La rassegna stampa dello speciale Capodanno Rai a Potenza
Di seguito, il link con la rassegna stampa del 2 gennaio relativa al Capodanno Rai andato in onda in diretta da Potenza
Di seguito, il link con la rassegna stampa del 2 gennaio relativa al Capodanno Rai andato in onda in diretta da Potenza
“La politica ha fatto il suo compito e deve ora stare fuori dalle passerelle. Dobbiamo provare però ad inserire nei programmi televisivi particolari occasioni di confronto e di approfondimento per quelli che sono gli aspetti peculiari della nostra regione come, ad esempio, l’innovazione tecnologica e l’agroalimentare di qualità.”
Si è svolta questa mattina, presso la Sala degli Specchi del Teatro “F. Stabile” di Potenza, la conferenza stampa di presentazione de “L’anno che verrà”, la trasmissione Rai che andrà in onda domani sera, alle ore 21.00, in diretta da piazza Mario Pagano. La tradizionale festa di Rai1 dedicata al Capodanno, giunta oramai alla sua quindicesima edizione, è stata realizzata, anche quest’anno, in collaborazione con la Regione Basilicata. Presenti all’incontro con la stampa il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, il sindaco di Potenza, Dario De Luca, il sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri, il direttore di Rai Uno, Andrea Fabiano, i conduttori, Amadeus, Teo Teocoli e Francesca Barra.
“Ringrazio il presidente Pittella per avere voluto organizzare, nella nostra città, questo evento straordinario – ha dichiarato il primo cittadino di Potenza, Dario De Luca – Ringrazio inoltre il direttore di Rai1 a cui voglio fare i complimenti perché in questi giorni abbiamo avuto modo di osservare l’enorme lavoro che la Rai ha fatto e devo dire che siamo rimasti enormemente sorpresi e impressionati”, ha aggiunto De Luca. “Ringrazio inoltre della sua presenza il sindaco di Matera, il mio amico Raffaello De Ruggieri, perché sappiamo che tutto questo è stato possibile per il fatto che Matera è stata designata capitale europea della cultura per il 2019. Questa designazione ci riempie di orgoglio e fa sì che tutta la Basilicata, terra che ritengo essere una delle più belle d’Italia ma anche una delle meno conosciute, possa avere un beneficio. E’ quindi questa l’occasione per dare a Potenza visibilità anche oltre i confini regionali e nazionali”. “Ovviamente – ha concluso il sindaco di Potenza – saluto anche i due conduttori, Teo Teocoli ed Amadeus, dando loro il benvenuto nella nostra città, con la speranza che possano trovarsi bene. Aldilà del freddo, che hanno già avuto modo di constatare, Potenza saprà dimostrarsi accogliente e compensare con il calore umano delle persone che ci vivono il freddo di questi giorni”.
Un ringraziamento alla Regione Basilicata e a chi si è attivato per la splendida iniziativa è arrivato anche dal sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri. “Sono qui – ha detto De Ruggieri – per un elementare dovere istituzionale, perché non potevo rimanere nel nascondiglio rassicurante di Matera. Un nascondiglio che come voi sapete ormai ha assunto autorevolezza nazionale per quello che sarà la sua funzione ed il suo ruolo nel 2019”. “Sono qui – ha affermato – soprattutto per ribadire il concetto che solo la comunità territoriale, istituzionale, umana di questa regione può creare le condizioni per costruire visioni di futuro e visioni di un avvenire diverso. Sono qui per brindare all’anno nuovo, perché il 2017 possa rompere staticità e inerzie e perché possa essere, in primis, un brindisi alla vita di un futuro diverso e migliore per questa regione. Lavorare insieme significa responsabilizzarsi tutti, tutti in un disegno diverso e migliore”. “Un affettuoso mio personale augurio di buon anno, infine, va alla città di Potenza, al suo Sindaco e alla sua comunità”, ha concluso il De Ruggieri.
