IL PRESIDENTE PITTELLA VISITA L’OSPEDALE DI VILLA D’AGRI.

L’impressione per il lavoro fatto in combinazione da Asp e San Carlo è molto positiva”. È il commento del presidente della giunta regionale, Marcello Pittella, a seguito della visita all’Ospedale di Villa d’Agri che si è svolta oggi nel primo pomeriggio. “Il 118 ritorna dov’era e con il Consultorio si apre il percorso donne – ha aggiunto il governatore – ora proviamo a recuperare condividendo tra territorio e acuzie la farmacia, e proviamo anche a ultimare i lavori che daranno a Villa d’Agri la risonanza magnetica e il nuovo blocco centrale ammodernato”. “Tutto questo con finanziamenti già assentiti, deliberati”, ha precisato.

Durante il sopralluogo, a cui hanno preso parte, tra gli altri, l’assessore alle Politiche per la Persona, Flavia Franconi, i vertici della sanità lucana e del nosocomio valligiano, e il sindaco di Marsicovetere, Sergio Claudio Cantiani, è stata verificata anche la struttura destinata alla lungodegenza.

“Molte cose sono andate avanti. Ora abbiamo bisogno di capire i contenuti – ha spiegato – il cronoprogramma che provo a consegnare a me prima di tutto per senso di responsabilità, ai direttori generali e alla società di questo territorio, è che entro fine anno vorrei che si completasse il percorso in via di ultimazione e si decidesse di concerto con il sindaco e la comunità della Val d’Agri la destinazione anche del padiglione non dedicato alle acuzie ma al territorio. Dobbiamo capire se non si può fare riabilitazione per contingentamento di numeri e nel caso quali altre forme di prestazione sanitaria avanzata possiamo mettere in campo. Ci sono delle idee allo studio, dobbiamo discuterle e concordarle.

PITTELLA: MATERA2019 TRAINO PER TUTTA LA BASILICATA

Stiamo camminando sulla strada giusta ed arriveremo pronti al 2019. I risultati delle nostre azioni sono sotto gli occhi di tutti e vogliamo consegnarli ai cittadini perchè siano loro a mostrare il gradimento, la valutazione, evitando l’autoreferenzialità”. Lo ha detto il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, intervenendo stamane all’assemblea generale dell’Anci organizzata a Matera per ricordare i 3 anni dalla proclamazione di capitale europea della cultura per il 2019″.

“Abbiamo iniziato il nostro cammino – ha aggiunto Pittella – in condizioni molto diverse da quelle attuali e molto più critiche a causa di contesti nazionali ed internazionali assai difficili. Partendo da quella grande giornata, il 17 ottobre del 2014, abbiamo prodotto risultati straordinari che ha riposizionato il ruolo della Basilicata sia sul piano meridionale che su quello nazionale. Quando partimmo con la nostra programmazione la povertà in Italia segnavva un + 38 percento e la disoccupazione toccava il 17,4 percento. Oggi è scesa al 12,8 percento, mentre nel 2015 la povertà è calata del 4 percento e il pil è cresciuto del 5 percento. In questo cammino ha avuto, senza dubbio, un ruolo fondamentale Matera. Nei primi 3 mesi del 2017 i dati ci dicono che la Basilicata è il traino di tutto il Mezzogiorno. Per tutte queste ragioni possiamo guardare al futuro con un certo ottimismo. Certo, molto altro c’è da fare per ridurre ulteriormente la povertà e la disoccupazione. E dobbiamo provare a risolvere anche altri problemi, soprattutto per accrescere nella nostra comunità una sensibilità più europea e meno provinciale, anche nelle politiche pubbliche. Serve un ulteriore sussulto di qualità culturale e di collaborazione fra enti locali e governo nazionale. Dobbiamo vincere la sfida dello stare insieme perchè, ad esempio, sul fronte del consorzio dei servizi stiamo registrando ritardi che vanno superati. Le condizioni per raggiungere altri ambiziosi traguardi ci sono tutte. Non voglio dire che è tutto a posto, ma non voglio neanche affermare che tutto va male. Siamo la seconda regione italiana più digitalizzata, abbiamo la capitale dell’automotive, abbiamo la capitale dell’osservazione dello spazio e tanto altro ancora. Dobbiamo prendere esempio da quello che è successo a Matera perchè solo se faremo tutti un lavoro di squadra potremo guardare al futuro con maggiore fiducia e ottimismo”.

