Nomina di mons. Francesco Nolè
La nomina di mons. Francesco Nolè ad arcivescovo metropolita di Cosenza-Bisignano riempie di gioia il cuore dei lucani e dei tanti cattolici che negli anni del suo ministero alla guida della Diocesi di Tursi-Lagonegro hanno avuto modo di apprezzarne la sobrietà personale, la misericordia cristiana e soprattutto l’impegno a favore degli ultimi.
La scelta di Papa Francesco, che nella sua immensa saggezza ha voluto premiare il carisma di un francescano conventuale amato dai poveri, se da un lato ci fa esultare, dall’altro ci mette sin d’ora nelle condizioni di prefigurare quella che sarà la malinconia del distacco.
Per noi uomini delle Istituzioni, mons. Francesco Nolè – al pari dei suoi confratelli della Conferenza Episcopale di Basilicata – ha rappresentato sempre un forte punto di riferimento. Tanto più in anni, come questi, caratterizzati da una delle più tormentate crisi economiche, dai forti contraccolpi sul piano sociale.
Sono certo però che anche in futuro, per quanto impegnato in una missione ancora più ardua ed impegnativa, che egli, ne sono certo, continuerà ad onorare secondo il suo personale motto episcopale “In simplicitate et laetitia”, mons. Nolè sarà sempre un figlio della Basilicata, cui guardare con amore filiale, ma anche con quei sentimenti di stima e amicizia ai quali egli ha improntato i rapporti pastorali e personali in questi ultimi 14 anni, alla guida della Diocesi di Tursi-Lagonegro
Per noi uomini delle Istituzioni, mons. Francesco Nolè – al pari dei suoi confratelli della Conferenza Episcopale di Basilicata – ha rappresentato sempre un forte punto di riferimento. Tanto più in anni, come questi, caratterizzati da una delle più tormentate crisi economiche, dai forti contraccolpi sul piano sociale.
Sono certo però che anche in futuro, per quanto impegnato in una missione ancora più ardua ed impegnativa, che egli, ne sono certo, continuerà ad onorare secondo il suo personale motto episcopale “In simplicitate et laetitia”, mons. Nolè sarà sempre un figlio della Basilicata, cui guardare con amore filiale, ma anche con quei sentimenti di stima e amicizia ai quali egli ha improntato i rapporti pastorali e personali in questi ultimi 14 anni, alla guida della Diocesi di Tursi-Lagonegro