VIS VAL D’AGRI, L’INTERVENTO DI PITTELLA IN CONSIGLIO REGIONALE

Dallo studio Vis sono emersi due dati a mio giudizio significativi: il primo è che non esiste alcuna contaminazione di acque superficiali, il secondo è che non ci sono nemmeno tracce sul suolo, in oltre in oltre quaranta punti indagati in un’area di circa tre chilometri e duecento metri”. Lo ha detto il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, nell’intervento conclusivo della seduta straordinaria del Consiglio regionale che si è tenuta oggi a Potenza, sul tema della Valutazione di impatto sulla salute (Vis) per il territorio della Val d’Agri. “Questo conferma – ha proseguito il governatore – che abbiamo speso anni rincorrendo a giorni alterni gli studi fatti su qualche provetta raccolta da professori in cerca d’autore, riempiendo spazi interminabili nel nostro dibattito politico. Ma a distanza di tempo possiamo affermare che avevamo ragione noi. Lo ha detto il professor Fabrizio Bianchi, referente del progetto Vis. Ma per affermare prima di lui le stesse cose avevamo dato fondo a tutte le energie, coinvolgendo nella responsabilità i sindaci, le associazioni, la politica, il consiglio e il governo regionale. Lo studio ci recupera preoccupazioni, ma anche fattori che mettono a valore tesi sostenute da Arpab, Ispra, Cnr, sindaci, Regione. Se lo studio è valido – ha messo in chiaro il governatore – deve esserlo sia per i risultati in negativo che per quelli in positivo”. Secondo Pittella dallo studio emerge un altro fattore importante: “Si riconosce – sottolinea – che le misurazioni dalle centraline Arpab sono corrette: credo che questo assuma un valore enorme rispetto a quanto si è detto sull’attendibilità dell’Agenzia. Lo studio invita inoltre l’Arpab a continuare nel rilievi, perché nel futuro potranno risultare preziosissimi. Dato che in questi anni abbiamo provato a riconsegnare fiducia e vigore all’azione di Arpab, affinché potesse svolgere fino in fondo la funzione di monitoraggio e di controllo, credo che tale valutazione sia da considerare positivamente”. A chi critica l’operato della Regione sulla materia, il governatore risponde così: “Nei miei quattro anni di presidenza abbiamo affrontato tante criticità: molte le abbiamo risolte, non tutte chiaramente. Ma le criticità ambientali non sono argomento di facile soluzione. Se qualcuno è in grado di venire da questa parte e di provare a risolvere in pochi anni i problemi che hanno caratterizzato la vita regionale in tema ambientale allora lo faccia, si accomodi. Lo aiuteremo a governare. Ma senza urlarci contro -ha messo in chiaro – e senza utilizzare la paura e la precarietà per recuperare un minimo di visibilità. In fondo le cose che contano sono quelle che si fanno”. Il governatore ha poi ricordato di come “alla vigilia di Pasqua abbiamo sospeso le attività del Centro Olio di Viggiano: un atto coraggioso, ma al quale siamo arrivati con motivazioni significative tradotte per atti. Non si è trattato, intatti, di chiudere la serranda di un negozio. Di iniziative come questa – ha proseguito Pittella – ne abbiamo prese non poche: come la trasformazione dell’Osservatorio ambientale, che era sul piano giuridico una sorta di ibrido e che ora ha un comitato scientifico ed è partecipato dai sindaci. Come anche l’intuizione felice della maggioranza di istituire la Fondazione bioemedica, che prima era un osservatorio medico sul diabete, con la quale abbiamo messo in campo indagini su diversi fattori di criticità ed il progetto Epibas, sottoposto al vaglio dell’Istituto superiore di sanità”. Il governatore ha ricordato inoltre “l’atteggiamento di collaborazione avuto da Regione, Asp e Arpab nei confronti del professor Bianchi, che ha coordinato lo studio Vis. Non c’è stata alcune ostruzione, perché siamo sempre stati interessati ad ottenere le conclusioni di quella indagine. E’ chiaro, però – ha aggiunto – che un’indagine su un campione di mille abitanti non ci soddisfa. L’unica cosa responsabile da fare era quella di chiedere al governo nazionale attraverso le sue articolazioni istituzionali, di interpretare i dati e la metodologia usata dal Cnr di Pisa con il professor Bianchi, per una serie di motivi: per capire se si può chiudere ogni discorso sul nesso di causalità, per comprendere come interpretare l’associazione di rischio tra le estrazioni e le patologie cardiorespiratorie, per sapere quali azioni un ente pubblico debba mettere in campo. Serve fare – ha ribadito – un’azione di approfondimento. Se le condizioni di sostenibilità ci diranno che non possiamo sfruttare più la risorsa petrolifera, allora ci rinunceremo senza pensare al bilancio. L’investimento sulle rinnovabili che stiamo sostenendo va proprio nella direzione di invertire il trend della visione di sviluppo della Basilicata. Siamo pronti a discutere – ha concluso – sempre e in qualunque circostanza: l’importante è che si faccia del confronto, pur nelle diversità, l’arma democratica per costruire una società responsabile.