“Consegno alla stampa e agli ospiti non solo un saluto da parte di tutta la Regione ma un sentimento di orgoglio di questa regione e di questa città che è la città capoluogo”, ha detto il presidente Pittella. “Quando abbiamo scelto con i vertici della Rai di far diventare la Basilicata il luogo dove, attraverso il capodanno ma non solo, si potesse creare un recupero di autostima per una regione del mezzogiorno d’Italia che ha bisogno di guardare al futuro, lo abbiamo fatto perché le potenzialità ce le ha”, ha aggiunto. “Dopo la scelta di Matera, lo scorso anno, decidemmo di contrattualizzare l’accordo con la Rai per i 4 anni successivi perché il Capodanno diventasse per noi una vetrina straordinaria non soltanto per le persone che saranno in piazza, ma per i milioni di telespettatori che l’anno scorso ci hanno guardato in televisione, che hanno visto Matera, così come domani vedranno Potenza, le immagini delle dolomiti lucane, delle bellezze del nostro territorio, di questa straordinaria città e di questo hinterland particolarmente suggestivo”.
“La politica ha fatto il suo compito e deve ora stare fuori dalle passerelle – ha aggiunto il governatore – dobbiamo provare però ad inserire nei programmi televisivi particolari occasioni di confronto e di approfondimento per quelli che sono gli aspetti peculiari della nostra regione come, ad esempio, l’innovazione tecnologica e l’agroalimentare di qualità. La nostra presenza in Rai rappresenta lo sforzo che una Regione prova a compiere per far conoscere le peculiarità e le potenzialità, accrescendo la capacità di sfida dei propri cittadini per provare a recuperare una centralità nel mezzogiorno e in Italia”. “Del resto Matera ce la dice lunga – ha aggiunto Pittella – fa registrare un aumento annuale di 200mila presenze in più ogni anno e quindi proviamo ad ottimizzare questo straordinario veicolo dalla bellezza per dire che l’intera regione e l’intero paese Italia ne può godere. E la scelta della città capoluogo è stata fatta perché Potenza ha bisogno di tornare a svolgere una funzione essenziale di cerniera in questa regione”. “Vi osserverò da casa come ho fatto l’anno scorso – ha concluso il presidente – perché penso che il compito delle istituzioni, dei presidenti, della politica, debba fermarsi ad un certo punto. Questa è la festa dei cittadini lucani e attraverso loro dell’intera Italia”.
“Il coinvolgimento, il contorno che accompagna, precede e segue il Capodanno, fa si che Potenza ci fa avvertire una sorta di rinvigorita voglia di fare e di grande fermento che avverto tra i cittadini e di cui ne sono particolarmente felice. Ringrazio tutta la famiglia Rai e i nostri ospiti per l’opportunità che reciprocamente ci siamo dati provando a costruire dei ponti per il futuro”.
Il presidente della Regione Basilicata intervenendo oggi in Consiglio regionale ha messo in evidenza i tratti caratteristici del disegno di legge che cambierà la Sanità lucana, ribadendo la necessità di “fare rete”
Emergenza, territorio, acuzie. Per il governatore lucano, Marcello Pittella, sono questi i tre punti fondamentali ed aggreganti del lavoro svolto in vista del riordino del sistema sanitario regionale. Il presidente lo ha ribadito anche oggi, aprendo la discussione in Consiglio regionale prima del voto sul disegno di legge che cambierà non poco la sanità lucana.
“Il lavoro che abbiamo svolto sul disegno di legge e che non ci siamo sottratti dal condividere con i territori – ha detto il presidente – si poggia su alcuni punti fondamentali, come l’esigenza di migliorare la qualità delle prestazioni sanitarie e della risposta alla domanda di salute, la riduzione delle liste di attesa e il riconoscimento di vocazione e di funzione di ogni struttura. Tra i presupposti – ha aggiunto Pittella – c’è anche l’idea di non dover assolutamente mettere in discussione la presenza, la sopravvivenza e la qualificazione di tutti gli ospedali in Basilicata. Non ci saranno chiusure o soppressioni. Tutte le strutture – ha garantito – concorreranno per vocazione ad una riorganizzazione della sistema sanitario regionale. I fondamenti della nostra riorganizzazione sono l’emergenza e il territorio: i Pronto soccorso attivi, che manterranno la funzione propria di ospedale che risponde alle acuzie, e le nuove forme di cura e assistenza, che ci consentiranno di andare sempre di più verso la deospedalizzazione.
