Manovra finanziaria: equità, economia e governance i punti chiave
Equità e tutela sociale. Sostegno all’economia. Governance e cooperazione territoriale. Sono i tre punti chiave della manovra finanziaria regionale per il prossimo biennio, presentata oggi, in una conferenza stampa dal presidente della Regione Marcello Pittella con gli assessori alle Politiche di Sviluppo e all’Ambiente e Territorio, Raffaele Liberali e Aldo Berlinguer, il direttore generale alla Programmazione e Finanze, Elio Manti. I disegni di legge “Legge di Stabilità regionale 2014”, “Legge di Bilancio 2014-2016” e con essa il “Collegato alla Legge di Bilancio 2014”, avvengono a ridosso di un obbligato esercizio provvisorio, determinato dalla fine anticipata della scorsa legislatura, ma già fiaccato da un periodo di lunga incertezza programmatoria e di vacatio istituzionale.
Tra le novità, la manovra prevede l’utilizzo della leva fiscale, in particolare dell’addizionale regionale dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) per favorire la compartecipazione equa e solidale dei cittadini al finanziamento di interventi per il lavoro e l’inclusione sociale. In particolare, l’aliquota dell’addizionale regionale è incrementata per le fasce di reddito più elevate, fino ad un massimo dell’1,10% per i redditi imponibili oltre 75.000 euro. Le risorse derivanti dalla maggiorazione, calcolate in euro 4.000.000, saranno destinate esclusivamente al finanziamento del sistema integrato per il lavoro e l’inclusione sociale.
Ugualmente si sono rinvenute risorse utili al completamento dei pagamenti degli ammortizzatori sociali in deroga relativamente al 2013 (6 milioni di euro) e al differimento della conclusione del programma di contrasto delle condizioni di povertà e di esclusione sociale (Copes), prorogato fino al 31 luglio 2014 (4.500.000 euro). Per quest’ultimo c’è l’impegno di una legge organica, finalizzata a restituire maggiori opportunità e migliori possibilità per un’occupazione stabile.
Nelle disposizioni finanziarie emergono anche evidenze di Spending Review. Sul versante della razionalizzazione e dell’economicità, si colloca l’istituzione della Stazione Unica Appaltante con stime previsionali non solo di risparmio netto, ma con condizioni operative improntate ad una nuova efficienza organizzativa.
A ciò si aggiungono le azioni di ristoro a favore di imprese e cittadini per alleggerire la strettoia creditizia e migliorare invece la sua circolarità. E’ prevista l’istituzione di un Fondo Rotativo Regionale per le imprese volto a facilitare l’accesso al credito delle imprese operanti in Basilicata con una dotazione pari a euro 7.500.000. In via sperimentale, un Fondo per l’Occupazione consentirà l’assunzione nelle imprese di nuovi lavoratori e la trasformazione dei contratti atipici e/o a tempo determinato con contratti di lavoro subordinato. La dotazione complessiva del Fondo è di euro 5.000.000 per gli esercizi finanziari 2014 e 2015.
Sarà data un’accelerazione al riordino del sistema di governo locale atte a promuovere la trasformazione delle Aree programma in Unioni di Comuni montani. Non mancano interventi volti al miglioramento dei servizi del trasporto pubblico locale e semplificazione burocratica per le agevolazioni alle Pmi secondo i principi di proporzionalità e adeguatezza volutamente assunti con lo Small Bussiness Act.
Anche sul fronte comunitario, forti della buona capacità di spesa dei fondi strutturali, si è disposta, al fine di garantire l’avvio immediato dei progetti connessi alla programmazione europea 2014/2020, l’anticipazione regionale di ben 26 milioni di euro, da destinare, in piena coerenza con il Quadro strategico comunitario, a progetti di riqualificazione edilizia, di sviluppo e di cultura con l’intento di voler rianimare il mercato regionale del lavoro e delle imprese.
Sostegno anche alla candidatura di Matera 2019 come Capitale europea della Cultura; sarà istituita la Fondazione “Matera-Basilicata 2019”.