INAUGURAZIONE RADIOTERAPIA AL SAN CARLO, INTERVENTO DI PITTELLA

Il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, ha partecipato oggi all’ospedale regionale San Carlo di Potenza alla cerimonia di inaugurazione del reparto di Radioterapia oncologica.

“Ci troviamo oggi ad inaugurare – ha detto il governatore – un reparto di grande importanza, necessario per la dimensione interregionale di questa struttura, ma anche e soprattutto per venire incontro alle esigenze sociali delle persone che sono costrette a viaggi della speranza per le loro terapie”.

Tecnologie complesse e all’avanguardia saranno messe a disposizione dei pazienti e permetteranno di abbattere le liste di attesa grazie alla nuova struttura, che sarà gestita dalla società Fora con il suo staff di professionisti. Il Centro regionale oncologico della Basilicata (Crob) di Rionero in Vulture (Potenza) manterrà nel frattempo il ruolo di coordinamento tecnico e scientifico. Nei prossimi mesi inizieranno le procedure per realizzare un reparto analogo a Matera e successivamente a Lagonegro, in provincia di Potenza.

“Realizzare questa struttura – ha proseguito il governatore – era il nostro obiettivo e con il direttore del San Carlo, Rocco Maglietta lo abbiamo raggiunto. La nostra regione ha compiuto grandi passi in avanti: non solo dal punto di vista della crescita economica, occupazionale o della riduzione della povertà, ma anche da quello del salto di qualità culturale. Abbiamo scelto di andare avanti nella direzione intrapresa – ha detto ancora Pittella – di mettere in rete e in sicurezza tutti i nostri ospedali, che sono 18 e non sono pochi. Ma il San Carlo è la struttura sanitaria interregionale alla quale affidiamo la complessità alta delle patologie anche grazie a questo ulteriore strumento di qualita’. Le cose che contano sono quelle che si fanno, mettendo al bando polemiche inutili e strumentali”.

PITTELLA: PASSI IN AVANTI SU REVISIONE AIA CENTRO OLIO VAL D’AGRI

“Continuiamo nel metodo e nel merito a parlare per atti, come si conviene ad una pubblica amministrazione e a comunicarvi i passaggi messi in campo”. Lo ha detto il Presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, in apertura dell’incontro con i giornalisti al quale hanno partecipato l’assessore all’ambiente, Francesco Pietrantuono e la dirigente generale del dipartimento, Carmen Santoro. L’incontro è stato convocato in occasione della conferenza di servizi decisoria sul riesame parziale dell’AIA, in programma questa mattina.

“ci sono obblighi da inserire in sede di revisione – ha detto il governatore – per questo abbiamo affidato alla sezione ‘Qualità dell’aria’ del Cnr e all’Ispra, grazie all’accordo quadro con il Ministero dell’Ambiente con il quale si è stabilita una collaborazione continua, il compito di indicarci le ulteriori prescrizione da contemplare nell’Aia, perché si stabiliscano soglie da rispettare e regole certe sulle emissioni. Con l’assessore ed il dipartimento – ha proseguito Pittella – abbiamo immaginato di imprimere quanto più possibile un’accelerazione all’iter”.

Il governatore ha inoltre comunicato di aver inviato una nota ai Ministeri della salute e dell’Ambiente in cui si chiede la valutazione sulla portata dello studio Vis, e di voler comunicare ufficialmente e formalmente l’esito di tale approfondimento. “Al contempo – ha proseguito il governatore – abbiamo deciso, insieme alle Fondazione Biomedica, al Dipartimento regionale all’Ambiente e all’Arpab, di estendere l’indagine epidemiologica a tutti i cittadini della Val d’Agri e non solo ad un campione di mille abitanti. Questo – ha sottolineato il presidente – per rendere compiuto il nostro sforzo di approfondimento per la sicurezza e per la tranquillità delle popolazioni”.