Nel corso della mattinata si sono alternati altri interventi. Il presidente dell’Anci Basilicata, Salvatore Adduce, nel complimentarsi con il governo regionale e con il presidente Pittella per le azioni messe in campo sia per Matera2019 che su molti altri fronti che hanno coinvolto i comuni, come ad esempio il tema dell’immigrazione, si è soffermato sulla strategia nazionale aree interne, per il riscatto delle aree di margine. “Sono stati coinvolti un migliaio di comuni con aree progetto che beneficeranno dei finanziamenti (190 milioni di euro) per iniziare percorsi di sviluppo e aumento di servizi, prevalentemente fondati sui settori culturale agroalimentare e del turismo. La Basilicata con i suoi Comuni è pienamente dentro tale programmazione. Per parte nostra vogliamo costruire le condizioni per creare nuove connessioni nel nostro territorio credendo nel valore e nel potenziale economico dei beni e del patrimonio culturale come risorsa su cui pianificare azioni di sviluppo economico, nei contesti urbani ma anche nelle aree più interne e apparentemente marginali”.

Nel salutare i sindaci arrivati a Palazzo Lanfranchi, Marta Ragozzino ha ricordato il 17 ottobre del 2014 come il giorno più bello per la Basilicata “perchè è stato il risultato di un lavoro collettivo”. Mentre il presidente della Provincia di Matera, Francesco De Giacomo, ha auspicato che Matera2019 diventi “una opportunità per tutti i comuni lucani”.

Il presidente della Provincia di Potenza, Nicola Valluzzi, ha detto che “Matera2019 rappresenta l’unità di tutta la Basilicata anche se in questi tre anni molte cose sono cambiate. La legge che ridimensiona il ruolo delle province , ad esempio, ha generato confusione fra i cittadini”.

Aurelia Sole, presidente della Fondazione Matera-Basilicata2019, ha ringraziato l’Anci Basilicata perchè “con i suoi ragionamenti non parla alla pancia del campanilismi, ma alla intelligenza degli amministratori”.

Il direttore generale della Fondazione, Paolo Verri, ha tracciato le prossime tappe che saranno affrontate nei 400 giorni che ci separano dalla inaugurazione dell’anno di capitale. “A Roma, il 24 ottobre, con il Miur sigleremo un accordo per portare a Matera i 100 studenti italiani più bravi che diventeranno i nostri ambasciatori nel mondo”. E si è soffermato sul progetto cadmos: “Nel 2019 ognuno dei 130 comuni della Basilicata diventerà per un giorno capitale europea della cultura”.

Il sindaco di Potenza, Dario De Luca, ha affermato che “Matera ci ha indicato un metodo. Per raggiungere traguardi importanti occorre lavorare insieme, fare sinergie. Ma occorre anche qualificare la nostra burocrazia attraverso percorsi formativi idonei”.

Salvo Nastasi, Vicesegretario generale presidenza Consiglio dei ministri e coordinatore attuazione interventi Matera 2019, ha affermato di aver trovato un livello straordinario di collaborazione. “Il Governo ha un’attenzione fortissima verso Matera. E io sono stato chiamato non come commissario, ma come facilitatore per portare gli interessi della città all’attenzione del governo nazionale”.

Giampaolo D’Andrea, Capo di Gabinetto MIBACT, ha detto che la città “deve essere fortemente impegnata a non compromettere la straordinaria reputazione che ha saputo guadagnarsi facendo molta attenzione ai particolari”.

Subito dopo si è tenuta la tavola rotonda sul turismo a cui hanno partecipato i sindaci dei Comuni delle “4 M”, Domenico Cipolla, Sindaco Maratea, Raffaello De Ruggieri, Sindaco Matera, Enrico Mascia Sindaco Policoro (Metapontino), Livio Valvano, Sindaco di Melfi.

Tutta la mattinata è stata moderata dal giornalista Renato Cantore.

