Ai lucani contro
Un pensiero dedicato ai lucani contro. Allo scettico, al deluso, all’incazzato. A te che hai perso il lavoro e la speranza. A te che hai timore per la tua salute e manifesti contro il petrolio. A te che hai visto morire una persona cara di un male troppo diffuso e ora, se potessi, bruceresti il mondo.
A te che mi riempi la pagina di parolacce, di ingiurie. A te che pensi che tutto questo mio desiderio di cambiamento sia falso e retorico.
A te che non vai più a votare, perché lo ritieni inutile. A te, che ti sei visto scavalcare da qualcuno meno talentuoso ma piu amico. E ora lavori in qualche parte del mondo dove il merito è un valore da difendere.
A te che vedi i figli a Natale e a te che non sai ancora che faccia abbiano i nipoti.
A te che pensi che tutti i politici, me compreso, siano corrotti e corruttori. A te che non credi più nella giustizia, nella pubblica amministrazione, e vedi in ogni atto un sopruso. A te agricoltore allagato, imprenditore rallentato, donna illusa, cinquantenne abbandonato, a te giovane che hai smesso di cercare e non desideri più.
A te, lucano contro, che hai ancora forza ed energie per lottare, ma anche e soprattutto a te che hai smesso di farlo.
È per te che ho iniziato questa sfida ed è a te che voglio parlare, è te che dobbiamo far tornare in pista, è te che voglio convincere della possibilità di farcela.
È a te che dedico la mia rivoluzione democratica.
È a te che mi leggi con diffidenza, convinto che sia l’ennesima illusione, l’ennesima aspettativa disattesa, che chiedo di non essere solo “contro”, ma di provare a crederci affinché qualcosa accada.