Nel corso dell’incontro infine, la dottoressa Santoro ha illustrato ai giornalisti l’iter di revisione dell’AIA e gli aspetti tecnici in essa contenuti.

“LEGGE PICCOLI COMUNI”, LA SODDISFAZIONE DI PITTELLA

“Saluto con estremo favore l’approvazione in via definitiva al Senato della legge sui Piccoli Comuni. Un provvedimento al quale plaudire perché, intervenendo a sostegno dei servizi nei comuni al di sotto dei 5000 abitanti, va nella direzione di una maggiore coesione territoriale, riconoscendo uguali diritti di cittadinanza. La legge, per la quale il governo ha stanziato complessivamente 100 milioni fino al 2023, prevede il recupero dei centri storici, la manutenzione del territorio, misure a sostegno dei trasporti e dell’istruzione, la promozione della filiera corta e delle produzioni cinematografiche. Interventi dunque che, finalizzati a garantire la qualità dei servizi e della vita nei nostri borghi, rappresentano uno strumento di contrasto allo spopolamento delle aree interne. La legge sui piccoli comuni è una risposta forte per la Basilicata, dove 102 comuni su 131 potranno accedere ai benefici, e si aggiunge alle iniziative messe in campo dal governo regionale sulle aree interne. La Regione infatti, per il periodo 2014-2020 a valere sui Programmi Operati FESR e FSE e sul Programma di Sviluppo Rurale FEASR ha individuato 4 Aree Interne, definite congiuntamente al Comitato Tecnico Nazionale , stanziando un investimento complessivo pari a 117, 5 milioni di euro. Inoltre, entro la fine del 2018 per citare la Banda Ultra Larga saranno serviti dall’infrastruttura di telecomunicazione 129 Comuni con un investimento di 41,3 milioni di euro.

Pertanto, il via libera di oggi in Senato alla legge, oltre a rappresentare un ulteriore strumento a disposizione del nostro territorio, è il segno di una visione complessiva del Paese che passa anche dalle periferie e che può incrociare risultati tangibili, solo percorrendo la strada della cooperazione istituzionale.

In chiusura, ma non da ultimo, un plauso ad Ermete Realacci, primo firmatario del disegno di legge”.

Lo ha dichiarato il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella.

PITTELLA A RIONERO IN VULTURE: “L’IRCCS-CROB MANTERRÀ AUTONOMIA”

“Siamo di fronte alla necessità di affrontare un’evoluzione del sistema sanitario e di rispettare i parametri delle leggi nazionali. Allo stesso tempo stiamo provando a riconvertire le strutture sanitarie, creando le reti di ospedali per acuti e per il territorio e mantenendo, questo sia chiaro, l’autonomia dell’Irccs-Crob”. Lo ha detto il governatore Basilicata, intervenendo a Rionero in Vulture ad un Consiglio comunale convocato in seduta straordinaria, nel Centro sociale “Sacco”, per discutere “delle problematiche e delleprospettive sul Centro oncologico regionale della Basilicata (Crob) alla luce del Piano di riordino sanitario”.Oltre al sindaco Luigi Di Toro erano presenti, tra gli altri, l’assessore regionale all’Ambiente, Francesco Pietrantuono, il presidente del Consiglio regionale, Francesco Mollica, i consiglieri regionali Vito Santarsiero, Gianni Leggieri, Giannino Romaniello, Piero Lacorazza, Michele Napoli, ildirettore generale del Crob, Giuseppe Cugno, sindaci, amministratori e rappresentanti del mondo politico (fra cui i parlamentari GiovanniBarozzino e Antonio Placido) e dell’associazionismo. “E’ nostro intento – ha detto ancora il presidente – rafforzare le politiche che ilCrob dovrà mettere in campo. Lo stesso Crob, nel frattempo, sopravvivrà se il direttore scientifico ed i ricercatori continueranno a svolgere l’importante lavoro che caratterizza la struttura, mettendo in campo nuove linee di intervento e di ricerca. In questo modo ci saranno maggiori possibilità di ottenere i necessari finanziamenti, che devono però essere riconosciuti dal governo nazionale. Autonomia e ricerca, e fondi a sostegno del Crob sono la via maestra. E’ chiaro che ci sarà anche il sostegno della Regione, che non farà mancare gli investimenti di sua competenza. Le preoccupazioni che vengono manifestate sono sicuramente legittime. Ma stiamo lavorando per arrivare alla migliore riforma possibile del sistema sanitario regionale. Sono d’accordo sul fatto che si vada a discutere in Consiglio regionale delle richieste e delle necessità evidenziate da questa assemblea e dal management del Crob. Non ho nessuna difficoltà. Entro fine anno il Consiglio regionale emendi il Piano di riordino, lo discuta, lo approvi con tanto di interventi e con tanto di voto. Non ho nessun problema ad esercitare il ruolo di coordinamento”. Per quanto riguarda la dialisi, il governatore ha aggiunto: “Non sarà cancellata, fermo restando che il Crob si organizzi per eventuali emergenze, dal momento che ad oggi la struttura non è un centro di Pronto soccorso. Bisognerà lavorare, quindi, perché al Crob si creino condizioni di sicurezza per il paziente. Sono comunque pronto a partecipare ad altre iniziative del genere, a partecipare a tavoli concertativi al fianco del management del Crob, per approfondire e superare, insieme, ogni problema”.

