Reddito Minimo Inseriment​o, firmato l’accordo con le parti sociali

images8M5SW3R8“L’accordo sul reddito minimo di inserimento sottoscritto con Cgil-Cisl-Uil premia un lavoro in atto da mesi, frutto delle proficue interlocuzioni avviate a suo tempo in seno alla Cabina di Regia “Basilicata 2012”, oltre che delle sollecitazioni venute ancora recentemente dalla Conferenza Episcopale di Basilicata.

Credo si tratti di uno dei primi esperimenti di questo tipo avviati in Italia, sul quale ho potuto personalmente riscontrare la condivisione tanto del Ministero dello Sviluppo Economico , quanto della Presidenza del Consiglio.

Il progetto di Reddito Minimo di Inserimento, reso finanziariamente sostenibile  dalla norma contenuta nella legge Sblocca Italia che consente di utilizzare i fondi dell’ex carta carburanti  per misure di sviluppo economico e per l’attivazione di una card sociale, rientra in una più ampia strategia del Governo regionale a sostegno delle fasce più deboli della società, da un lato, ma anche per la ripresa dello sviluppo e il sostegno dell’occupazione, dall’altro, in  un’ottica di utilizzo virtuoso delle royalties del petrolio e dei fondi messi a disposizione delle Regioni dalla nuova programmazione comunitaria 2014-2020”.

 

 PREMESSO

− che al fine di affrontare la grave crisi economica e sociale che attraversa la Basilicata e promuovere politiche di sviluppo economico e di coesione sociale è stato istituito presso la Presidenza della Regione il Tavolo permanente contro la Crisi, come richiesto da Cgil, Cisl e Uil di Basilicata;

ATTESO

− che il Piano del Lavoro elaborato unitariamente dai sindacati confederali fornisce articolazioni progettuali condivisibili per la strategia della crescita e della coesione a cui intende dar corso la Regione Basilicata;

CONSIDERATO

− che è obiettivo comune delle parti, valorizzare attraverso la concertazione e il confronto con le forze sociali, produttive e le istituzioni locali, le risorse nazionali, regionali e comunitarie derivanti dal petrolio, anche a seguito dei positivi aggiornamenti legislativi formalizzati dall’istituzione del Fondo per la promozione di  misure  di  sviluppo economico  e  l’attivazione  di  una  social   card (ex carta carburanti) e dall’attuazione del cosiddetto ”Memorandum”;

RITENUTO OPPORTUNO

− individuare interventi mirati per coniugare solidarietà e sviluppo nelle politiche attive del lavoro, indirizzate al recupero occupazionale di persone svantaggiate ed espulse dal mercato del lavoro nonché alla creazione di nuova occupazione, evitandone di fatto dispersione e frammentazione procedurale e finanziaria delle risorse;

RILEVATO

− che il confronto tra Regione, forze sociali e produttive proseguirà in relazione ai progetti di utilizzo delle risorse fiscali aggiuntive nonché all’attuazione di interventi di medio termine riguardo infrastrutture, ricerca, tutela dell’ambiente, della salute e del territorio, sviluppo economico (cosiddetto ”Memorandum”);

LE PARTI CONVENGONO QUANTO SEGUE

  1. Avviare a partire da febbraio 2015 lo strumento del reddito minimo/reddito di inserimento (di seguito RMI) come previsto dall’articolo 15 della L.R. n.26/2014, ricomprendendo in esso la continuità di reddito per i lavoratori non più destinatari di ammortizzatori sociali in deroga e i beneficiari del programma Copes nonché il sostegno reddituale alle famiglie lucane sulla soglia di povertà. In particolare lo strumento agirà identificando le diverse platee, attraverso la determinazione d’Isee di accesso per i beneficiari e prevedendo la possibilità da parte dei Comuni e Provincie di poter richiedere l’attivazione di specifici progetti di lavoro di utilità sociale e percorsi di autoimpiego coinvolgendo i beneficiari stessi del RMI, anche non escludendo, in caso d’inerzia delle amministrazioni locali, partenariati di sussidiarietà istituzionale e di regolazione programmatoria da parte della Regione per il loro buon esito realizzativo (portafogli progetti).A tale scopo la Regione finanzierà lo strumento con circa 40 milioni di euro l’anno, con l’obiettivo, a fronte di un importo mensile di almeno 450 euro medi a beneficiario, di garantire attraverso graduatorie a scorrimento una platea di circa 8mila soggetti. Le graduatorie saranno aggiornate secondo il principio d’equilibrio d’entrata e d’uscita dei beneficiari che dovranno dare immediata e totale disponibilità alla partecipazione dei programmi formativi, d’inclusione sociale, d’inserimento/reinserimento lavorativo, di proposte di lavoro subordinato congrue nel proprio Comune di residenza o, a fronte di rimborso, in Comuni limitrofi a quello di residenza. Nelle more dell’attuazione del RMI (gennaio-febbraio) agli attuali beneficiari sarà garantita la continuità delle misure di sostegno al reddito.
  2. Istituire uno specifico Fondo per i Comuni e Provincie che, a fronte di un ampliamento dei servizi sociali offerti, si rivolgano a cooperative sociali di tipo B e/o scopo plurimo le quali – per le quote di occupazione aggiuntiva – assumano all’interno della platea dei beneficiari di RMI, con contratto a tempo indeterminato o determinato non inferiore a 12 mesi e fino ad un massimo di 36 mesi ed applicando il CCNL sottoscritto dalle organizzazioni sindacali e datoriali maggiormente rappresentative a livello nazionale. Al riguardo la Regione si impegna a destinare a tale fondo almeno 5 milioni di euro l’anno.
  3. Rifinanziare, vista l’efficacia riscontrata, per gli anni 2015 e 2016 e per un importo pari ad almeno 5 milioni di euro, il Fondo per l’occupazione di cui all’articolo 21 della L.R. n.8/2014 per l’assunzione di nuovi lavoratori a tempo indeterminato e la trasformazione dei contratti atipici e/o a tempo determinato in contratti di lavoro subordinato a tempo indeterminato al fine di favorire occupazione stabile sul territorio regionale e contenere gli effetti della crisi sul tessuto economico e sociale.
  4. Sostenere, compatibilmente con la normativa vigente e con almeno 5 milioni di euro l’anno, un Fondo a favore di progetti di utilità sociale per impiegare, con relativi versamenti previdenziali, assicurativi ed integrazioni salariali, soggetti beneficiari di RMI, con priorità per coloro che abbiano una situazione previdenziale/anagrafica tale da poter raggiungere nei 3 anni successivi i requisiti per la pensione.
  5. Istituire a partire da gennaio 2015 un tavolo specifico per valutare la costituzione di un Agenzia Regionale Forestale che abbia il compito di fare sintesi delle varie esperienze e tramutare in termini progettuali le linee guida dei piani forestali e dei piani di gestione, prevedendo come enti attuatori degli stessi le Unioni dei Comuni e le due Provincie di Potenza e Matera. Il tavolo dovrà concludere i lavori in tempi rapidi e comunque non oltre il mese di giugno 2015, nel rispetto degli accordi e delle intese sindacali unitarie vigenti.

Le parti concordano infine di confermare il Tavolo Permanente contro la Crisi quale luogo di monitoraggio e verifica degli impegni sottoscritti e della loro corretta attuazione, con riunioni a scadenza mensile od ogni qualvolta richiesto da una delle parti firmatarie la presente intesa. In riferimento ai punti 2 e 4 le parti, inoltre, rinviano al mese di marzo 2015 le verifiche del caso.