La nuova giunta nel solco della rivoluzionedemocratica
Che sia stata una scelta coraggiosa, opportuna, che sia stata la cosa giusta da fare, è quello che ho letto in molti commenti su questa bacheca, nei messaggi ricevuti a decine, e che ho ascoltato dalle parole degli amici, da chi mi conosce e mi sostiene da sempre. La mia decisione ha trovato condivisione, in queste ore, persino tra quanti non sono andati a votare, negando fiducia ad ogni tipo di classe politica. Ma c’è, chiaramente, una parte di opinione pubblica che non ha compreso né approvato e che ha duramente criticato la mia scelta. Quello che credo è che se pure non avessi nominato una giunta di esterni e di non lucani avrei scontentato qualcuno di voi, deluso le vostre aspettative.
So, invece, di aver scelto in totale serenità.
Convinto davvero che una rottura chiara, evidente col passato dà più sostanza e fondamento alla mia idea di rivoluzione democratica.
Convinto che c’è da programmare, riformare, ricostruire in fretta. Che c’è bisogno di ritrovare autorevolezza, credibilità e concretezza. Un peso e una voce in Europa.
Per questo ho chiamato a far parte della mia squadra personalità dalle esperienze di altissimo profilo, eccellenze che sapranno mettere le loro competenze al servizio della nostra regione e delle nostre esigenze.
Ci sono macro emergenze e criticità che vanno affrontate e risolte con metodo, visione e strategie nuove, forti di risultati già testati e di relazioni consolidate. E i quattro assessori appena nominati lavoreranno per questa regione come fosse la propria regione. Perché le qualità e la maturità professionale non hanno confini né appartenenze.
Quello che cambia, da oggi, è l’approccio alle questioni, che sarà più libero e più moderno.
E’ la ragione per la quale moltissimi di voi mi hanno sostenuto e incoraggiato ad andare avanti.
Voglio sia la ragione per la quale anche chi non lo ha fatto cominci a stare dalla nostra parte.
Perché il futuro di questa regione deve riguardare tutti.