PITTELLA: COLTIVIAMO LA SOLIDARIETÀ, L’UNITÀ E LA PEREQUAZIONE

Il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, ha diffuso la seguente dichiarazione:

I venti di guerra che in queste ore spirano sulla Spagna, alla vigilia del preannunciato referendum indipendentista catalano, che rischia di innescare una polveriera potenzialmente devastante e difficilmente gestibile per la tenuta democratica di quel Paese, rappresentano per noi tutti un campanello d’allarme. Lo è per l’Italia. E a maggior ragione per una comunità nazionale – come la nostra – attraversata da spinte “autonomiste” che sfoceranno nel referendum del 22 ottobre prossimo in Veneto e Lombardia, nel malcelato tentativo di scardinare il patto sociale su cui si fonda la Repubblica italiana, a danno soprattutto delle regioni più deboli.

Mi auguro ci si fermi in tempo. Perché in caso contrario sarebbe una sciagura istituzionale e sociale, oltre che un colossale errore politico, addebitabile ad una classe dirigente locale impegnata a solleticare la “pancia” del proprio elettorato, pur di inseguire un consenso sempre più alimentato da populismi, egoismi e campanilismi.

Mai come in questo momento, l’Italia ha bisogno di più unità. Di una visione comune. Di un idem sentire su valori condivisi, per affrontare, partendo da una nuova e più forte solidarietà nazionale, i grandi temi dello sviluppo, in uno scenario europeo e mondiale sempre più complicato e difficile.

Le Regioni devono mettere a valore la propria identità, senza guerre fratricide, in un quadro di collaborazione istituzionale che premi la linea del dialogo e del confronto costruttivo tra Governo centrale e realtà locali. Un esempio è quello che

abbiamo fatto con l’accordo sull’acqua sottoscritto lo scorso anno tra Basilicata, Puglia e governo nazionale. Quell’intesa di programma rappresenta un caso virtuoso di solidarietà territoriale che ha trovato nei diversi “Patti per il Sud” un momento di successiva, ulteriore esaltazione.

Ho già avuto modo di ricordare che grazie allo straordinario lavoro di Claudio De Vincenti, il Ministero per il Mezzogiorno è diventato una realtà dalla quale partire per fare del Sud una opportunità di crescita dell’intero Paese.

Del resto, proprio alla luce di quello che sta accadendo in Spagna, reputo sbagliata la guerra dei numeri che ancora una volta, in questi giorni, si è innescata tra Nord e Sud. L’economista Gianfranco Viesti replicando al direttore di Bankitalia Salvatore Rossi ha dimostrato, dati alla mano, che negli anni della crisi le classi dirigenti del centrodestra hanno fatto pagare soprattutto al Sud il conto dell’austerità.