FRANA STIGLIANO, AVVIATE ATTIVITÀ DI MITIGAZIONE E CONTENIMENTO

Il Commissario straordinario per la realizzazione degli interventi di mitigazione del dissesto idrogeologico, Donato Viggiano, comunica che con la nomina del dott. Dino Colangelo (presidente dell’Ordine dei geologi della Basilicata, oltre che funzionario regionale) a responsabile unico di procedimento, sono state avviate le attività di contrasto, mitigazione e messa in sicurezza relative al movimento franoso che ha interessato il Comune di Stigliano.

La frana di tipo gravitativo con cinematica da scivolamento evolvente in colata nella parte bassa si è innescata nel febbraio 2014, a seguito di una serie di fenomeni meteorologici che si sono ripetuti nel corso del 2013 e 2014, anche in conseguenza di ricorsività di fenomeni meteorologici estremi in un’area particolarmente fragile della Regione, dove la natura geologica è predisponente a fenomeni di dissesto idrogeologico.

L’intervento di 5 milioni di euro è finanziato nell’ambito dell’accordo quadro stipulato nel dicembre 2016 tra Regione Basilicata e ministero dell’Ambiente con risorse rivenienti dalla Banca europea degli Investimenti, nell’ambito del più ampio programma attivato con risorse plurifondo dalla Regione Basilicata di mitigazione e prevenzione del dissesto idrogeologico su frane, fiumi e coste regionali.

Con dgr 806/2017 la Regione Basilicata ha, inoltre, richiesto al Consiglio dei ministri la dichiarazione dello stato di emergenza per il Comune di Stigliano, tuttora in istruttoria tecnica da parte del dipartimento di protezione Civile nazionale, al fine di attuare un piano di interventi integrati che consentano di ridurre al minimo il rischio residuo dell’area, nonché di ripristinare i danni subiti dalle strutture, infrastrutture e impianti pubblici e privati.

METAPONTO, MEETING UIL, L’INTERVENTO DI PITTELLA

Ho un rapporto positivo con la Uil che viene da lontano. Trascorso di sentimenti e amicizie. Sfide vinte sfide perdute. Ci accomuna la cultura politica riformista che tanto ha dato a questa regione e a questo Paese”.

Lo ha detto il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, intervenendo oggi pomeriggio a Metaponto al “Meeting del delegato Uil Basilicata”.

“C’è bisogno di rispolverare questa cultura riformista per non consegnare un futuro incerto – ha aggiunto il governatore – Voglio augurare a Carmine Vaccaro un impegno futuro nelle istituzioni”.

Entrando nel vivo delle questioni il presidente della Regione ha detto che “A monte vi é la crisi culturale di questo Paese. Non abbiamo compreso che c’era un mondo che stava cambiando a velocità supersonica. Abbiamo pensato che la crisi fosse passeggera e apparente. Che il bisogno delle riforme servisse per consegnarle a chi ci stava accanto e mai a noi stessi. In questo momento direi che la crisi delle istituzioni nasce dal fatto che chi ne ha fatto parte non ha saputo comprendere il bisogno di cambiamento. Anche i corpi intermedi non hanno saputo fare la loro parte. Il sindacato cerca di tenere vivo il diritto del cittadino. La politica di fare le riforme. Non sempre le due cose si conciliano. Dobbiamo fare un’analisi approfondita e mettere in campo le reazioni giuste. La Basilicata ha intrapreso da tempo una strada. Abbiamo scelto la strada delle riforme, assumendoci la responsabilità di non guardare al consenso. Come nel caso della Riforma sanitaria. Chi fomenta per non cambiare – ha ammonito il presidente della Regione – non rende un servizio alla gente””.

Poi ha parlato dei trasporti “la Regione eroga 40 milioni di euro su 110. Non so fino a quando potremmo farcela ad intervenire. Dobbiamo necessariamente razionalizzare la spesa. Senza però toccare i servizi e l’occupazione”.

Circa la forestazione Pittella ha detto che “la Regione é pronta a fare l’Agenzia della forestazione. Ne discuteremo facendo una riflessione”.

