O si vince insieme o perde la Basilicata
Chi governa la Basilicata oggi è chiamato a mettere in campo un lavoro di qualità per dare un segnale a tutta la società, a partire da coloro che non hanno votato, che non hanno lavoro, che rasentano la povertà e che coltivano i sentimenti della disperazione. Il primo segnale di una classe dirigente consapevole è l’assunzione di responsabilità sulla necessità di procedere alle grandi riforme”.
Sono queste le prime parole del presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella a conclusione del dibattito che si è svolto in Consiglio Regionale sulle linee programmatiche della X Legislatura.
“Il dibattito consiliare – ha detto Pittella – è stato utilissimo. Gli interventi sono stati di valore e con la Giunta recupereremo stimoli e proposte, riconoscendo la centralità del Consiglio regionale. La rivoluzione che auspico – ha aggiunto – deve essere vinta sul piano della chiarezza e scommettendo su pochi punti di programma che possono generare anche meno consenso, ma sicuramente più proiezione futura”.
Pittella ha assicurato quindi il Consiglio regionale che il programma di Legislatura sarà ampliato dagli stimoli e dai suggerimenti venuti dal dibattito. “Serve più democrazia partecipata e meno battaglie politiche personalizzate – ha osservato. Questo meccanismo molte volte ha impaludato la politica. E’ giunto il momento di metterlo da parte, per lavorare tutti al recupero di una visione centrale del meridione nel panorama nazionale”.
“Il programma della decima Legislatura –ha detto ancora Pittella- è costituito da pochi forti assi. Abbiamo asciugato molti punti nella logica di non spacchettare e parcellizzare le risorse e di recuperare i molti stimoli giunti da parti sociali e sindacati”.
Entrando nello specifico il presidente della Regione Basilicata ha ribadito la necessità di accelerare il lavoro sulle riforme, sul tema delle estrazioni, sulla governace. “Sul patto di stabilità – ha osservato Pittella – dovremo lavorare per ottenere dal Governo nazionale i fondi necessari per evitare il collasso del mondo produttivo e delle imprese e per programmare ed attuare le opere. Un’altra grande battaglia nazionale riguarda la presenza di attività estrattive e calamità naturali. Dobbiamo ottenere dal Governo nazionale, per queste emergenze, lo sblocco delle risorse dal Patto di stabilità. Una classe dirigente come la nostra – ha detto il presidente della Regione – deve saper proiettare la Basilicata verso il 2020 senza più esimersi dalla difesa di un nuovo protagonismo delle Regioni. Una impostazione più meridionalista del Paese – ha detto poi – ci porterà in Europa con più forza ed autorevolezza. Da qui l’idea di lavorare in sinergia con Calabria, Puglia e Campania sul tema delle infrastrutture”.
“Sul tavolo ci sono tante questioni- ha detto Pittella avviandosi alle conclusioni. Noi dovremo essere in grado sia di affrontare le emergenze, sia di mettere in campo una programmazione di prospettiva. Per questo la nostra finanziaria deve essere mirata e deve dare il segnale delle cose che vogliamo fare con le risorse a disposizione”.
Poi il presidente ha fatto una veloce carrellata delle grandi questioni tra cui: il Piano del lavoro, la legge sull’artigianato, un’azione unica sull’inclusione sociale, il precariato, la chimica verde in Valbasento, un progetto per paesi e città tecnologiche, Potenza città di servizi e di università, Matera 2019.
“Miriamo a una Sanità che recuperi l’ultimo – ha affermato ancora Pittella- attraverso la riconversione dei nosocomi e il potenziamento delle due grandi eccellenze regionali: il San Carlo e il Madonna delle Grazie”. “La nostra – ha detto infine il presidente della Regione Basilicata – è un’impresa titanica che merita un supplemento di attività. Puntare l’indice non serve, serve invece lavorare insieme per trovare soluzioni. Ho fiducia e speranza che possiamo farcela, ognuno con il proprio ruolo, ma con sincera umiltà e senso di responsabilità da parte di tutti”