Evento di lancio a Matera del Psr 2014 – 2020

Riflettori puntati sulle priorità strategiche regionali e sugli investimenti concordati con il tavolo regionale di partenariato, da realizzare nei prossimi sette anni, con i 680 milioni di euro in dotazione finanziaria, di cui 412 provenienti dal bilancio europeo e 268 di cofinanziamento nazionale, con cui il Psr copre il 3,7% delle risorse italiane
La centralità dell’agricoltura all’interno delle strategie di sviluppo dell’economia regionale. Se ne è parlato questa mattina nel corso dell’evento di lancio del Programma di sviluppo rurale della Regione Basilicata 2014-2020 “Seminiamo futuro” organizzato dal Dipartimento Politiche agricole e forestali presso l’auditorium Raffaele Gervasio di Matera. I lavori sono stati fruiti anche dai non udenti grazie al l’ausilio di una traduttrice simultanea del linguaggio dei segni Lis.
Si è registrata una straordinaria partecipazione che è andata oltre le previsioni e non ha consentito a tutti di poter assistere ai lavori all’interno dell’auditorium.
Sia l’assessore Braia che il presidente Pittella oltre ad esprimere rammarico per l’accaduto hanno sottolineato che non mancheranno a breve altre occasioni di divulgazione del Psr e di confronto su tutto il territorio regionale.
Dopo i saluti del sindaco della città, Raffaello de Ruggieri, il lavori sono stati avviati dal direttore generale del Dipartimento Politiche agricole e forestali, Giovanni Oliva.
“La chiave di volta – ha detto Oliva – è stata quella di avere un’unica direzione in tutti gli uffici. Quando iniziammo 19 mesi fa la situazione non era quella di oggi. Ringrazio l’intero dipartimento, assistenza tecnica inclusa per i risultati ottenuti. Ci siamo posti in una posizione di ascolto che ha ispirato in noi la scelta delle caratteristiche del Psr. Abbiamo ascoltato sindacati, imprenditori e associazioni di categoria. Oggi giornata importante perché parliamo dell’inizio di un settennio”.
Riflettori puntati sulle priorità strategiche regionali e sugli investimenti concordati con il tavolo regionale di partenariato, da realizzare nei prossimi sette anni, con i 680 milioni di euro in dotazione finanziaria, di cui 412 provenienti dal bilancio europeo e 268 di cofinanziamento nazionale, con cui il Psr copre il 3,7% delle risorse italiane.
Subito dopo è intervenuta l’onorevole Maria Antezza, componente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati che ha esordito “ringraziando coloro i quali hanno investito nella terra, soprattutto i giovani”. La deputata ha poi aggiunto che “Il comparto agricolo ha ruolo di prima donna all’interno del sistema economico del nostro territorio. Questa attività – ha spiegato Antezza – per essere svolta nel terzo millennio va legata ad una valenza ambientale e non solo. L’agricoltore non è solo colui che produce cibo, ma è un custode di conoscenze e saperi, in grado di mettere insieme servizi sui territori per promuovere un nuovo protagonismo degli stessi. Gli agricoltori sono in grado di mettere in campo processi innovativi. Questa fase di avvio va vissuta come un momento fondamentale di condivisione. Nella strategia generale dello sviluppo rurale c’è la volontà di aiutare soprattutto il mezzogiorno che dispone di una riserva di sviluppo che va sostenuta fino in fondo. Il governo sostiene i giovani. Sono previsti per loro mutui a tasso zero e tutta una serie di sgravi e incentivi. Gli obiettivi – ha concluso – sono efficienza, competitività e inclusione sociale”.
Il vice ministro alle Politiche agricole, alimentari e forestali, Andrea Olivero, parlando sulle strategie dedicate all’agricoltura da parte del governo nazionale ha parlato di “Provvedimento straordinario quello del Psr in Basilicata che si coniuga con le linee nazionali che accompagnano la partenza dei Psr. La nostra principale sfida – ha continuato l’esponente del governo Renzi – sarà quella di sfruttare la complementarietà delle politiche. L’agricoltura vuole uscire dalla nicchia e vuole creare cooperazione e sinergie. Importante la prospettiva della sinergia tra il mondo agricolo e altri comparti produttivi. Ora abbiamo bisogno di uno strumento di natura assicurativa che va accompagnato dal governo al fine di tutelare glia agricoltori dai danni da calamità naturali. Il  Programma di rete rurale nazionale garantisce il pieno coinvolgimento di tutti i soggetti. Serve confronto serrato tra istituzioni locali e produttori. Serve passo deciso e innovativo. Si comprenda che l’agricoltura, sta utilizzando i Psr non come integrazione al reddito ma come chiave di sviluppo. La nostra agricoltura – ha sottolineato Olivero – deve essere competitiva per qualità. Non per prezzi. Il nostro primo impegno è alleviare il carico burocratico delle aziende. Abbiamo necessità di tenere altissima dell’asticella della qualità. Va ridotto anche il numero dei soggetti controllori.
Abbiamo necessità di sostenere il biologico in crescita che oltre a salvaguardare il territorio e la biodiversità garantisce il reddito. In questo momento abbiamo una domanda superiore all’offerta.
L’azione più significativa è sull’accesso al credito. Oggi il sistema bancario non comprende più l’agricoltura con gravi problemi per gli agricoltori. Pertanto dobbiamo creare nuovo polo per il credito in agricoltura. Poi abbiamo fatto un accordo con Intesa San Paolo che ha stanziato sei miliardi di euro per l’agricoltura che possono diventare anche dieci. La cosa andrà a dare linfa nuova al settore. Il nuovo ministero – ha concluso – garantirà di avere una tutela a tutto tondo e garantire al mondo agricolo la possibilità di operare e avere il giusto reddito”.
La programmazione regionale e il nuovo assetto del Psr Basilicata 2014-2020 basato su 6 priorità, 18 focus area, insieme alle 15 misure da attivare e alle 54 operazioni da proporre alla platea dei beneficiari nel prossimo settennio è stato illustrato infine dall’Autorità di Gestione del Po Feasr Vittorio Restaino.
“Il programma  – ha esordito – è un esercizio molto forte di corresponsabilità. I nostri sono contenuti coerenti con linee nazionali e passati al setaccio dalla Commissione europea. Ora l’obiettivo è dare attuazione al programma. Ora vanno affrontati i criteri di selezione delle misure di primo impatto. Ci viene chiesto di lavorare attraverso un meccanismo trasparente e di mera pianificazione. Attueremo il rigore assoluto. Va interpretata – ha concluso – la forte linea di cambiamento imposta dal presidente Pittella”.