In conclusione Pittella ha detto che “nel tempo difficile che viviamo é necessaria la discussione e il dialogo. La Basilicata non é fanalino di coda. Nel Sud siamo tra quelli che crescono più di altre regioni. Sul versante dell’occupazione e della riduzione dei poveri e dei disoccupati abbiamo recuperato una forbice mettendoci in movimento. Con il sindacato – ha concluso – abbiamo portato a casa il reddito minimo di inserimento guardando agli ultimi e ai penultimi.

PITTELLA VISITA IL REPARTO DI GINECOLOGIA – MELFI

Prima di partecipare al Consiglio comunale in programma a Melfi per fare il punto sulla situazione del locale presidio ospedaliero, il governatore lucano, Marcello Pittella ha fatto visita oggi – insieme all’assessore regionale alle Politiche per la persona, Flavia Franconi – al nuovo reparto di Ginecologia di prossima apertura. Ad accogliere il presidente c’erano il sindaco di Melfi, Livio Valvano, dirigenti, primari, personale ed esponenti del mondo della Salute, fra cui il direttore sanitario del presidio di Melfi, Luigi D’Angola ed i direttori generali dell’Asp e del San Carlo di Potenza, Giovanni Bochicchio e. Rocco Maglietta.

“Sul presidio ospedaliero di Melfi – ha detto il governatore dopo aver visitato la struttura – non si può non sottolineare la positiva azione messa in campo dalla Regione Basilicata, a partire dalla individuazione dei quattro primari che hanno preso servizio il 15 settembre scorso: la presenza di figure professionali importanti irrobustisce sicuramente la struttura. Serve l’innovazione tecnologica così come è fondamentale – ha evidenziato Pittella – l’apporto di menti e di braccia. Ho fatto visita al reparto di Ginecologia – ha detto ancora – al termine dei lavori e a pochi giorni dell’apertura, per rendermi conto di persona di quanto realizzato a Melfi. Da questo punto di vista sono sicuramente soddisfatto. Ma credo che sia necessario un ulteriore piccolo sforzo per rendere la struttura oltre che funzionale e tecnologicamente avanzata, anche migliore dal punto estetico e dell’efficientamento energetico. Abbiamo concordato, quindi – ha annunciato il governatore – di investire ulteriori risorse in tal senso: dopo un ulteriore sopralluogo decideremo in che direzione intervenire, a partire, ad esempio, dalla sostituzione degli infissi per garantire un maggiore isolamento termico e quindi più risparmio energetico”.

“Da parte nostra c’è una particolare attenzione – ha detto l’assessore Franconi – sul percorso nascita: poco tempo fa avevamo inaugurato le sale parto e presto diventerà operativo un reparto di Ginecologia completamente rinnovato. Ma è stato potenziato anche il reparto di Pediatria. Sono investimenti che non si fanno quando si vuole chiudere”.

PITTELLA E PIETRANTUONO SU REINIEZIONE POZZOCOVA

“Assumiamo ancora una volta provvedimenti robusti e significativi nei confronti di Eni: alla compagnia petrolifera chiederemo le motivazioni del fenomeno e come vorrà procederà in seguito alla sospensione delle attività di reiezione”. Lo ha detto il governatore della Basilicata, Marcello Pittella, a conclusione dell’incontro con i giornalisti convocato per illustrare le motivazioni tecniche ed i contenuti della delibera con la quale l’esecutivo ha deciso di sospendere “l’attività di reiniezione in unità geologica profonda delle acque di strato mediante il pozzo Costa Molina 2 in agro di Montemurro (Potenza)”, utilizzato per le attività estrattive del Centro Olio di Viggiano (Cova).

