Un bando per i festival e le rassegne cinematografiche

La Giunta regionale ha approvato lo schema di bando pubblico con il quale si sostengono i festival cinematografici e le rassegne riguardanti l’audiovisivo per l’anno 2017. L’investimento complessivo è di 150 mila euro.

Il bando è rivolto a quelle manifestazioni organizzate in Basilicata da almeno due anni, anche non consecutivi, e che abbiano le seguenti caratteristiche: festival cinematografici con una sezione competitiva e rassegne cinematografiche nell’ambito delle quali si propongono generalmente lungometraggi, cortometraggi, film già in distribuzione nel territorio italiano.

Diversi gli obiettivi: contribuire a rafforzare la dimensione culturale nell’immagine e nella percezione del Mezzogiorno e, in particolare, della Regione Basilicata sia presso la popolazione italiana, sia a livello internazionale; offrire opportunità alle imprese locali per creare e migliorare i servizi al settore delle industrie creative; arricchire l’offerta di eventi culturali a livello regionale capaci di mobilitare la popolazione locale e piccoli flussi turistici; favorire la promozione del cineturismo; favorire lo scambio e il networking tra artisti e professionisti esterni e locali al fine di fare emergere nuove proposte progettuali in campo culturale ed economico; contribuire alla formazione e all’incremento del pubblico, anche favorendo la distribuzione di film che non trovano spazio nei circuiti commerciali.

Obiettivi specifici che si intendono promuovere con il cofinanziamento alle manifestazioni sono: incrementare i flussi turistici; attrarre pubblico nazionale e internazionale; incrementare l’offerta culturale destagionalizzata; supportare progetti di educazione all’immagine con progetti dedicati alle scuole; aumentare il numero e la distribuzione di prodotti audiovisivi girati in Basilicata e/o di autori lucani.

La misura del cofinanziamento prevista dal bando in favore dei soggetti beneficiari sarà concesso fino ad un importo massimo di € 30.000,00 euro, e comunque per una percentuale massima del 50% del costo complessivo della manifestazione.

Nei prossimi giorni il bando con gli schemi di domanda saranno pubblicati sul BUR della Regione Basilicata e sui siti internet istituzionali della Regione Basilicata www.regione.basilicata.it – sezione Avvisi e bandi – e della Lucana Film Commission – www.lucanafilmcommission.it.

Le richieste di informazioni potranno essere inviate via email al seguente indirizzo festivalcinema@regione.basilicata.it oppure collegandosi al sitowww.regione.basilicata.it, nella sezione dedicata alle FAQ.

Il bando rientra nell’Accordo di programma Quadro “Sensi contemporanei” ed è gestito dall’Ufficio Sistemi Culturali e Turistici, Cooperazione internazionale della Regione Basilicata.

Sistema turistico Valle del Noce – Lagonegrese, ok agli interventi

La Giunta regionale, riunitasi sotto la presidenza di Marcello Pittella, ha approvato altri tre progetti inerenti l’avvio del Sistema turistico della Valle del Noce – Lagonegrese e finanziato tutti gli interventi previsti. I nuovi progetti approvati riguardano: l’estensione degli studi ai Comuni di Castelluccio inferiore, Castelluccio superiore e Latronico (200 mila euro); la realizzazione di infrastrutture e servizi per il prodotto turistico outdoor che raggruppa escursionismo, mountain bike, vie ferrate, arrampicata e canionismo (1,35 milioni di euro); il rafforzamento degli effetti scenici del grande attrattore “Signora del Lago” e relativo piano di comunicazione (350 mila euro). Con lo stesso provvedimento la Giunta regionale ha ammesso poi a finanziamento i seguenti interventi: escursionismo e mountain bike Comune di Lagonegro (65 mila euro); mountain bike e arrampicata Comune di Lauria (73 mila ero); escursionismo, mountain bike, vie ferrate e arrampicata Comune di Maratea (645,5 mila euro); escursionismo e mountain bike Comune di Nemoli (65 mila euro); mountain bike e canionismo Comune di Rivello (274 mila euro); escursionismo, mountain bike e arrampicata Comune di Trecchina (197,5 mila euro). La Giunta regionale ha inoltre obbligato le amministrazioni beneficiarie a concordare, trai propri uffici tecnici, le modalità e le specifiche tecniche di realizzazione degli interventi di outdoor al fine di assicurare continuità nel percorso ed omogeneità nella qualità della infrastruttura da realizzare, tendendo anche conto della legge regionale per lo sviluppo e la disciplina della viabilità minore e della sentieristica. Ciascuna amministrazione beneficiaria, per la parte di competenza, dovrà presentare all’Ufficio regimi di aiuto, infrastrutture sportive, culturali ed ambientali della Regione un unico progetto esecutivo per la realizzazione degli interventi entro novanta giorni dalla notifica del provvedimento.