Questo – ha specificato Pittella – avverrà nelle forme più innovative che la medicina mette in campo: non solo quelle dedicate alle patologie cronico-degenerative, ma anche le buone pratiche riconducibili all’assistenza domiciliare integrata, nella quale siamo terzi in Italia come scala di qualità dopo Emilia Romagna e Lombardia. In Basilicata – ha proseguito – già siamo stati capaci di promuovere e sviluppare innovative forme di deospedalizzazione e di assistenza al cittadino. Lo saremo ancora di più con il nuovo sistema sanitario. La terza parte importante di questo riordino è l’emergenza urgenza. La giunta regionale ha approvato non solo l’acquisto di ulteriori 15 ambulanze, ma ha messo sul tavolo una migliore articolazione della presenza delle stesse sul territorio, in modo da compiere il percorso fino al punto dell’incidente in non più di 21 minuti. Ma stiamo anche aderendo – ha detto ancora – all’idea che si possa, da qui ad alcuni mesi, consentire il volo h24 in tutti i comuni, approfittando dei cambiamenti della normativa sugli atterraggi che permette di utilizzare allo scopo anche piazzali attrezzati e illuminati”.
Il governatore si è poi soffermato sulla legge 161 e sui cambiamenti nella organizzazione del personale ospedaliero (che deve osservare undici ore di risposo dopo le otto di lavoro) determinati proprio da una normativa nazionale “che ci ha messi – ha sottolineato il governatore – in forte difficoltà, così come il limite di spesa sul tetto del personale sanitario che deve rifarsi a quello raggiunto nel 2004, meno l’1.4 per cento”. Pittella, ha poi ricordato “l’importanza di un sistema sanitario che metta in rete il territorio”, ribadendo che “non ci saranno soppressioni di ospedali, come avvenuto in altre regioni italiane” e garantendo che “mai verrà meno il dialogo con i diversi territori per capirne le esigenze e per trovare soluzioni alle criticità”.
Per il presidente “si sta lavorando per trovare una soluzione in favore dei precari che hanno partecipato alla selezione”
Il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, è intervenuto in Consiglio regionale nella discussione di un ordine del giorno presentato da alcuni consiglieri per impegnare la Giunta regionale “a favorire intese tra la società Acqua spa e i Consorzi di bonifica, società in house della Regione Basilicata al fine di avviare percorsi di collaborazione sinergica per la realizzazione delle rispettive finalità statutarie”.
L’ordine del giorno, ha riportato all’attenzione dell’assemblea la vicenda dei lavoratori precari che alcuni anni fa hanno partecipato ad una selezione di Acqua Spa e che a distanza di alcuni anni rivendicano l’assunzione a tempo indeterminato.
“Non bisogna trascurare le legittime attese e aspettative di quei ragazzi che hanno fatto il concorso: sarei scorretto se non facessi questa premessa”, ha detto il governatore Pittella, nel riferirsi ai partecipanti al concorso (undici dei quali hanno nel frattempo trovato una soluzione occupazionale ma con contratto ad orario ridotto, mentre in nove hanno ottenuto contratti a tempo di determinato o di collaborazione).
“C’è stato un tempo – ha ammesso il presidente – in cui la Regione ha pensato ad un concorso per 21 persone destinate ad Acqua Spa, senza che si sapesse all’epoca cosa dovesse accadere su questa vicenda. Ma non si può affermare nel modo più assoluto, che in noi non ci sia la volontà di stabilizzare. Finora, dove è stato possibile – ha messo in chiaro il presidente – tra Alsia e precari storici abbiamo stabilizzati un centinaio di persone. Siamo stati rispettosi degli anni di attesa di quei ragazzi che hanno lavorato nel precariato più assoluto. Fare professione d’intenti, però, diventa complicato per chi svolge azione di governo: trovare una soluzione, nello specifico per nove dei partecipanti al concorso di Acqua Spa non è cosa semplicissima. Una strada da seguire – ha spiegato – è sicuramente quella che scaturirà dal definitivo superamento dell’Eipli”. Nell’occasione, il presidente della Regione ha annunciato che il prossimo 16 gennaio a Potenza, con inizio alle 12, ci sarà un appuntamento con il ministro della Coesione territoriale e del Mezzogiorno, Claudio De Vincenti, in cui si prenderanno decisioni sul Patto per la Basilicata.
