seguire, l’incontro a Palazzo di Giustizia con il sottosegretario Gennaro Migliore che ha poi consentito, come si sa, di ottenere la rassicurazione da parte del Governo sul futuro della Corte di Appello del capoluogo, il presidente Pittella aveva esplicitamente chiesto al direttore generale Vito Marsico di essere costantemente informato sull’esito della trattativa  portata avanti da sindacati e Cosmopol, con la mediazione  della Regione.

In tarda mattinata la telefonata decisiva tra Pittella e Matarazzo. L’intervento del capo del governo regionale è stato determinante per superare gli ultimi due scogli che avevano impedito sino a quel momento la sottoscrizione dell’accordo. Vale a dire: applicazione integrale dell’articolo 18 e corresponsione di una premialità, pari a uno scatto di anzianità a tutti i lavoratori.

La “moral suasion” posta in essere dal governatore lucano ha consentito di tirare un forte sospiro di sollievo, in un momento nel quale la Basilicata non si può consentire di perdere anche un solo posto di lavoro.  E in questo caso a rischio ve ne erano tantissimi. Al presidente Pittella non è ovviamente sfuggito il ruolo determinante svolto dalle segreterie regionali dei tre sindacati confederali, oltre che dal management della Cosmopol,  che il governatore lucano ha voluto questa mattina ringraziare di persona.
ni.gra.

Enti locali, seminario sull’armonizzazione contabile

L’attività formativa, riservata agli amministratori, ai funzionari e ai revisori dei conti degli Enti pubblici, si terrà il 22 e 23 novembre

Si terrà il 22 e 23 novembre nella sala A del Consiglio regionale, dalle ore 9 alle 14, un’attività formativa riservata agli amministratori, ai funzionari e ai revisori dei conti degli Enti pubblici. Il seminario verterà sull’armonizzazione contabile negli Enti locali e avrà come tema la “Pianificazione strategica ed operativa” con riferimento agli “Adempimento e obblighi relativi al bilancio di previsione 2017”.

Introdurrà i lavori Emilio Libutti, dirigente dell’Ufficio Autonomie locali e Decentramento amministrativo, che ha organizzato l’iniziativa. Le relazioni saranno affidate a Daniela Morgante, magistrato della Corte dei Conti, e a Andrea Zirzuolo, docente universitario di Economia delle aziende pubbliche.

Lotta al caporalato, firmata intesa attuativa

Pittella: “La Basilicata regione virtuosa in materia di accoglienza dei migranti e di lotta al caporalato”

È stato firmato questa mattina, nella Prefettura di Potenza, l’accordo quadro attuativo del protocollo sperimentale nazionale contro il caporalato e lo sfruttamento lavorativo in agricoltura “Cura, legalità, uscita dal ghetto”. A sottoscriverlo il presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella, i prefetti di Potenza e Matera, i rappresentanti della Direzione Territoriale del Lavoro e della Direzione generale dell’ASP di Potenza oltre ai segretari regionali delle sigle sindacali di categoria, ai responsabili delle associazioni datoriali del comparto agricolo e delle associazioni di volontariato e del terzo settore impegnate in materia di assistenza sanitaria ed umanitaria.

L’accordo, proposto dalla Regione Basilicata e ad approvato dal Ministero dell’Interno, è finalizzato alla piena integrazione dei lavoratori stranieri stagionali e alla repressione dei fenomeni di illegalità nell’intermediazione della manodopera e nella gestione dei rapporti di lavoro. Inoltre, è finalizzato a promuovere la legalità e la sicurezza nel settore agricolo e a diffondere pratiche per la valorizzazione delle aziende impegnate nella lotta al caporalato.
“Proviamo a far diventare questa terra ‘laboratorio’ . Spesso non è facile perché le emergenze sui migranti sovrastano Italia, Europa e a maggior ragione la Basilicata, ma, sulla lotta al caporalato, abbiamo svolto un ottimo lavoro grazie alla nostra task force e all’azione straordinaria delle Forze dell’Ordine insieme alle prefetture . Basti pensare a come negli ultimi due anni siano state superate le forti criticità legate al caso Boreano”. Lo ha detto il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, aprendo i lavori del tavolo di coordinamento.

“Con questo accordo – ha aggiunto Pittella – mettiamo in campo un ulteriore tassello sul tema della lotta al caporalato e intorno al grande dibattito sull’immigrazione. Il protocollo è attuativo di un’intesa più ampia che noi continueremo ad irrobustire con la nostra attività. C’è una responsabilità che la Regione Basilicata, come istituzione, ha inteso fortemente assumere attraverso la task force. La lotta al caporalato rappresenta la cifra più avanzata della nostra civiltà politica ed istituzionale. È una battaglia che abbiamo inteso assumere – ha aggiunto – provando a recuperare una centralità scomoda nel panorama nazionale e che dobbiamo sostenere con la concertazione e la sinergia di tutti gli attori coinvolti. Ognuno di noi è indispensabile per conseguire buoni risultati”.

“Abbiamo stanziato 300mila euro – ha aggiunto il presidente – e saremo pronti, nell’avanzamento della progettualità, a stanziare e a recuperare altre risorse sul PON sicurezza, oltre ai due milioni di euro che avevamo già previsto a copertura di questo programma. Il tavolo di coordinamento arriva dal protocollo nazionale perché la manodopera agricola deve essere sotto l’egida della legalità e della sicurezza”, ha sottolineato il prefetto di Potenza Marilisa Magno, soffermandosi sulle linee di accoglienza contemplate dall’accordo quadro: assistenza sanitaria, trasporti, lavoro e integrazione. L’accordo prevede, inoltre, la realizzazione, in entrambi i territori delle province di Potenza e di Matera, di aree di ospitalità temporanea dei braccianti stranieri stagionali all’interno di moduli abitativi prefabbricati, l’attivazione di presidi sanitari ambulatoriali per interventi di prevenzione, l’attuazione di servizi di trasporto gratuito da e verso i luoghi di lavoro, nonché di progetti di integrazione socio-culturale.

Le azioni, tese a garantire ai lavoratori condizioni di vita e di lavoro dignitose, che possano contribuire a contrastare il fenomeno del caporalato, saranno sostenute in parte con risorse regionali e in parte con fondi statali a valere sul fondo FAMI, nel rispetto delle procedure e della normativa di riferimento. Il presidente Pittella ha, infine, ricordato che il prossimo primo dicembre al Senato della Repubblica sarà chiamato a relazionare, in qualità di regione virtuosa e avanguardista, sul tema migranti dove coglierà l’occasione per evidenziare le frontiere da raggiungere in termini di grande qualità e civiltà: salute, lavoro, percorsi di informazione, diritti e doveri dei lavoratori, lotta al caporalato e accoglienza su cui la Basilicata ha già iniziato a lavorare.

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