Progetto Cre:Hub, la Basilicata a Trieste

La Regione Basilicata parteciperà al terzo incontro tra i partner del progetto CRE:HUB, il progetto di cooperazione territoriale finanziato dal programma “Interreg Europe 2014-2020” per il rafforzamento della competitività e dell’occupazione delle industrie culturali e creative di cui la Regione Basilicata è capofila, che si terrà il 3 e 4 maggio a Trieste.

All’incontro, organizzato dalla Direzione centrale cultura, sport e solidarietà della Regione Friuli Venezia Giulia con il supporto di Informest, la Basilicata assicurerà la sua presenza attraverso la struttura dell’Autorità di Gestione del Po Fesr Basilicata 20014/202, e il CNR IBAM di Tito (Istituto per i Beni Archeologici e Monumentali del Consiglio Nazionale delle Ricerche) in rappresentanza degli stakeholder regionali che operano nel settore culturale e creativo.

 La prima giornata sarà dedicata al coordinamento delle attività future e allo sviluppo del progetto, in seguito i partner e le parti interessate inizieranno una visita di studio per scoprire le attività delle realtà che verranno presentate dalla Regione ospitante durante la terza visita di studio come esempi di buone pratiche. Saranno raccontate le esperienze della Film Commission del Friuli Venezia Giulia e della Fondazione Aquileia, responsabile della gestione e valorizzazione del sito archeologico di Aquileia. Poi i partner si muoveranno verso Udine per saperne di più su Friuli Innovazione dove verranno presentate alcune testimonianze di imprese culturali e creative: CREAA, infoFactory e NovaLudica.

Il percorso si concluderà con BarCamp, un evento in cui i rappresentanti di vari istituti che operano nel settore, avranno l’opportunità di discutere e definire le basi di nuovi programmi di sostegno per contribuire all’ulteriore sviluppo delle industrie culturali e creative, con l’obiettivo di creare sempre maggiori opportunità di crescita e occupazione.

Pittella alla convention di Confcooperative

“La Regione Basilicata è a fianco del mondo cooperativistico. Alla pari vuole lavorare per costruire una nuova pagina, per conseguire un successo, una prospettiva per il futuro. Per quanto ci riguarda daremo il massimo del sostegno, delle idee e anche della sostenibilità economica”.

 Lo ha detto il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, intervenuto a Nova Siri presso i “Giardini d’Oriente” nel corso della convention annuale “Resilienza e CooperAzione”, promossa e organizzata da Confcooperative. Noi – ha aggiunto il governatore lucano – dobbiamo provare a costruire l’idea di una Basilicata resiliente, così come essa ha già dimostrato di poter essere. Riconosco i passi in avanti compiuti dalla nostra regione e dobbiamo capire e individuare quali scelte compiere per il futuro. Tutto, ovviamente, non si può fare. Lo dico rivolgendomi alle parti datoriali. Dobbiamo valutare come indirizzare la nuova programmazione europea 2014/2020. La Regione ha già stilato le bozze dei bandi. Siamo in grado di mettere in campo le nuove iniziative prima dell’estate. Proviamo pertanto ad accelerare perché personalmente non amo rinviare”. Poi Pittella ha declinato la parola resilienza parlando dei Comuni. “Stiamo facendo uno sforzo con i sindaci – ha concluso – per farli stare insieme nello sviluppare una certa resilienza. C’è tutta una sfida delle autonomie locali. Io mi preoccuperò di verificare ad esempio se esistono le condizioni per garantire gli incentivi per inserire nelle mense scolastiche della Basilicata i nostri prodotti agroalimentari. Serve uno sforzo di qualità culturale e politico. I sindaci devono unirsi e fare le Unioni dei Comuni. Se pensiamo di essere sufficienti a noi stessi, abbiamo sbagliato tutto. Una società si regge se tutti gli anelli della catena provano a stare insieme e a svolgere una funzione giusta per il bene di tutti”.