“Sarà quella – ha detto in merito Pittella – un’importante occasione per riprendere il tema del superamento di Eipli a favore di Acqua Spa o di società che con la Puglia, con la Campania e con il governo nazionale possano gestire i grandi invasi. Quel superamento – ha detto ancora – può rappresentare la soluzione per l’assunzione complessiva dei nove. Ma ci sono altre possibilità – ha proseguito – legate a situazioni nazionali, regionali e a condizioni economiche di sostenibilità che ci consentono di poter utilizzare le 21 persone che hanno partecipato a quel concorso. La strada tracciata con questo condiviso ordine del giorno – ha evidenziato – mette tutti noi nelle condizione di capire come aprire una finestra per questi lavoratori. Nessuno di noi si tirerà indietro. Finora, da quando ci siamo insediati, abbiamo sempre lottato per sconfiggere il precariato. Continueremo a lavorare per trovare una soluzione, mantenendo però – ha concluso – la nostra caratteristica di amministrazione prudente e diligente, molto accorta nell’utilizzo delle risorse a fronte dei servizi da erogare”.
Lo ha detto il governatore della Basilicata nel suo intervento prima della votazione del Rendiconto generale per l’esercizio finanziario
“Considero il 2015 un anno di cerniera. Lo definisco così, non solo perché nell’ambito dell’azione amministrativa e politica sono state raggiunte performance piuttosto significative, che hanno ricevuto apprezzamenti anche da parte del governo; ma anche perché va letto all’interno della precedente programmazione, e pure di quella iscritta a valle dell’assestamento 2015, relativa al periodo 2014-2020 e che troverà attuazione solo in maniera residuale nella parte relativa all’anno”. Lo ha detto questa sera, il governatore lucano, Marcello Pittella, nell’ambito della discussione in Consiglio regionale sul disegno di legge relativo al “Rendiconto generale per l’esercizio finanziario 2015 della Regione Basilicata”.
“Nel voler valutare il 2015 anno cerniera – ha detto ancora Pittella – penso che vadano tenute in considerazione alcune condizionalità. La prima è data dal fatto che le iscrizioni sulle previsioni definitive rivenienti dai nuovi programmi operativi 2014-2020 non erano spendibili del tutto, ma solo parzialmente. La seconda è legata alla riprogrammazione Fsc 2007-2013 che ha consentito di impegnare i fondi anche nei due anni successivi. L’altro fattore che ha condizionato l’azione 2015 – ha detto ancora – è stato il Patto di stabilità che oggettivamente, per alcuni aspetti, ha impresso purtroppo resistenze e frenate nelle accelerazioni dovute. Nonostante queste condizionalità, che sono oggettive e che non possono essere sottaciute se dobbiamo provare a recuperare un disegno complessivo di quello che sta accadendo in Basilicata, abbiamo raggiunto missioni piuttosto performanti, in particolare in Sanità e Agricoltura, con percentuali, penso alla tutela della Salute con il 92,34 per cento, piuttosto significative. Per le altre, al di là delle missioni su servizi istituzionali, giustizia, diritti sociali e famiglia, che pure recuperano percentuali importanti – ha proseguito il governatore – ne abbiamo una in particolare, relativa allo sviluppo economico e alla competitività, attraverso la quale si recupera il 29,74 per cento di spesa. Eppure il 2015 – ha sottolineato – è l’anno che vede la chiusura del bando Pia, con il quale, attraverso i 100 milioni di euro messi a disposizione, e grazie al moltiplicatore legato all’intervento del privato, con un movimento di circa 400 milioni di euro, ha fatto registrare una ricaduta a valle dei progetti presentati ed esaminati di 1.700 nuovi occupati, fra cui una percentuale anche piuttosto robusta di lavoratori in mobilità. Si tratta – ha messo in chiaro Pittella – di un’operazione riuscita, che va ad aggiungersi alle risorse ottenute alla fine di questo anno grazie alla conversione della card benzina, che tra sostegno alle attività sociali e misure di sviluppo consentirà lo scorrimento del bando con ulteriore incentivazione all’economia e all’occupazione”.
Per il governatore Pittella “all’interno di tutto questo non si possono tralasciare i risultati complessivi recuperati dalla Basilicata in termini di indici, sia in termini di Pil che su quello dell’occupazione o del decremento delle percentuali di disoccupazione o di povertà. Non stiamo descrivendo una condizione di contesto della società lucana idilliaca. Ma siamo all’interno di un Paese Italia in ripresa, e Svimez ci dice siamo una regione che più di tutte le altre, consegna ottime performance di spesa ma anche di risultati. Se ci guardiamo indietro, passare negli ultimi tre anni dal segno meno sul Pil al segno più, con un +5.15 nel 2015, quando eravamo a -6 cinque anni fa, ci mette nelle condizioni di dire che nella pluriennalità dei nostri esercizi, i risultati via via si stanno conseguendo. C’è ancora qualcosa da migliorare, ad esempio nella performance della spesa. Stiamo provando a farlo e ne discuteremo anche in assestamento. Ma siamo soddisfatti e preferiamo – ha concluso – vedere il bicchiere mezzo pieno”.
