“Dal tuo assessorato dipende la tenuta del nostro sistema sociale”. La mia lettera all’Assessore regionale Franconi
Cara Flavia,
dal tuo assessorato dipende la tenuta del nostro sistema sociale. Una responsabilità che ti ho affidato certo delle tue qualità, competenze e rassicurato dalle esperienze che ti hanno già vista abile professionista nel settore. A te il compito di occuparti degli ultimi e dei penultimi. Perché tali non lo siano più. Il compito di ridare fiducia ai cittadini che hanno smesso di curarsi nella nostra regione e credito alle nostre strutture sanitarie. “Rimettere la persona al centro delle politiche per la salute”, parole tue che sono anche le mie. Da uomo e da medico prima e da presidente poi, ritengo indispensabile concentrare attorno a questo concetto qualunque tipo di intervento su welfare e sanità.
Dalla necessità di snellire le procedure e le modalità del sistema di prenotazione per le visite mediche, perché il diritto alla salute non deve aspettare file; alla lotta all’emigrazione sanitaria puntando sui servizi di eccellenza, sulla specializzazione dei centri lucani, sul ricorso a tecnologie avanzate, su ricerca e innovazione. Oltre al fatto di poter contare su conti in ordine, unica sanità del Mezzogiorno a poterlo riconoscere, esistono in regione esempi virtuosi di eccellenza da seguire – la realizzazione all’interno dell’Ospedale di Pescopagano di un reparto per la cura dei cerebrolesi è solo l’ultimo in ordine di tempo.
La nuova programmazione sanitaria dovrà mettere in campo un modello organizzativo che sia più moderno, più rapido nelle scelte, più innovativo, meno costoso. Perché è necessario motivare i giovani, ispirare i sogni di quanti intravedono nelle professioni mediche un lavoro e prima ancora una missione, riuscire a mantenere nelle nostre corsie i migliori talenti stimolandoli e mostrando loro risultati e visione.
Accanto alla sanità, inscindibile per orientamento, ti ho affidato anche la delega ai servizi alla persona. Occorre agire sul welfare e contribuire a costruire uno Stato sociale che sia più vicino ai cittadini, che qualifichi i servizi essenziali, elevi il loro livello coinvolgendo lo stesso universo di volontari che operano con sacrificio sul territorio. Per questo occorrerà potenziare l’assistenza domiciliare, migliorare il dialogo tra utenti, territorio e gestori delle politiche sociali attivando delle vere e proprie Consulte, e rafforzare la cooperazione sociale.
Giovani coppie, famiglie, donne, anziani, immigrati. Categorie diverse con bisogni e prerogative proprie. A ciascuno dovrai dare risposte e su ciascuno dovrai calibrare interventi. Lì dove, spesso, la risposta al disagio è sulle spalle delle famiglie.
Un fondo di garanzia per i lavoratori atipici finalizzata ad agevolare l’accesso al credito, centri diurni per gli anziani, bonus famiglia per l’acquisizione di beni e servizi, una legge per il sostegno e l’accoglienza dei rifugiati e dei richiedenti asilo, sono alcune delle azioni previste nel mio programma politico.
Sono certo saprai metterle in campo con competenza e serietà.
Con stima
Buon lavoro
Presidente Regione Basilicata – Marcello Pittella