Il presidente Pittella in visita al Cova per un sopralluogo

“Dal sopralluogo di questa mattina è emerso il rispetto da parte di Eni delle prescrizioni impartite dalla Regione Basilicata e dal Dipartimento Ambiente: i lavori di emungimento sono stati effettuati, le barriere con i piezometri sono state realizzate. Questo ci mette in tranquillità rispetto ad una contaminazione che si sta man mano riducendo”. Lo ha detto questa mattina, il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, a conclusione di un’ispezione nel Centro Olio di Viggiano, programmata per verificare la sicurezza dei processi produttivi e le azioni messe in campo dalla compagnia petrolifera Eni, per far fronte alla situazione di emergenza che si è creata in seguito all’episodio dello sversamento di greggio da un serbatoio. Il governatore è arrivato poco dopo le 9 presso il fabbricato “Miraglia-Lapadula”, in contrada Guardemmauro tra Viggiano e Grumento Nova, nelle immediate vicinanze del Cova, la cui attività è stata sospesa lo scorso 15 aprile dalla giunta regionale, dopo l’accertamento della fuoriuscita di petrolio in una zona esterna. Ad accoglierlo, funzionari, dipendenti e personale di sicurezza della compagnia petrolifera. Tra i componenti della delegazione regionale, anche l’assessore all’Ambiente, Francesco Pietrantuono, la dirigente generale Carmen Santoro, insieme a tecnici ed esperti del Dipartimento, di Ispra, Cnr e dell’Arpab. Intorno alle 10 – dopo lo svolgimento di alcune operazioni per garantire la sicurezza dei visitatori – la delegazione della Regione Basilicata si è avviata verso il Centro Olio, dove è iniziato il sopralluogo – durato un paio d’ore – delle diverse unità all’interno dell’impianto. I tecnici della compagnia petrolifera hanno mostrato gli stati di avanzamento dei lavori di manutenzione e di adeguamento delle linee produttive, che stanno interessando in particolare la realizzazione di un doppio fondo nel serbatoio A. E’ stato illustrato inoltre il funzionamento della barriera idraulica lungo il perimetro Sud del Cova, funzionale alla riduzione della contaminazione. “Il nostro giudizio – ha aggiunto il governatore – è favorevole, rispetto ad un atteggiamento molto severo, che il Dipartimento Ambiente, la Regione Basilicata e l’Arpab hanno adottato. Registriamo anche che il lavoro messo in campo da Eni è stato puntuale e attento. Abbiamo toccato con mano quello che accade nell’impianto, rilevando la disponibilità di Eni rispetto a quanto richiesto dalla Regione”. Dopo la parentesi “istituzionale” si è aperta una seconda fase, con le ispezioni accurate da parte dei tecnici del Dipartimento Ambiente, dell’Ispra, del Cnr e dell’Arpab programmate per tutta la giornata, secondo un piano di lavoro già predisposto e condiviso volto a dare le risposte tecniche necessarie.

Denuncia M.Todisco: Pittella incontra i sindacati e parti datoriali

Il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella ha incontrato oggi a Potenza, nella sala Verrastro del Palazzo della Giunta, i rappresentanti delle organizzazioni di categoria, di Confindustria e le parti datoriali aderenti a “Pensiamo Basilicata” per discutere del caso esploso dopo le dichiarazioni del Vescovo di Melfi, Gianfranco Todisco, secondo il quale nell’area industriale di San Nicola di Melfi alcuni operai sarebbero stati costretti a pagare una tangente ad esponenti del mondo sindacale per essere assunti.

Dal tavolo è partita la ferma condanna “di fronte a comportamenti deprecabili”, la cui “realtà dovrà essere verificata dall’operato della magistratura”, ma è stata evidenziata anche la necessità di salvaguardare “un sistema sano che racchiude la politica, le istituzioni e le organizzazioni di categoria, che potrebbe essere coinvolto dal clamore mediatico pur non avendone responsabilità”.

