Al via il tavolo permanente sul petrolio.

sindaci val d'agri

Il presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella, l’assessore all’Ambiente Aldo Berlinguer e i sindaci dei comuni di Viggiano, Spinoso, Sarconi, Marsico Nuovo, Moliterno, Montemurro, Paterno, Tramutola e Villa d’Agri hanno avviato il “tavolo permanente” di discussione con l’obiettivo di esaminare i temi, le opportunità e le criticità che derivano dalle attività estrattive nella Val d’Agri.
Pittella, nella sua introduzione, ha proposto come metodo di lavoro la centralità della collaborazione e della concertazione: regole che devono essere alla base di un approccio indispensabile sui temi legati alle attività estrattive in Basilicata. Il presidente della Regione, nel ricordare che quanto accaduto lunedì 13 gennaio al centro olio di Viggiano ha destato molta preoccupazione nella comunità, ha affermato che occorre continuare a mettere in campo azioni per la tutela dell’ambiente e per assicurare ricadute economiche, ribadendo che esse vanno alimentate da certezze, maturità e responsabilità. Posto che il petrolio rappresenta una reale opportunità per il nostro territorio, Pittella ha anche ravvisato la necessità di stabilire una comunicazione sulle estrazioni che deve essere più chiara e trasparente possibile.
Il presidente della Regione ha poi affrontato gli altri temi cari ai sindaci del “cratere petrolifero” della Val d’Agri, come la ripresa del tavolo sull’utilizzo del gas di estrazione, l’avvio dei lavori del Comitato paritetico dell’Osservatorio ambientale che sarà fissato a breve e la ripresa dell’interlocuzione con il governo nazionale sul Memorandum, una sfida ancora aperta e tutta da giocare.
L’assessore Berlinguer, dal canto suo, ha relazionato sul monitoraggio e le procedure a tutela del territorio e dell’ambiente attivate immediatamente anche alla luce delle prescrizioni dell’autorizzazione Aia ed ha insistito sulla necessità, come enti locali e territorio, di essere interlocutori affidabili che parlano con una sola voce per essere più efficaci nella negoziazione e nelle interlocuzioni con l’impresa gestore dell’impianto. Berlinguer ha riferito che, rispetto al passato, non ci si è limitati a chiedere a Eni un esame degli incidenti pregressi sulla scorta delle procedure previste per la gestione dei singoli eventi, ma è stata raccomandata l’attivazione di procedure innovative nel processo di lavoro che prevengano a monte il malfunzionamento degli impianti.
I sindaci hanno salutato con favore l’incontro di oggi, evidentemente interlocutorio, e hanno ravvisato la necessità di un aggiornamento già fissato per la prossima settimana.

 

estrazioni petrolioNei prossimi giorni, la Regione convocherà il tavolo della trasparenza previsto dal contratto di settore sottoscritto ad ottobre del 2012 tra Regione, Eni, sindacati e parti datoriali.
Sarà quella la sede per affrontare soprattutto le questioni legate alla tutela dell’ambiente in rapporto alle attività estrattive già in essere, così come tra l’altro sollecitato dai sindaci della Val D’Agri nel corso dell’ultimo incontro avuto con il presidente della Regione, Marcello Pittella, e l’assessore all’Ambiente, Aldo Berlinguer.
Per quanto riguarda, invece, i temi legati all’attuazione del “memorandum” e più complessivamente dell’articolo 16 del decreto legge sulle liberalizzazioni, il presidente Pittella, riprendendo la dichiarazione congiunta rilasciata oggi dai tre segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Genovesi, Falotico e Vaccaro, ha sottolineato che la Regione farà per intero la propria parte, all’interno della “cabina di regia” a suo tempo costituita con i sindacati e le parti datoriali, per indurre il governo a rivedere il decreto interministeriale che, di fatto, ha “tradito” lo spirito del “memorandum” sul petrolio.
“Il lavoro che come governo regionale e parti sociali stiamo portando avanti in sede ministeriale – ha ricordato il presidente Pittella – punta ad evitare che la Basilicata diventi una sorta di regione-gruviera, in cambio di poche decine di milioni di euro all’anno. Per di più solo in presenza di nuove coltivazioni petrolifere attuate da società ex novo”.