Il governatore lucano, intervenendo in Consiglio regionale ha presentato una relazione dettagliata sul documento da presentare alla Corte dei Conti per superare i rilievi
“Abbiamo preso atto delle motivazioni della Corte dei Conti, che non ha ritenuto procedere con la parifica di bilancio, e ci siamo messi al lavoro per ricostruire il documento, riportandolo in equilibrio, utilizzando anche l’avanzo di amministrazione e riproponendo un consuntivo epurato dai rilievi che ci sono stati mossi. Adesso, siamo nella condizione di approvare un nuovo documento in attesa di una ulteriore verifica della Corte dei Conti rispetto alle azioni che abbiamo messo in campo”. Con queste parole, il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, ha concluso la sua relazione sulla mancata parifica della Corte dei Conti, illustrata oggi, in apertura dei lavori della seduta del Consiglio regionale. Il governatore, ha ripercorso in maniera sintetica e chiara le soluzioni individuate dagli uffici (contenute in una relazione dettagliata consegnata ai consiglieri) per far fronte ai rilievi mossi dalla Corte dei Conti, rivendicando “il confronto franco, sincero, costruttivo, improntato nel rispetto dei ruoli iniziato da diversi mesi con la Corte dei conti”.
“Avevo preso l’impegno – ha detto il governatore – di venire in Consiglio per provare a dare, con una relazione scritta, le motivazioni che hanno sostenuto le azioni della Regione. La relazione l’avete ricevuta tutti, allegata al conto consuntivo, ma provo a riepilogarla, anche perché si tratta di un documento tutto tecnico e fatto di numeri”.
Il presidente ha ricordato le “anomalie messe in evidenza dalla Corte dei Conti”, partendo in primis “dalle modalità di rappresentazione del fondo pluriennale vincolato, con l’insussistenza rilevata di residui attivi, che ci portiamo dietro da molti anni, pari ad undici milioni e 800 mila euro di proventi derivanti da vendita beni immobili ex Esab. Il secondo residuo attivo, di due milioni e 341 mila euro – ha aggiunto – è relativo ad accertamenti di fondi statali a valere sulla legge 64. Il terzo rilievo riguarda i residui attivi conservati sulle partite di giro dei servizi conto terzi relativi ad anticipazioni a beneficiari di misura assistenza tecnica e di anticipazione a gruppi locali Gal per complessivi 27 milioni di euro. La Regione al fine di adeguarsi alla decisione di non parifica – ha evidenziato – ha provveduto a cancellare i residui attivi di cui ai precedenti punti”.
Il presidente, nel continuare la sua relazione, ha aggiunto che “sono state evidenziate anomalie da parte della Corte dei Conti in ordine alle contabilità speciali, con riferimento al rilievo relativo alle registrazioni di versamenti sul conto corrente della tesoreria statale, in partita di giro: si precisa che le stesse sono state effettuate sulla base dell’allegato del Mef. In relazione al rilievo riguardante i residui pari a 16 milioni di euro e registrati sulle anticipazioni si evidenzia che nel corso del 2016 l’Ente per superare le osservazioni ha avviato il recupero, sulle competenze stipendiali, delle anticipazioni concesse ai dipendenti non ancora restituite dai lavoratori all’ente”.
Proseguendo in merito all’anomalia rilevata dalla Corte dei conti circa i fondi accantonati e vincolati, Pittella ha evidenziato che “in relazione alla determinazione dell’ammontare dei fondi di crediti di dubbia esigibilità, giudicati incapienti e pari a circa 69 milioni, si precisa che l’Ente ha inizialmente iscritto nel fondo crediti la somma di 4,5 milioni di euro, basandosi sul presupposto che Acquedotto pugliese e i Consorzi di bonifica pugliesi, verso i quali si vantano i crediti suddetti, potessero essere riconducibili all’aggregato della pa. Tuttavia, poiché la Corte dei Conti non ha riconosciuto la natura essenzialmente pubblica dei richiamati enti, la Regione Basilicata ha ritenuto di adeguarsi al decisum di parifica, portando il fondo ad un totale di 20 milioni di euro, con l’incremento di 15 milioni di euro, garantendo così la copertura del 25,1 per cento di residui attivi. Le interlocuzioni avute con le amministrazioni pugliesi fanno ritenere che i richiamati residui potranno essere incassati per la quasi totalità”.