La giunta regionale ha deliberato in seguito ad una segnalazione dell’Agenzia regionale per l’Ambiente della Basilicata (Arpab) che aveva rilevato la presenza “di sostanze pericolose (Tec e Medea, appartenenti alla categoria delle ammine) in una delle vasche di stoccaggio e nella testa pozzo”. Alla conferenza stampa hanno partecipato anche l’assessore regionale all’Ambiente Francesco Pietrantuono ed i direttori generali del Dipartimento Ambiente, Carmen Santoro e dell’Arpab Edmondo Iannicelli. La sospensione delle attività di reiniezione nel pozzo Costa Molina 2 è stata disposta per 90 giorni e potrebbe essere prorogata o revocata a seconda delle evoluzioni che avrà la vicenda. L’Eni nel frattempo dovrà inviare al Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata una relazione tecnica che specifichi le modalità operative con cui intenderà smaltire le acque di strato. “Vorrei sottolineare a tal proposito – ha detto ancora Pittella – l’ottimo lavoro di monitoraggio e controllo continuo e costante dell’Arpab e del Dipartimento Ambiente: il nostro grado di allerta è sempre al massimo e vogliamo continuare a mantenerlo tale. E’ fondamentale consegnare sicurezza ai cittadini”. Il presidente Pittella ha anche ricordato che ieri, nello stesso giorno, la giunta regionale “ha deliberato il parere negativo nei confronti della Total relativamente al progetto di trasporto del greggio con le autobotti, per motivazioni comprensibili – ha messo in chiaro il governatore – di impatto ambientale e di sicurezza. Da questo punto di vista proviamo ad essere coerenti ed allo stesso tempo ad aprire ulteriormente il dialogo con la vicina Regione Puglia e con il Comune di Taranto, perché insieme condividiamo sfide significative che possono essere utili al Mezzogiorno e all’Italia”.

“L’Arpab – ha spiegato l’assessore regionale all’Ambiente, Francesco Pietrantuno in apertura dei lavori della conferenza stampa – ha riscontrato la presenza di sostanze legate alla lavorazione dell’olio che non avrebbero dovuto essere presenti nel flusso che va alla reiezione. Questo – ha evidenziato – ci ha portato ad un atto immediato che prevede la sospensione della reiezione sul pozzo Costa Molina 2 e la contestuale diffida e che concede 20 giorni di tempo a Eni per dare la giustificazione di un fenomeno che non ci aspettavamo e che consideriamo grave. Per questo – ha detto ancora l’assessore – abbiamo richiesto con assoluta forza alla compagnia petrolifera di mettere in campo risorse straordinarie e ogni intervento per garantire un funzionamento efficiente di quell’impianto. La Regione sta ancora una volta dicendo ad Eni che le cose devono essere fatte bene”.

AUTO CISTERNE TOTAL PER TEMPA ROSSA: LA GIUNTA REGIONALE DICE NO

La Giunta regionale ha approvato una delibera con la quale esprime parere contrario all’intervento “Realizzazione baie di carico auto-cisterne per trasferimento greggio stabilizzato dal Centro Oli Tempa Rossa e posa di due condotte interrate di collegamento” nel Comune di Corleto Perticara (PZ), proposto dalla Società TOTAL E&P Italia S.p.A”.

Diverse le motivazioni individuate dal governo regionale e riportate nella stessa delibera.

Il quadro di riferimento proposto dalla Total “non ha analizzato la coerenza dell’intervento rispetto al vigente Piano Regionale dei Trasporti che evidenzia le criticità legate al sistema della mobilità regionale. Inoltre le incidenze maggiormente impattanti dall’intervento sono da addebitare quasi esclusivamente al traffico delle autobotti per il trasporto del greggio rispetto al quale lo Studio di Impatto Ambientale è stato notevolmente lacunoso per le seguenti considerazioni: l’impatto sulla viabilità non è stato condotto mediante uno specifico studio dell’impatto viabilistico, con indicazione puntuale del sistema dell’offerta viaria e della domanda di traffico attuale; la descrizione della viabilità interessata si è limitata solo a descrivere sinteticamente le arterie viarie interessate (viadotti e gallerie attraversate, intersezioni con altra viabilità, presenza di ricettori nelle vicinanze) con indicazione del paesaggio attraversato; lo studio non ha minimamente affrontato gli aspetti fondamentali di uno studio viabilistico (geometrie della viabilità interessata con indicazione, in particolare, delle pendenze medie, della lunghezza dei tratti con pendenze superiori al 5% e della tortuosità; monitoraggio del traffico veicolare attuale presso punti ritenuti significativi con indicazione del numero medio di veicoli all’ora, caratteristiche dei mezzi circolanti e verifica di orari critici)”.