Sentenza Tar sul Cova

Il presidente della Regione, Marcello Pittella, d’intesa con l’assessore all’Ambiente, Francesco Pietrantuono, ha chiesto ai competenti uffici della Regione di predisporre gli atti necessari per impugnare dinanzi al Consiglio di Stato la sentenza n. 346/2017 emessa dal Tar per la Basilicata, pubblicata lo scorso 26 aprile.

Per quanto la suddetta sentenza non produca alcun effetto nella vicenda legata alla chiusura del Centro Oli di Viggiano, atteso che l’attività del Cova risulta comunque sospesa per effetto di un’altra delibera della Giunta regionale (la n. 322/2017), il Governo lucano ritiene di dover difendere, nelle sedi a ciò deputate, le ragioni poste alla base dell’atto amministrativo annullato dal Tar.

In particolare, non corrisponde al vero l’affermazione, contenuta nella sentenza del Tribunale amministrativo regionale per la Basilicata, secondo la quale l’adozione degli atti impugnati dalla Regione sarebbe avvenuta “senza lo svolgimento di attività istruttoria, di accertamento o di proposta da parte dell’Arpab”.

A tal proposito, il Dipartimento Ambiente della Regione ha tenuto a puntualizzare che “le diffide sono state conseguenti ad una puntuale e approfondita attività di verifica e di accertamento espletata da tutti gli organi competenti, fra cui l’Arpab, da cui è emersa l’assoluta necessità di precludere l’utilizzo dei serbatoi privi dei doppi fondi, al fine di garantire la salvaguardia della salute pubblica e la tutela ambientale”.

Al via pago PA in Basilicata

Al via in Basilicata pago PA, una piattaforma digitale che permette di eseguire on line i pagamenti dovuti alla Pubblica amministrazione.

Inizialmente, tramite pago PA sarà possibile pagare i canoni di concessione, le tasse di concessioni, la tassa di abilitazione all’esercizio professionale, il rilascio dei certificati per “usi civici” e altri pagamenti generici. Il nuovo sistema elettronico sarà esteso, poi, in modo graduale a tutti i pagamenti a favore delle Pubbliche amministrazioni e dei gestori dei servizi di pubblica utilità della Basilicata.

Pago PA elimina l’obbligo di pagare con l’istituto bancario selezionato dall’Ente pubblico e consente alle imprese e ai cittadini di scegliere la banca o l’istituto di pagamento, definito “Prestatore dei Servizi di Pagamento” (Psp), tra quelli che si sono accreditati a livello nazionale per la transazione.

Si può pagare attraverso due modalità: con carta di credito oppure presso un Psp aderente tramite avviso di pagamento stampabile direttamente dal portale. Nei pagamenti con carta di credito è possibile verificare le commissioni di pagamento e i circuiti di pagamento disponibili e sulla base delle condizioni scegliere la banca che si preferisce, anche se non è la propria.

Al portale dei Pagamenti online della Regione Basilicata si accede attraverso credenziali Spid, cliccando su https://pagopa.regione.basilicata.it.

Fondo di coesione, on line il bando per i contributi ai comuni

E’ on line il bando per i contributi del Fondo di coesione interna. A beneficiarne i Comuni fino a 2500 abitanti. Il Fondo dispone, per l’annualità 2016, di due milioni di euro. Incentiva forme di gestione associata dei servizi da parte dei Comuni svantaggiati, caratterizzati da piccole dimensioni, difficoltà occupazionali e dalle restrizioni imposte dalla finanza pubblica a danni degli enti locali.

La domanda si presenta esclusivamente via Internet. Dal sito istituzionale della Regione Basilicata, all’indirizzo www.regione.basilicata.it, nella sezione “Avvisi e bandi” è possibile scaricare il formulario telematico e inoltrare la richiesta seguendo la procedura illustrata nell’allegato “A” del bando. I Comuni hanno 30 giorni di tempo, a partire dal 21 aprile.
I contributi sono concessi ed erogati, ad esito dell’istruttoria, in un’unica quota dal Dipartimento Presidenza – Ufficio Autonomie locali e decentramento amministrativo.

