Riformare la Pa, serve anche la collaborazione degli ordini professionali
Il presidente Pittella accoglie l’invito dei commercialisti di Potenza e auspica che la proposta di collaborazione porti ad una programmazione economica regionale vicina ai bisogni dei cittadini
Avviare una collaborazione con l’Ordine dei commercialisti per sburocratizzare le pratiche amministrative della Pubblica Amministrazione e velocizzare i tempi per dare risposte ai cittadini.
Con questo auspicio il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella ha incontrato questa mattina al Motel Park di Potenza l’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili del capoluogo, che intende offrire alla Regione una collaborazione per la futura programmazione economica.
“Per portare avanti la nostra rivoluzione che passa anche attraverso la riforma della Pubblica Amministrazione – ha detto il presidente Pittella – abbiamo bisogno della collaborazione degli Ordini professionali e di tutti quei segmenti di società che per formazione, studi e competenze, sono depositari di un indiscusso valore aggiunto. Nel processo di riforma degli enti che abbiamo già avviato – ha aggiunto il governatore – i commercialisti lucani saranno chiamati a svolgere un ruolo strategico nella programmazione economica, rendendola rispondente e vicina ai reali bisogni dei cittadini”.
“Nell’attuale difficile momento congiunturale – ha aggiunto il presidente della Regione – il dottore commercialista, sempre meno ‘contabile’ e sempre più ‘consulente’ delle imprese e della pubblica amministrazione, è sicuramente una risorsa utile per il Paese, e quindi anche per la Basilicata. Ecco perché – ha detto Pittella ai numerosi commercialisti presenti all’incontro – chiedo al vostro presidente, di intesa con gli uffici della Regione Basilicata, di declinare una concreta ipotesi di collaborazione che possa essere operativa quanto prima”.
“Solo velocizzando le pratiche burocratiche e rimodulando la programmazione economica – ha aggiunto Pittella – potremo mettere in campo quei meccanismi virtuosi che ci aiuteranno a ripartire. In questo quadro – ha precisato – l’esclusione delle royalties del petrolio dal Patto di Stabilità diventa ancor più pregnante e per conseguire questo obiettivo coinvolgeremo tutti i livelli istituzionali nazionali a ciò deputati”.