Per quanto riguarda l’omessa costituzione del Fondo per lo sviluppo delle attività economiche della Val d’Agri “si è ritenuto – ha evidenziato il presidente – di adeguarsi iscrivendo l’importo di 13 milioni e 863 mila euro in un apposito fondo nei trasferimenti per vincoli formalmente attribuiti dall’ente. L’importo accantonato coincide con la dotazione finanziaria approvata con la d.g.r. 428 del 2012 al netto delle risorse complessivamente già impegnate. La mancata costituzione di tale fondo è riconducibile al fatto che la Regione, ha comunque garantito il finanziamento del Po Val d’Agri di anno in anno con risorse di bilancio, e che pertanto non si è ritenuto necessario accantonarle in apposito fondo, nonostante l’esistenza però di una norma che imponesse di fatto di farlo”.
“Saluto con piacere la conferma di Filippo Bubbico e di Vito De Filippo nella squadra di governo del premier, Paolo Gentiloni.
La nomina a sottosegretario al ministero dell’Interno per Filippo Bubbico, che mantiene anche l’incarico di viceministro, e la nomina per Vito De Filippo a sottosegretario al ministero dell’Istruzione rappresentano il riconoscimento delle loro capacità politico-amministrative.
I miei migliori auguri di buon lavoro, sicuro che non faranno mancare impegno e sforzi tanto per il governo del Paese quanto per quello della Basilicata”.
Lo ha dichiarato il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella.
In un clima di cordialità e di ufficialità si è svolta nei giorni scorsi presso gli Uffici della presidenza della Regione Basilicata la consegna del Premio Internazionale ‘’In Caritate Servire” al Presidente Pittella da parte del Dott. Antonio Azzato Presidente Vicario per la Basilicata dell’Associazione di Volontariato Missionario “E ti Porto in Africa” fondata oltre venti anni fa dal Medico Missionario Dott. Prof. Vincenzo Mallamaci. Nel corso dell’incontro il presidente Pittella ha ricordato quelli che sono stati i punti salienti del suo impegno nel sociale dall’inizio del suo mandato. Lo afferma, in un comunicato stampa, Antonio Azzato, Presidente Vicario Basilicata Ass. Volontariato Missionario Onlus “E ti porto in Africa”.
Conclude Azzato: “Sono queste le motivazioni che hanno determinato l’attribuzione del prestigioso Premio da parte del consiglio dell’Associazione al Presidente Pittella, esempio di grande solidarietà tra popoli”.
GLI INTERVENTI ATTUATI DAL GOVERNO REGIONALE:
-l’approvazione della Legge regionale n.13 del 6 luglio 2016 “Norme per l’accoglienza, la tutela e l’integrazione dei cittadini stranieri migranti e dei rifugiati, degli apolidi”, che traccia il quadro normativo generale per la gestione dei fenomeni migratori nella nostra regione nei prossimi anni e di cui si auspica una rapida approvazione da parte del Consiglio regionale;
-l’istituzione della Task force per il lavoro stagionale, con DGR n. 627 del 2014, che ha permesso di affrontare per la prima volta a livello regionale le problematiche dei lavoratori stagionali favorendo l’emersione del lavoro nero da un lato e consentendo dall’altro migliori condizioni di vita ai lavoratori stagionali che annualmente raggiungono il nostro territorio;
-l’Istituzione dell’Organismo di coordinamento della Regione Basilicata in materia di immigrati e rifugiati istituito con DGR n. 182 del 2015 che sta svolgendo in modo efficace un ruolo di regia dei vari soggetti istituzionali che concorrono alle politiche sui migranti ed i rifugiati in Basilicata;
-in data 29 settembre 2015 di un accordo tra le Prefetture di Potenza e Matera, la RegioneBasilicata, ANCI e UPI per la realizzazione di un sistema di accoglienza diffusa, con il coinvolgimento di tutte le Amministrazioni comunali e degli operatori terzo settore specializzati nell’accoglienza. L’ accordo è servito come base per l’emanazione del nuovo bando della Prefettura che, contrariamente al passato, prevede un attivo coinvolgimento delle istituzioni e delle comunità locali e fissa le seguenti dimensioni massime per l’accoglienza:
-comuni fino a 5.000 abitanti – accoglienza massima di 20 posti
-comuni fino a 15.000 abitanti – accoglienza massima di 30 posti
-comuni oltre 15.000 abitanti – accoglienza massima di 100 posti
Nel settembre 2015 l’attrice ed attivista per i diritti umani Sharon Stone ha visitato la Città della Pace e, nel corso della sua visita è riuscita a mobilitare due imprenditori di successo quali Pasquale Natuzzi e Nicola Benedetto che hanno deciso di finanziare integralmente con propri fondi la realizzazione dell’ “Abitazione per la Pace” una casa innovativa a basso costo, progettata dall’Arch. Mario Cucinella , che applica le più avanzate tecniche della bioediliza per ospitare tre famiglie di rifugiati e per divenire il possibile modello insediativo da utilizzare in aree di crisi per l’accoglienza dignitosa e sostenibile dal punto di vista ambientale.