L’Ufficio è a disposizione per ogni utile chiarimento. Per l’assistenza tecnica, invece, bisognerà rivolgersi al Centro Servizi della Regione al numero verde 800292020 oppure all’indirizzo e-mail centroservizi@regione.basilicata.it.

PITTELLA: “Nonostante i tagli un bilancio che guarda al futuro”

“Fare meglio e di più con molto meno. In questa direzione si muove il bilancio 2017/2019 che purtroppo deve fare i conti con una massiccia riduzione di fondi disponibili collegata alle varie leggi di stabilità e alle mancate royalties sulle estrazioni petrolifere. Basti pensare che oggi abbiamo l’obbligo di fare i conti con tagli negli ultimi 5 anni che ammontano complessivamente a ben 134 milioni di euro sui vari settori, dai trasporti (meno 34 meuro) agli incentivi alle imprese (meno 10,6 meuro) alla viabilità (meno 23 meuro) solo per citare alcuni fra i comparti più colpiti. Senza contare l’assenza dei fondi perequativi legati a minori entrate previste in passato per le regioni più deboli. E a tutto ciò bisogna aggiungere le inaspettate riduzioni delle royalties sul petrolio per ragioni ormai note a tutte e riguardanti la produzione del centro oli di Viggiano. Solo nel 2017, abbiamo calcolato che l’ammontare dei tagli sarà di circa 52 milioni di euro a cui vanno aggiunte le riduzioni delle royalties pari a circa 40 milioni di euro. Di fronte a questo scenario molto complicato il Governo regionale, con questa manovra, non solo mantiene i servizi essenziali, ma continua ad assicurare consistenti investimenti per l’occupazione, per le imprese, per la innovazione tecnologica e a sostenere le fasce sociali più deboli perché nessuno deve essere lasciato solo. Anche se dobbiamo affrontare tagli di queste dimensioni”.

Con queste parole il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, ha presentato in Consiglio regionale, la proposta del bilancio di previsione pluriennale 2017/2019.

“Al centro della programmazione regionale – ha aggiunto Pittella – resta la formazione delle competenze che è un asse strategico per il presente ed il futuro della Basilicata. Con i fondi Fsc abbiamo destinato 40 meuro all’Università degli studi della Basilicata, 56 meuro al sistema regionale della ricerca, 35 meuro per l’istruzione universitaria e 75 meuro per la tutela e la valorizzazione dei beni culturali e della cultura. Così come resta una priorità lo sviluppo sostenibile e la tutela del territorio. Nel bilancio di previsione abbiamo calcolato un investimento di 191 meuro per le aree protette e 215 meuro per il servizio idrico integrato oltre a 17 meuro per interventi sul ciclo dei rifiuti. Ovviamente sono solo alcune delle numerose voci del bilancio che provano a disegnare una vera e propria strategia di sviluppo del Governo regionale tenendo conto anche di alcune emergenze come il dissesto idrogeologico (43 meuro) o nella sanità (24 meuro)”.

Fra gli altri investimenti più consistenti sono i 31 meuro per l’edilizia scolastica, i 25 meuro per il sostegno all’occupazione, 14 meuro per il diritto allo studio, interventi per la sicurezza sociale come caserme forze dell’ordine (23 meuro).
Non meno importanti le risorse per lo sviluppo che ammontano a poco meno di 400 milioni di euro fra industria, Pmi e artigianato (121 meuro), commercio ricerca e innovazione (150 meuro) sviluppo delle reti (60 meuro) e promozione turistica (45 meuro). E non mancano gli investimenti in cultura come un milione e mezzo per Matera2019, e un milione e mezzo per legge sullo spettacolo e legge cultura. Per il trasporto pubblico locale e ferroviario la somma prevista è di 240 milioni di euro. Previsto anche un fondo straordinario per i comuni pari a 8,2 meuro.