Numerosi, gli esponenti sindacali presenti al tavolo, fra cui Angelo Summa (Cgil), Roberto D’Andrea (Fiom-Cgil), Nino Falotico (Cisl), Gerardo Evangelista (Fim-Cisl), Carmine Vaccaro (Uil), Marco Lomio (Uilm) e Giovanni Tancredi (Ugl). Per la Regione hanno partecipato l’assessore all’Ambiente, Francesco Pietrantuono, il consigliere regionale Aurelio Pace ed anche i direttori della Presidenza della Giunta e del Dipartimento Politiche di sviluppo, Vito Marsico e Giandomenico Marchese. Sono intervenuti inoltre i rappresentanti di Confindustria Basilicata (il presidente vicario Vito Arcasensa ed il vicepresidente Francesco Somma) e Paolo Laguardia, del manifesto “Pensiamo Basilicata”.

“Le dichiarazioni del Vescovo Todisco – ha detto il governatore Pittella – hanno colto di sorpresa un po’ tutti. Per questo ho voluto fare una riflessione con le parti al tavolo. Qualora dovessero essere confermati, tali comportamenti verranno da noi stigmatizzati per costume, etica e per senso di responsabilità: deve essere sottolineata la nostra distanza da chi eventualmente si è macchiato di azioni delittuose sul piano morale. Ma dobbiamo fare un sforzo comune – ha evidenziato il presidente – per evitare che su un argomento così delicato si consumi, senza i dovuti distinguo, una sorta di tritacarne mediatico. Dobbiamo scongiurare il pericolo che la politica e le organizzazioni sindacali, che tanto hanno contributo alla tutela dei diritti e al recupero della rappresentanza possano risentire, senza averne alcune diretta responsabilità di questo clamore. Se c’è stato l’errore del singolo – ha messo in chiaro Pittella – va perseguito. Ma non bisogna coinvolgere l’intero sistema di rappresentanza. Ci sarà un’attività giudiziaria che andrà avanti di suo e di cui siamo rispettosi: nel mentre dobbiamo scongiurare la caccia alle streghe. Per questo motivo dobbiamo provare ad approfondire quanto accaduto e a parlare con una voce univoca, che nel rispetto dei ruoli conferisca tranquillità, sicurezza, garanzia di etica e di trasparenza”.

Impianto compostaggio Venosa, Via prorogata di due anni

E’ stata prorogata di due anni la validità del giudizio favorevole di compatibilità ambientale per la realizzazione, a Venosa, di un impianto di compostaggio della frazione umida dei rifiuti solidi urbani. Lo ha deciso la Giunta regionale, riunitasi sotto la presidenza di Marcello Pittella, venendo incontro a una specifica richiesta del Comune di Venosa.

Sulla base della delibera di Giunta regionale approvata il primo ottobre 2013 i lavori avrebbero dovuto essere ultimati entro il 2016. E cioè nell’arco dei tre anni previsti dal periodo di validità del giudizio di compatibilità ambientale. Ciò non è accaduto per una serie di adempimenti tecnico-amministrativi, legati alla predisposizione del progetto esecutivo redatto dalla ditta appaltatrice (Società Ecoimpianti Srl) e alla successiva approvazione da parte dell’Ufficio Ambiente della Provincia di Potenza, nella sua qualità di stazione appaltante. Di qui la necessità di allineare i tempi di scadenza del Via (triennale) a quelli dell’Aia, l’autorizzazione integrata ambientale, la cui durata invece è quinquennale.

Considerato che il quadro ambientale attuale, riferito al sito di ubicazione della piattaforma non è nel frattempo cambiato rispetto a quello descritto nello studio di Impatto ambientale allegato alla delibera del primo ottobre 2013, il governo regionale ha rideterminato in 5 anni la durata di validità del giudizio favorevole di compatibilità ambientale. Pertanto, il Comune di Venosa potrà ultimare entro il primo ottobre del 2018 il progetto di conversione della piattaforma polifunzionale di trattamento RSU per la realizzazione di un impianto di compostaggio della frazione organica dei rifiuti solidi urbani e per l’incremento volumetrico del bacino di stoccaggio dei rifiuti nella misura del 10 per cento della capacità complessiva esistente, in località “Notaricchio”.

