Pittella: Le ragioni del no alle trivelle in mare
“È un no motivato, basato su ragioni di merito, quello che la Regione Basilicata, per mano del suo governo, esprime alle trivelle in mare.
È un no che tiene conto delle argomentazioni tecniche, supportate dalle valutazioni di buon senso ispirate dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi, all’atto dell’approvazione della legge Sblocca Italia. Una legge che, come si sa, mira a salvaguardare il nostro Paese dalle eventuali conseguenze negative provocate dalle attività estrattive poste in essere da nazioni confinanti.
Nel caso delle ricerche in mare in Adriatico, al confine delle acque territoriali con la Croazia, è necessario per esempio capire in tempo utile se la coltivazione di giacimenti petroliferi e/o di gas da parte del Paese vicino possano creare pericolosi effetti di subsidenza sulle nostre coste, in particolare nel golfo di Venezia a rischio “acqua alta” E questo lo si può fare autorizzando seri studi preventivi, prodromici a qualunque attività di estrazione, in modo da opporre ragioni scientificamente inoppugnabili in sede europea a quei Paesi, come la Croazia, interessati a sfruttare le risorse minerarie nelle proprie acque territoriali dell’Alto Adriatico.
Nel caso dello Ionio, invece, questo rischio non esiste. Non ci sono nazioni rivierasche che possano farci correre quei rischi di inquinamento, subsidenza o altro chiaramente disciplinati dallo Sblocca Italia. Non esistono motivazioni tecniche o di opportunità economica che possano indurci a dire si alle trivelle in mare. Per non parlare della chiara scelta politica fatta da chi governa la Regione Basilicata di non andare oltre gli accordi del 1998 e del 2006 che, come è noto, riguardano solo ed esclusivamente le estrazioni in terra ferma Con gli altri Governatori del Sud, ed in particolare con Oliveiro della Calabria ed Emiliano della Puglia, sono certo riusciremo a mettere a punto una linea difensiva che partendo dalle considerazioni appena fatte, troverà nel Governo un interlocutore attento alle nostre tesi, così come peraltro abbiamo già avuto modo di verificare all’atto della conversione in legge del decreto Sblocca Italia. E in ogni caso, nel mentre riconfermiamo la linea del dialogo, vogliamo con altrettanta nettezza ribadire il nostro forte, fortissimo no alle trivellazioni in mare, pronti ad opporci con tutti i mezzi che la legge ci mette a disposizione ad una attività che consideriamo lesiva degli interessi del territorio e delle nostre comunità”.
Lo ha dichiarato il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella.