Parte da Matera la discussione sul nuovo Statuto regionale

L’approfondimento sui contenuti del nuovo Statuto della Regione coinvolgerà i 131 Consigli comunali della Basilicata. Oggi la discussione è partita dal Consiglio di Matera.
Un’occasione importantissima, perché dalla Carta fondamentale della Regione e da nuove regole democratiche si parte per indirizzare nuove forme di partecipazione dei cittadini e proiettare la Basilicata nel futuro.
Occorrono buone pratiche amministrative, sburocratizzazione, partecipazione democratica degli enti locali, un rapporto rinnovato tra Regione e autonomie locali anche alla luce della soppressione delle Province e di un nuovo centralismo paventato con la riforma del Titolo V.
Ed occorre recuperare un richiamo alla responsabilità e alla capacità di stare insieme con le altre regioni meridionali, inaugurare una stagione di nuovo regionalismo. Perché la Basilicata c’è la fa se impara a condividere una visione, scelte strategiche, merito e metodo. Se si regionalizza anche il patto di stabilità.
Apprezzo l’approccio del Consiglio regionale, che intende costruire una buona interlocuzione con la società lucana, e la discussione sullo Statuto servirà anche a recuperare il corto circuito creatosi tra cittadini e istituzioni.
La politica ha la responsabilità di non aver saputo cogliere per tempo il fermento in atto. Ora, serve un salto di qualità culturale, una nuova funzione dei partiti, una nuova funzione di raccordo per la Basilicata nell’area euro mediterranea.
La candidatura di Matera a capitale europea della cultura per il 2019 e l’Expo 2015 saranno palcoscenici importanti per avviare questa nuova fase di centralità per la nostra regione.
E a Matera mi piacerebbe tornare presto per presentare gli Stati Generali del turismo, un appuntamento per operatori e istituzioni del settore, un’occasione per fare il punto sullo stato dell’arte e per definire insieme una strategia operativa per il futuro.