2 Giugno, ritrovare lo spirito di comunità

Repubblica-Italiana-2-giugno-1946-620x350La celebrazione, oggi, dei 69 anni della Repubblica suscita in me sentimenti di forte fierezza ed emozione. L’Italia diventò Repubblica reagendo con maturità e senso civico alle conseguenze di una guerra disastrosa. Macerie, incertezza, disgregazione sociale, disorientamento non ci impedirono di costruire il futuro che oggi ci appartiene. Prevalse in noi un sentire unico di riscatto. Scegliemmo di voltare pagina, scegliemmo il cambiamento.

Quel ritrovato spirito unitario ci consente oggi di celebrare la festa della Nazione con animo più sereno rispetto agli anni lasciati alle spalle e di guardare al futuro con maggiore ottimismo. Un moto di ripresa sta segnando il nuovo corso della nostra Italia, che si avvia sulla strada delle riforme, del fare e del saper fare, con uno sguardo rivolto a modernità e innovazione.

Il mondo viaggia ad una velocità mai raggiunta e corriamo il rischio di inseguire senza mai raggiungere progresso e crescita. Per questo è necessario abbandonare la sterile polemica e ripiegarci tutti con grande senso di responsabilità e collaborazione verso un cammino più solidale e più inclusivo. E’ il tempo delle soluzioni e delle azioni. E’ il tempo della fiducia, condizione essenziale per continuare a crescere e credere nelle potenzialità e possibilità di un popolo generoso, operoso, creativo e solidale. In questo momento così delicato, dopo anni difficili di crisi economica e sociale, e davanti ad un radicato sentimento di diffidenza verso le istituzioni, il compito degli amministratori è quello di dimostrare qualità e competenze della comunità lucana e di creare le condizioni affinché diventino strumento tanto per un’economia più competitiva e coraggiosa quanto per una coesione sociale profonda e diffusa. E in questo scenario, cultura e creatività, lavoro e sviluppo, come dimostrato da Matera 2019 e dagli investimenti di Fiat Chrysler a Melfi, dovranno essere per noi valori condivisi e buone pratiche da seguire. E lo siano anche l’inclusivita e la solidarietà, verso le fasce più deboli e i Migranti che ci apprestiamo ad ospitare nelle nostre comunità. La visione di Basilicata del futuro, che intercetta la nuova programmazione e guarda al 2020, parte da qui. È una Basilicata forte, creativa, coraggiosa, unita e solidale. Mettiamocela tutta perché alle ansie e alle preoccupazioni di famiglie, imprese e giovani si possa rispondere con il coraggio delle buone azioni. Buona giornata di festa a tutti. Viva l’Italia e Viva la Basilicata.