“Mi interessa solo raccontare la verità”
Il discredito alimentato da disinformazione, approssimazione e pregiudizio ferisce questa terra, proprio nei giorni in cui ci presentiamo all’Expo per raccontare al mondo le nostre bellezze. Tanto più se a deviare l’opinione pubblica è un certo giornalismo, locale e nazionale, che si professa libero e imparziale. Compiendo, a mio giudizio, due errori di fondo.
Il primo, quello di non raccontare la verità, che dovrebbe essere il primo compito di un giornale e di un giornalista, cibandosi a piene mani di dicerie, di sospetti infondati, di condizionali.
Il secondo, quello di non essersi neanche presi la briga di verificare i fatti e le fonti.
Che in Basilicata ci siano emergenze ambientali non è oggetto di negazione. Non mi interessa effettuare operazioni di “rimozione” come qualcuno immagina. Mi interessa solo accertare gli accaduti, monitorare, indagare e raccontare la verità, quella che potrò appurare anche tramite la magistratura.
Ma non sopporto più chi, con un giornalismo ipocrita e superficiale, si adopera per gettare fango, avvelenato questo di certo, su una comunità che chiede verità, giustizia e riscatto.
Non sopporto più chi, in nome di un certo ambientalismo, vanifica anche il lavoro e l’impegno di quanti con scrupolo difendono il proprio territorio.
Gli esiti delle analisi di laboratorio effettuate dall’Arpab sui fanghi neri presenti sulla spiaggia di Pisticci saranno resi noti nei prossimi giorni, proviamo tutti fino ad allora e anche dopo ad esercitare correttezza, serietà e responsabilità.
Perché se tutto questo allarme dovesse rivelarsi infondato, come ritengo, ci sarà da chiedere scusa ad una comunità intera e alla sua classe imprenditoriale che paga oggi un clamore penalizzante per attività e commerci.
Ed io pretenderò quelle scuse.