In data 23 ottobre 2015 di un accordo tra le Prefetture di Potenza e Matera, la Regione Basilicata, ANCI e UPI con l’obiettivo di favorire percorsi educativi di accoglienza e di integrazione dei migranti ospitati sul territorio regionale per superare la condizione di “inattività”, anche attraverso attività di volontariato a favore delle collettività ospitanti.
In data 17 novembre 2016 è stato sottoscritto, l’accordo quadro attuativo del protocollo sperimentale nazionale contro il caporalato e lo sfruttamento lavorativo in agricoltura “Cura,legalità, uscita dal ghetto” con i prefetti di Potenza e Matera, i rappresentanti della Direzione Territoriale del Lavoro e della Direzione generale dell’ASP di Potenza oltre ai segretari regionali delle sigle sindacali di categoria, ai responsabili delle associazioni datoriali del comparto agricolo e delle associazioni di volontariato e del terzo settore impegnate in materia di assistenza sanitaria ed umanitaria.
Ancora nel maggio 2016 la FAO, attraverso l’Alleanza dei premi Nobel per la sicurezza alimentare la Pace, ha deciso di intervenire in Basilicata, grazie a Betty Williams, per realizzare un progetto innovativo di Social Business insieme al premio Nobel Muhammad Yunus ed alla Fondazione Città della Pace per rendere possibile la creazione di nuove imprese costituite sia da giovani lucani che da migranti.
Ed infine, ma non per ultimo, il magnate egiziano Nagiub Sawiris ha deciso di investire in Basilicata per realizzare il progetto “We are the People” che rappresenta un vero e proprio piano innovativo per garantire una reale integrazione per i migranti in un progetto che coniuga la solidarietà con lo sviluppo economico del territorio regionale sfruttando le risorse oggi sottoutilizzate presenti in regione.
L’intervista al TGR del governatore della Basilicata, Marcello Pittella, a proposito dello sblocco delle risorse della ex “card carburante” per finanziare interventi di sviluppo economico (Industria 4.0) e coesione sociale (il reddito minimo a 4mila famiglie)
Il governatore, che ha poi partecipato all’incontro sul tema della trasparenza, ha effettuato un sopralluogo del nuovo padiglione di prossima apertura, dei locali che ospiteranno la Radioterapia e di vari reparti del nosocomio potentino
Il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, ha fatto, questa mattina, una visita a sorpresa nei reparti dell’A.O.R. “San Carlo” di Potenza, accompagnato dal direttore generale, Rocco Maglietta, e dal direttore sanitario, Antonio Picerno. Il governatore, che ha poi partecipato all’incontro sul tema della trasparenza, ha avuto modo di fare un sopralluogo del nuovo padiglione di prossima apertura, dei locali che ospiteranno la Radioterapia e di vari reparti del nosocomio potentino.
“Un visita a sorpresa, che inizia oggi al San Carlo, per verificare la vita di tutti i giorni che si svolge nei reparti, nelle corsie e nelle stanze di degenza”, ha esordito il presidente Pittella. “Nella nostra programmazione c’è bisogno necessariamente di verificare e toccare con mano le realtà e di viverle. Anche qui, alla luce di un padiglione A che è stato completamente sgomberato dopo anni perché a rischio di vulnerabilità sismica, abbiamo recuperato spazi virtuosi per quei reparti precedentemente lì ubicati. Primo importante passo in previsione di una riorganizzazione strutturale con finanziamenti che meglio possa organizzare la domanda alla risposta di salute degli utenti del San Carlo”.