Forestazione e vie blu: confermato impegno apertura cantieri 29/05

“Grazie al lavoro dell’Ufficio Foreste, del Consorzio di Bonifica e di tecnici e funzionari delle Aree programma che stanno producendo gli atti di propria competenza, si confermano gli impegni presi da parte del Dipartimento Agricoltura, sono in via di risoluzione nei prossimi giorni le criticità relative alle aree programma, è disponibile l’avviso per la short list attraverso cui sarà effettuata la riassunzione degli addetti da impiegare nel progetto Vie Blu a partire dalla data odierna sul sito del Consorzio di Bonifica Bradano e Metaponto (termine presentazione domande 23 maggio p.v.) ed, infine, si conferma l’apertura dei cantieri relativi alla forestazione e alle Vie Blu confermata per il 29 maggio prossimo”.

E’ quanto è emerso al termine del tavolo di lavoro convocato a seguito dell’approvazione in Giunta regionale del Piano Operativo Annuale 2017 e volto a pianificare i conseguenti adempimenti successivi, tenutosi nel pomeriggio a cui hanno partecipato l’assessore alle Politiche Agricole e Forestali Luca Braia, il dirigente e i funzionari dell’Ufficio Foreste e i rappresentanti sindacali di Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil.

Al via l’elisoccorso notturno in Basilicata

“L’elisoccorso notturno da ieri è diventato realtà. Coprire il soccorso anche di notte e su tutto il territorio regionale fa sì che si risponda in maniera puntuale alla domanda di salute”.

Lo ha detto il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, stamattina nel corso della conferenza stampa a cui hanno preso parte anche l’assessore alle Politiche per la Persona della Regione Basilicata, Flavia Franconi, i direttori generali di Asp, Asm e Aor San Carlo, e il direttore regionale del 118 Diodoro Colarusso. Il personale medico a bordo – è emerso nel corso dei lavori – é formato da un anestesista rianimatore e da un infermiere.

“Il servizio – ha spiegato Pittella – si attiva in una regione variegata orograficamente. Avere in rete un sistema di emergenza urgenza significa voler consegnare ai cittadini la tutela della salute. É nostra intenzione però, andare oltre. Abbiamo candidato 13 milioni di euro di fondi europei per fare la radio unica che tenga insieme il sistema di emergenza con quello di protezione civile. Bisogna inoltre tenere conto delle quattro aree interne la cui copertura già esistente va intensificata nell’azione soprattutto nei confronti delle prossimità più ultime, laddove il pronto soccorso attivo é più lontano. Va recuperato il reticolo del 118 su strada poiché le esigenze hanno subito una modifica. Il sistema va irrobustito con la fitta rete delle associazioni di volontariato che in Basilicata svolgono un ruolo molto importante. Continuiamo – ha concluso il presidente della Regione – ad andare avanti con la tabella di marcia in attesa dell’approvazione della legge di riforma del sistema sanitario in Basilicata”.

Diodoro Colarusso, direttore regionale del 118 di Basilicata ha spiegato che “il servizio è gestito nella funzione dal 118 e tecnicamente dalla società Babcock che è operante in regione dal 1998 con l’elisoccorso diurno. Trattasi di una società leader nei servizi di elisoccorso ed emergenza aerea. Babcock ha sviluppato una considerevole esperienza nell’elisoccorso notturno sia in termini di addestramento degli equipaggi e ore volate, sia nell’utilizzo di tecnologie all’avanguardia. L’elenco delle superfici disponibili per l’atterraggio – ha aggiunto Colarusso – è già operative, attualmente 15, riguarda i comuni di Craco, Vietri di Potenza, San Costantino Albanese, Miglionico, Castelsaraceno, Brienza, Chiaromonte, Lagonegro, Melfi, Latronico, Senise, Salandra, Grumento Nova, Potenza, Lauria Matera e Policoro. Esso è in continua evoluzione, perché i Comuni si stanno attrezzando per aderire man mano reperiscono aree idonee ai requisiti di sicurezza previsti. Attraverso la gestione da remoto attraverso la base operativa – ha aggiunto Colarusso – si procede ad accendere le luci nei campi sportivi. Il tutto deve avvenire nelle maggiori condizioni di sicurezza. Non sono ammessi i campi sportivi con il manto sintetico. Il ruolo dei sindaci è fondamentale. Essi hanno contribuito in modo fattivo ad individuare le aree. Le amministrazioni comunali ci devono garantire che le porte del campo di calcio siano sistemate al loro posto, che l’area non presenti alcun ostacolo e che sia costantemente libera. Oltre ai campi sportivi – ha concluso – possono essere attrezzati altri piazzali che abbiano i requisiti”.

