Corte d’Appello di Potenza è presidio fondamentale
Il vertice di questa mattina in Corte di Appello, a Potenza, ha fatto emergere in modo forte la necessità che la Politica e le Istituzioni, a tutti i livelli, facciano la propria parte per evitare una nuova, grave penalizzazione della Basilicata in occasione della preannunciata ridefinizione, da parte del Governo, della geografia giudiziaria italiana.
Per quanto mi riguarda, d’intesa con i colleghi governatori di Marche e Abruzzo chiederò una riunione straordinaria della Conferenza dei Presidenti, prima, e della Conferenza Stato-Regioni, poi, per notificare ufficialmente al ministro della Giustizia, Andrea Orlando, le ragioni che rendono economicamente ininfluente e socialmente pericolosa la paventata ipotesi di sopprimere le Corti di Appello in alcune regioni italiane.
Farò anche presente al ministro Orlando che la Regione Basilicata, pur di non perdere questo importantissimo presidio giudiziario posto a salvaguardia della civile convivenza, e’ disposta da subito a farsi carico dei relativi oneri di gestione, sollevando lo Stato da una spesa che a Roma, evidentemente, viene considerata superflua, mentre per noi rappresenta un indispensabile investimento a tutela dei cittadini.
Se sarà necessario mi farò promotore di una riunione straordinaria degli Stati Generali delle Autonomie Locali in Basilicata, per mobilitare i sindaci, e loro tramite tutti i lucani, in difesa della Corte di Appello di Potenza, sapendo sin d’ora di poter contare sul determinante impegno degli esponenti di governo e di tutti i deputati e senatori lucani.
Oltre ad attivare un tavolo permanente di consultazione a livello parlamentare coordinato dal capogruppo del PD alla Camera, Speranza, si renderà sicuramente necessario mettere in atto una proficua azione sinergica che per il tramite del vice ministro Bubbico e del sottosegretario De Filippo, veda protagonisti, con i partiti di maggioranza ed opposizione, l’intero Consiglio regionale della Basilicata.
Appare chiaro che, con la scelta, tutta politica, di sopprimere i più alti presidi della Giustizia in alcune aree d’Italia, viene meno l’equilibrio istituzionale tra il centro e la periferia, tra il Governo e le piccole Regioni, a partire da quelle aree del Paese, come la Basilicata, che più di altre possono vantare una “specificità” di vitale importanza per il rilancio della nostra economia.
Indebolire la presenza dello Stato nella nostra terra sarebbe non solo ingiusto per i lucani, ma dannoso per tutti gli italiani, se è vero, come evidenziato dallo stesso Presidente del Consiglio, Renzi, che le risorse energetiche della Basilicata rappresentano una insostituibile riserva da mettere al servizio dell’intero Paese, in un momento di gravi tensioni geopolitiche che, tanto in Ucraina, quanto in Nord Africa e in Medio Oriente, fanno temere per i futuri approvvigionamenti di gas e petrolio in Europa.