Inoltre lo studio proposto dalla società petrolifera “ha artificiosamente evidenziato la complessiva scarsa significatività degli impatti prodotti dai 3 itinerari previsti motivandola essenzialmente sul fatto che gli stessi interessano prevalentemente autostrade. Non è stato, invece, evidenziato che in Basilicata saranno interessate esclusivamente strade ad unica carreggiata, prive di spartitraffico, che attraversano un territorio molto ondulato con presenza, quindi, di numerosi tratti in salita e discesa”. Fra l’altro “le strade interessate dal progetto sono le principali arterie di collegamento regionale che, considerando la scarsa presenza di tratti ferroviari, rappresentano le uniche possibilità di spostamento sia per il trasporto privato che per quello pubblico. Solo a titolo esemplificativo si evidenzia l’enorme disagio che si verrebbe a causare durante le prime ore diurne, caratterizzate da un intenso e costante traffico verso il capoluogo regionale dovuto a lavoratori pendolari e autobus scolastici”.

La richiesta della Total è stata respinta anche per altre tre considerazioni: “non sono stati analizzati gli impatti cumulativi rispetto al Centro Oli di Corleto Perticara; non sono state previste le necessarie opere di ripristino ambientale dell’area di carico, anche in considerazione del carattere temporaneo dell’intervento; il piano di monitoraggio ambientale risulta scarsamente definito sia nei riguardi delle modalità di raccolta dei dati che in quella degli indicatori ambientali previsti”.

Per tutte queste motivazioni la Giunta regionale ha affidato all’Ufficio regionale Compatibilità Ambientale il compito di notificare copia della Deliberazione al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare per gli adempimenti di competenza.

La deliberazione verrà integralmente pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione Basilicata.

PITTELLA SU 30 ANNI BARILLA: RAPPORTO PROFICUO DESTINATO A DURARE

E’ un momento di grande soddisfazione che ci viene consegnata dalla sintonia della Basilicata con un colosso dell’agroalimentare come la Barilla, che esporta in cento Paesi del mondo”. Lo ha detto oggi a Melfi, il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, a margine dell’evento organizzato dall’azienda per celebrare i 30 anni dello stabilimento lucano, in attivitàdal 1987. In sala c’erano anche gli assessori regionali all’Ambiente, Francesco Pietrantuono e alle Politiche agricole, Luca Braia.

“E’ un giorno importante – ha aggiunto il governatore – che suggella un rapporto proficuo tra la nostra regione e lo stabilimento della Barilla che dura ormai da 30 anni e che continuerà ancora: di questo non possiamo che essere felici. Accompagniamo negli sforzi una grande azienda, che a sua volta fa della qualità e del clima di famiglia il segreto per determinare il suo valore aggiunto, che sarebbe bello riuscire ad emulare nella pubblica amministrazione. La Barilla – ha ricordato Pittella – ha riscoperto a Melfi il calore umano e la grande accoglienza di un territorio che nel tempo è riuscito a fare passi da gigante. Di questo siamo particolarmente fieri. Il segreto della Barilla sta nella capacità di dialogo con l’intera platea di attori che partecipano alla produzione, ma anche nella sua voglia di innovarsi e nell’attenzione all’ambiente. Basti pensare che l’azienda è riuscita a ridurre le emissioni del 38 per cento, l’approvvigionamento idrico del 32 per cento, la percentuale di infortuni del 71 per cento. Festeggiamo oggi – ha concluso il presidente della Regione – un’azienda particolarmente virtuosa che investe nel territorio, sulla sostenibilità, sulla ricerca e che vuole mantenere salda la sua presenza in Basilicata.

II LOCAL LIVING LAB DEL PROGETTO EUROPEO LOCARB

Il secondo “Local Living Lab (LLL)” organizzato dalla Regione Basilicata, il 29 settembre, presso il CNR a Tito Scalo, con la partecipazione degli stakeholder aderenti al progetto Interreg Locarbo, ha messo in evidenza le strategie da perseguire e gli obiettivi specifici delle attività da promuovere per generare politiche locali in materia di efficienza energetica.