E’ un dato di fatto che nel Mezzogiorno siano disponibili meno servizi, e spesso di qualità inferiore, per i cittadini e le imprese. Nel periodo 2000-2014 le Ferrovie dello Stato hanno investito meno di 50 euro pro-capite al Sud e quasi 120 al Centro-Nord. La spesa pubblica allargata, nel 2015, era pari a 15.801 euro pro-capite al Centro-Nord e a 12.222 euro nel Mezzogiorno, cioè il 23 per cento in meno. Il welfare italiano è prevalentemente pensionistico e questo di fatto contribuisce a spostare il denaro pubblico nel Settentrione, dove si pagano più pensioni e di maggiore importo. Nella scuola, nella sanità, nella raccolta dei rifiuti c’è poi un Sud a macchia di leopardo, con una minore dotazione di infrastrutture e capitale pubblico, come dimostra la stessa qualità degli edifici scolastici, della rete stradale e ferroviaria e di quella idrica e fognaria.

Come si vede, in un clima di scontro, ed utilizzando dati che sono sotto gli occhi di tutti, sarebbe facile soffiare sul fuoco del “ribellismo” istituzionale, alimentando i cori degli ultrà tra le diverse curve dello stadio-Italia. Ne usciremmo però tutti sconfitti. E ci ritroveremmo un Paese in macerie, sotto il profilo politico-istituzionale e sociale. Credo che nessuno lo voglia. E per quanto mi riguarda, nel mio piccolo, lavorerò perché ciò non accada.

Marcello Pittella

AVANZAMENTO PATTO PER LA BASILICATA, DE VINCENTI SODDISFATTO

“Sono molto soddisfatto dello stato di avanzamento degli investimenti previsti dal Patto per la Basilicata. La macchina si è messa in moto, sta accelerando i tempi e sono certo che riusciremo a raggiungere importanti traguardi per lo sviluppo della Basilicata e in vista dell’importante appuntamento del 2019”.

Lo ha detto il ministro alla Coesione territoriale, Claudio De Vincenti, al termine di un incontro avuto con il presidente della Regione, Marcello Pittella, il sindaco di Matera, Raffaello de Ruggieri, e con i tecnici degli enti interessanti.

Dal quadro della situazione aggiornata al 18 settembre è emerso che i lavori in esecuzione hanno un valore complessivo di 908 milioni di euro, rispetto ai 568 milioni di euro registrati nel report di giugno. “Un ulteriore e consistente avanzamento – ha commentato il ministro – che deve renderci molto ottimisti rispetto a come si sta procedendo”.

Tra affidamenti e progettazioni in corso si è impegnato un miliardo e 600 milioni rispetto a un miliardo e 200 milioni registrato sempre lo scorso giugno.

Per quel che riguarda le opere relative a Matera2019, sono già stati appaltati 77 milioni di euro, 60 milioni sono in fase di appalto e 35 milioni sono attestati sul contratto di sviluppo.

A tal proposito De Vincenti ha annunciato che il 26 settembre, a Palazzo Chigi, verrà firmato il contratto istituzionale di sviluppo.

“Si tratta – ha concluso De Vincenti – di un importante appuntamento con il quale daremo vita alla governance degli investimenti sulle opere da realizzare con risorse immediatamente disponibili”.

Al termine dell’incontro il Presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, ha affermato di essere “molto soddisfatto per l’esito del monitoraggio che conferma il grande impegno e la forte determinazione che stiamo mettendo in campo per la buona riuscita del Patto per la Basilicata”.

Pittella, infine, ha ringraziato il ministro “per la proficua e costante interlocuzione che consente al nostro territorio di recuperare fiducia nei confronti delle iniziative avviate in vista delle importanti sfide che abbiamo davanti”.

