Nessuna rivoluzione democratica senza rivoluzione di genere
In questi giorni, da più parti, mi si chiede conto della mancata presenza delle donne nel neo eletto Consiglio Regionale.
Tema delicato, questo, soprattutto in una giornata, il 25 novembre, in cui, a livello internazionale, l’attenzione pubblica è tutta rivolta a dire “basta”, a urlare “no” ad ogni tipo di violenza perpetrata ai danni di ogni singola donna.
A quanti mi interrogano sulla mancanza di donne in consiglio rispondo, come già fatto in altre sedi, che poche donne sono state candidate, è vero. Non è sempre vero che sia accaduto solo per scelta degli uomini.
I partiti e la partecipazione politica non sono club esclusivi per soli uomini. Alle donne ripensare come motivare questi “contenitori di partecipazione” con una passione politica vera, grazie alla quale molte di loro avrebbero trovato spazio e modi per emergere, a partire dalle candidature.
Oggi, però, voglio spostare i riflettori sugli uomini.
Per prevenire ogni tipo di violenza sulle donne, vanno aiutati gli uomini a capire cosa accade nelle loro teste. Un percorso da far partire nelle scuole, con collaborazioni mirate tra educatori e vari soggetti da coinvolgere.
Da subito, per far crescere uomini migliori, in un mondo che non tollera la violenza verso le donne, verso nessuna persona in generale. In un mondo in cui i due generi, vivono serenamente insieme, crescono democraticamente con uguali diritti e doveri, rispettano reciprocamente le proprie diversità che diventano ricchezza per la società civile.
Deve cambiare il codice di lettura del mondo femminile che è complesso, variegato. Deve maturare il rispetto. E’ una questione primariamente culturale.
Il decreto contro il femminicidio e la violenza di genere è legge dello Stato da ottobre. La sua applicazione è un impegno che deve coinvolgere la collettività. I casi di violenza sulle donne possono essere molto più vicini a noi di quanto immaginiamo. Penso anche a una legge regionale contro la violenza sulle donne.
Non ci può essere #rivoluzionedemocratica quando manca il rispetto per le donne. Solo così avremo una #rivoluzionedigenere(anche in politica).