Il progetto Interreg Locarbo, infatti, coinvolge diverse organizzazioni e istituzioni europee (Ungheria, Lituania, Portogallo, Romania, Regno Unito e Italia) con capofila la Provincia di Potenza e partner la Regione Basilicata e mira ad interagire con i sistemi economici territoriali e ad indirizzare al cambiamento i comportamenti dei consumatori di energia anche attraverso l’utilizzo delle fonti rinnovabili.

Durante l’incontro, introdotto dal Direttore del CNR – IMAA, Vincenzo Lapenna, sono stati evidenziati gli obiettivi generali per coinvolgere e motivare le diverse comunità locali a sostenere decisioni energetiche più consapevoli e le opportunità derivanti nel passaggio ad una economia a bassa emissione di carbonio.

I rappresentanti della struttura di progetto regionale Locarbo – Dipartimento Programmazione e Finanze della Regione Basilicata – hanno illustrato lo stato di avanzamento dei lavori e le modalità per l’implementazione di un documento preliminare e propedeutico alla definizione della strategia di attuazione del progetto.

Tale documento, in cui sono contenuti i dettagli degli scambi di esperienze maturate con gli altri partner e le buone pratiche legate a processi e prodotti energeticamente efficienti, grazie anche al contributo che forniranno gli stakeholders locali, indirizzerà l’amministrazione regionale nella stesura di un piano di azione che dovrà favorire investimenti energeticamente più efficaci.

La ricercatrice del CNR – IMAA, Carmela Cornacchia, ha evidenziato le possibilità fornite dal Pre-Commercial Procurement (PCP) che permette alle Pubbliche amministrazioni di attivare appalti finalizzati alla realizzazione di prodotti e soluzioni tecnologiche non esistenti in commercio e pertanto innovative.

L’applicabilità delle procedure di PCP riveste un punto centrale nella strategia condivisa per la ricerca di processi, prodotti e servizi energeticamente efficaci, in grado anche di ridurre i costi e invogliare al cambiamento le abitudini delle diverse comunità. L’innovazione, lo sviluppo di prototipi e la conseguente sperimentazione in ambienti reali, potranno essere quindi alla base delle future politiche d’incentivo.

Gli stakeholder intervenuti hanno altresì imperniato i loro interventi sulla necessità di definire una strategia per l’individuazione di best pratice per la riduzione di emissioni di CO2 nelle aree di interesse dei partner di progetto.

PITTELLA: “SULLA ZES PRONTO AD INCONTRARE EMILIANO”

Condivido la sollecitudine del consigliere Lacorazza che oggi ha fatto visita al sindaco di Taranto, informandomi preventivamente della sua iniziativa politica. Da sempre, come giunta regionale della Basilicata, abbiamo perseguito la strada del dialogo istituzionale e della programmazione interregionale, adottando questo metodo anche sul tema Zes. Il 29 settembre scorso, infatti, ho inviato richiesta formale di incontro al collega Emiliano per discutere delle zone economiche speciali, la cui competenza, come si sa, è in capo alle Regioni, alle Autorità portuali e alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Sono certo che la risposta non si farà attendere”.

Lo dichiara il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, che aggiunge:

“Il tema è tanto dirimente quanto importante, alla luce dell’auspicato coinvolgimento degli attori principali della società lucana e pugliese. Per parte nostra, abbiamo attivato forme di dialogo istituzionale significative; il ministro De Vincenti, lo scorso 17 settembre, è venuto a Matera, dove ha incontrato le associazioni datoriali i sindacati, gli esponenti politici lucani per illustrare il punto di vista del Governo sulle Zone economiche speciali.

La Regione Basilicata – sottolinea Pittella – si è mossa per tempo, predisponendo uno studio specifico sul sistema logistico regionale che è stato immediatamente inviato anche al presidente della Regione Puglia. E questo studio chiarisce le ragioni tecniche del nostro impegno.

Colgo dunque l’occasione per ribadire il mio invito al collega Emiliano a fissare un incontro, da tenersi quanto prima, nel mentre proseguirà il mio impegno, e quello dell’intera Giunta regionale di Basilicata, a promuovere un proficuo dibattito sul tema Zes, tanto in consiglio regionale, quanto sull’intero territorio lucano