E alla fine ringrazio tutti

I volontari, lo staff, gli amministratori, i cittadini, la mia famiglia, gli amici, Maratea, la Basilicata.
Tutti meravigliosamente vicini in questa sfida.
Ripenso alle persone conosciute, agli incontri, alle conferme e a qualche delusione. Ai posti narrati e alle belle scoperte. Al valore delle cose che ti accadono.
C’è una regione che non aspetta altro che essere unita, spronata, raccontata.
Poi solo un attimo per cedere all’emozione, un istante per abbandonarmi alla stanchezza. Un attimo.
E dopo quell’attimo penso ai giorni che seguiranno. Al silenzio, assordante per chi è abituato alle parole, ai toni forti, dai palchi o nelle piazze, ad afferrare anche il più piccolo sussurro.
All’istante in cui questa competizione volgerà al termine e, spero, si aprirà una nuova sfida.
Quella sfida è la nostra rivoluzione democratica. Una rivoluzione necessaria.