L’assessore Franconi nel suo intervento ha detto che “è iniziato un nuovo servizio che abbiamo voluto fortemente. Esso potenzia in maniera efficace tutta la rete dell’emergenza urgenza e del 118”.

Finanziate 18 borse di dottorato per il Protocollo Intesa Industriale 4.0

La Giunta regionale ha deliberato il finanziamento, nel corso dell’ultima seduta, in attuazione di quanto disposto dal Protocollo d’intesa sottoscritto tra Regione Basilicata, il Ministero dell’Economia e delle Finanze e il Ministero dello Sviluppo economico, sottoscritto il 21 dicembre 2016, per l’anno accademico 2017-2018, di:

16 borse di dottorato di durata triennale nell’ambito dei corsi di dottorato di ricerca erogati dall’Università degli Studi della Basilicata e/o a tematiche riconducibili a progetti di interesse regionale e correlate alla strategia Industria 4.0, per un impegno di spesa pari a 1.040.000 euro (16 borse x 65.000 euro cadauna);

2 borse di dottorato di durata triennale nell’ambito dei corsi di dottorato di ricerca erogati dall’Università degli studi della Puglia e destinate a giovani laureati residenti in Basilicata e/o a tematiche di dottorato riconducibili a progetti di interesse regionale e correlate alla strategia Industria 4.0, per un impegno di spesa pari a 130.000 euro (2 borse x 65.000 euro cadauna).

L’esecutivo ha approvato, altresì, i relativi schemi di convenzioni tra la Regione Basilicata e le Università degli Studi di Basilicata e di Bari, che saranno sottoscritti dal presidente della Giunta regionale Marcello Pittella, regolanti le modalità e i criteri per l’assegnazione delle borse di dottorato in tecnologie abilitanti dell’Industria 4.0 finanziate dalla Regione Basilicata.

“La Regione Basilicata – dichiara il presidente Marcello Pittella – intende promuovere e rafforzare, in ambito regionale, percorsi di alta formazione e specializzazione post laurea, in coerenza con i bisogni del sistema produttivo nazionale, con la Strategia nazionale di specializzazione intelligente 2014-2020, approvata dalla Commissione europea, e con gli specifici fabbisogni relativi alla strategia di trasformazione del manifatturiero di Industria 4.0. In questa ottica si inserisce il finanziamento delle 18 borse di dottorato per un importo complessivo di 1.170.000 euro e si consolida ulteriormente il rapporto di collaborazione, con l’Università degli Studi di Basilicata in primo luogo, e con l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro che è tra le prime Università ad essersi occupata di Industria 4.0”.

La strategia di sviluppo industriale denominata Industria 4.0, promossa dal Ministero per lo Sviluppo economico, è riferibile – è scritto nello schema di convenzione – a qualunque tipologia di impresa produttiva, principalmente, ma non esclusivamente, di tipo manifatturiero, e promuove: l’ottimizzazione dei processi produttivi; l’innovazione dei prodotti e dei processi in un’ottica di sostenibilità ambientale; il supporto ai processi di automazione industriale, alla meccatronica, robotica e all’utilizzo di tecnologie Ict avanzate; lo sviluppo di nuovi processi basati su prodotti realizzati con nuovi materiali, lo sviluppo di sistemi per la valorizzazione delle persone nelle fabbriche, l’implementazione di processi di digitalizzazione nella produzione di beni e servizi.

Interventi bonifica SIN Tito: Pubblicati bandi su Gazzetta europea

Nell’ambito dell’attuazione del quadro degli interventi di bonifica previsti nel Sito di interesse nazionale di Tito, sono stati pubblicati sulla Gazzetta europea i due bandi relativi alla caratterizzazione radiologica e al monitoraggio dell’area fluviale compresa nel Sin di Tito.

Il primo, “Servizio di monitoraggio chimico ed ecotossicologico delle acque superficiali dell’area fluviale compresa nel sin Tito” – spiega il Dipartimento Ambiente ed Energia della Regione Basilicata – riguarda l’affidamento del servizio di monitoraggio chimico ed ecotossicologico delle acque superficiali e censimento degli scarichi, all’interno del Sin e denominato CB02.

Il secondo, “Piano di caratterizzazione radiologica inerente il bacino fosfogessi” è propedeutico all’esecuzione degli interventi previsti nell’APQ CBMT, denominati CBMT03-CBMT04.

