Immigrazione, si è insediato l’Organismo di coordinamento
Si è insediato, alla presenza del governatore della Regione Basilicata, l’organismo di coordinamento in materia di immigrati e rifugiati politici. Oggi lo start up dell’organismo, con i dirigenti dei diversi dipartimenti, della Fondazione Città della Pace e dell’Alsia, per definire un cronoprogramma sulle questioni dei rifugiati, degli stagionali e dei minori immigrati non accompagnati.
L’organismo, di volta in volta, sarà allargato ai rappresentanti delle Prefetture e delle Questure oltre che alle parti sociali e alle organizzazioni di volontariato.
La Basilicata accoglie all’incirca 1100 migranti, con esempi virtuosi di integrazione, ma è pronta a raddoppiarne i numeri. La Regione ha avviato un‘intesa con il ministero dell’Interno, per coniugare il principio di solidarietà con le politiche di sviluppo per il territorio.
Sul tavolo le proposte avanzate dalla Regione in Prefettura: dalla trasformazione del centro di Palazzo San Gervasio da Cie a luogo di accoglienza, ampliandone la capienza fino 300 ospiti e candidando la struttura a uso plurimo sia per i rifugiati che per i lavoratori stagionali.
Agli uffici regionali il compito di valutare la disponibilità di altri immobili, con il coinvolgimento dei sindaci e delle autonomie locali in tutte le sue articolazioni, per la condivisione del processo di accoglienza. L’obiettivo perseguito, infatti, è un modello di tipo Sprar fatto di piccoli numeri di migranti nei comuni e in maniera graduale, proprio per favorirne il processo di integrazione.
La Basilicata non parte da zero, è stato sottolineato dall’organismo appena insediatosi. L’anno scorso in favore dei lavoratori stagionali, sono stati investite risorse regionali per la ristrutturazione di alcuni immobili. Per la prima volta, si è inferto un colpo importante al caporalato, passando dal 100 per cento dell’abusivismo a percentuali fisiologiche. Un’operazione che ha visto insieme Croce Rossa Italiana, associazioni di volontariato e dei datori di lavoro, dei produttori e delle organizzazioni sindacali e i mediatori culturali, figure professionali sulle quali la Regione sta investendo. Una sfida, ancora, riguarda i richiedenti asilo: si punta a favorire l’ospitalità dei migranti e dei richiedenti asilo in abitazioni nei centri storici dei comuni lucani, attraverso accordi fra le amministrazioni e i proprietari, favorendo allo stesso tempo anche l’occupazione con le cooperative che lavoreranno nel campo dell’assistenza.
In discussione anche l’organizzazione della campagna del pomodoro che dall’area dell’Alto Bradano si allargherà quest’anno anche al Metapontino. Importante, è stato rimarcato, il ruolo dei singoli Dipartimenti regionali per la candidatura di progetti, al fine di per reperire risorse dall’Europa. Si è discusso anche di come implementare l’inserimento lavorativo sia stagionale che duraturo attraverso le liste di prenotazioni del sistema Basil, unico esempio in Regione grazie supporto delle Province da allargare anche alle assistenti domiciliari (badanti).
Sul tavolo anche il completamento della citta della Pace per i bambini per superare la quota 150 ospiti, così come l’attuazione del bando regionale per i minori non accompagnati.