GIUSTIZIA PIÙ VICINA AI CITTADINI, BASILICATA REGIONE CAPOFILA

La Regione Basilicata e il Ministero Giustizia continueranno a collaborare per l’innovazione e il rafforzamento del sistema giudiziario in Basilicata. E’ quanto emerso dal convegno “Processo di innovazione degli Unep”, che proseguirà anche domani alla presenza del sottosegretario alla Giustizia Cosimo Maria Ferri e dedicato al progetto Ire – Sud. Un progetto che vede la Regione Basilicata come polo di eccellenza per l’innovazione del sistema giustizia, e capofila di un importante progetto innovativo.
Si tratta di un software progettato in regione che velocizzerà le operazioni di accettazione degli atti dagli ufficiali giudiziari e che sarà utilizzato in tutta Italia. La vicepresidente della Giunta regionale, Flavia Franconi, ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa non solo per tutti coloro che lavorano nel campo della giustizia, ma soprattutto per i cittadini.
“Possiamo essere orgogliosi, di aver messo in piedi una best practice”, ha detto. Ed ha aggiunto: “Dovremmo tutti insieme potenziare questo accordo con il Ministero completare il percorso delle sinergie, grazie alle quali si ottengono risultati concreti. Il nostro obiettivo è quello di avvicinare il cittadino alla giustizia”.
Il progetto include anche la realizzazione di una rete di sportelli front-office costituiti dagli Uffici giudiziari, i quali erogheranno servizi al cittadino direttamente dall’Amministrazione Giudiziaria più vicina, qualunque sia la competenza territoriale riducendo i tempi di attesa.
La presidente della Corte di Appello di Potenza Rosa Sinisi ha sottolineato i proncipali obiettivi tra cui la semplificazione del processo esecutivo civile, con maggiore autonomia all’ufficiale giudiziario mediante modalita telematiche, per procedere pignoramento.
La Regione Basilicata, responsabile dell’intero accordo di programma nonché del singolo intervento IRE-SUB Basilicata, con i suoi aspetti tecnologici ha deliberato la costituzione di un gruppo tecnico, designato dal Ministero della Giustizia, con il compito di occuparsi della progettazione esecutiva e della direzione dei lavori da realizzarsi.
Cosa è stato realizzato del progetto avviato già da alcuni anni, lo ha spiegato Vincenzo Fiore dirigente dell’Ufficio Amministrazione Digitale della Regione Basilicata, il quale ha sottolineato gli aspetti dell’infrastruttura telematica e lo stato dell’arte dell’intero progetto che vede la Basilicata come regione pilota.
“La Regione Basilicata – ha aggiunto Franconi – ha siglato diversi protocolli di intesa consentendo alla Procura di usufruire di alcune soluzioni infrastrutturali con l’introduzione di nuove tecnologie, e alla Regione di dotarsi di un supporto amministrativo e legale in tema di crimini informatici e ambientali oltre che in tema di anticorruzione e trasparenza”.

PRESENTATE A POTENZA LE GIORNATE DELL’INNOVAZIONE

Il governatore lucano, Marcello Pittella e l’assessore regionale alle Politiche di Sviluppo, Roberto Cifarelli, hanno illustrato oggi a Potenza, nel corso di un incontro con i giornalisti, le iniziative programmate nell’ambito delle “Giornate dell’innovazione”. Si tratta di sei appuntamenti che si svolgeranno dal 19 settembre al 30 ottobre “per far conoscere quanto messo in campo dalla Regione Basilicata per favorire l’innovazione tecnologica e la ricerca a sostegno dell’impresa e delle nuove generazioni”. Le “Giornate dell’Innovazione” inizieranno il 19 settembre alle 10, nell’Aula Magna del Campus universitario di Macchia Romana, a Potenza, con l’incontro dal tema “Basilicata Ultra Veloce”. Il 21 settembre alle 11.30, sempre nella sede universitaria di Macchia Romana si terra il “Kick-off day-T3 Innovation”: evento di lancio di un percorso pubblico “finalizzato al trasferimento tecnologico dal sistema della ricerca a quello produttivo”. Dal 21 al 23 settembre, a Maratea, sarà la volta di “Heroes”, il festiva euro-mediterraneo dell’innovazione, mentre Il 16 ottobre a Potenza ore alle 11, nella Sala inguscio della Regione Basilicata si terrà l’evento dal tema “Industria 4.0: investimenti e ricerca”. Dopo un incontro in programma in Regione Basilicata a partire dalle 16.30, il 20 ottobre, per conoscere le imprese che si sono candidate a partecipare con Sviluppo Basilicata allo Smau (l’evento di riferimento nei settori Innovazione e Digitale per imprese ed enti locali) le “Giornate dell’Innovazione” si concluderanno il 30 ottobre, al teatro Stabile di Potenza, con la finale della Start Cup Basilicata, a partire dalle 17.

“La nostra Regione – ha commentato il presidente Pittella – ha messo in campo con coraggio e determinazione una serie di iniziative, avendo compreso che c’è un mondo che cambia con grande velocità e che apre nuove frontiere ed ambiti di occupazione, ma anche nuovi profili di intervento occupazionale. Per questo – ha proseguito il governatore – abbiamo messo in campo una serie di interventi, investendo anche in maniera massiccia, con risorse pari a 200 milioni di euro in pochi anni. Penso alle tante start-up lanciate, alla importante risposta che abbiamo ottenuto sui bandi Pia e su quelli per l’innovazione, alla grande sfida sul trasferimento tecnologico e sulla ricerca per le imprese. Ma penso anche – ha detto ancora Pittella – agli investimenti sulla infrastruttura di rete in fibra ottica, che consentiranno di dare impulso, in Basilicata, a settori strategici quali l’identità digitale, la sanità in rete, l’infomobilità”.