“La proposta del Governo regionale – ha concluso Pittella – è chiara e decisa. Nonostante lo scenario di generale di complessità finanziaria in cui si muovono tutte le regioni, la Basilicata non arretra di un millimetro rispetto al cammino intrapreso con cui vuole dare una risposta complessiva ai bisogni della comunità. Siamo arrivati a metà della legislatura e risultati positivi sono sotto gli occhi di tutti. Diverse riforme le abbiamo realizzate, altre sono in itinere, altre ancora le realizzeremo perché siamo convinti che la Basilicata può e deve diventare sempre di più il punto di riferimento di Mezzogiorno nuovo, capace di coniugare efficacia ed efficienza delle sue azioni, capace di raccontare una storia diversa alle nuove generazioni, fatta di opportunità e di positive occasioni di crescita”.

PO FESR 2007-13, Basilicata impiega tutti i fondi e supera obiettivo

Il Programma Operativo Fesr Basilicata 2007/2013 si è concluso garantendo il pieno utilizzo delle risorse finanziarie a disposizione.  Su una dotazione finanziaria complessiva di 601.749.098,98 euro (risorse totali del Programma Operativo Fesr Basilicata 2007/2013), l’importo totale impiegato è pari a 661.181.524,39 euro che corrisponde, in sostanza, ad un tasso di attuazione pari al 110 per cento.

In totale sono stati realizzati 1.984 progetti di cui: 19 sull’Asse I “Accessibilità” per gli interventi sulla SS 175, sull’Oraziana, sulla rete ferroviaria FAL e per l’acquisto di nuovi treni; 106 sull’Asse II “Società della conoscenza” tra i quali la banda ultra larga in 25 Comuni e tre aree industriali e gli interventi per la scuola digitale; 305 sull’Asse III “Competitività produttiva” per lo più per l’ispessimento dimensionale e l’innovazione delle PMI; 634 sull’Asse IV “Valorizzazione dei beni culturali e naturali” per le infrastrutture per il turismo e gli aiuti alle imprese turistiche; 49 sull’Asse V “Sistemi urbani” nelle città di Matera e Potenza; 478 sull’Asse VI “Inclusione sociale” per la realizzazione di strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali; 230 sull’Asse VII “Energia e sviluppo sostenibile” per l’efficientamento energetico delle strutture pubbliche, la riduzione del rischio idrogeologico, il miglioramento delle infrastrutture per l’adduzione e la depurazione, il miglioramento del sistema dei rifiuti; 163 sull’Asse VIII “Governance e assistenza tecnica”.

Con l’invio a Bruxelles del Rapporto finale di esecuzione (approvato dal Comitato di Sorveglianza il 28 marzo 2017 e trasmesso alla Dg Regio il 29 marzo 2017) la Basilicata rispetta tempi e modalità previste per la comunicazione di quanto realizzato con i fondi Fesr nel settennio 2007/2013.

 La crescita del Pil in Basilicata ha beneficiato, oltre che di un incremento nel settore del turismo e dell’importante contributo dell’automotive (export +145,7%), anche della chiusura della programmazione dei Fondi strutturali europei 2007-2013 che ha portato ad un’accelerazione della spesa pubblica legata al loro utilizzo per evitarne la restituzione.  E’ possibile riscontrare effetti positivi anche sul piano dell’occupazione creata: nel 2015 il contributo del PO FESR ha creato circa 690 posti di lavoro aggiuntivi all’anno e un contributo stimato per il 2015 di 1.760 occupati aggiuntivi (+0,9 punti, derivante anche dal picco di spesa legato alla chiusura del programma). In particolare nell’ultimo biennio, ovvero negli anni 2014 e 2015, è stato speso circa il 33% della dotazione finanziaria totale del Programma Operativo.

“La Basilicata con il suo 110% sul PO FESR si pone tra le Regioni italiane più virtuose rispetto all’andamento nazionale attestato al 101%. Questo risultato ci proietta con fiducia nella piena attuazione anche della programmazione 2014/ 2020, aggiungendo ad essa il monitoraggio periodico degli investimenti e le ricadute sul territorio. Nell’ultimo biennio – ha commentato il Presidente della Regione Marcello Pittella – sono stati messi in campo notevoli sforzi che hanno consentito una forte accelerazione, merito senza dubbio del lavoro di squadra e della forte sinergia tra l’Autorità di Gestione, le strutture regionali, i Comuni e gli altri numerosi beneficiari”.

