Commissione bicamerale sui rifiuti, audizione Pittella
Il governatore lucano è stato ascoltato questa mattina a Potenza dalla delegazione di parlamentari, che conclude oggi la visita in Basilicata per far luce su alcuni aspetti connessi a presunti illeciti ambientali
Il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella è stato ascoltato questa mattina a Potenza, nella sede della Prefettura, dalla Commissione bicamerale d’inchiesta sulle attività connesse al ciclo dei rifiuti e sugli illeciti ambientali ad esse correlati. Il governatore lucano è arrivato poco prima delle 9 all’appuntamento con l’organismo di parlamentari, presieduto dal deputato Alessandro Bratti e che oggi ha concluso la sua visita in Basilicata iniziata mercoledì scorso. Della delegazione regionale facevano parte, tra gli altri, l’assessore della Basilicata all’Ambiente, Aldo Berlinguer, alcuni funzionari e dirigenti, il capo di Gabinetto Gerardo Travaglio e i direttori generali della Presidenza della giunta, Vito Marsico e del Dipartimento Ambiente, Carmen Santoro. L’audizione in Commissione è durata circa un’ora e mezza. “Abbiamo risposto – ha detto il governatore Pittella – a tutte le domande relative all’esercizio dei controlli e alle scelte politiche di prospettiva, che la Regione Basilicata sul versante della tutela dell’ambiente e della salute ha inteso e intende fare. Abbiamo potuto sottolineare come abbiamo, noi per primi, investito 40 milioni di euro: otto milioni di euro all’anno almeno per i prossimi quattro, più dieci milioni tra tecnologia e personale per implementare Arpab, affinché possa svolgere le funzioni di controllo che le spettano per norma. Abbiamo anche immaginato più complessivamente e consegnato – ha proseguito il presidente – la visione ambientalmente avanzata che abbiamo per questa regione. Abbiamo inoltre spiegato alla commissione che cosa stiamo facendo sulla materia, accelerando sui Siti di interesse nazionale (Sin), impegnandoci fortemente sulla raccolta differenziata, lavorando sul sistema di depurazione. Il brand ambientale, insomma, è l’asset strategico della nostra regione. Ci sono, ovviamente, responsabilità alle quali non ci sottraiamo: ma è inutile fare la storia di queste responsabilità, ci porterebbe troppo lontano”. “Abbiamo potuto chiarire – ha detto l’assessore regionale all’Ambiente, Aldo Berlinguer – alcuni aspetti che sono emersi dalla stampa e che sono oggetto di indagine della magistratura. E’ stato un dialogo franco, aperto, con interventi e domande di tutti i componenti della delegazione di parlamentari. Spero che l’iniziativa serva a fare chiarezza su tante questioni. Un dato però è chiaro: in Basilicata dobbiamo imparare da questa vicenda e portare a livello nazionale un problema irrisolto, che è quello dei mezzi umani e materiali da dedicare alla tutela dell’ambiente. Auspicherei che lo Stato non sia rappresentato solo dal Ministero dello sviluppo economico, ma anche da quello per l’Ambiente, con dotazioni straordinarie in termini di professionalità, che siano dotate di competenze specifiche in questa materia. Il Centro Olio – ha sottolineato Berlinguer – esiste solo in Basilicata: una struttura del genere, di una tale complessità non c’è in nessuna parte d’Italia. Se lo Stato non ci doterà di competenze e strumenti straordinari, temo che annasperemo sempre in questa condizione di affanno”.