Migranti, continuano i controlli contro il lavoro irregolare
A luglio le ispezioni nelle aziende agricole nella costa jonica hanno segnalato 70 lavoratori in nero. Simonetti: forte impegno del ministero del Lavoro, delle Forze dell’Ordine e degli enti previdenziali
L’attività degli organi competenti impegnati nella lotta al lavoro nero continua in tutta la regione a partire dall’area metapontina e dell’Alto Bradano. L’ultimo dato è relativo all’area jonica dove sono stati controllate aziende agricole. Sono stati rilevati 70 lavoratori in nero. Il dato si aggiunge alle ispezioni effettuate a giugno, durante le quali sono state controllate nella provincia di Matera i territori di Tursi, Montalbano Jonico, Rotondella, Nova Siri, Metaponto, Bernalda. Su 32 aziende, 27 sono risultate “irregolari”. Sono stati segnalati 40 lavoratori in nero, 4 persone sono state deferite all’autorità giudiziaria.
In questa operazione, inoltre, sono state 54 le violazioni amministrative contestate per un importo complessivo di 181 mila e 500 euro. I controlli stradali hanno rilevato due violazioni del codice della strada sui pullman usati dai caporali.
Nella operazione hanno preso parte, contemporaneamente, 20 Ispettori della Direzione territoriale del lavoro Basilicata, oltre a 21 militari dell’Arma dei Carabinieri, di cui 4 del servizio NIL della direzione del lavoro in servizio nelle sedi di Potenza e Matera.
Gli illeciti rilevati si riferiscono all’occupazione di lavoratori privi di permesso di soggiorno, all’intermediazione di manodopera agricola, alla somministrazione ed utilizzazione abusiva di manodopera. Sanzioni, infine, per l’ impiego di lavoratori in nero e l’omessa consegna del contratto individuale di lavoro.
“Il risultato dell’attività in corso – ha dichiarato Pietro Simonetti, coordinatore dell’Organismo regionale per i migranti e i rifugiati politici – segnala il forte impegno del ministero del Lavoro, delle Forze dell’Ordine e degli enti previdenziali che contribuisce ad affrontare anche le condizioni di lavoro dei migranti e il rispetto dei contratti.