Sospensione centro olio, comunicazione di Pittella in Consiglio

“Il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti convocherà un incontro fra le parti interessate per discutere delle problematiche che hanno indotto l’esecutivo lucano ad interrompere temporaneamente le attività del Centro Olio di Viggiano, a seguito di inadempienze e ritardi da parte di Eni dopo lo sversamento verificatosi nelle scorse settimane”.  Lo ha annunciato oggi, in apertura della seduta del Consiglio regionale, il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, che ha inteso comunicare all’assemblea le motivazioni che hanno portato la giunta regionale – riunitasi in via straordinaria sabato scorso – a deliberare la sospensione delle attività del Cova.

 “Ho individuato – ha detto in merito il presidente Pittella – quattro argomenti fondamentali che dovranno essere al centro della discussione: il primo è la risoluzione dell’emergenza che è in atto; il secondo riguarda il piano di caratterizzazione da approntare in sede di Conferenza di servizi, per arrivare alla bonifica dell’area. Alla tutela della salute e alla salvaguardia del territorio – ha continuato il presidente – bisogna aggiungere un terzo tema, non meno fondamentale: il mantenimento dei livelli occupazionali diretti ed indiretti, puntando, come quarto punto, all’ammodernamento complessivo dell’impianto Cova”.

Il presidente ha poi ricordato che “le risorse del sottosuolo, il gas ed il petrolio, possono essere sfruttate, ma soltanto – ha messo in guardia – se ci sono condizioni di sicurezza e di salute per i cittadini”.

Il governatore, ritornando sul tema specifico della sospensione delle attività del Centro Olio, ha aggiunto che “in questi tre anni di amministrazione regionale non c’era mai stato alcun episodio tale da indurci ad assumere provvedimenti drastici come quello adottato in questa circostanza con l’interruzione temporanea delle attività. Nel momento in cui ve ne è stato bisogno, siamo intervenuti rapidamente in maniera responsabile e con forte determinazione”.

 

 

Qualità nel turismo, al via progetto formativo per 75 operatori

E’ partita la selezione di 75 operatori turistici, sia del settore pubblico che del privato, per la partecipazione al Progetto “Qualità nel Turismo” che ha come principale obiettivo quello di aumentare la competitività dell’offerta turistica integrata attraverso la conoscenza e l’implementazione di un sistema di miglioramento della qualità nelle varie componenti della filiera. Lo rende noto l’Ufficio sistemi culturali e turistico e Cooperazione internazionale.

Le attività formative, completamente gratuite anche per quanto riguarda il soggiorno, e per la cui organizzazione è stata indetta una gara d’appalto che al momento è in corso di svolgimento, prevedono 5 aule composte ciascuna da massimo 15 operatori turistici e della filiera turistica, operanti sia nel pubblico che nel privato. Ogni sessione, nell’arco di 42 ore complessive distribuite in tre giornate continuative al mese in un arco temporale massimo di due mesi, presumibilmente giugno e luglio 2017, affronterà interessanti ed innovative tematiche in materia di sviluppo di prodotti turistici, progettazione integrata, destination management, offerte turistiche integrate, sviluppo di strategie di comunicazione e social marketing, sviluppo di programmi volontari di miglioramento continuo della qualità in ambito turistico, sviluppo di campagne promo-pubblicitarie attraverso mezzi tradizionali e digitali.
L’avviso di selezione è consultabile sul portale istituzionale della Regione Basilicata nella sezione “Avvisi e Bandi” e i candidati possono inviare richiesta di partecipazione alle attività formative, entro il 10 maggio 2017, esclusivamente compilando il formulario di domanda on-line disponibile sul medesimo sito ed allegando curriculum, documento di riconoscimento in corso di validità e, nel caso di dipendenti pubblici, autorizzazione del proprio dirigente a partecipare.

Responsabile del procedimento è la dott.ssa Elena Iacoviello dell’Ufficio Sistemi Culturali e Turistici 0971.668633. Indirizzo mail: elena.iacoviello@regione.basilicata.it.