“Ho avuto il piacere di visitare il bunker con la Radioterapia e con l’acceleratore lineare che inaugureremo entro marzo; un reparto di Neonatologia iper attrezzato; di Ginecologia e Ostetricia altamente specializzato con sale parto dotate di tecnologia straordinariamente innovativa. Tutte queste cose ci mettono nella condizione di dire che il solco tracciato, che è quello delle riforme, della riorganizzazione, dell’efficientamento dei servizi, è quello giusto”, ha asserito il governatore. “Dobbiamo andare avanti con grande umiltà e responsabilità – ha poi aggiunto Pittella – ascoltando sempre il grido di disagio e di dolore che viene da una società molto ampia e cercare di risolvere e migliorare le nostre prestazioni”.
“L’augurio che posso formulare in questa circostanza – ha detto – è che la Basilicata ritrovi sempre più unità, spirito di squadra e di famiglia e che possa diventare un grande territorio unito che fa quadrato e che possa guardare al futuro con maggiore speranza e fiducia. Dobbiamo mettercela tutta perché ognuno di noi è artefice di questo futuro, provando ad arginare un pensiero anarchico che non serve e non aiuta la qualità delle istituzioni ma anche la vita di una intera società. I segnali che siamo riusciti a dare devono essere vissuti come lo sforzo che con amore e con passione per la nostra terra qualcuno fa e lo fa nell’interesse complessivo. Uniamoci affinché la Basilicata sia sempre più all’avanguardia per traguardare frontiere di unità e di sviluppo”.
Il presidente ha poi rivolto un augurio ai malati. “Il mio primo augurio va ai tanti pazienti che ho avuto la possibilità di salutare stamane, personalmente, e ai tanti che non sono riuscito a raggiungere. A chi vivrà queste feste in ospedale va il nostro pensiero, il nostro abbraccio e la nostra vicinanza – ha affermato Pittella – da uomini di istituzioni dobbiamo dimostrare loro non solo la nostra affettuosa vicinanza ma soprattutto che il nostro ruolo è in primis quello di migliorare la loro e la nostra qualità nella risposta alla domanda di salute. Più qualità ed efficienza, dunque – ha concluso il governatore – credo siano gli ingredienti necessari che accompagnino in questo augurio i pazienti che in questo momento ne hanno bisogno”.
La giornata al “San Carlo” del presidente Pittella si è conclusa nel salone posto al primo piano della palazzina della Direzione strategica del nosocomio, dove il governatore lucano ha incontrato medici, volontari, personale dello staff di direzione, riuniti per la giornata della trasparenza. Spiegando le ragioni della sua presenza, Pittella ha detto che “è stata una visita guidata a sorpresa ma il presidente deve sapere quello che succede al San Carlo. E, certo, capisco tutti i disagi vissuti nei reparti trasferiti per liberare il padiglione A, ma di fronte alla sicurezza non si scherza. Ci sono responsabilità serie che dobbiamo assumerci, sapendo anche che il consenso non sarà immediato. Perché la gente è abituata a ragionare in termini di tutto e subito. E allora tocca fare uno sforzo ulteriore ma la capacità di ascolto va aumentata. Chi non fa non sbaglia. E io sono sempre pronto a riconoscere gli errori commessi. Per andare avanti, per crescere insieme.
“Se sono qui a salutarvi al termine dell’incontro per la giornata della trasparenza è anche grazie all’eccellente servizio che in un momento difficile, insieme ai vostri colleghi di Lagonegro, avete saputo assicurarmi. Ed esprimo il mio apprezzamento per la vostra capacità di tenuta nonostante le criticità esistenti. E sono quindi convinto che il San Carlo debba essere sempre più un Dea di secondo livello e per rendere sempre migliore e più efficace questo compito e il ruolo centrale per l’alta intensità di cura nel sistema sanitario regionale a cui siete chiamati, vi do carta bianca. Chiedetemi quello che vi serve e io sono pronto a darvelo.
Io sono convinto – ha concluso – che questa fase vada affrontata con piglio decisionista, ma avendo la Basilicata nel cuore come stella polare del nostro movimento. La gente non conosce i vincoli imposti dal DM 70, dalla legge 161 e quindi dovremo aumentare gli sforzi per migliorare la capacità di stare assieme, di condividere, di ricercare quello che unisce e non quello che divide”.