Come noto, infatti, – evidenzia il Dipartimento regionale – il finanziamento degli interventi di bonifica nei Siti di interesse nazionale lucani, è definito nell’Accordo di Programma Quadro “rafforzato” sottoscritto in data 19 giugno 2013. Esso prevede 10 interventi di messa in sicurezza e di bonifica nei Siti d’interesse nazionale “Tito” e “Val Basento”, per un valore complessivo di € 46.768.703,01 di cui 4 interventi previsti nel Sin “Area Industriale di Tito” e 6 nel Sin della “Val Basento “

Il processo di attuazione dell’Apq ha incontrato oggettivi ostacoli tecnico-amministrativi anche a seguito del rinvenimento nel 2013 di sostanze radioattive nel sito della ex Liquichimica. Ciò ha reso necessaria l’attivazione del procedimento previsto dal D.lgs. 230/95 di competenza del Ministero dell’Interno, e dunque una caratterizzazione radiologica dell’area.

Gli esiti della caratterizzazione radiologica – conclude il Dipartimento Ambiente ed Energia – forniranno elementi necessari per adeguare il progetto di bonifica e predisporre i successivi atti di gara.

Siglato a Roma accordo fra Regione e Ministro della Difesa

Un accordo per l’utilizzo reciproco delle strutture sanitarie è stato firmato a Roma fra il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella e il ministro della Difesa, Roberta Pinotti: un primo importante risultato dell’intesa sarà la possibilità per l’utenza lucana di usufruire della Camera iperbarica dell’Ospedale militare di Taranto, utile per numerosi trattamenti in caso di ulcere, sordità improvvisa e problematiche ortopediche ed otorinolaringoiatriche, intossicazioni da monossido di carbonio o incidenti subacquei.

Attraverso l’accordo il ministero della Difesa e la Regione Basilicata puntano a instaurare una reciproca collaborazione per la promozione, l’istituzione e lo sviluppo di attività di comune interesse nel settore della Sanità pubblica, mediante l’impiego delle risorse, delle strutture e dei mezzi in rispettiva dotazione da individuare con successivi accordi, al fine di consentire sinergie tali da garantire standard qualitativi di eccellenza per l’utenza civile e militare.

La collaborazione tra ministero della Difesa e Regione Basilicata, nello specifico, prevede la definizione e la realizzazione di programmi, attività sperimentali, progetti e studi di comune interesse. Per attuare le diverse forme di collaborazione saranno stipulati specifici accordi attuativi, per disciplinare in ogni singolo settore la durata e la natura delle attività e delle prestazioni tecniche e scientifiche e le risorse umane e strumentali impiegate, anche attraverso la configurazione di gruppi di lavoro congiunti fra Difesa e Regione Basilicata. Gli accordi saranno stipulati tra i dirigenti responsabili delle competenti articolazioni del ministero della Difesa e della Regione Basilicata.

“Si tratta sicuramente – ha detto il governatore lucano Marcello Pittella – di un’intesa importante. Il primo beneficio per i lucani sarà dato dalla possibilità di usufruire di un servizio di eccellenza: quello della Camera iperbarica dell’Ospedale militare di Taranto. Ma la reciproca collaborazione seguirà anche altri percorsi, che saranno frutto di programmi e di accordi attuativi da parte delle singole strutture sanitarie regionali con il ministero. In Basilicata – ha ricordato il presidente – operano strutture sanitarie e militari dotate di elevata tecnologia e di mezzi e servizi utilizzati anche in caso di calamità pubbliche. Nel nostro territorio sono presenti Dea di primo e di secondo livello, istituti di ricerca a carattere scientifico e altre strutture sanitarie di elevata qualità, con professionalità in grado di fornire prestazioni di eccellenza in moltissime discipline della medicina e della chirurgia, al fine di una collaborazione con i diversi compiti istituzionali della Sanità militare. La Regione Basilicata, con questo accordo – ha evidenziato Pittella – ha confermato il proprio interesse a collaborare con gli organismi della Sanità militare presenti nel proprio territorio e con quelli delle regioni limitrofe, al fine di conseguire un’integrazione delle professionalità e un interscambio di risorse logistiche e di servizi. Tutto questo – ha concluso il governatore – garantirà una risposta sanitaria ancora più efficace ai bisogni assistenziali dell’utenza lucana”.