“Siamo di fronte – ha evidenziato l’assessore Cifarelli – ad una visione della Regione che parte da lontano, che si è sviluppata nel tempo e che continuerà ancora. Vogliamo dare servizi innovativi alle imprese e mettere i giovani nelle condizioni di poter operare in Basilicata, perché la nostra è la politica del fare. Nell’ambito delle Giornate dell’Innovazione – ha spiegato – ci saranno sei eventi per illustrare gli importanti risultati che pongono la Basilicata avanti ad altre regioni. Nell’ambito delle iniziative – ha detto ancora Cifarelli – organizzate saranno presentati anche alcuni importanti bandi, come quello sull’industria 4.0 e sui dottorati di ricerca”.

Il presidente Pittella, a margine della riunione ha annunciato che il 18 settembre alle ore 15, a Matera, incontrerà il ministro per la coesione territoriale, Claudio De Vicenti. “Sara un’occasione – ha detto il governatore – per inaugurare in un certo senso le Giornate per l’innovazione, dal momento che conosceremo i vantaggi ulteriori che potranno scaturire dal decreto Mezzogiorno”.

PROCESSO CIVILE PIÙ VELOCE GRAZIE A COOPERAZIONE REGIONE-MINISTERO

Un ulteriore traguardo nel processo d’innovazione della Giustizia. Dalla cooperazione interistituzionale tra ministero della Giustizia e Regione Basilicata il supporto digitale per l’interscambio d’informazioni tra gli Unep (Uffici notificazioni, esecuzioni e protesti) e le banche dati pubbliche per una maggiore efficacia del processo di esecuzione.

Il 15 e 16 settembre 2017, nell’aula Pasquale Grippo della Corte di Appello di Potenza, verrà presentato ai dirigenti Unep delle ventisei Corti di Appello e ai rappresentanti dell’avvocatura il nuovo registro “Modello ricerca beni” previsto dal DL 132/14.

L’evento, articolato in due giornate, verrà introdotto nel pomeriggio del 15, alla presenza del sottosegretario alla Giustizia, Cosimo Maria Ferri, dal presidente della Corte di Appello di Potenza Rosa Patrizia Sinisi, dal presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella e entrerà nel vivo con gli interventi del direttore regionale dell’Agenzia delle Entrate Basilicata Agostino Pellegrini e del presidente dell’Ordine degli Avvocati Giampaolo Brienza. Di seguito i dirigenti Unep e i rappresentanti dell’Avvocatura parteciperanno a sessioni formative e a un workshop sulla digitalizzazione dei registri Unep e dei modelli di cooperazione applicativa e di interoperabilità con l’Agenzia delle Entrate e con le altre Banche dati pubbliche.

Sarà anche l’occasione per il dirigente dell’ufficio Amministrazione digitale della Regione Basilicata Vincenzo Fiore, del direttore generale Sistemi Informativi Automatizzati Pasquale Liccardo, del dirigente Cisia Napoli Giovanni Malesci e del rappresentante dell’Agid Enrica Massella per una disamina di quanto realizzato e per individuare temi e modalità per ulteriori forme di cooperazione.

La mattinata del 16 è dedicata al processo di esecuzione, particolarmente delicato in quanto non investe solamente il mondo della giustizia ma produce i suoi effetti sull’economia nazionale e quindi sul quotidiano di ognuno. Il tema, introdotto da Pasquale Di Gioia, dirigente dell’Unep della Corte di Appello di Potenza, verrà trattato nelle varie sfaccettature da Franco De Stefano, consigliere della Corte suprema di Cassazione, da Matteo Restaino avvocato del Foro di Potenza, da Giovanni Staiano, responsabile dell’Ufficio Affari Legali dell’Abi, e da Carmine Tarquini, dirigente Unep del Tribunale di Teramo.

Al sottosegretario alla Giustizia Ferri spetterà il compito di trarre le conclusioni e di esporre il punto di vista e gli impegni del ministero.