Petrolio, Pittella su sospensione attività cova

“Dopo una serie di prescrizioni del Dipartimento Ambiente e dall’Arpab e dopo le diffide regionali, siamo arrivati all’incontro in Prefettura alla vigilia di Pasqua: in quella sede, la giunta da me guidata ha deciso di deliberare la sospensione delle attività del Cova, di fronte alle inadempienza e ai ritardi di Eni”.

Lo ha detto oggi il governatore lucano, Marcello Pittella, nel corso di una conferenza stampa convocata in sala Verrastro, dopo la decisione della giunta regionale – che si era riunita sabato sera in via straordinaria – di sospendere tutte le attività del Centro Olio di Viggiano, in seguito alle inadempienze e ai ritardi di Eni rispetto alle prescrizioni imposte, dopo lo sversamento dei serbatoi del Cova. Presenti all’incontro con i giornalisti, anche il vicepresidente della giunta regionale, Flavia Fanconi, gli assessori all’Ambiente, Francesco Pietrantuono e alle Politiche agricole, Luca Braia, i dirigenti generali di Arpab, Edmondo Iannicelli e della Presidenza della giunta, Vito Marsico, il presidente del Consiglio regionale, Francesco Mollica, i consiglieri regionali Cifarelli, Giuzio, Spada, Castelgrande, Pace, i sindaci Imperatrice di Grumento Nova e Cicala di Viggiano.

“Abbiamo provveduto – ha proseguito il governatore – a ricontestualizzare le stesse prescrizioni iniziali, dal momento che si è verificata una propagazione della contaminazione. Questo – ha aggiunto Pittella – ci ha messi nella condizione di dover assolutamente scongiurare che l’inquinamento arrivasse all’Agri e da lì anche oltre. Siamo intervenuti, tra l’altro, anche perché Eni non ha provveduto, come da prescrizione, a svuotare il serbatoio ancora pieno. La nostra valutazione, dunque, ha fatto sì che il principio di precauzione e la preoccupazione per l’ambiente e per la salute passassero attraverso un atto molto forte come la sospensione. A chi ci chiede come mai queste azioni siano state messe in campo in questo momento, rispondiamo che oggi si sono verificate le circostanze per cui un presidente e la sua giunta sono stati chiamati a decidere. Dato che non siamo distratti e che abbiamo scelto la linea del rigore, seguiremo responsabilmente il solco tracciato dalle nostre azioni e andremo avanti”.

Il presidente ha ricordato poi l’impegno messo in campo nelle ultime settimane dagli uffici della Presidenza e del Dipartimento Ambiente e dall’Arpab, di concerto con i sindaci interessati e con la Provincia di Potenza.

“E’ stato – ha evidenziato il governatore – un lavoro meticoloso, complesso e articolato, che ha visto la convergenza dei vari attori in campo”.

Il presidente Pittella ha quindi spiegato che “la sospensione sarà di un tempo di 90 giorni, come previsto dalla legge” e che i controlli, la verifica ed i monitoraggi “già effettuati con straordinario impegno, rafforzato dalla collaborazione con il Ministero all’Ambiente e con Ispra” continueranno “da parte della Regione e dell’Arpab, affinché tutto ciò che è stato intimato ad Eni venga realizzato nei tempi dovuti”. “

“Abbiamo preso questa decisione – ha detto ancora il governatore della Basilicata – per evitare eventuali contaminazioni che potessero interessare tanto l’Agri che il Pertusillo: una scelta legata ad una esigenza che è quella della sicurezza del territorio e della salute dei cittadini. Rispetto a questa necessità – ha proseguito – non abbiamo esitato un istante, e seguendo la cronologia degli avvenimenti abbiamo mantenuto a tappe forzate gli impegni che chi governa con responsabilità deve recuperare alla propria azione. Nelle prossime ore sul sito dell’Arpab – ha annunciato – pubblicheremo tutti i dati utili ed i risultati delle nostre attività ed azioni di verifica: i cittadini hanno infatti il diritto di conoscere tutto quello che metteremo in campo per la loro tutela. La nostra – ha concluso il governatore – continuerà ad essere una linea di estremo rigore”.